Pietro VANNUCCI, il PERUGINO – conosciuto anche come il
"Divin Pittore" - nacque a Città della Pieve nel 1446.
Ed è proprio la sua città natale a conservare alcune notevoli opere pittoriche di Pietro PERUGINO, tra cui la suggestiva Adorazione dei Magi nell'Oratorio di Santa Maria dei Bianchi: un imponente affresco largo sette metri e alto sei metri mezzo risalente all'anno 1504.
Meraviglia per la grandezza, per i colori così reali, i giochi prospettici perfetti e soprattutto la dolcezza che accomuna i volti ritratti nei dipinti del Perugino.
In quest'affresco, la storia dell'adorazione è rappresentata in uno dei paesaggi più vasti ideati dal Divin Pittore, la vista ideale che spazia da Città della Pieve verso il Trasimeno e la Val di Chiana. Qui i personaggi si inseriscono in maniera elegante, richiamando le posture elleniche. Si tratta di una delle ultime opere del PERUGINO, quando il Maestro già guardava con attenzione a RAFFAELLO, allievo per il quale nutriva una profonda stima.
Nella Cattedrale dei Ss. Gervasio e Protasio il Battesimo di Cristo del 1510. Anche qui la prospettiva utilizzata dal Divin Pittore è perfetta e le due figure, quella di San Giovanni e di Gesù Cristo, si trovano in una posa che richiama le statue dell'Antica Grecia. Sull'abside una tavola che rappresenta la Madonna In Gloria tra i Santi protettori Gervasio e Protasio, firmata e datata nel 1514.
Nella Chiesa di Santa Maria dei Servi, appena fuori le mura cittadine, la Deposizione della Croce del 1517, l'opera più importante della vecchiaia del maestro (il dipinto, nascosto da un'intercapedine, fu scoperto nel 1834).
A CITTA’ DELLA PIEVE le sculture del Maestro Wolfgang Alexander
KOSSUTH lasciano il proprio SPAZIO in corso Pietro VANNUCCI per
raggiungere il sagrato del Duomo e il prato della Rocca .
Tentazione di Adamo
Roberto Bolle
Rif. articoli OSA, CREA, DANZA (Body Art) e SPAZIO KOSSUTH ( Luoghi dell’Arte)
"Antonio MARRONI ed il suo mondo artistico"
a cura del figlio Mario Marco.
Da Palazzo della Corgna all’Atelier MMM – via Beato Giacomo Villa - la
mostra antologica ripercorre le tappe artistiche del Maestro Antonio
MARRONI (Città della Pieve 1920-2010)
Dalla serie dei PULCINELLA
Dalla serie del CIBO
Dipinto su torcito in fibra vegetale del Trasimeno - MARRONI e BRICCA
L’esposizione mette in luce la grande versatilità e poliedricità di Antonio MARRONI attraverso opere degli anni della formazione, quelle della sperimentazione artistica, gli arazzi dipinti e le grandi vedute della città, le opere figurative e quelle tipiche del suo personale astrattismo: i noti “pensatoi”.
< ... il tutto diventa una carrellata dai colori dell'iride ... Linee curve s'inseguono a mo' di sinusoidi intersecate, l'energia si dipana dal centro e si allarga quasi a onde concentriche e rifratte, il colore esprime, suggerisce, sottolinea una musica infinita ... > Mimmo COLETTI
Motivo ispiratore dei “pensatoi” le celebri battaglie ma ancor più i
grovigli plastici modellati dal fuoco accuratamente conservati
dall’artista nel suo studio in piazza del Gesù …
Opere pittoriche su carta e su tela, ma anche su supporti inconsueti come le foderine per i sedili dell’auto … e anche sculture in gesso e cartapesta che mostrano quanto fosse poliedrico Antonio MARRONI, capace di muoversi fra tecniche diverse, materiali e strumenti disparati …
STAMPE
Dalle fusioni alle stampe fino ai dettagliati bozzetti per le decorazioni a muro
nella CHIESA DI SAN SALVATORE in CERASETO - PACIANO
l’ultimo PENSATOIO …
Rif. articoli CALENDARI 2021 ( Storie), Antonio MARRONI (Artisti), La BOTTEGA di FILIBERTO ( Artisti)
"Anime Sembianti" - A Palazzo della Corgna in mostra le opere di
Marta MANGIABENE e Fabrizio FABBRONI , a cura di Andrea Baffoni.
Le opere che danno vita alla mostra rivelano un connubio di intenti artistici tra Mangiabene e Fabbroni molto interessante.
Marta MANGIABENE vede nella figura umana il suo punto di partenza e di arrivo, "la chiave di lettura di un mondo sommerso di colori, velature, sfumature. Sono proprio queste a rivelare le emozioni e ad esprimere la motivazione del dipinto, cosicché la presenza prende forma e inizia a respirare di luce propria: l'ambiente circostante diventa sogno e immaginazione, il nudo si trasforma in paesaggio collinare in una dimensione di pace e riflessione".
Fabrizio FABBRONI ritrae figure composte da frammenti di realtà e di sogno, nella ricerca di un luogo possibile, dove le diverse percezioni del mondo vanno a mescolarsi in uno spazio introspettivo che evidenzia la potenzialità di un esserci intenso, seppure defilato e silenzioso.
FERRO e FUOCO - Giorgio BRONCO in Piazza Plebiscito, 7
Creazioni artigianali & Galleria d'arte : FERRO FORGIATO RAME ARGILLA COTTA
IL CAVALIER DUBBIOSO - E' un tipo positivo che si pone domande. Gli piace sapere, scoprire e cercare di capire. Non si fa attanagliare e sopraffare dai dubbi ma li cavalca !
L’artista ama forgiare il ferro … le sue sculture esplorano EQUILIBRI stabili e
precari … il suo OMUZZO non lascia ombra di dubbio …
OMUZZO 2017, ferro forgiato, sabbia, colla. 47 x 15,5 x 29,5 cm
In un’epoca storica di grande crisi, messa in ginocchio dalla politica dell’austerity, l’artista percepisce un generale sentimento di rassegnazione, una sorta di inerzia che impedisce l’opposizione al declino politico, economico e sociale. Metà uomo e metà struzzo, l’Omuzzo rappresenta questo moderno essere umano che nasconde la testa nella sabbia per sottrarsi al confronto
RECORDATIO 2016, lamiera forgiata e pietra, cm 38 x 31
Questa scultura si ispira all’antica abitudine di fare il nodo al fazzoletto per ricordare qualcosa di importante. In un mondo in cui siamo abituati ad avere tutto e subito e non è mai abbastanza, l’artista offre una riflessione sul rischio di perdere di vista i valori e le cose importanti della vita a favore del superfluo e del fallace
LEGNO e RAME alleati di fiducia … lampade, monili, oggettistica,
portabottiglie … un mondo tutto da scoprire …
VOCI DALLA MATERIA
FEI & BRONCO - LEGNO & FERRO : dalla NATURA all' UOMO
Rif. articoli GIORGIO BRONCO - PEZZI UNICI (Artisti), VOCI DALLA MATERIA (Artisti)
Giorgio BRONCO nasce nel 1963 a Città della Pieve dove attualmente vive e lavora. Attratto da sempre dalle arti manuali e dalla materia intesa come essenza, inizia la carriera lavorativa nel campo meccanico proseguendo negli anni attraverso la conoscenza dei materiali meno duttili come il ferro, il rame, la pietra. La curiosità di conoscere lo porta a frequentare vari laboratori quali falegname, restauratore, fabbro, ceramista.
Vive per circa due anni a Berlino, approfondendo i propri interessi artistici che, al ritorno in Italia, mette in atto frequentando la bottega dell’artista Paolo MASSEI, facendo del ferro oltre che il proprio mestiere, la sua personale tecnica artistica.
LINEA SOTTILE - dettaglio
Basta un attimo per passare “dall’altra parte”. Il Bene e il Male sono i due principi fondamentali che governano la vita umana. In perenne lotta fra loro, rappresentano i dualismi di Eros e Thanatos, amore e odio, vita e morte. La neuroscienza conferma che Bene e Male hanno una base biologica innata e sono profondamente radicati nel cervello. In quest’opera l’artista identifica il confine tra Bene e Male con una linea sottile, suggerendo che il passaggio dall’uno all’altro è questione di un istante.
TRIANGOLO & ESOTERISMO
Il TRIANGOLO comunica dinamismo e serve da indicatore di direzione, con i suoi tre lati e tre punti rappresenta la completezza e nel contempo l'origine di qualsiasi evoluzione.
Il triangolo equilatero rappresenta la divinità, l'armonia, la proporzione. Nel cristianesimo è simbolo della trinità. Nelle civiltà orientali diviene simbolo femminile o maschile, rispettivamente con il vertice verso il basso o verso l’alto.
Allo stesso tempo il triangolo rappresenta la mente, il corpo e lo spirito dell'esoterista, riuniti in equilibrio interiore.
Per mezzo del TRIANGOLO EQUILATERO vengono rappresentati i quattro elementi:
con il vertice in alto è simbolo del fuoco, se attraversato da una linea orizzontale diviene simbolo dell'aria;
con il vertice in basso è simbolo dell'acqua … con un trattino orizzontale diviene simbolo della madre terra.
La congiunzione di due triangoli equilateri (di cui uno con il vertice in basso e uno con il vertice in alto) dà origine al sigillo di Salomone che indica l'insieme degli elementi dell'universo (terra, acqua, fuoco, aria) con lo spirito al centro del disegno rappresentato dal vuoto.
© Copyright Barbara Caricchi ARTIVAMENTE – Tutti i diritti riservati