GIAVENO - “Le MADDALENE” nella Chiesa dei Batù

 

 

GIAVENO MOSTRA-LE-MADDALENE

 

 

IMG 1944

 

 

P1430754

 

Una selezione di undici opere del collezionista torinese Roberto

Rubiola scelte dalla giavenese Marina Cappello che ha curato

l’inedita esposizione.

 

P1430751

 

 

P1430753

 

 

P1430756

 

 

IMG 1935

 

 

Opere realizzate tra il Cinquecento e il Settecento da autori noti e

meno noti che raffigurano la Maddalena.

I dipinti sono inseriti in bellissime cornici, anch’esse opere d’arte.

 

 

IMG 1934

 

 

IMG 1936

 

 

IMG 1937

 

 

IMG 1939

 

 

IMG 1940

 

 

MADDALENA

< Questa figura del Vangelo è stata purtroppo nel tempo vissuta in maniera negativa nell’immaginario religioso, una figura controversa accolta spesso con scetticismo dalla chiesa cristiana. Ci è sembrata una bella tematica per il periodo natalizio … in fondo la Maddalena è una donna che dona la vita a Gesù … è la prima persona a cui Cristo si rivolge dopo la Resurrezione … >

 

 

IMG 1938



< Una delle opere, “La deposizione” di Joseph Heintz il Giovane, è stata esposta accanto alla Sindone durante un’Ostensione. Due delle altre Maddalene hanno fatto parte di una mostra curata da Vittorio Sgarbi, che osservava nello sguardo del pittore la volontà di rendere la Maddalena una donna comune. Sono opere che hanno un alto valore simbolico >

 

IMG 1943

 

 

IMG 1942

 

 



PERUGIA “TRA SOGNO E REALTA’” di Carla ROMANI nella centralissima

cappella della Madonna del Riscatto (sec. XV), detta del Collandone, in corso

Vannucci.

 

R IMG 2440

 

 

R IMG 2442

 


La microscopica Chiesa del Collandone è un piccolo scrigno quasi sempre chiuso. Da tempo questa splendida chiesetta-bomboniera viene concessa come luogo ideale per piccole esposizioni.

 

                        R P1430968



Apparteneva alla Compagnia di Maria Vergine del Riscatto ed è attualmente sede di attività missionarie. La lapide di marmo all’ingresso, in esterno, recita appunto “Opera Apostolica di Perugia per il Corredo del Missonario”.

 

 

                 ROMANI P1440388

 



Le Monachelle di Carla ROMANI popolano gli scorci umbri , dall’imponente Chiesa di Sant’Ercolano a Perugia, alle Torri di Properzio a Spello fino alla suggestiva Piazza Silvestri di Bevagna, una delle piazze medievali più affascinanti di tutta Italia

 

ROMANI Perugia     ROMANI PG tempio portasantangelo   

                 

Perugia : piazza IV Novembre e tempio di porta Sant\'Angelo

 


< … raffinata, elegante, con un succoso senso della composizione dei colori, è capace di regalare con le proprie immagini sensazioni fortissime … > La Nazione

< … padrona di un fine gusto coloristico e di un eccellente gusto compositivo, è capace di inventare particolari elementi pittorici con la sua fantasia che è propria di un’artista particolarmente dotata di una sensibilità morale fine e struggente … > Il Messaggero



Alberi tondeggianti, bianche colombe e allegre monachelle nelle opere di

Carla ROMANI

 

ROMANI P1440391 m       ROMANI P1440389 m

 

Ali bianche in volo                               Il mio Trasimeno

 



BEVAGNA - Luigi TOSTI fotografo dell’immaginario collettivo a

DAYDREAMING GALLERY in corso Matteotti.

Bevagna - Cittadina medievale sui resti dell’esteso insediamento romano importante nodo di scambio sull’antica via Flaminia di cui restano le imponenti tracce dell’anfiteatro grande come il Colosseo e del frigidarium delle terme con mosaici perfettamente conservati …

La ricerca artistica di Luigi TOSTI attraversa diverse serie fotografiche, con un progressivo dissolvimento degli spazi fino alle gondole galleggianti nel bianco accecante della laguna, come una banchisa in allarme climatico …

 

                        TOSTI P1440386



Le “Fiabe marine” di Luigi TOSTI sono un percorso esplorativo di una “nuova geografia visuale” con dimensioni capovolte, dove il bianco non è più assenza, ma protagonismo e gli abbattimenti dimensionali non sono diminuzioni, ma espansioni di infinito. Nuove frontiere dove gareggiano tra loro realtà e fantasia e dove Luigi Tosti smette di essere fotografo per diventare “Reporter dell’immaginario collettivo”.

 

TOSTI



Poeta, copywriter, art director e fotografo artistico, Luigi TOSTI nel personale percorso creativo annulla le distanze tra fotografia e pittura ed abbatte i confini che separano realtà e sogno creando le “fiabe visive”.

 

 

 

TOSTI  riaffiorano-i-ricordi          Riaffiorano i ricordi     

 

 

TOSTI vertigini             Vertigini


< La capacità di liberare il mondo dai confini del già visto, per aprirlo al fascino del “mai visto prima”, è questa la differenza fra essere “semplicemente fotografo”, “semplicemente pittore”, oppure essere un artista. La bellezza senza originalità è “un’emozione stanca” e l’originalità senza bellezza è un “rumore sordo”. Siamo tutti sognatori affamati di bellezza e originalità, cioè di arte. Il grado più assoluto dell’arte, però, è qualcosa di ancora più grande dell’originalità: è l’unicità.

Il miracolo di una immagine avviene quando è in grado di parlare alla nostra anima, accarezzandola, infiammandola, rassicurandola, stupendola, facendole compagnia, facendo amicizia con lei, trasportandola altrove e, in una sola parola, facendole del bene.

La mia missione, il mio scopo, la mia passione, la mia vocazione non è riprodurre fedelmente la realtà, ma riprodurre fedelmente i sogni che, pur partendo dalla realtà, le sono sempre infedeli, per questo mi considero un “Reporter dell’immaginario collettivo > scrive Luigi TOSTI.

 



AREZZO – Carlo BERNARDINI con “SHINING MATRIX” a Palazzo Lambardi /

spazio SUGAR in Corso Italia. A cura di Fabio Migliorati.

Geometriche installazioni luminose dialogano con gli spazi della domus romana di cui sono visibili pavimenti a mosaico e terracotte …

 

 

BERNARDINI IMG 3014

 

 

B IMG 3016

 

 

B IMG 3017

 

 

B IMG 3018

 



Carlo BERNARDINI vive e lavora a Milano; insegna Installazioni Multimediali presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano.

Arezzo conosce Carlo Bernardini (Viterbo, 1966) per avere illuminato piazza Libertà durante Icastica II, quando geometrizzò lo spazio tra il Palazzo del Comune e il Palazzo della Provincia con un immenso solido tracciato in fibra ottica.

Nello spazio SUGAR fino al 5 febbraio 2023 una selezione di alcune sue opere scultoree, nella cui ricerca visiva, basata sul concetto di trasformazione percettiva, la luce crea un disegno nello spazio, un disegno che cambia secondo i punti di vista e gli spostamenti dello spettatore, ma soprattutto un disegno che consente d’immaginare un certo “oltre liminale”.

 

B P1440339

 

 

B P1440343

 

 

B P1440344

 

 

B P1440345

 


Scrive Fabio Migliorati che < attraverso le sue intensissime installazioni, Bernardini ha sempre mirato a una riconfigurazione dei luoghi per una nuova architettura; le sculture sono concepite come spazi di luce cristallizzata, i cui materiali, acciaio inox e fibra ottica, si compenetrano in un gioco di ruoli, tra luce e buio >

Per Giuseppe Angiolini (Sugar) < gli spazi che l’artista è capace di evidenziare sono più scoperte che invenzioni; pare che sappia scegliere la propria, tra varie versioni possibili della realtà. Il riverbero delle figure geometriche nelle forme visibili, riconoscibili, scompone lo spazio recintando il vuoto dell’ambiente, fino a formarne un altro nuovo e bellissimo >




Reportages fotografici by Mauro Dragoni e Barbara Caricchi

© Copyright Barbara Caricchi ARTIVAMENTE – Tutti i diritti riservati