La GIORNATA MONDIALE del SONNO, nata nel 2008 e dedicata alla consapevolezza dell’importanza del sonno, si celebra ogni anno nel venerdì che precede l’equinozio di primavera.
La giornata è promossa contemporaneamente in ogni parte del mondo dalla World Sleep Society e in Italia dall’Associazione Italiana di Medicina del Sonno (AIMS).
L’importanza del sonno come necessità fisiologica è una certezza che si è consolidata negli ultimi decenni grazie a una serie di studi e ricerche che hanno permesso di capire e approfondire cosa succede al nostro organismo mentre dormiamo.
La scienza ha già ampiamente accertato che nelle ore in cui riposiamo i nostri ritmi biologici rallentano e il cervello approfitta di questo momento per elaborare tutte le informazioni acquisite nel corso della giornata ripulendo la memoria dai dati inutili o superflui, rafforzare il sistema immunitario ed eliminare le tossine.
Confronto fra la circolazione interstiziale del fluido cerebrospinale in un topo sveglio e in uno che dorme. (Cortesia V. Altounian/Science/AAAS)
Il sistema glinfatico addetto alla rimozione di sostanze di scarto è quasi dieci volte più attivo durante il sonno.
Il meccanismo di smaltimento dei rifiuti è estremamente energivoro.
< Il cervello ha a propria disposizione solo una quantità limitata di energia, pertanto si trova costretto a scegliere tra due diversi stati funzionali : essere sveglio e cosciente, o addormentato e dedito alle pulizie > ha detto Nedergaard.
Durante il sonno il flusso del liquido cerebrospinale negli spazi interstiziali del cervello aumenta del 60 per cento, come se le sue cellule in qualche modo si “stringessero” per permettere un lavaggio più efficace del tessuto cerebrale.
Un recente studio della Washington University School of Medicine di St. Louis, negli Stati Uniti, pubblicato sulla rivista scientifica Nature, ha svelato qualcosa in più sul processo di PULIZIA CEREBRALE che avviene durante il sonno
In quelle preziose ore in cui dormiamo e ricarichiamo le energie, il nostro cervello è impegnato in un processo di pulizia cerebrale con i neuroni pronti a generare una serie di impulsi elettrici che producono onde ritmiche che, a loro volta, ripuliscono i tessuti cerebrali, a cominciare dal liquido cerebrospinale, dalle scorie prodotte durante la giornata.
Come funziona la PULIZIA CEREBRALE
< Questi neuroni sono pompe in miniatura. L’attività neurale sincronizzata alimenta il flusso dei fluidi e la rimozione dei detriti dal cervello >
ha spiegato il primo autore dello studio, il dottor Li-Feng Jiang-Xie, sottolineando come la scoperta di questo processo fondamentale potrebbe essere in grado di aprire la strada alla possibilità di ritardare o prevenire le malattie neurologiche come il morbo di Parkinson o l’Alzheimer caratterizzate da un accumulo di rifiuti metabolici e proteine spazzatura nel cervello con conseguente aumento della neurodegenerazione.
< Sapevamo che il sonno è un momento in cui il cervello avvia un processo di pulizia per eliminare i rifiuti e le tossine che accumula durante la veglia. Ma non sapevamo come ciò accade. Questi risultati potrebbero essere in grado di indicarci strategie e potenziali terapie per accelerare la rimozione dei rifiuti dannosi e rimuoverli prima che possano portare a conseguenze disastrose >
ha proseguito Jonathan Kipnis, professore di patologia e immunologia e autore senior dello studio.
L’importante studio è stato condotto su topi addormentati.
I ricercatori hanno silenziato alcune regioni specifiche del cervello impedendo così ai neuroni di creare onde ritmiche. Lo studio ha rivelato che senza queste onde il liquido cerebrospinale non è in grado di fluire attraverso le regioni cerebrali silenziate con la conseguente impossibilità di ripulirle dai rifiuti accumulati.
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