2022 : Play. Un anno tutto da giocare alla REGGIA di VENARIA REALE
Sere d’Estate alla Reggia – da venerdì 22 luglio 2022 con l’inaugurazione della
mostra Play – videogame arte e oltre.
Lungo le dodici sale del percorso espositivo delle Sale delle Arti, le tele digitali dei grandi maestri dei VIDEOGIOCHI entrano in dialogo con celebri capolavori del passato e del presente invitandoci a riflettere sulle nuove estetiche, culture, linguaggi, politiche ed economie del XXI secolo.
Per la prima volta al mondo si potranno ammirare le influenze dei grandi maestri del passato - come De Chirico, Hokusai, Calder, Doré, Savinio, Piranesi, Kandinsky, Warhol ma anche vasi ellenistici del VI sec. a.C. - sulle estetiche di videogiochi come Ico, Monument Valley, Rez Infinite, Okami, Apotheon.
La prosecuzione ideale della mostra Play – videogame arte e oltre nel
Gran Parterre.
Nelle Sere d’Estate, al sopraggiungere dell’oscurità, prenderà il via
Venaria Light Show: il Grande Gioco - un fantastico, emozionante
VIDEOGIOCO “reale”.
Attraverso una tastiera gigante di 4 metri i visitatori potranno interagire creativamente con effetti di luci e scenografie sempre diverse sull'intera facciata della Galleria Grande, tra sorpresa e divertimento !!
Aspettando che cali il sole un giro nei Giardini della Reggia fra le sculture di
Tony CRAGG - uno degli artisti contemporanei inglesi più affermati al mondo.
Dopo l'installazione realizzata per i GIOCHI OLIMPICI INVERNALI di
Torino 2006, Tony CRAGG ritorna in Italia per esporre alla Reggia di Venaria
una selezione di dieci sculture realizzate tra il 1997 e il 2021.
Il percorso espositivo inizia dalla Corte d’onore, prosegue nel Parco Alto dei Giardini, per arrivare fino al salone interno nella testata delle Scuderie Juvarriane.
Opere di grandi dimensioni, plasmate usando svariati materiali - dal bronzo al legno, dalla vetroresina all’acciaio – tutte connotate dalle tipiche linee mosse e sinuose, che paiono modellate su un gigantesco tornio di vasaio.
Nell’ Allea Reale sabato 23 luglio la GIOCOLERIA di Francesca MARI con
lo spettacolo “Tangle … in the womb of a juggler”.
“Tangle … in the womb of a juggler”
(Groviglio, intreccio … nel grembo di una giocoliera) di e con Francesca MARI, uno spettacolo creato nel 2019 dall'artista circense anche grazie ad una residenza artistica svoltasi proprio negli spazi del Cortàzar e presentato nei migliori festival di circo in Italia e in Europa.
Julio Cortàzar autore di Rayuela (1963) – traduz. italiana Il gioco del mondo (1969)
“Tangle … in the womb of a juggler”
Uno spettacolo di GIOCOLERIA nato dalla ricerca svolta in Polinesia, nelle isole Tonga, sulla cultura e la tradizione dell' Hiko, un gioco basato sul lancio di oggetti poi divenuto la danza tradizionale Tau'olunga.
Hiko - GIOCO in cui frutti a forma sferica - Tui-Tui nuts - vengono lanciati in aria formando un pattern circolare.
Praticato solo ed esclusivamente da donne, Hiko viene spesso accompagnato da una misteriosa canzone di cui si è perso il significato.
Partendo dall’ispirazione data da questa tradizione affascinante e lontana, Francesca MARI propone un’astratta interpretazione fisica dell’universo femminile e quello che unisce tutte le donne in culture differenti, usando manipolazione di oggetti, danza ed antipodismo.
Tau'olunga – DANZA tradizionale che le giovani donne single sfoggiano il giorno del loro matrimonio. L'assistenza delle donne anziane è solitamente limitata ai soli battiti di mani al ritmo della musica (tuʻulafale).
Il Tauʻolunga consiste principalmente in una serie di movimenti stilizzati della mano, che interpretano il significato del brano scelto.
Anche il movimento della testa gioca un ruolo significativo: la testa e gli occhi devono seguire le mani sui movimenti importanti, altrimenti devono essere diretti al pubblico. Gli occhi non devono mai distogliere lo sguardo dagli spettatori. Di tanto in tanto, si devono fare piccoli cenni con la testa entro un battito (teki) o due (kalo). La ragazza deve sorridere durante la sua esibizione.
I movimenti del corpo e delle gambe sono meno importanti. Devono seguire le mani e la testa. È vietato scuotere i fianchi, come altrove in Polinesia. Il più delle volte le gambe sono ferme, le ginocchia devono essere unite e piegate (taulalo). È possibile eseguire alcuni piccoli passi, mai grandi, o una svolta. Nel complesso, i movimenti della ragazza dovrebbero essere aggraziati e morbidi, così come dovrebbe essere tutto il suo corpo.
Una caratteristica unica di qualsiasi danza tongana, che non si trova altrove in Polinesia, sono i movimenti di rotazione delle mani e dei polsi in molti degli haka .
Il gioco del mondo è il romanzo più famoso dello scrittore argentino
Julio Cortázar.
Al tempo della sua pubblicazione venne considerato uno dei romanzi più influenti della letteratura latinoamericana contemporanea, il corrispettivo dell’ Ulisse di James Joyce per la letteratura europea del primo Novecento.
L'opera, redatta attraverso un estensivo utilizzo del flusso di coscienza, si segnala per una particolare e sperimentale struttura narrativa, che consente al lettore di "navigare" l'intera vicenda illustratavi attraverso la variegata componibilità degli svariati e distinti punti di vista e delle interconnesse linee narrative che ne costituiscono l'intreccio, grazie alla peculiare possibilità di assemblare secondo varie modalità l'ordine dei labirintici capitoli del libro, con il chiaro intento, da parte dell'autore, di rompere con quel senso di predeterminazione tipico dei romanzi "tradizionali".
Rayuela - L’opera è divisa in tre parti :
Dall'altra parte Da questa parte Da altre parti
Modalità di lettura indicate dall'autore nella sua tavola d'orientamento, scaturite dall'esplorazione ed esposizione degli universi psicologici di ogni personaggio del libro, andando ad illustrare le relazioni che questi hanno con l'amore, la morte, le passioni e l'arte.
L’opera prende il nome da un antico GIOCO per bambini.
La rayuela (da raya, che in spagnolo significa "linea", "striscia") si svolge su un tracciato di caselle disegnato per terra.
Il primo giocatore lancia la prima pietra nella casella 1, con un piede solo (il destro) va nella casella 2 ed effettua poi il percorso con un piede solo in corrispondenza delle caselle 3 e 6, e con due piedi nelle caselle 4/5 e 7/8. Il tutto facendo attenzione a non toccare mai le righe o mettere un piede fuori dalla rayuela.
Nel percorso di ritorno raccoglie la pietra depositata nella casella 1 e continua a giocare, scagliando la pietra sulla casella 2.
Ad ogni giro conquista una casella: chi possiede una casella può utilizzarle nel percorso, al contrario di chi non la possiede. Se sbaglia passa la mano. Man mano che le caselle vengo occupate diventa sempre più difficile fare il percorso.
In Italia è anche chiamato "gioco del mondo" oppure "settimana"
o "campana".
Cortázar descrive la variante argentina del gioco, dove la prima casella si chiama "Terra" e l'ultima "Cielo". Il gioco è menzionato più volte lungo il romanzo: Horacio lo vede durante le sue passeggiate per Parigi con la Maga, e le caselle sono disegnate nel cortile del manicomio al termine del romanzo.
Francesca MARI ha iniziato a fare la GIOCOLIERA a 13 anni.
Dopo la laurea in Lettere e Filosofia ha frequentato la FLIC Circus School a Torino, specializzandosi in giocoleria con i piedi.
Nella sua ricerca artistica intende esplorare le influenze della danza, dell’acrobazia e del teatro, ricercando una giocoleria che coinvolga tutto il corpo.
Con Christopher Patfield ha co-creato il “Teatro Lanciato”. Ha collaborato con la compagnia di giocoleria Gandini in diversi spettacoli e si è esibita in alcune produzioni internazionali, come “Aknathen”, opera nazionale inglese, vincitrice dell’Oliver Award, o “Metropolitan” ad Hannover.
Rif. articolo PLAY : si GIOCA !! nella sez. Artisti
Reportage fotografico by Mauro DRAGONI
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