“IO RESPIRO”   canta Enrico RUGGERI

E ogni soffio di fiato che scende
Lo sento e lo vivo
E sorrido anche senza
Nessun apparente motivo
Quando scrivo


IO RESPIRO
Ed osservo in silenzio la gente
Che corre e che parla
Ogni vita sospesa
E’ una storia e potrei raccontarla
Musicarla
Col RESPIRO




“RESPIRO” il tema della XVI ediz. 2020 di TORINO SPIRITUALITA’

< Il RESPIRO fermo del tempo sospeso, il FIATO CORTO della sorpresa,

l’ ESPIRAZIONE profonda che libera sollievo, il SOFFIO VITALE della libertà e del

raccoglimento: Torino Spiritualità torna dal 24 al 27 settembre 2020 per quattro giorni

di indagine intorno al RESPIRO, atto che innerva tutte le tradizioni filosofiche e spirituali,

capace di svelare ogni piega del sentire umano.


È nei mesi del lockdown, infatti, che abbiamo capito che cosa significhi davvero

RESPIRARE : la più automatica delle azioni si è imposta all’attenzione collettiva

alimentando paura, perché fragile, e reclamando cura, poiché preziosa >

 

 

RESPIROm

 

< La sfera di pluriball scelta come immagine guida del festival intende alludere proprio a

questa doppia natura del RESPIRO: una vulnerabilità da avvolgere e custodire,

per proteggerla dagli urti di questo tempo, e l’eterea bellezza di una perla fatta d’aria >




DI UOMINI E DI PIANTE : il RESPIRO dei viventi 

Dialogo di apertura oggi giovedì 24 settembre in Piazza Carlo Alberto, Padiglione Torino Spiritualità.

 

 


I PARCHI : POLMONI VERDI DELLA CITTA’

parco Reggia di Monza

 



Fra i tanti appuntamenti in programma :

VENTO, RESPIRO DEL MONDO : Cristoforo Colombo con Giulio BUSI, filologo

Di tutti i misteri che avvolgono la vita di Colombo, il segreto più importante è il VENTO. Il miracolo dell’andata al nuovo mondo e quello, non meno stupefacente, del ritorno si basano sul gioco dei venti, un gioco che Cristoforo ha intuito prima e meglio di chiunque altro. Dalla sua recente biografia del navigatore, BUSI trae la sapienza quattrocentesca dei venti misteriosi dell’Atlantico e mostra come dal vento nasca l’età moderna.

 


“WEST PONENTE” soffia VENTO in Piazza San Pietro a ROMA

 

West-Ponente

 

SENZA RESPIRO : il chiuso e l’aperto nell’esistenza umana con Massimo RECALCATI, psicoanalista

INSPIRARE, ESPIRARE. Trattenere, liberare.

Un doppio movimento, quello del RESPIRO, che è simmetrico a quello dell’animo umano, sempre lacerato tra desiderio d’aperto e pulsione alla chiusura.

Come creature marine che aspirino al profumo dell’oceano, lasciamo la riva alle nostre spalle, ma poco dopo già facciamo ritorno, servi volontari di un soffio contrario.

 

 

TRATTANERE IL RESPIRO

APNEA

 

TOGLIERE FIATO AL RESPIRO. Il PRANAYAMA come non si è mai inteso con Federico SQUARCINI, storico delle religioni e filosofie dell’India

 

Per l’animale umano l’aria che respira è luogo di quotidiana ambientazione, di cui è ospite e ospitante da migliaia di secoli. L’abitudine a tale condizione è così radicata da renderla quasi invisibile:

l'ARIA RESPIRABILE è null’altro che un bene di consumo,

un diritto naturale e insindacabile.

Ma prendendo spunto dagli antichi trattati indiani sulle “modalità di governo della respirazione” (pranayama) è possibile proporre una lettura assai diversa di questa intima e intensa esperienza della nostra vita sensibile.

 

Il PRANAYAMA - controllo ritmico del RESPIRO -

è il quarto stadio dello Yoga, secondo lo Yogasutra di Patanjali

La parola è infatti formata da Prana (fiato, respiro, vita, energia, forza) e da Ayama (lunghezza, controllo, espansione).

Tale controllo si attua durante le classiche quattro fasi:

  • inspirazione (puraka)
  • pausa respiratoria dopo l'inspirazione (antara kumbhaka)
  • espirazione (rechaka)
  • pausa respiratoria dopo l'espirazione (bahya kumbhaka)

 



SOFFIO DIVINO e RESPIRO UMANO nella mistica ebraica

con Giulio BUSI, filologo


All’inizio era il SOFFIO :

“Uno, SPIRITO del Dio vivente; due, SPIRITO dallo SPIRITO di santità”

Lo afferma il Libro della formazione, il testo più profondo di tutta la tradizione mistica ebraica.

BUSI, direttore dell’ Istituto di giudaistica alla Freie Universitat di Berlino, esplora il simbolismo di ruah, la parola che, nella lingua santa, cattura il ritmo cosmico.

“VENTO”, “SOFFIO”, “SPIRITO”: nell’antica sapienza, microcosmo e macrocosmo si fondono e danzano all’unisono.



IL SOFFIO DELLA VITA

 
La vita inizia con un “SOFFIO - il primo VAGITO”- e l’attività ritmica del

POLMONE la sostiene e l’accompagna silenziosamente per tutta la sua durata fino alla

conclusione, esalando "l'ultimo RESPIRO”

 

D'altra parte il POLMONE è l’unico organo ad avere il suo “debutto” alla nascita perché nel feto, all’interno dell’utero materno, il cuore già batte, il rene drena, il fegato metabolizza, mentre il polmone deve aspettare il parto per inaugurare con il primo vagito il suo “RESPIRO” così fondamentale per la vita. Questo fenomeno è così vero, così evidente che da sempre tutte le antiche tradizioni associano l’inizio ed il perpetuarsi della vita al “respiro”, al “SOFFIO”.



Nella BIBBIA , nel secondo capitolo della Genesi, dopo aver creato il cielo e la terra,

< Il Signore Dio plasmò l’uomo con polvere del suolo e soffiò nelle

sue narici un alito di vita e l’uomo divenne un essere vivente >

(Gen 2,7)



MICHELANGELO Creazione Adamo2

La Creazione di Adamo - affresco (280x570 cm) di MICHELANGELO Buonarroti, databile al 1511 circa. Fa parte della decorazione della volta della Cappella Sistina, nei Musei Vaticani a ROMA, commissionata da Papa Giulio II.

 

 

IL SOFFIO DI DIO                              Il Soffio di Dio         

 

 

SHU: IL DIO EGIZIO DEL SOFFIO VITALE

Divinità primordiale dell’antico Egitto, personificazione di ARIA, ATMOSFERA,

VENTO.

 

ARIA intesa anche come SOFFIO DI VITA che anima le creature.

Generato insieme alla sorella Tefnut formarono la prima coppia divina assimilata al sole e alla luna. Shu e Tefnut diedero vita a Geb e Nut.

La dea del cielo Nut ed il dio della terra Geb generarono Osiride, Iside, Nefti e Seth che formarono, con il Demiurgo Atum, la Grande Enneade di Eliopoli.

Il dio SHU è rappresentato con il capo sormontato da una  piuma nell’atto di separare il cielo dalla terra.



SOFFIO CREATIVO



All’ AMPIO RESPIRO dell’arte contemporanea dedica la sua lezione Luca BEATRICE.

 


BREATHLESS / SENZA RESPIRO. Arte Contemporanea a Londra.

Mostra 2019 a Venezia, Ca’ Pesaro - Galleria Internazionale d’Arte Moderna




“SOFFIO” di Maddalena STRIPPOLI - Premio Combat Prize 2013

 

 

                  STRIPPOLI Soffio

 

 

Il SOFFIO del BERNINI – Abacuc e l’angelo

 

 

                               BERNINI Abacuc e langelo

 


Abacuc e l'angelo
- opera scultorea realizzata da Gian Lorenzo BERNINI tra il 1656 e il 1661. Posta in una nicchia della Cappella Chigi, all'interno della Basilica di Santa Maria del Popolo a ROMA, mostra il profeta Abacuc con l'angelo di Dio.

Abacuc siede su una roccia con la cesta per il pranzo su un lato, puntando il dito verso la direzione verso la quale si vuole dirigere, mentre un bellissimo angelo dall'aspetto giovane si sporge fuori dalla nicchia, sollevando la testa di Abacuc per i capelli e indicando nella direzione di Daniele, sul lato opposto della cappella. Il profeta è raffigurato come un uomo anziano, barbuto, ma ancora vigoroso.

Nel Libro di Daniele è narrato di come Dio salvò Daniele dalla fame attraverso l'apparizione miracolosa del profeta Abacuc nella fossa dei leoni (Daniele 14,33-36)

< C'era in Giudea il profeta Abacuc. Costui aveva fatto cuocere una minestra e spezzato il pane in un piatto e stava andando verso il podere, per portarlo ai mietitori.

L'angelo del Signore disse ad Abacuc: "Porta questo cibo in Babilonia a Daniele, nella fossa dei leoni!".

Abacuc osservò:"Signore, io non ho mai visto Babilonia e non conosco la fossa".

Allora l'angelo del Signore, afferratolo per la testa e sollevandolo per i capelli del capo,

lo portò a Babilonia sopra la fossa, con IL SOFFIO DEL SUO SPIRITO >



Rif. articolo POLMONI e POLMONITE nella sez. Body Art

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