Emanuele LUZZATI (Genova 1921-2007) è stato uno scenografo, animatore e illustratore italiano, maestro in ogni campo dell' arte applicata.

È stato per due volte candidato al Premio Oscar per i film di animazione La gazza ladra (1964) e Pulcinella (1973).

 

L'infanzia e il periodo svizzero

Emanuele LUZZATI nacque a Genova il 3 giugno 1921 da una famiglia della buona borghesia genovese, ebraica per parte di padre, nella casa di via Caffaro 12A dove vivrà tutta la vita, con l'eccezione del periodo svizzero.

Nel 1938 a causa delle leggi razziali fu costretto ad interrompere gli studi al Liceo classico Cristoforo Colombo. Decise allora di studiare disegno e perciò iniziò a frequentare gli ateliers dello scultore Edoardo Alfieri e del pittore Onofrio Martinelli.

Nel 1940 la famiglia Luzzati si trasferì a LOSANNA ed Emanuele s'iscrisse all' École des Beaux-Arts et des Arts Appliquées, dove si diplomò quattro anni più tardi. Questi anni furono molto stimolanti per il giovane studente, entrò in contatto con il regista Louis Jouvet e con lo scenografo Christian Bérard.

In particolare rimase colpito da una rappresentazione dell'Histoire du soldat di Stravinskij che riproduceva l'allestimento originale del 1918, con la forza delle molteplici sperimentazioni in senso musicale e figurativo.

Nel periodo svizzero LUZZATI strinse amicizia con altri due espatriati genovesi, Alessandro Fersen e Aldo Trionfo, con i quali collaborerà in seguito. Questo gruppo di amici nel 1944 allestì uno spettacolo teatrale, la pantomima di argomento popolare ebraico Salomone e la regina di Saba. La pièce era scritta da Fersen, le scene dipinte da Luzzati, mentre gli attori erano Aldo Trionfo e Guido Lopez.

Dopo il rientro in Italia alla fine della guerra, nel 1945 lo spettacolo venne ripreso a GENOVA (al Teatro Augustus) e a MILANO (al Teatro Litta):

ne rimangono alcune fotografie in bianco e nero dalle quali s'intuisce

l'influenza di Chagall, del Kandinskij del Blaue Reiter,

dell'Espressionismo tedesco.


Nel 1947 LUZZATI firmò la prima scenografia ufficiale. Insieme a Fersen aveva fondato la "Compagnia del Teatro Ebraico" e con essa i due amici rappresentarono al Teatro Nuovo di MILANO una storia di argomento ebraico, Lea Lebowitz, su testo di Fersen e con maschere, costumi e scene di Luzzati.

Lo spettacolo fu un vero successo di critica e di pubblico, e questo permise ai due artisti di essere accolti nel mondo del "teatro ufficiale". Lo spettacolo era molto innovativo innanzitutto per l'argomento, visto che a quell'epoca la cultura degli shtetl ebraici non era per nulla conosciuta; ma anche le soluzioni teatrali erano originali: la scena del villaggio ebraico era ottenuta attraverso teloni di juta appesi, ma ciò che era più inconsueto erano le grandi maschere di cartapesta disegnate da Luzzati, dalle espressioni rigide e grottesche.



L'opera di Emanuele - Lele - LUZZATI



LUZZATI è interprete di una cultura figurativa abile e colta, capace di usare con maestria ogni sorta di materiale:

dalla terracotta allo smalto, dall'intreccio di lane per arazzi all'incisione su supporti diversi, ai collage di carte e tessuti composti per costruire bozzetti di scene, di costumi, di allestimenti navali.

 

La ricchezza del suo mondo fantastico, l'immediatezza ed

espressività del suo stile personalissimo, ne hanno fatto uno degli

artisti più amati e ammirati del nostro tempo.

 

< Le stanze di Lele sono veramente stanze della memoria, di tutti i sedimenti dell'immaginario storico, magazzini di idee e di ricordi. Entrano le une dentro gli altri, si fondono e diventano immagine nuova.

Così Luzzati costruisce alcune delle sue scenografie più belle e famose; quella de

"L'Armida" di Rossini per la Fenice di Venezia, ad esempio, con le immagini di Épinal e i bestiari dell'ottocento che si mescolano ai repertori dell'architettura classica; oppure quella per la

"Donna Serpente" di Carlo Gozzi. "...ed ecco allora, qui in scena – scrive Edoardo Sanguineti su L'Unità – i pupi siciliani mescolati al museo delle cere, le biciclette dorate e i megafoni a vista, orienti tra il Rococò e il semi Emilio Salgari.

Ernst impastato con Klimt e con Johann Heinrich Füssli, le bambole meccaniche da collezionista e le bambine alla Carroll fotografo, il cantastorie da piazza e la vamp da sotto Hollywood, le scatole a sorpresa con testone dragonesco cartoanimato … le barbe finte e bianche e le spade di latta gialla e chi più ne ha più ne metta.

È il surrealismo dei padri del surrealismo…">



Giorgio Strehler aveva definito così le sue opere:

< Di fronte alle sue scenografie si ha quasi sempre l'impressione di

finire mani, piedi e pensieri dentro un sogno >



È stato osservato come lo stile di LUZZATI, apparentemente "bambinesco", sottointenda una cultura figurativa vastissima.

Nella stessa immagine possono sovrapporsi i riferimenti a due o tre esperienze artistiche del passato.

D'altra parte si è anche osservato che queste "citazioni" vengono in qualche modo destrutturate dallo scenografo genovese ed è stata individuata un'importante influenza in questo procedimento nell'esperienza giovanile di Luzzati con il teatro dell'assurdo alla Borsa di Arlecchino.

 

 

Le immagini natalizie di Emanuele LUZZATI

I MAGI – UNA STORIA FANTASTICA

 


LUZZATI Lingresso-a-Gerusalemme tavola-originale-2003


L’ingresso a Gerusalemme, tavola originale di Emanuele Luzzati, 2003

< Fin da piccolo questi personaggi hanno stimolato la mia fantasia: per la loro provenienza dal lontano Oriente, per il lungo viaggio, per la regalità, per i doni. Sono uomini come noi anche se sono re, e si mettono in cammino con grande umiltà, per conoscere ciò che non sanno >, scriveva Luzzati.

Realizzate a pastello, acquerello e collage, le opere spiccano per il loro carattere sognante, trasportando all’interno di un mondo fantastico e affascinante - a prescindere dalla storia sacra narrata dalle immagini.



Il suggestivo PRESEPIO, realizzato dal noto scenografo e ceramista ligure

Emanuele LUZZATI , è composto da novanta sagome dipinte su legno con

inserti di stoffe che mescolano ai personaggi tradizionali le figure delle favole

più conosciute.

 

Il Presepio venne allestito per la prima volta a TORINO in piazza Carlo Felice nel 1997 : i personaggi distribuiti su una struttura a base semiellittica, larga 35 metri e profonda 23, progettata su cinque livelli di altezza per un totale di sei metri.

Una stella Cometa dello stesso artista, posizionata in via Roma, guidava con il suo lunghissimo strascico le passeggiate dei torinesi verso la capanna della natività.

Dal Teatro Regio in piazza Castello al Borgo Medievale …

Dicembre 2020 - Il suggestivo PRESEPIO è tornato al suo luogo d’origine, nei Giardini Sambuy di piazza Carlo Felice: un gioco di figure illuminate che si rincorrono per un'opera dallo straordinario impatto scenico.

Inoltre, grazie all’impegno di Iren e Amiat, un faro ha illuminato il fiabesco FAGGIO PENDULO a lato del Presepio e riflesso nella storica fontana all’entrata di via Roma.

Il PRESEPIO di LUZZATI è un progetto della Città di Torino realizzato dalla

Fondazione Teatro Regio Torino.

 


  
IL PRESEPIO di Emanuele LUZZATI interpretato dall’artista

Eugenio BROGGINI

 



00-MILIZIE-DI-ERODE

Le Milizie di ERODE

 

01-CERCANO-BAMBINI

 

Cercano BAMBINI

 

 

02a-ANGELO-ANNUNCIA-LA-NASCITA-DI-GESU


L’ANGELO annuncia la nascita di GESU’

 

02-SI-PREPARA-LA-PARTENZA


Si prepara la PARTENZA

 

03-IN-CAMMINO

 

 

04-CONTRADE-IN-CAMMINO

 

 

05-CONTRADE-IN-CAMMINO

 

Contrade in CAMMINO (3)

 

06-ANNUNCIANO-LA-NASCITA-DI-GESU

 

 

07-ANNUNCIANO-LA-NASCITA

Annunciano la NASCITA (2)

 

08-NATIVITA


NATIVITA’

 

09-MUSICA-E-CANTI

MUSICA e CANTI

 

10-SI-ANNUNCIA-LA-NASCITA-DI-GESU

Si annuncia la NASCITA di GESU’

 

11-GASPARE-E-BALDASSARRE

GASPARE e BALDASSARRE

 

12-MELCHIORRE

MELCHIORRE

 

 

13-TUTTE-LE-CONTRADE-FESTEGGIANO

 

Tutte le contrade FESTEGGIANO



 

Tutta l’opera creativa di Eugenio BROGGINI è fatta di

LUCE & COLORE.

La LUCE che illumina PERSONAGGI FIABESCHI e MAGI (stampa

fotografica) è la stessa LUCE di “Aurora boreale” (acrilico su plexiglass)



BROGGINI Aurora-boreale 1 acrilico-su-plexiglass       BROGGINI Aurora-Boreale 2 acrilico-su-plexiglass

 

 



Rif. articoli EUGENIO BROGGINI e BROGGINI - MIRAGGIO nella sez. Artisti



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