FOLLIA in LIBRERIA



“FOLLIA” di Patrick McGRATH

«Le donne romantiche, riflettei. Non pensano mai al male che fanno in quella loro forsennata ricerca di esperienze forti. In quella loro infatuazione per la libertà.»

Romanzo psicologico ambientato in Inghilterra nel 1959 . E’ la cronaca di una storia di ossessione sessuale narrata dal punto di vista di uno psichiatra. Nel 2005 dal romanzo è stato tratto un film omonimo, con la regia di David Mackenzie.

Il romanzo è narrato in prima persona da Peter, uno psichiatra che lavora in un grande manicomio di Londra. Peter narra il caso clinico di Stella, moglie frustrata di Max, vicedirettore del manicomio



“LA FOLLIA MAZZARINO” di Michel BUSSI

Un romanzo pirotecnico corredato da una galleria di personaggi bizzarri, che come un crescendo rossiniano comincia in sordina per poi evolversi in una serie di rocambolesche avventure fino al ritrovamento dell’agognato tesoro. Ma quale?



“BENEDETTA FOLLIA” di Vittorino ANDREOLI

Dai padri del deserto ai mistici di oggi





GENIO e FOLLIA nell’ARTE



Alberto BIOCCALA NAVE DEI FOLLI”



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“ARTE, GENIO, FOLLIA”progetto di Vittorio SGARBI – SIENA 2009

Quasi 400 opere di grandi protagonisti dell'arte moderna e contemporanea per raccontare il complesso rapporto tra GENIO ARTISTICO e DISTURBI MENTALI , un tema affascinante ed allo stesso tempo inquietante. Tra gli artisti in mostra

Van Gogh, Kirchner, Munch, Ernst, Dix, Grosz, Guttuso, Mafai, Ligabue

10 sezioni espositive affidate a grandi nomi del campo dell' ARTE e della PSICHIATRIA nel complesso museale di Santa Maria della Scala, uno dei più antichi ospedali del mondo.



“ARTE, GENIO, FOLLIA . Il giorno e la notte dell'artista

per esplorare la pazzia degli artisti attraverso l'espressione di forme e colori, entrare nella loro mente, decifrarne le fantasie …


< Ci sono artisti sani che capiamo essere matti solo leggendo le loro opere e invece ci sono creatori folli che riescono a mascherare le loro deviazioni sulla tela, altri ancora che danno libero sfogo al loro tormento > Vittorio SGARBI al Corriere di Siena



Nel Medioevo i MATTI, veri o presunti, venivano imbarcati su delle navi e poi abbandonati alla deriva nei pressi dell'immaginaria ISOLA di MATTAGONIA

 

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Mario ORTOLANI – “LA NAVE DEI PAZZI”

 

 

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Hieronymus BOSCH – “IL CONCERTO NELL’UOVO” (XVI sec.)



La SCHIZOFRENIA è raccontata dalle bizzarre ed esasperate mimiche facciali nei busti fisionomici a grandezza naturale di Franz Xaver Messerschmidt, di grande impatto emotivo.



                                                  artegeniofollia messerschmidt


Sessanta 'teste di carattere' realizzate dall'artista per immortalare le smorfie che si faceva allo specchio, ognuna associata ad un pizzicotto in una determinata parte del corpo, che si procurava per tenere sotto controllo i demoni che lo perseguitavano (allucinazioni visive e uditive).



   

Artisti celebri quali Van Gogh, Munch, Kirchner e Strindberg per reagire alle proprie ossessioni, sono fuggiti dalla realtà per trovare rifugio in un mondo simbolico e visionario, raffigurato con immagini fantasiose.

 

                            VAN GOGH ospital



Il celebre “Hôpital Saint-Paul” (1889) dipinto da Vincent VAN GOGH ritrae l'ospedale a Saint-Rémy-de-Provence dove l’artista si ricoverò per sua volontà.

 

 

                                  KIRCHNER erna



                    “KOPF ERNA” (1917) - Ernst Ludwig KIRCHNER


Dai capolavori di Edward MUNCH emerge la sua funebre visione della vita




          the Urn / l'Urna (1896)       MUNCH urn

 

 

   MUNCH starrynight      Starry Night / Cielo Stellato

 

(1923-24)



LA FOLLIA DELLA GUERRA

Artisti quali Renato Guttuso (Trionfo della Morte), Mario Mafai (L'Ermaphrodite, La verre), Otto Dix e George Grosz hanno descritto tramite allegorie sulla follia della guerra, la propria e l'umana tragedia attraverso un comune linguaggio pittorico.

 

                                     OTTO DIX       

                                        Otto DIX – “MENSCHEN IN TRUMMEN”



Uno dei tre celebri arazzi di GUERNICA voluti da Pablo PICASSO ( Francia, Giappone, Consiglio di Sicurezza dell'ONU a New York) .



                               PICASSO arazzo guernica

 

GUERNICA descrive con straordinaria efficacia il bombardamento aereo compiuto dalla Luftwaffe nel 1937, durante la guerra civile spagnola, ed è diventata simbolo di pace per l'immediatezza con cui raffigura persone, animali ed edifici straziati dalla violenza

 



L’ARTE DEI FOLLI - La Collezione Prinzhorn (Heidelberg in Germania) è la più ricca collezione di opere realizzate dagli internati. Prende il nome dallo psicoterapeuta ed esperto d'arte Hans Prinzhorn che le ha raccolte agli inizi del '900 nei MANICOMI tedeschi, svizzeri ed austriaci




ART BRUT letteralmente "arte grezza" : è un termine inventato nel 1945 dal pittore francese Jean Dubuffet per indicare le produzioni artistiche realizzate da coloro che operano al di fuori delle norme estetiche convenzionali come autodidatti e prigionieri: si tratta quindi di un'arte spontanea e senza pretese culturali, grezza ma non grossolana, che esprime liberamente le profondità dell' INCONSCIO.

 

 


                            artegeniofollia goetse small

                    Helga GOETZE – Arazzo cucito e ricamato (1993-94)



Antonio LIGABUE - estroso artista dalla vita randagia e disordinata che ha passato diversi anni della sua vita in un ospedale psichiatrico. Grazie alla creatività ha potuto esorcizzare i fantasmi della psiche, la fatica di vivere, il malessere esistenziale, come cura alternativa alla medicina.

Le belve feroci, spesso rappresentate nel momento della predazione e con una sgargiante gamma cromatica, testimoniano la sua visione di un mondo crudele.



LIGABUE tigrel   “TESTA DI TIGRE” (1956)

 

I numerosi autoritratti servivano a compensare la mancanza di autostima causata dal mancato affetto materno. Il volto di LIGABUE è dominato dallo sguardo fisso e dal naso prominente, che secondo l'autore racchiudeva la sua fortuna.

I segni sul naso ottenuti sbattendo volutamente la testa contro il muro di cinta del cimitero, oppure contro un albero…



                         artegeniofollia LIGABUE





TRA NORMALITA’ e FOLLIA – la corrente dei “primitivi” dallo stile semplice e ingenuo che ricorda appunto quello degli uomini primitivi o dei bambini. L'appellativo però non rende giustizia, perchè questi artisti sono stati capaci di evocare lo stato primordiale della percezione, come Antonio LIGABUE e Carlo ZINELLI, di cui è famosa la sua mania di dipingere da entrambe le parti, rappresentando figure umane in modo ripetitivo, tipico della schizofrenia.

 

 

                             ZINELLI ballerina

 

Carlo ZINELLI – “BALLERINE NERE SU SFONDO GIALLO” (1963)



La LUCIDA FOLLIA nell’ARTE del XX secolo


Artisti che hanno cercato di proposito la follia come primaria espressione dell' inconscio.

Il SURREALISMO di Max Ernst, André Masson e Victor Brauner che cercano di esprimersi in assenza di qualsiasi controllo esercitato dalla ragione ed al di fuori di ogni preoccupazione estetica e morale, liberando così le potenzialità immaginative dell'inconscio per raggiungere uno stato conoscitivo "oltre" la realtà, in cui veglia e sogno sono entrambi presenti e si conciliano in modo armonico e profondo.

Lorenzo ALESSANDRI disegnava inquietanti mostri, diavoletti e scheletri.


I disegni di Henri MICHAUX  sono stati in gran parte realizzati sotto l'effetto della mescalina, un alcaloide sintetizzabile chimicamente ma anche contenuto nel peyote (Lophophora williamsii), una pianta originaria del deserto del Messico ed usata dai nativi come fonte di ispirazione artistica (è il caso degli indios Huichol) e sopratutto nei riti religiosi collettivi. Gli effetti allucinogeni erano infatti attribuiti ad una origine divina e servivano per avvicinarsi agli dei (peyote significa 'carne degli dei').


L' effetto stupefacente dura almeno 10-12 ore e può consistere in visioni paradisiache oppure in incubi terrificanti, a seconda delle circostanze in cui viene usato (il luogo, la situazione, la compagnia, il proprio stato d'animo). Nella fase iniziale provoca alterazioni visive ed uditive, accompagnate da un marcato intensificarsi della percezione dei colori e dell'acutezza visiva, soprattutto in relazione a piccoli dettagli. Successivamente, con l'affievolirsi delle sensazioni di energia, porta ad uno stato contemplazione sia del mondo circostante che di quello interiore, sviluppando una sorta di fusione con gli oggetti e con le forme di vita circostanti, fino a provocare vere e proprie allucinazioni come fenomeni luminosi che si muovono tutt'attorno o la visione dello spirito di un animale.





Wiener Aktionismus (Azionismo Viennese)  - il movimento che più di ogni altro ha adottato il tema della FOLLIA.

All'inizio la ricerca artistica ha cercato di indagare sugli "automatismi psichici" disegnando ad occhi chiusi, poi si è spostata verso il linguaggio del corpo, in modo da liberarlo dalle spinte violente ed omicide che accumula di giorno in giorno, con la realizzazione di opere che danno libero sfogo all'animalità umana senza alcun freno o censura morale .



Tra gli eventi collaterali della mostra la visita

all' ex-OSPEDALE PSICHIATRICO San Nicolò

presso Porta Romana a SIENA

Il "villaggio a padiglioni diffusi" dell' ex manicomio, oggi una sede dell'Università. Dalla farmacia ospedaliera con i suoi arredi d'epoca alle botteghe dove i malati esercitavano mestieri manuali, fino all' edificio centrale costruito alla fine dell'800.

Il padiglione Conolly era utilizzato per l' isolamento dei PAZZI AGITATI :

è l'unico esempio italiano di panopticon, una struttura di detenzione a forma ellittica.


L’ ex-colonia agricola dell'Orto de' Pecci è un grande spazio verde all'interno delle mura cittadine, fatto di boschetti e orti privati, dal quale ammirare da un insolito punto di vista i monumenti senesi più caratteristici.




"La lente di Freud. Una galleria dell'inconscio"



IN TAVOLA senese piatti curiosi e originali, ispirati al tema della FOLLIA.


I pici ai sette peccati, la casareccia con salsiccia di
Cinta Senese, il medievale biancomangiare con coscio di pollo in limone, la rinascimentale zuppa carabaccia, i rognoncini di vitello flambati al calvados con gnocchi di castagne dell'Amiata e il coniglio ubriaco. Curiosi i tagliolini ai campi di grano con cipressi, ispirati al capolavoro di Van Gogh "Campo di grano con cipressi".
Tra i dolci la ricciolina, la torta della monaca con crema al vinsanto, la crema bruciata alla lavanda, un curioso budino all'olio nuovo con maionese dolce e perle di tartufo nero, e l'immancabile
panforte di Siena.

 

DUAL TREE by Barbara CARICCHI - ARTIVA

 

DUALTREE 389

 

 



“I MATTI DE ROMA” – Simone CRISTICCHI

I matti de roma sai so tanti
certi so tristi cert' artri divertenti
so' mbriagoni so' reggine so' cantanti
caratteristici come li monumenti


Pe ditti a zona mia c'era Agostino
che spaventava tutti quanti i regazzini
gridava d'esse niente meno ch'el demonio
le corna in testa eran du peperoncini …




Simone CRISTICCHI nel marzo 2007 vince il 57º Festival di Sanremo, nella

categoria Campioni, con la canzone “TI REGALERO’ UNA ROSA”.

Il cantautore ha affermato di aver trovato l'ispirazione per scrivere il brano nella cittadina di Girifalco, in Calabria, dove sorge un imponente MANICOMIO.

Colpito dal viavai dei pazienti dell'istituto, ha deciso di realizzare un viaggio per gli ospedali psichiatrici d'Italia, sintetizzando nello struggente testo del brano le storie raccontategli realmente dai pazienti degli istituti visitati.

Il brano riceve anche il Premio della Critica Mia Martini e il Premio della Sala Stampa Radio-TV. Viene quindi inserito nel nuovo album Dall'altra parte del cancello.



Ti regalerò una rosa
Una rosa rossa per dipingere ogni cosa
Una rosa per ogni tua lacrima da consolare
E una rosa per poterti amare
Ti regalerò una rosa
Una rosa bianca come fossi la mia sposa
Una rosa bianca che ti serva per dimenticare
Ogni piccolo dolore


Mi chiamo Antonio e sono matto
Sono nato nel '54 e vivo qui da quando ero bambino
Credevo di parlare col demonio
Così mi hanno chiuso quarant'anni dentro a un manicomio
Ti scrivo questa lettera perché non so parlare
Perdona la calligrafia da prima elementare
E mi stupisco se provo ancora un'emozione
Ma la colpa è della mano che non smette di tremare

 




Ex-OSPEDALE PSICHIATRICO nella Certosa Reale di COLLEGNO.

La costruzione della Certosa fu commissionata nel 1641 da Cristina di Francia, reggente di Savoia, sul modello architettonico della Grande Chartreuse di Grenoble (Francia).

Nel tempo il complesso subì diverse trasformazioni, fino alla costruzione dei "PADIGLIONI" - vasti fabbricati ottocenteschi disposti a pettine - che hanno progressivamente trasformato la Certosa in una delle più grandi strutture psichiatriche d'Italia.

L' OSPEDALE PSICHIATRICO di TORINO a COLLEGNO è diventato famoso per le vicissitudini dello "SMEMORATO di COLLEGNO" (caso Bruneri-Canella) - famoso caso di cronaca accaduto in Italia a partire dal 1927, riguardante la riapparizione di un uomo ritenuto disperso in guerra. L'identità dell'uomo fu oggetto di un caso di cronaca e di un procedimento giudiziario.



Museo Cesare LOMBROSO a TORINO – l’approccio POSITIVISTA

dell’ OTTOCENTO allo studio dell' Antropologia Criminale

Marco Ezechia LOMBROSO , detto Cesare, nasce il 6 novembre 1835 a Verona da una famiglia di commercianti israeliti. All’epoca il Regno Lombardo-Veneto è governato da Vienna, che controlla gran parte dell’Italia, divisa e retta da governi assolutistici.

Nel 1852 Lombroso si iscrive alla facoltà di medicina a Pavia e nel 1856

pubblica il saggio "Influenza della civiltà su la pazzia e

della pazzia su la civiltà".

Al congresso di Parigi le grandi potenze stipulano la pace che pone fine alla guerra in Oriente.

 

 

PIAZZE SURREALI



“PIAZZA DEL DUOMO” a Milano (1952) - Dino BUZZATI

Dino-Buzzati-Piazza-del-Duomo



Che in Buzzati sia ampia e diffusa la componente onirica, che frequenti, nelle sue pagine scritte e dipinte, siano i racconti degli incubi, è certo.

Il sogno stesso è cercato come luogo metaforico di una verità più profonda.

Nessun dubbio che il lettore esca da alcuni racconti di Buzzati con

l’impressione di un risveglio: Buzzati è in una parte della sua opera

un autore di sogni, ma non per questo un autentico surrealista.

Buzzati scrisse romanzi e lavori teatrali in cui compaiono inquietanti allegorie e invenzioni surreali. La sua è una pittura di sogno che ha avuto a Parigi, la capitale che ha determinato il surrealismo, grande successo.



“PIAZZA SAN CARLO” a Torino – Dino BUON SPIRITO – stampa fotografica

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“FORBICI FOLLIA” di Paul Portner : un must del Teatro Gioiello – TORINO

Unico nel panorama teatrale, spettacolo entrato più volte nel Guinness dei Primati, miscela i diversi generi che più appassionano gli spettatori: commedia brillante, giallo, dramma, improvvisazione, cabaret, interazione con il pubblico.

L’azione si svolge in tempo reale nel salone di parrucchiere FORBICI FOLLIA nel quale si fanno realmente shampoo, permanenti e messe in piega. Un omicidio viene commesso al piano di sopra…



SCHEGGE DI FOLLIA

 



“BOMBA O NON BOMBA” – Antonello VENDITTI

Partirono in due ed erano abbastanza
Un pianoforte e una chitarra e molta fantasia
E fu a Bologna che scoppiò la prima bomba
Tra una festa e una piadina di periferia
E bomba o non bomba noi arriveremo a Roma
Malgrado voi





“BOMBA DOPO BOMBA” - Enrico NIGIOTTI

Partirono in due
Ma non si amavano abbastanza
In un mondo non ho i sogni
Che ti racconti in una stanza
Lei bella con un seno di cristallo
Parlava bene anche di niente
Lui pieno di domande
Fumava troppe sigarette


Ma bomba dopo bomba
Non si fermarono per niente
E bomba dopo bomba
Loro restarono per sempre
Pe-pe-per sempre





“UNA GRANDE FESTA” – Luca CARBONI

Tutti vogliono una grande festa
Un'estate tridimensionale
Ma cosa te lo dico a fare
Ma vieni su su, vieni quassù
Il mondo aspetta una grande festa
Una BOMBA NUCLEARE e noi che ce ne andiamo al mare, ce ne andiamo al mare, ce ne andiamo al mare
Sogno una grande festa



“PAZZA IDEA” – Patty PRAVO

Pazza idea
Io che sorrido a lui
Sognando di stare a piangere con te
Folle folle folle idea
Di averti qui
Se io chiudo gli occhi
Vedo te






VAN GOGH – LA PAZZIA by Barbara CARICCHI – ARTIVA



PAZZIAmini



MATIA BAZARgruppo italiano di musica pop, con sperimentazioni rock ed elettroniche, formatosi nel 1975 a Genova.


«Matia perché è un mio soprannome. Bazar perché abbiamo sempre voluto fare tutto da noi, dalle canzoni agli arrangiamenti, ai testi, alle organizzazione delle tournée per cui è un bazar il nostro» Antonella Ruggiero in un'intervista per la RSI del 1981

Il nome d'arte della cantante era infatti "Matia" (dal genovese "matan",

ovvero "pazza").





IL MATTO nei TAROCCHI - Contrassegnata dal numero zero, la carta del Matto può essere considerata sia la prima che l'ultima degli Arcani Maggiori. Il personaggio è raffigurato in diverse maniere a seconda del mazzo di carte, ma impersona sempre una situazione di movimento, con il suo cagnolino appresso che lo segue in ogni situazione. Indossa un abito variopinto, con un berretto a sonagli simile a quello dei buffoni di corte. Un fagotto con le sue cose ed un bastone che lo aiuta nel suo peregrinare.

L'idea è quella di una persona che cammina senza avere una meta ben precisa. Irrazionalità, stravaganza, incoscienza, caos. L'eterno cercatore, istinto, imprudenza, ribellione, ingenuità sono le condizioni comportamentali a cui si rifà. Allude ad una situazione in cui l'obiettivo principale è rappresentato dalla ricerca della verità e della conoscenza.

 

 

INFINITO e DUAL by Barbara CARICCHI - ARTIVA (stampa fotografica)

 

 

D MANI

 

 

 

D MONIKA

 

“PAZZO D’AMORE” - film 1999 diretto da Mariano Laurenti.



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