La Collettiva ad ARTE CITTA’ AMICA in via Rubiana a Torino introdotta
da le parole di Danilo Tacchino, la critica di Enzo Papa, la poesia di Imma Schiena.
H.P. Lovecraft, creatore di mondi immaginari
Il 20 agosto 1890 nasceva a Providence, negli Stati Uniti, H. P. Lovecraft, uno scrittore controverso e stravagante le cui opere avrebbero cambiato per sempre il genere horror e fantascientifico.
Il pessimismo cupo e angoscioso strettamente legato alle vicissitudini personali permea tutta l'opera di Lovecraft. Nella sua concezione, definita cosmicismo, gli esseri umani sono, nella scacchiera dell'universo, pedine insignificanti sovrastate da potenze sconosciute e terribili. Lovecraft sdegnò in modo pressoché sistematico ogni forma di "lieto fine"; non a caso, nelle sue storie i protagonisti sono spesso antieroi che vanno incontro a una fine tragica o appaiono solo come spettatori di vicende terrificanti, il cui esito non sono assolutamente in grado di modificare.
Uno shoggoth, creatura mostruosa descritta nel romanzo Alle montagne della follia
Hieronymus Bosch e il Rinascimento magico
Tondal's Vision
La dimensione magico-simbolica nelle opere di maestri fiamminghi, italiani e spagnoli rivela l'importanza che la sapienza esoterica e analogica ha rivestito negli sviluppi della modernità europea. Tanto da apparire, per certi versanti, il vero fil rouge, seppur nascosto, che permette la traslazione della cultura arcaica pagana nella costruzione teologica della coscienza cristiana occidentale.
Il Trittico del Giudizio Finale (1482) di Hieronymus Bosch evoca così uno splendido affresco dell'autocoscienza europea, entro cui Antico e Moderno, Mediterraneo e Nordico, politeismo pagano e apocalittica cristiana si amalgamano nella potente fucina dell'alambicco alchemico di un mago della pittura.
La riscoperta della dimensione magica e occulta nell'arte non è d'altronde una novità nel panorama recente delle mostre italiane. Seminali, in tal senso, le esposizioni “Arte e Magia. Il fascino dell'Esoterismo in Europa” (Palazzo Roverella – Rovigo, 2018-2019) e “Surrealismo e magia. La modernità incantata” (Collezione Peggy Guggenheim – Venezia, 2022).
Il mondo fantastico di Goya
Goya, Il sabba delle streghe ( 1797–1798), olio su tela, 44 x 31 cm. Madrid, Museo Lázaro Galdiano. Noto dipinto del maestro spagnolo che fa parte di una serie di sei opere dedicata al tema della stregoneria.
ARTE FANTASTICA – Genere tradizionalmente ristretto al campo della pittura e dell'illustrazione, che dagli anni settanta del XX secolo si è esteso sempre di più anche al campo della fotografia.
L'arte fantastica esplora la fantasia, l'immaginazione, il sogno, le grottesche e strane visioni. Condivide spesso con il simbolismo la scelta di temi come la mitologia, l'occultismo e il misticismo, ed in genere cerca di descrivere la vita interiore.
La fantasia è stata parte integrante di quest'arte fin dai suoi inizi, ma è stata particolarmente importante nel manierismo, nell'arte romantica, nel simbolismo, nel surrealismo, nella corrente del realismo magico e nel lowbrow.
Al periodo manierista è da ascrivere la realizzazione del Parco dei Mostri di Bomarzo, singolare esempio di scultura e di architettura fantastica. C'è una profonda e stretta interazione con la letteratura fantasy.
In francese, il genere è definito con il termine "fantastique", in inglese visionary art, grotesque art o mannerist art.
La MAGIA dell’ARTE tra realtà e fantasia
Alcune delle opere esposte nella collettiva ad ARTE CITTA’ AMICA ancora fino al 18 dicembre 2024. Tutto sul sito https://www.artecittaamica.it/
Moonlight – Graziella Alessiato
Espressione di vita – Patrizia Aquino
Finalmente la notte sta arrivando - Giulio Benedetti
Bhavan
Linfa vitale – Ezio Curletto
A Procida – Ebe De Mitri
Silver rain – Olga Diabina
Fate l’amore – Alessandro Fioraso
Contrasti emotivi - Fanny Ghirelli
On the road – Gabriella Lucatello
Bicentenario del Museo Egizio – Marisa Manis
I due dell’apocalisse – Giuseppe Manolio
Alba lacustre – Paolo Perelli
St’art’lights – Silvano Sbaragli
Il delitto di via Fontanella – digital art di Gianni Tacconella
Quattro - cinque - sax di Giacomo Filippo Vitagliani
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