Ospite del gruppo fotografico CEDAS, Lucia Orlando dipinge fin dalla più giovane età. Più recente il suo interesse per video d’Arte e fotografia minimalista.
Sposa il concetto sottrattivo che focalizza l’attenzione sul dettaglio e lascia spazio alle forme decontestualizzate per suscitare pure emozioni.
Nei suoi studi della storia dell’arte il riferimento personale è all’avanguardia russa di inizio secolo.
Le avanguardie artistiche in Unione Sovietica si manifestarono nella loro massima creatività durante la Rivoluzione russa del 1917 fino all’inizio degli anni ’30, quando nello scontro furono sopravanzate da un generale ritorno all’ordine, artisticamente rappresentato dal figurativismo del realismo socialista, coincidente con l’ascesa politica della figura di Stalin.
Il termine AVANGUARDIA RUSSA comprende numerosi movimenti artistici - distinti, ma strettamente connessi - che fiorirono in quel periodo:
suprematismo, costruttivismo, raggismo ( sintesi di Cubismo e Futurismo), zaum e neo-primitivismo.
Lucia Orlando guarda con interesse l’opera di Malevič
Kazimir Severinovič Malevič, Quadrato nero, 1915, olio su lino, 79.5 x 79.5 cm, Galleria Tret’jakov, Mosca
Kazimir Severinovič Malevič (Kiev, 23 febbraio 1879 – Leningrado, 15 maggio 1935) - pittore, insegnante e urbanista russo poi sovietico, di origini polacche, nato nel Governatorato di Kiev dell’Impero russo.
Fu un pioniere dell’astrattismo geometrico e delle avanguardie russe.
Studiò all’Accademia privata di Rerberg a Mosca. Nel 1913 fondò l’avanguardia artistica chiamata suprematismo.
< Per suprematismo intendo la supremazia della sensibilità pura nell’arte. Dal punto di vista dei suprematisti le apparenze esteriori della natura non offrono alcun interesse; solo la sensibilità è essenziale. L’oggetto in sé non significa nulla. L’arte perviene col suprematismo all’espressione pura senza rappresentazione >
Cerchio nero
Composizione suprematista, 1915
Il minimalismo fotografico di Lucia Orlando esplora dettagli architettonici e paesaggistici …
Le finestre sono una forte attrattiva, balaustre, tubi, segnaletica stradale …
“Interpretazioni minimaliste” 2022 – collettiva fotografica di Lucia Orlando, Fosca Pollastrelli, Diego Salvador, Ulli Mosconi Zupin, a cura di Fabio Fonda negli spazi della “Galleria Verticale” del Grand Hotel Duchi D’Aosta di Trieste.
“Stili differenti che inquadrano ambiti figurativi vari, dall’architettura ai paesaggi naturali, e che oniricamente fungono da vaticinio in chi li guarda. Allo spettatore, infatti, è richiesto di godere dell’immagine spontaneamente e istintivamente ma nello stesso tempo di esercitare un atto di astrazione ed elaborazione concettuale messa in moto nel lavoro di sottrazione che le immagini restituiscono. Se gli autori ci offrono una lettura personale della realtà, sta a noi saperne godere adeguatamente.”
< Il mondo nel quale siamo immersi è costituito da una molteplicità di elementi che sollecitano lo sguardo … solo il fotografo alla ricerca del minimalismo riesce a cogliere, e mettere in evidenza nell’inquadratura, la perfezione di linee semplici e pulite ma anche i luoghi in cui colori, luce e cose, sia animate che inanimate, si contrappongono ed emergono da uno sfondo monocromo o contrastante …
Quattro differenti poetiche che spaziano dalla sperimentazione alla documentazione, dalle fredde geometrie alle più poetiche sensazioni visive. Ad una prima vista complessiva ciò che accomuna i quattro autori e gli altrettanti progetti è la scelta del colore che in un caleidoscopio di possibilità si soffermano, seppur con qualche variante, sulle gradazioni di rosso che vanno dal rosa tenue al rosso fiammante. Delicatezza e incisività. Poesia e rigore. Pensiero e forma > commenta Monica Mazzolini, storica e critica dell’arte e della fotografia.
OBIETTIVO MINIMAL di Lucia Orlando – ediz. 2021
Racconti geo-biologici, paesaggi ancestrali, ma anche percorsi interiori che, al di là dell’eleganza formale, rimandavano ad arcipelaghi dispersi, a terre dilaniate, in un viaggio a ritroso, oltre la storia e oltre la vita, fino all’origine del mondo. In quelle opere percorse da concrezioni materiche lo spettatore, seguendo fili invisibili e inattesi lampi di coscienza, si abbandonava al flusso del tempo fino al rarefarsi di ogni sovrastruttura reale, raggiungendo una purezza nuova o del tutto dimenticata: l’essenzialità originaria.
“Variazioni in Linea“ 2020 – personale di Lucia Orlando presso
ATB Galleria d’Arte Torino.
3 sezioni tematiche : Linee Natura, Geometrie Urbane, Variazioni in Linea.
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