NEW CLASSIC JAZZ : dal CONSERVATORIO GIUSEPPE

VERDI alle OFFICINE GRANDI RIPARAZIONI di TORINO



ERIOS JUNIOR JAZZ ORCHESTRA feat. Joan CHAMORRO

(sax baritono) al Conservatorio – Piazza BODONI a TORINO – per TJF 2021 :

NEW CLASSIC JAZZ , un jazz che esplora nuovi percorsi contemporanei.

 

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La Erios Junior Jazz Orchestra, fondata e diretta dal professor Mario Biasio insieme al collega Angelo Rolando, presenta un organico di trenta ragazzi giovanissimi.

Una classica big band americana, ma completamente under 20!

I musicisti si alternano nelle esecuzioni per rispettare il classico organico delle Big Band d'oltreoceano con 5 sax, 4 tromboni, 4 trombe e la ritmica con contrabbasso, chitarra, pianoforte e batteria.

La EJJO annovera tra le fila talenti premiati nei concorsi, a partire dal batterista Federico Volante, di soli undici anni. E ancora Camilla Rolando, Didier Yon, Tommaso Profeta, Leonardo Concina, Gabriel Santos Freitas Cavicchioli.


EJJO incontra ERIOS JAZZ STRINGS (quartetto d’archi) :

la contaminazione tra JAZZ & MUSICA CLASSICA



La ERIOS Jazz Academy presenta anche 2 giovanissimi allievi della scuola che si esibiscono con la EJJO : Federico Bassino al sax e Alain Boero alla tromba.



Joan CHAMORRO, fondatore dell'orchestra giovanile più celebre in Europa, la Sant'Andreu Jazz Band di Barcellona, suona in concerto con le promesse della Erios dopo aver fortemente voluto il gemellaggio fra le due formazioni.



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Reportage fotografico by Mauro DRAGONI

 




Alle OGR “Berg Heim : una piccola montagna magica”,

un progetto straordinario che segna l’incontro di Gianluigi TROVESI,

celebre clarinettista e compositore, con la Filarmonica TRT diretta da Stefano

MONTANARI e la tromba di Fabrizio BOSSO.



Interessante contaminazione fra CLASSICA & JAZZ con un eclettico direttore violinista !!

 

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Gianluigi Trovesi - clarinetto, clarinetto basso e sassofono contralto
Federico Marchesano - contrabbasso

Fulvio Maras - batteria e percussioni
SPECIAL GUEST: Fabrizio Bosso - tromba


Filarmonica TRT
Stefano Montanari – direttore, violino
Corrado Guarino - arrangiamenti




La Filarmonica TRT - Teatro Regio di Torino - fa della sua versatilità nell’affrontare repertori diversi e originali (musica antica, jazz, musica da film e pop, sperimentazione e ibridazione di generi) un punto di forza e orgoglio. La curiosità e la voglia di esplorare mondi e linguaggi nuovi fa della Filarmonica TRT un’orchestra moderna e dinamica che cerca di coinvolgere e offrire esperienze e prospettive sempre nuove per il pubblico e per gli artisti.

 

 

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< Il programma del concerto – dichiara Stefano MONTANARI – è tutto incentrato e prende ispirazione dal romanzo “La montagna incantata” di Thomas Mann. Trovesi elabora e sviluppa le sensazioni in oggetti musicali che descrivono le sue montagne (Alpi Orobie). La musica si incrocia in uno stile che è più stili, danza, rinascimento, barocco, popolare e jazz.
Come al solito il sound è molto particolare e gli arrangiamenti di Corrado Guarino amplificano l’effetto poetico di tutto il lavoro. Un programma che concilia il piacere della semplicità all’intensità del messaggio. Un concerto assolutamente da gustare e da vedere, da ascoltare ma anche da immaginare, magari chiudendo gli occhi e immergendosi in un viaggio tra le montagne incantate.
Sono molto felice di poterlo proporre con la Filarmonica TRT, per il valore dell’orchestra, per la qualità e per il rapporto stupendo che ormai si è instaurato! >



< Con il suo inconfondibile stile compositivo, seriamente

giocoso e giocosamente serio, Gianluigi TROVESI ha

lavorato alla scrittura musicale di "Berg Heim : una piccola

montagna magica"

intrecciandola strettamente alla narrazione del romanzo di Thomas Mann, “La montagna incantata” o magica, secondo la più recente traduzione. Tra citazioni, variazioni, libere interpretazioni e reinvenzioni dei più diversi universi musicali, dalle danze popolari al melodramma, dalla tradizione liederistica alla serie dodecafonica, la partitura musicale, stratificata e immaginifica, non perde mai il gusto del divertimento, del sorriso che nasce dagli accostamenti inaspettati tra alto e basso e dalla successione di emozioni contrastanti > Maria Tosca Finazzi

 

 

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Stefano MONTANARI, violinista e direttore d’orchestra dalla fama internazionale, anticonformista nello spirito come nel look, con orecchini, anelli e stivaletti, quando non lavora si rilassa con i grandi del rock. Vive con la moglie Stefania, violinista che di cognome fa Trovesi, figlia del celebre jazzista Gianluigi, a Nembro, dove è scoppiata la pandemia.


< Sono dark ma suono la classica a colori >

Fino al 2012 primo violino dell'Accademia Bizantina di Ravenna, è esperto di clavicembalo e pianoforti d’epoca. Ma, da direttore d'orchestra, sale sul podio con orecchino, stivali, pantaloni di pelle e voluminosi anelli gotici. Perché ama la musica classica come l'hard rock: < Dare una scossa all’ambiente non fa certamente male>

Parla il direttore d'orchestra che veste da metallaro: < Il look oggi ha un peso notevole ma contenuto e qualità musicale ancor di più. Dopo Mozart ora mi darò a Verdi, Puccini, Strauss >



Stile rock?

< È un’etichetta che mi sta stretta, tanto più che rock e pop hanno le stesse origini della musica classica: lo swing nasce dalla musica francese e inglese importata in America, il pop arriva dai songs del Seicento e se si mettono la batteria o il sintetizzatore su una musica di Vivaldi funziona comunque. Questo a dire l’attualità della musica classica che a me piace suonare a colori. Che non vuol dire a tinte forti, ma con molte sfumature >



Quando non lavora che musica ascolta?

< Poca musica classica. Sono cresciuto con i Led Zeppelin, i Pink Floyd, i Queen e i Genesis e sono poi passato a Sting e agli U2. Con i miei figli ascoltiamo gli Iron Maiden e gli AC/DC: Alfredo ama l’heavy-metal e suona la batteria, Edoardo suona il flauto traverso. Non so se faranno i musicisti, ma con mia moglie abbiamo voluto che conoscessero la musica al pari dell’arte e della letteratura. Dispiace vedere che in Italia siamo indietro sul fronte dell’educazione musicale e spesso, girando il mondo, mi sento in imbarazzo a parlare della nostra situazione culturale: all’estero aprono orchestre e noi le chiudiamo, nel mondo aumentano i finanziamenti pubblici e privati e da noi ci sono i tagli >

 

 

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Clarinettista, sassofonista e compositore - Gianluigi TROVESI

ha raggiunto con la sua musica il più difficile degli obiettivi, non solo per un jazzman, o un musicista in generale, ma per un artista in qualsiasi disciplina. E' infatti riuscito a creare un mondo musicale che è immediatamente riconoscibile ed allo stesso tempo completamente originale.
Oggi il suo stile di compositore e la sua voce strumentale lo collocano al livello dei musicisti che hanno praticamente definito il concetto di un "jazz europeo" ispirato alla tradizione americana senza esserne una sua pedissequa imitazione.


 

 

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Fabrizio BOSSO, uno dei più importanti e tecnicamente ferrati trombettisti

jazz italiani, la cui fama ha da tempo valicato i confini nazionali, si esibirà

per la prima volta a Bergamo alla guida del suo abituale quartetto il

15 luglio prox.

Da poco è uscito We Four, album che già nel titolo conferma l’identità sonora di una formazione eccellente anche sotto il profilo della vitalità ritmica.

Registrato a Roma il 5 giugno 2020, subito dopo il confinamento forzato dovuto all’epidemia del Coronavirus, We Four non è solo il frutto della volontà di continuare a fare musica nonostante tutto, ma anche un lavoro privo di qualsiasi artificialità post-produttiva, dentro il quale ogni dettaglio è il risultato del contributo comune, che eleva il quartetto stesso ad autentico protagonista del progetto.

Nato a Torino nel 1973, Fabrizio BOSSO ha bruciato le tappe: a soli 15 anni si è diplomato al Conservatorio della sua città e nel corso della sua brillante carriera ha collaborato con numerosi colleghi jazzisti (da Paolo Fresu a Aldo Romano, da Gianni Basso a Stefano Di Battista, da Randy Brecker a Charlie Haden, da Franco D’Andrea a Rita Marcotulli)  e con esponenti della canzone d’autore e della musica leggera (da Fabio Concato a Sergio Cammariere, da Claudio Baglioni a Bruno Lauzi, dal rapper Frankie hi-nrg a Nina Zilli, da Renato Zero a Tiziano Ferro e Peppe Servillo).

 

 

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OGR – Sala FUCINE

 

Reportage fotografico by Barbara CARICCHI



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