19 MARZO : San GIUSEPPE – Festa del Papà

Nei paesi cattolici, i padri vengono celebrati fin dal Medioevo il 19 marzo, giorno di San Giuseppe, padre putativo di Gesù.



Dal MITO alla STORIA : PADRE e FIGLI nell’arte

SCULTURA   PITTURA   CINEMA   MUSICA   LETTERATURA

 

Laocoonte - personaggio della mitologia greca. Abitante di Troia, veggente e gran sacerdote di Poseidone.

 

Laocoon and His Sons

Laocoonte e i suoi due figli lottano coi serpenti, scultura greca della scuola di Rodi (I secolo), oppure copia marmorea eseguita tra I secolo a.C. e I secolo d.C. di un originale bronzeo del 150 a.C. circa. Museo Pio-Clementino, musei Vaticani

 

hercules-and-telephus

Ercole e suo figlio Telefo, I-II secolo d.C., Museo del Louvre, Parigi

 

Bernini Enea Anchise Ascanio

Gian Lorenzo Bernini, Enea, Anchise e Ascanio, 1618, marmo, Galleria Borghese, Roma

 

Carpeaux-Ugolino and His Sons

Jean-Baptiste Carpeaux, Ugolino e i suoi figli, 1865-1867, MET, New York

 

Forse la più famosa rappresentazione di Dio Padre nella storia dell'arte è La creazione di Adamo di Michelangelo, un'opera che adorna il soffitto della Cappella Sistina a Roma e che raffigura l'inizio dell'umanità. Dio, il padre del mondo nella credenza cristiana, si rivolge ad Adamo, che giace immobile con la mano tesa, per dargli la scintilla della vita.



Michelangelo la-creazione-di-adamo-cappella-sistina


Creazione di Adamo – affresco (280x570 cm) di Michelangelo Buonarroti, databile al 1511 circa e facente parte della decorazione della volta della Cappella Sistina nei Musei Vaticani a Roma, commissionata da Papa Giulio II.


 

Reni   Giuseppe e Gesu

 

Guido Reni, San Giuseppe col Bambino Gesù, 1620 ca, olio su tela, cm 126×101, Museo dell’Ermitage, San Pietroburgo


 

Martinez Saint-Joseph-with-the-Christ-Child

 

Sebastián Martínez, San Giuseppe con Cristo bambino, 1650, olio su tela, cm 142×96, Museo del Prado, Madrid

 

Annigoni San-Giuseppe

 

Pietro Annigoni, Giuseppe Falegname con Gesù Bambino, 1964, Basilica di San Lorenzo, Firenze

 

Murillo the return of the prodigal son

 

Bartolomé Esteban Murillo, Il ritorno del figliol prodigo, 1667-1670

 

Rembrandt The Return of the Prodigal Son

 

Ritorno del figliol prodigo - dipinto a olio su tela (262x206 cm) di Rembrandt, databile al 1668


L’artista raffigura il famoso momento della parabola biblica in cui il figliol prodigo torna dal padre implorando il perdono e viene riaccolto a braccia aperte. Questa allegoria dell'amore paterno di Dio era uno dei temi preferiti di Rembrandt, che lo esplorò in numerose opere, e questo quadro in particolare fu probabilmente dipinto pochi anni prima della sua morte, avvenuta nel 1669. È considerato uno dei capolavori di Rembrandt ed è esposto al Museo dell'Ermitage di San Pietroburgo.

 

 


Nel corso dei secoli gli artisti hanno onorato i loro padri, il loro ruolo di genitori e la figura paterna stessa attraverso rappresentazioni intime e affettuose.

Ecco una piccola selezione di opere famose che celebrano la paternità.

 

 

Ghirlandaio Francesco Sassetti e figlio

 

Domenico Ghirlandaio, Francesco Sassetti e suo figlio Teodoro, 1488, tempera su tavola, cm 75×63, MET, New York


Bruyn il Vecchio


Bartholomaeus Bruyn il Vecchio, Ritratto di un uomo con tre figli, 1530 ca., olio su tela, cm 76×46, Museo dell’Ermitage, San Pietroburgo


David


Cerchia di Jacques-Louis David, Ritratto di uomo con la sua famiglia, 1800

 

daumier

 

Honoré Daumier, Il bacio (padre e figli), 1845-1848

 

Moreau


Charles H. Moreau (1830–1891), Padre e figlia, olio su tavola, cm 44×37, Bristol Museum & Art Gallery

 

Morisot

 

Berthe Morisot, Eugène Manet e sua figlia nel giardino di Bougival, 1881, olio su tela, 72 x 92 cm. Parigi, Musée Marmottan Monet



Gauguin aube-the-sculptor-and-his-son-1882

Paul Gauguin, Lo scultore Aube e suo figlio, 1882

 

Cassat

Mary Cassatt, Ritratto di Alexander J. Cassatt e di suo figlio Robert Kelso Cassatt, 1884, olio su tela.

 

Larsson


Carl Larsson, Brita e me, 1895, autoritratto ad acquerello, Nationalmuseum di Stoccolma

 

Picasso

 

Pablo Picasso, Paternità, 1971

 

Il rapporto tra PADRE e FIGLI nelle pellicole 

cinematografiche

 

S padri-e-figli-1957-mario-monicelli

 


Padri e figli è un film del 1957 diretto da Mario Monicelli, vincitore dell'Orso d'argento per il miglior regista al Festival internazionale del cinema di Berlino nel 1957.


 

S la-vita-e-bella

 

La vita è bella è un film del 1997 co-scritto, diretto, co-ideato e interpretato da Roberto Benigni.

La pellicola vede protagonista Guido, un ebreo italiano che viene deportato insieme alla sua famiglia in un lager nazista e cerca di proteggere il figlio dagli orrori dell'Olocausto facendogli credere che tutto ciò che vedono sia parte di un gioco, in cui dovranno affrontare prove durissime per vincere un meraviglioso premio.

 

S La ricerca della felicita

 

La ricerca della felicità (The Pursuit of Happyness) è un film del 2006 diretto da Gabriele Muccino. Gli interpreti principali sono Will Smith, Jaden Smith e Thandie Newton.

È ispirato alla vita di Chris Gardner, imprenditore milionario, che visse giorni di intensa povertà, con un figlio a carico e senza una casa dove poterlo crescere.

 

S come dio comanda

 

Come Dio comanda è un film del 2008 diretto da Gabriele Salvatores, tratto dall'omonimo romanzo di Niccolò Ammaniti.

In un paese immaginario del nord est italiano, Rino Zena è un operaio disoccupato, violento, alcolizzato e dalle convinzioni nazionaliste e razziste, che vive con il figlio quattordicenne Cristiano. Rino è tenuto sotto controllo da Beppe Trecca, incaricato dei servizi sociali, il quale periodicamente si reca a casa sua per verificare che le condizioni di vita del piccolo Cristiano siano accettabili e che il padre Rino abbia un lavoro e si disintossichi dall’alcolismo.

 

Il rapporto tra PADRE e FIGLI nei brani musicali e

in letteratura

 

                    T Cat Stevens

 

Titoli di ieri e di oggi, italiani e stranieri: si va da un cult come Father and Son  di Cat Stevens a Winter di Tori Amos, splendida ballata del 1992, per arrivare a Isn't She Lovely ? , regalo di Stevie Wonder alla figlia Aisha.


T Stevie Wonder


E ancora, restando sul territorio nazionale, da Il tempo se ne va di Adriano Celentano (1980) all’evergreen Sei forte papà di Gianni Morandi (1976), passando per Fiore di maggio di Fabio Concato (1984), tributo del cantautore milanese alla figlia Carlotta.


Tu che sei nata dove c'è sempre il sole
Sopra uno scoglio che ci si può tuffare
E quel sole ce l'hai dentro al cuore
Sole di primavera
Su quello scoglio in maggio è nato un fiore



Motta è l'autore di un pezzo particolarmente emozionante, Mi parli di te (2018) che focalizza l’attenzione su uno di quei momenti in cui un figlio riesce a stabilire un contatto profondo con il padre, cosa non sempre facile.

 

T-Motta

 

 

 

Un rapporto difficile, quello di Franz Kafka con suo padre, una figura ingombrante raccontata nella Lettera al padre (1919), opera che riassume perfettamente quel sentimento di ambivalenza e conflittualità che segna la relazione tra lo scrittore ceco e Hermann Kafka.

 

Z Kafka Lettera al padre

 

 

Il padre più archetipico della letteratura italiana è senza dubbio Mastro Geppetto, creato dalla penna di Carlo Collodi nelle sue Avventure di Pinocchio, pubblicato nel 1883.
Geppetto rappresenta il prototipo del genitore per eccellenza: desidera fortemente il figlio al punto di crearlo con le proprie stesse mani, ne diventa la guida spirituale e morale, tuttavia - come tutti i genitori - si trova a scontarsi con una creatura che non obbedisce alle sue regole e non rispetta i limiti da lui imposti.


 

 

Z Collodi Le avventure di Pinocchio

 

 

Nella poesia pascoliana invece il padre è il grande assente. Il motivo è noto e narrato nel X agosto , la poesia più bella e straziante di Giovanni Pascoli : l’autore perse il padre a soli dodici anni il 10 agosto 1867. Ruggero Pascoli fu ucciso in un agguato da assalitori ignoti mentre faceva ritorno a casa. Gli assassini non vennero mai trovati.

 

La figura del pater familias è centrale nella narrativa di Giovanni Verga e risponde, almeno in parte, alla rievocazione di un mondo contadino e arcaico che si fondava proprio sul patriarcato

Mastro Misciu Bestia è il padre di Rosso Malpelo (1861) : lavora in miniera ed è considerato “l’asino da basto di tutta la cava” perché svolge i lavori più gravosi.

Il destino del protagonista è segnato dalla morte del padre :la disperazione del piccolo Rosso Malpelo è reale mentre scava a mani nude nella rena per ritrovarne il corpo. Prima di imboccare anche lui la strada buia della miniera che lo porterà alla morte, avrà cura di prendere con sé i “vestiti del padre”, come un emblematico passaggio di testimone.

 

Z Verga rosso-malpelo-Carusi

Carusi siciliani


Padron 'Ntoni nei Malavoglia (1881) incarna i valori tradizionali dell’uomo siciliano, infatti spiega il suo ideale di famiglia come “sacra, unita, indivisibile”. Ogni membro della famiglia Toscano, soprannominata dei Malavoglia, è inteso come il dito di un’unica mano: tutti devono lavorare insieme per assolvere un compito preciso nell’organizzazione famigliare. Padron ’Ntoni rappresenta la colonna portante dell’intera famiglia: è duro, fermo, irremovibile, non mostra mai le sue emozioni, incarna la figura di capofamiglia, non quella di padre.


 

Z Verga I malavoglia


La figura del padre dominatore ritorna anche nei romanzi di Luigi Pirandello che, non a caso, con il proprio padre aveva un rapporto difficile e controverso.

Ne Il fu Mattia Pascal il padre dominante impedisce al figlio di crescere e affermarsi nella vita … in Uno, nessuno e centomila il padre lascia in eredità al figlio la triste nomina di “usuraio”...



Un rapporto conflittuale con il padre è anche al centro de La coscienza di Zeno (1923) di Italo Svevo.

< Avevamo tanto poco di comune fra di noi, ch’egli mi confessò che una delle persone che più l’inquietavano a questo mondo ero io >

A metà Novecento iniziava a profilarsi l’importanza archetipica del padre dal punto di vista psicologico e psicoanalitico: non era più il padre demiurgo né il pater familias, si stava progressivamente rivelando una figura letteraria nuova, decisiva nella determinazione dell’identità individuale.

 


Caro Babbo – (1990) Marco Masini

Mi sembravi alto, altissimo quando ero piccolino
Eri il mio gigante buono che giocava a nascondino
Mi batteva forte il cuore mentre stavo ad aspettare
Felice di nascondermi, ma anche di farmi trovare



AUGURI a tutti i PAPA’ !!   CIAO BABBO !!



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