NAIL ART - varie tecniche utilizzate per la DECORAZIONE delle

UNGHIE di mani e piedi.



INDIA 3000/2500 a.C. circa.

 

INDIA Storia Nail Art

 

Le teorie sono molte ma, tra le più accreditate, c’è quella che lo SMALTO sia nato in INDIA durante l' Età del Bronzo. Infatti, è proprio in questo periodo che vengono scoperte e utilizzate le caratteristiche a noi molto note dell’ HENNE’.

Questa polvere di foglie essiccate dell’omonima pianta, oltre a tingere i tessuti, ha ben presto colorato capelli e decorato spalle, braccia e mani fino alle UNGHIE.


La curiosità sta nel fatto che a diffondere questa “moda” siano stati gli

uomini, non le donne.

 



MESOPOTAMIA 1500 a.C. circa.


In MESOPOTAMIA questa usanza esclusivamente maschile diventa il simbolo dello status sociale.

L’ingrediente principale per la colorazione era il KHOL o KAJAL (polvere composta di galena, malachite e zolfo).

A Babilonia gli uomini ricchi erano soliti colorarsi le unghie con del KAJAL NERO, mentre gli uomini delle classi sociali basse adoperavano il KAJAL VERDE.

Senza alcun dubbio la MANICURE è stata inventata dai babilonesi.

Alcuni scavi hanno riportato alla luce utensili da manicure molto simili a quelli attuali, come limette, levacuticole e spingicuticole interamente in oro, proprio accanto ai contenitori di kajal.

Ciò che continua a sorprendere è che questo rituale era riservato agli

uomini, soldati in particolare.




CINA 1500 a.C. circa

Anche in CINA lo SMALTO per UNGHIE si diffuse per indicare ricchezza e status

sociale, ma a differenza delle altre culture venne utilizzato dalle donne.

I Cinesi inventarono delle autentiche LACCHE e una vasta gamma di colori grazie

all’utilizzo di PIGMENTI RICAVATI DAI FIORI.

La ricetta segreta era: albume d’uovo, gelatina di pesce, cera d’api,

gomma arabica e petali di fiori.

Il processo era complicato, ma il risultato era senza dubbio duraturo.

Vennero prodotte anche MISTURE a base di allume (alluminio e potassio) con

petali di rosa e di orchidea utilizzabili dopo poche ore con una gamma di colori

dal ROSA al ROSSO.

Durante la dinastia ZHOU (circa 600 a.C.) veniva utilizzata la polvere d’ORO e d’ARGENTO per creare SMALTI DORATI e ARGENTATI.

Un manoscritto testimonia che durante la dinastia MING (1368-1644) i colori preferiti erano il ROSSO e il NERO.

Col passare del tempo queste LACCHE, riservate esclusivamente alla dinastia reale, si diffusero tra il popolo che perfezionò le miscele rendendole lucide e brillanti.

Per distinguersi, la risposta della casta imperiale fu di arricchire le nuance con polveri d’oro e d’argento, creare degli intarsi con pietre preziose e fili metallici per i decori cloisonnè.

Durante l’ultima dinastia QING (1644-1912) le UNGHIE, portate molto lunghe

come simbolo di ricchezza e di agiatezza, erano ricoperte da PROTEZIONI in ORO

e ARGENTO.

 

        CIXI

 

Sono famosissime le lunghissime unghie dell'imperatrice CIXI, immortalata in un ritratto del 1903.

 

CIXI unghie-lunghe-potere-CINA

 

L'imperatrice madre CIXI (Pechino, 1835 -1908) è stata una concubina dell'imperatore Xianfeng, madre dell'erede al trono e reggente dell'Impero, de facto, per 47 anni: ebbe una grande influenza sulle vicende dello Stato, dimostrando un forte e autoritario temperamento.



CINA -Storia-Nail-Art-

Da “La leggenda di Zhen Huan” – serie televisiva cinese 2011





ANTICO EGITTO 1500 a.C.

 

EGITTO -Storia-Nail-Art

 


Nell' ANTICO EGITTO la cura del corpo era tenuta in grande considerazione … il faraone e sua moglie amavano truccarsi il viso (Maquillage) e decorare sontuosamente il proprio corpo ...

Le UNGHIE venivano dipinte utilizzando un tipo di HENNE’.

Il colore era ROSSO o BRUNO-ROSSASTRO e anche qui distingueva i ceti sociali.

Generalmente le donne di bassa estrazione utilizzavano delle tonalità più tenui , mentre

le donne importanti si dipingevano le unghie di un COLORE ROSSO di tonalità

via via più intensa al crescere della posizione sociale.

La regina Nefertiti, moglie di Akhenaton , dipingeva la sua parrucca e le UNGHIE di ROSSO RUBINO ottenuto da una specie particolare di HENNE’ e da alcune gocce di sangue …

Cleopatra, invece, fu leggermente più morbida nella scelta, adottando un ROSSO SCURO tendente al BORDEAUX per le sue Manicure.

Ancora una volta è il colore a definire lo status,  più il rosso è pieno

più la donna ha potere.




Per molti secoli la NAIL ART ebbe grande rilievo, finché nel MEDIOEVO la pratica di dipingersi le unghie andò sempre più in disuso, fino ad essere addirittura vietata in alcuni casi.

La moda riapparve nel RINASCIMENTO, epoca nella quale comparvero anche i primi prodotti specifici per la cura delle mani.

Nello stesso periodo anche gli INCAS avevano sviluppato questo interesse. Erano soliti dipingere le UNGHIE con colori che variavano dall’ORO, al NERO, al VERDE. Inoltre aggiungevano decorazioni a forma di aquila, per simboleggiare forza e potenza.

 

INCAS Storia-Nail-Art

 


In un certo senso, si può affermare che il concetto odierno di NAIL ART

sia derivato proprio da quello Inca!



Nel XIX secolo il panorama culturale è particolarmente attento all’aspetto

delle UNGHIE,ed inizia ad essere usata una MISCELA DI OLI ROSSI

per la produzione dei primi SMALTI, per poi dare spazio anche a CREME

COLORATE e POLVERI apposite.



L’ ETA' VITTORIANA - il periodo della storia inglese compreso nel lungo regno della regina Vittoria del Regno Unito, dal 1837 al 1901 - promulgava come ideali l’igiene fisica, la bellezza interiore e la purezza morale, ragion per cui

le donne (ma anche gli uomini), lucidavano le loro unghie con un

po’ di succo di limone o aceto.

Nel romanzo Madame Bovary di Gustave Flaubert la protagonista 

Emma cura le sue unghie lucidandole con olio ed un panno di camoscio.



 

Negli anni venti del XX secolo, grazie all'estetista Michelle MENARD, si

affermò la MANICURE così come la conosciamo oggi.

Molto popolare era la moda della "HALF MOON MANICURE", che prevedeva

di lasciare una mezzaluna senza smalto alla base dell'unghia.



                                     HALF MOON MANICURE

 

Il primo SMALTO MODERNO fu commercializzato nel 1932.


Gli anni trenta furono protagonisti di notevoli cambiamenti … il ritorno alla grande eleganza fu emblematico nonché sottolineato dalla più grande depressione di tutti i tempi. La nascita del Technicolor, strumento per la cinematografia a colori (1922) e l’invenzione dello smalto erano l’unico escamotage per sfuggire a tempi così grigi.

Entrambi ebbero vitale importanza per l’ INDUSTRIA COSMETICA.

Nel 1932 venne fondata l’azienda REVLON : iniziò una grande produzione

di SMALTI OPACHI IN CREMA in una vasta gamma di colori con

l’utilizzo di PIGMENTI al posto dei coloranti.

 

 

                     REVLON SMALTO


 

La regola di REVLON era coordinare il colore del rossetto con quello

dello smalto e raccomandava di applicarlo sull’intera unghia, consentendo anche la copertura dei difetti delle unghie.
Inoltre gli smalti dovevano essere diversi per ogni stagione. Lo smalto diventa un accessorio di moda!




Nel 1934 il dentista Maxwell LAPPO ideò le prime UNGHIE FINTE, inizialmente destinate ai pazienti che soffrivano di onicofagia.

Nel 1955 un altro dentista, Fred SLACK , creò una sostanza acrilica che

serviva a riattaccare le UNGHIE ROTTE: da questa base nacquero le

paste utilizzate per creare le UNGHIE ARTIFICIALI.

 

In questo periodo le icone di stile come Marilyn MONROE rilanciano la tendenza delle UNGHIE LUNGHE E ROSSE, superata poi dalla generazione successiva che seguendo la cultura hippie propone un'immagine di donna libera e indipendente che porta le UNGHIE CORTE e se usa lo smalto predilige colori chiari.

Negli anni settanta nasce la "FRENCH MANICURE" : UNGHIE SQUADRATE con una punta dipinta di bianco.

 

FRENCH MANICURE

 



Negli anni ottanta invece le unghie vengono spesso dipinte con colori molto vistosi, si sviluppa il cosiddetto "EFFETTO NEON" e la ricostruzione con gel e resine diviene un'abitudine diffusa.

 

           EFFETTO NEON

 



Negli anni novanta la cultura grunge propone SMALTI NERI E BRILLANTINI, affiancati dal ritorno del ROSSO CLASSICO e dei COLORI PASTELLO.

 

                     NERE BRILLANTINI

 

A partire dal terzo millennio, le tendenze in fatto di NAIL ART si differenziano in maniera sempre più ricca: ora si può scegliere fra una vasta gamma di stili e possibilità come la ricostruzione, i gel, gli smalti semipermanenti e i PIERCING ALLE UNGHIE.

 

NAIL PIERCING

 

 

È con il nuovo millennio che la MANICURE non conosce più limiti:

grazie all’aerografo e allo stamping - tecnica che permette di imprimere disegni estremamente elaborati con stencil e timbri - le UNGHIE diventano tele su cui dipingere opere d’arte.

HALLOWEEN : UNGHIE DECORATE a tema !!

 

        Halloween-Unghie-Decorate

 


Inoltre con la ricostruzione in gel è possibile realizzare ogni tipo di forma:

 
UNGHIA a STILETTO, promossa da cantanti come Adele e Lana del Rey

 

Unghie STILETTO

 

 


Le UNGHIE A BALLERINA dette anche ballerina shape, COFFIN NAIL o coffin shape ricordano la punta della scarpa della ballerina oppure la forma di una bara (dall'inglese coffin). A differenza dell' UNGHIA QUADRATA, le ballerina nail vengono limate in maniera diversa: i laterali sono obliqui e si restringono verso la punta centrale che è dritta.

 

Unghie BALLERINA

 

 

 

Le UNGHIE SQUOVAL presentano una forma intermedia tra UNGHIE QUADRATE e OVALI. La forma quadrata viene leggermente arrotondata negli angoli.

 

Unghie SQUOVAL

 

 


UNGHIE A MANDORLA RUSSA

 

Unghie MANDORLA RUSSA

 

 


LIMATURA DELLE UNGHIE

 

Unghie 5forme

 



NAIL ART a CUBA - foto Barbara CARICCHI

 

 

                     CUBA AVANA P1260903

                       L' HABANA

 

CUBA SANTIAGO P1280058

 

 

CUBA SANTIAGO P1280059

SANTIAGO DE CUBA

 

 

UNGHIATA & GRAFFIO



GRAFFI SULLA PELLE - canta MOSE

Tu sei bella e dannata, sei sia dolce che amara
Vorrei dirti tante cose c'ho la voce GRAFFIATA
GRAFFI sopra il cuore perché ci sei passata
GRAFFI sopra la pelle che sembra disegnata




UN GRAFFIO - canta GARBO

E tu non dormi mai, non guardi la TV
Sei un GRAFFIO in questo cielo, come me
Non ti ricordi più di quanti anni hai
Sei un GRAFFIO in questo cielo, come me


 

 

DISPERATO – Marco MASINI

E quando torno a lei mi faccio quasi pena
E più che non ci sei e più che voglio te
Voglio ancora le tue dita che GRAFFIANO la schiena
Lei non è una via d'uscita e forse non ce n'è





GRAFFIARE v. tr. [prob. der. del longob. *krapfo «uncino» (cfr. GRAFFIO)]

(io gràffio, ecc.).

1. a. Lacerare la pelle con le UNGHIE più o meno profondamente: la sorellina gli ha graffiato la guancia; il gatto lo graffiò a una mano;

Cerbero ... Graffia li spirti ed iscoia ed isquatra (Dante); anche con riferimento ad altri oggetti appuntiti che producano sulla pelle lesioni analoghe: lo graffiò con la punta del temperino; un rovo mi ha graffiato il viso. Con la particella rifl., in funzione di compl. di termine: per la disperazione si graffiava il petto; cadendo su un sasso, mi sono graffiato il ginocchio; come vero e proprio rifl., prodursi delle graffiature: bisogna mettere i guantini al bambino, sennò si graffia; come hai fatto a graffiarti così?; con valore reciproco: le due bambine litigavano graffiandosi e tirandosi i capelli. b. Per estens., produrre incisioni, graffî e sim. su una superficie, sia con le unghie sia con altri oggetti appuntiti: g. i muri, le pareti, il piano di un tavolino; senti come graffia il tuo pennino! (più com. raschiare); nell’intr. pron., riportare graffî, incisioni, scalfitture: questo tavolino si è già tutto graffiato.

2. fig. a. Attaccare, criticare con parole aspre e pungenti: è invidiosa e pettegola, e graffia volentieri le sue amiche. b. fam., non com. Rubare, sgraffignare: aveva tentato di graffiarle la borsetta; riuscì a g. due mele dal carretto.

Part. pres. graffiante, anche come agg. (v. la voce).

Part. pass. graffiato, anche come agg. e s. m. (v. la voce).


www.treccani.it



UNGHIA DEL SARTO

L'abitudine maschile di mostrare l' UNGHIA DEL MIGNOLO LUNGA che si riscontra in alcune realtà sociali viene interpretata come segno di distinzione, identificando una persona non dedita ad attività manuali o pesanti.

In Asia orientale, l'usanza di lasciar crescere l’UNGHIA DEL MIGNOLO sembra da rintracciarsi nell'ambito del ceto sociale, o casta, dei MANDARINI CINESI, da cui si sarebbe diffusa nell'Estremo Oriente: in GIAPPONE, ad esempio, mercanti facoltosi, santoni e nobili erano soliti, un tempo, esibire almeno un'unghia lunga tra le dita della mano. In THAILANDIA, si dice che l'esibizione dell'unghia lunga servisse a mostrare che non si era lavoratori delle risaie.



UNGHIE LUNGHE PECHINO

 

Unghie lunghe - PECHINO


 

                               PROTEZIONE UNGHIE



Gioielli dell'arte cinese per la protezione delle unghie lunghe (ca. 1900-1910, Dinastia Qing)



In Italia, l’esibizione dell’ UNGHIA DEL SARTO si riscontra in alcune aree culturali del Meridione, come, ad esempio, nel costume siciliano – segno distintivo di una persona dedita a lavori di "raffinatezza e precisione". L'unghia lunga, in SICILIA, poteva essere anche una prerogativa di persone di condizione non elevata che volevano, in questo modo, segnare una distanza sociale con persone di condizione più umile, dedite ad attività manuali.

I malavitosi della mafia russa ostentano l’ UNGHIA LUNGA insieme alle "corone"- le finte capsule dentarie d'oro ((in realtà fabbricate in bronzo ) applicate al solo scopo di ostentare ricchezza .

A volte l' UNGHIA DEL MIGNOLO LUNGA viene interpretata come un utensile per provvedere alla pulizia del cerume depositato nel canale uditivo esterno delle orecchie e nel padiglione auricolare. Negli Stati Uniti d'America viene associata al mondo della droga, come uno strumento per raccogliere e avvicinare al naso droghe in polvere quali la cocaina. In ambito metalmeccanico viene utilizzata da alcuni operatori per determinare in modo empirico il grado di rugosità della superficie dopo una lavorazione meccanica.

 


ARTIGLIO DEL DIAVOLO

 

ARTIGLIO DIAVOLO



L' ARTIGLIO DEL DIAVOLO (Harpagophytum procumbens) è una pianta erbacea perenne della famiglia delle Pedaliaceae originaria dell'Africa meridionale e orientale.

Le sue radici, essiccate, sono utilizzate per la preparazione di prodotti erboristici e fitoterapici. Apprezzate le proprietà antinfiammatorie e analgesiche utilizzate per la cura dei dolori reumatici.



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