MINI PERSONALI a PALAZZO BIRAGO di BORGARO –
via Carlo Alberto, 16 - TORINO
8 ARTISTI CEDAS in mostra fino al 21 settembre 2019
CLAUDIA BARBERO DANIELA LIGNANA LUIGI GARELLI
GISELLA SCARZELLO LORETTA PASTA MARIO DETTONI
MARISA MANIS PAOLA GRASSO
Opere scelte dai critici MASSARA e MISTRANGELO
Vedute E FIORI - Gian Giorgio Massara
Luigi GARELLI
E' una presenza storica che in questa occasione si rivolge ora al passato evocando il pergolato di “Nonna Linda” trasfigurato nella luce, ora a più precise citazioni storiche; così l’ingresso della torinese “Cavallerizza” risulta ben giocato nel rapporto luce-ombra, mentre il ponte dei pellegrini e il turrito castello di “Monastero Bormida” s’impongono per personale scelta cromatica.
Paola GRASSO
Le opere presentate significano un lieto ritorno; la breve rassegna s’apre con una salda “Natura morta” per quindi portare l’attenzione su di un vivace “Ritratto” di donna africana e su di una soffusa veduta veneziana dipinta nel momento in cui le luci del mattino ravvivano case, acque e brani di natura. Infine un vigneto adagiato sulla collina dominata dal ciliegio in fiore
Loretta PASTA
Abbiamo avuto modo ripetutamente di ammirarne le opere; dalle luminose “Rive autunnali”, gioiosamente trattate con la tecnica del pastello, l’autore giunge a una caratteristica veduta della “Val d’Orcia” puntinata di violacee infiorescenze. E fiori - cromaticamente splendenti - ritroviamo nel “Prato estivo”.
Claudia BARBERO
Addirittura in Scozia ci conduce il discorso dell'autrice che raffigura l’interno di una bottega protetta da un cane “fotografato” in primo piano. Ricercando soluzioni monocrome, l’autore propone una “Città antica” il cui luminoso corso d’acqua accoglie un fitto volo di gabbiani; accorti toni di grigio, ritroviamo nell’acquerello “Burrasca ligure”, foglio caratterizzato dalla presenza del borgo, con case l’un l’altra strette a difendersi dal mare in burrasca. La fioritura di “Convolvoli” conclude la rassegna.
RISCRIVERE LA NATURA E IL TERRITORIO - Angelo MISTRANGELO
Mario DETTONI
Affida alla china e acquerello la definizione di un naturalismo sensibile al variare delle stagioni, di una narrazione che unisce l’«Inverno al boschetto» alla piacevole veduta di «Cascina 1». Vi è in questa pittura il fascino della luce, di una limpida trascrizione sul foglio di carta della scalinata che rievoca un tempo lontano, con i lampioni accesi sul far della sera. Mentre «In viaggio» si nota il profilo di una giovane donna accompagnata da interiori pensieri.
Daniela LIGNANA
Una serie di acrilici su tela caratterizza, invece, l’esposizione di Daniela Lignana che propone un dettato in cui interno ed esterno si configura con gli oggetti del quadro «In vetrina» e con il volante di un’auto descritto in «Sovrapposizioni». I suoi lavori uniscono una «boulangerie» a un palazzo visto dal finestrino di un’automobile nel traffico cittadino. Si tratta di opere realizzate con un colore calibrato, che risolve con misura la rappresentazione.
Marisa MANIS
E il discorso prosegue con l’impegno di Marisa Manis, che di volta in volta sperimenta nuove soluzioni tecniche, nuovi aspetti del rapporto tra materia-colore e immagini di un mondo rivisitato attraverso i fiori di campo e il volto severo e ispirato delineato in «Leonardo Cinquecento». La Manis non perde mai di vista il rapporto tra pittura e racconto: dalla poesia invernale alla magia sotterranea. Nulla è affidato al caso nelle sue vedute, rese con una pennellata concreta.
Gisella SCARZELLO
In mostra sono esposte immagini che trasmettono l’incanto di un «Porticciolo» con una vela nel vento, dello scorcio torinese de «L’Annunziata» e dei grandi alberi de «Les Oursinieres». Luoghi di una figurazione che raggiunge il pubblico con la freschezza della tecnica mista «Rose arancio», della natura morta «Oblio» e la seta dipinta «Ibisco». E sono dipinti in cui il vivace colore, la luminosità della composizione e il segno riscrivono la natura.
Gruppo Arti Figurative CEDAS, coordinato dal delegato Laura RODINO
Foto inaugurazione 10 settembre a cura di Dino BUON SPIRITO
Dietro una dimora come PALAZZO BIRAGO di BORGARO , vero e proprio simbolo di un’epoca – oggi sede istituzionale della Camera di commercio di Torino - c’è il gusto e la sensibilità del suo committente: il Conte Augusto Renato, personaggio estroso e di larghe vedute che sceglie come architetto della sua residenza il grande Filippo JUVARRA , allora Primo Architetto di Sua Maestà, da due anni a Torino al servizio di Vittorio Amedeo II.
Due Cortili - Frutto della straordinaria fantasia dell’artista è l’effetto scenografico e teatrale d’insieme, dovuto alla struttura curvilinea delle pareti che separano il cortile d’onore da quello rustico dedicato alle carrozze.
I cortili scenario di ARTE ALLE CORTI – TORINO contemporanea.
Scalone d’onore di PALAZZO BIRAGO di BORGARO by Fioravante STEFANIZZI
Salito il maestoso scalone d’onore che porta al salone d’ingresso ci si trova di fronte a tutto un altro gusto. Sono infatti i Della Valle, i nuovi proprietari che acquistano il Palazzo nel 1858, a dare l’impronta stilistica che ancora oggi conservano gli appartamenti. Nelle decorazioni delle volte e negli arredi fissi, porte, scuri e camini, domina l’eclettismo e il gusto neorococò.
Il salone principale, un tempo destinato con quello d’ingresso a feste e balli, si affaccia sul verde del giardino di Palazzo Cisterna, oltre via Carlo Alberto.
CEDAS 1919-2019 100 anni di sport e tempo libero
Domenica mattina 15 settembre 2019 h. 9.00-13.00 si festeggia presso la SISPORT – via Olivero, 40 – TORINO
BUON CENTENARIO !!
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