RINASCIMENTO ITALIANO 1517
Michelangelo Gerolamo Giovannini da Firenzuola, conosciuto come Agnolo FIORENZUOLA, monaco di Vallombrosa, nel suo trattato “Sopra la bellezza della donna” , descrivendo i canoni tipici della bellezza femminile del periodo,
scrive tra l’altro di "gambe lunghe e PIEDI PICCOLI”.
Al tempo di LEONARDO da VINCI le donne indossano abiti lunghi fino ai piedi e PIANELLE in pelle molto sottile, spesso in raso o velluto resistente.
Le donne più ricche possono permettersi CALZATURE con piccole pietre preziose incastonate e ornamenti a filo dorato.
Le più comuni sono SCARPE con piccolo tacco a rientrare fatte in cuoio e tessuto morbido.
Le PIANELLE con suole molto alte (circa 15 cm) vengono usate soprattutto dalle prostitute.
La comodità e la sicurezza delle “protezioni” del PIEDE sono fondamentali per "il camminamento" e cambiano in merito ad alcuni fattori:
- Attrito: suola adeguata per camminare (cuoio, corda, pelle, legno);
- Temperatura: scarpa rigida o morbida (tessuti caldi o tele);
- Vezzo: colore o stile;
- Protezione: scarpa aperta (sandalo) o chiusa.
LEONARDO da VINCI nei suoi studi anatomici dà molta importanza al PIEDE, ritenuto il punto d'appoggio che divide i carichi del corpo.
Studiando il movimento naturale del piede riesce a capirne le dinamiche.
I suoi disegni mostrano la conformazione dei piedi, in particolare a livello di ossatura.
< Un piede è un’opera d’arte e un capolavoro di ingegneria >
PIEDE & ARTE … scultura e pittura
Sin dall’antichità vengono rappresentati in schizzi, sculture e oggetti decorativi per la casa come lucerne o contenitori.
Le possibili forme artistiche dei piedi si suddividono in PIEDE EGIZIO che presenta un andamento decrescente delle dita, PIEDE ROMANO, molto più geometrico e PIEDE GRECO, in cui il secondo dito è più lungo dell’alluce, una costruzione molto elegante e utilizzata dai grandi artisti in particolare neoclassici e rinascimentali.
Nella celebre “Primavera” (1478-1482) di Sandro BOTTICELLI delicati e allegorici piedi di struttura greca poggiano sul prato e volteggiano nell’aria, raccontando tutta la tenerezza delle muse.
DüRER nel 1508 dipinge i PIEDI di un apostolo. Compie un disegno talmente accurato da risultare totalmente autonomo dall’opera di riferimento.
“Miracolo del piede risanato” - affresco (340x207 cm) di TIZIANO, databile al 1511, e facente parte del ciclo dei Miracoli di sant'Antonio da Padova nella Scuola del Santo a Padova.
I piedi assumono un significato diverso a partire dai dipinti di CARAVAGGIO:
i suoi personaggi sono umili, semplici, quotidiani e autentici e hanno quindi degli inaccettabili piedi sporchi, logorati dalla fatica, gonfi. Tra il 1604-1606 realizza la “Madonna dei Pellegrini” in cui ai piedi splendidi, affusolati e simili all’iconografia del piede greco di Maria, si oppongono quelli del pellegrino, stanchi per il cammino, sporchi per il viaggio e vissuti.
Sempre sulla scorta di questo grande realismo nel disegno, nel 1876 Adolph VON MENZEL, compone il “Piede dell’artista”.
“Donna che si asciuga il piede”- Pastello del pittore francese Edgar DEGAS realizzato nel 1886 e conservato al Museo d'Orsay di Parigi.
MAGRITTE : “Piedi in trasformazione”. Nelle opere i piedi si trasformano in scarpe per se stessi, pronti per il cammino.
Tra il novecento e il nostro secolo, anche la fotografia, il fotomontaggio e l’utilizzo di colori e simboli hanno un peso sostanziale nella rappresentazione dei piedi come per esempio in Tom WESSELMANN e i suoi “Piedi a Colori”.
NATURA MORTA con PIEDE alla De Chirico
"MANICHINO" by Barbara CARICCHI - acrilico e olio
FELLINI 100 by Barbara CARICCHI
CODICE BINARIO by Barbara CARICCHI
ARMA DI SEDUZIONE by Barbara CARICCHI
“Calamita cosmica”, uno scheletro lungo 24 metri il cui dito indice sorregge un’alta asta dorata, è il capolavoro di Gino DE DOMINICIS del 1989 che introduce alla monografica curata da Achille Bonito Oliva al MAXXI.
(foto Barbara Caricchi)
“The Art of the Brick” – opere dello statunitense Nathan SAWAYA, primo artista in assoluto ad utilizzare i famosi mattoncini LEGO amati da grandi e piccini nel mondo dell’arte contemporanea. (foto Barbara Caricchi)
ALLUCE VALGO
Deformità della parte anteriore del piede conseguenza di una deviazione del primo dito (ALLUCE) verso le altre dita del piede. Questo spostamento causa un tipico rigonfiamento laterale a livello della testa del primo metatarso. L’angolo tra il metatarso dell’alluce e quello del secondo dito si modifica progressivamente, con spostamento della base dell’alluce verso l’esterno. Nel corso degli anni si possono instaurare anche deformità delle altre dita e forti dolori al piede (metatarsalgie).
L’ ALLUCE VALGO può insorgere per una predisposizione individuale o per una scorretta biomeccanica del PIEDE legata a diversi fattori, come un piede cavo-valgo oppure per utilizzo di calzature non adatte.
Il PIEDE CAVO-VALGO (in particolare nell’alluce valgo giovanile) apparentemente ha l’aspetto di un piede piatto, ma all’esame podoscopico (un’analisi effettuata mediante una specifica apparecchiatura che permette di valutare l’impronta plantare) mostra una impronta tipica del piede cavo. Questa conformazione del piede è particolarmente frequente in bambini e adolescenti.
ALLUCE VALGO - La causa più frequente è l’utilizzo di calzature non adatte (SCARPE A PUNTA e CON TACCHI ALTI), perché quando il piede nudo è appoggiato al suolo il carico è diviso per il 55% sul tallone e per il 45% sulle dita; con un tacco di 2 cm il carico si equilibra al 50% tra tallone e dita, ma con un tacco di 9 cm il carico grava per l’80% sull’avampiede per il 20% sul tallone. E quando la calzatura con tacco alto ha anche la punta stretta, l’alluce e il 5° dito vengono spinti verso il centro del piede, cioè in una posizione «in valgo» per l’alluce.
È del 40% la diffusione dell’alluce valgo nelle donne. 75% sono invece i casi in cui l’alluce valgo riguarda entrambi i piedi.
FUORI DAI PIEDI !!
Charlie Brown
“A PIEDI NUDI NEL PARCO” (Barefoot in the Park) - film 1967 diretto da Gene Saks, tratto dall'omonima commedia teatrale di Neil Simon, con Robert REDFORD e Jane FONDA
Wat Pho: il tempio del Buddha sdraiato a Bangkok – Thailandia
Il tempio del Buddha Chaukhtatgyi nella regione di Yangon – Myanmar
Rif. articoli PIEDI 1 e PIEDE in Body Art
© Copyright Barbara Caricchi ARTIVAMENTE – Tutti i diritti riservati