Il TATUAGGIO come segno di appartenenza …
I MAORI : i POLINESIANI che giunsero a ondate in NEW ZEALAND !! HAKA !!! Occhi dilatati e Linguaccia !
MOKO MAORI … TA – MOKO … la sacralità del tatuaggio … rito di passaggio dall’adolescenza all’età adulta…
TATUAGGIO con osso a forbice, coltelli, bulino in osso di albatross e pigmenti naturali … procedimento doloroso …
La TESTA è la parte più sacra del corpo … il TATTOO MAORI è FACCIALE, con un ricamo artistico di LINEE CURVE & SPIRALI che copre interamente il volto maschile. Le DONNE hanno un tatuaggio ridotto solo su MENTO, labbra e narici …
SIMBOLI ricorrenti sono KORU – la spirale – la vita … HEI MATAU – fish hook – l’amo, simbolo di prosperità … OTTO – infinito …
MUSIC TATTOO … FEDEX & J-Ax !
La Farfallina di BELEN ... e proprio lì volea volare il farfallon de lo compare …
GASTEL TATTOO … PARATISSIMA 10 a TORINO ESPOSIZIONI 2014 … in mostra le immagini spettacolari del grande fotografo …
BUTTERFLY - by Barbara CARICCHI - ARTIVA
MONNA TATTOO … gulpp !! Intrusione contemporanea …
Terziere CASALINO al PALIO
SS & TATUAGGIO
Le SS – abbreviazione del tedesco Schutz-Staffeln «squadre di protezione» – erano un'organizzazione paramilitare d'élite del Partito Nazionalsocialista tedesco.
Una caratteristica fondamentale delle SS era il TATUAGGIO OBBLIGATORIO nella parte interna del braccio sinistro che riportava il gruppo sanguigno e il numero di matricola. Il tatuaggio aveva scopi essenzialmente pratici: permetteva di agevolare e rendere più rapido il compito dei medici quando era necessario soccorrere una SS e al tempo stesso era utile per il riconoscimento dei cadaveri. (da Wikipedia )
LAGER TATTOO … da fonti varie …
< … Dai campi di sterminio gli EBREI sono tornati con un numero sul braccio. E con quella matricola impressa a fuoco nella carne hanno scelto di riprendere a vivere, convinti che un marchio tanto profondo e doloroso non si cancella: «I nazisti ci hanno tatuato l' anima». Tra i sopravvissuti di Auschwitz e Birkenau … >
< I detenuti ricevevano, poi, un numero progressivo che, per tutta la durata del soggiorno all'interno del campo di concentramento, ne avrebbe sostituito il nome. Il numero era tatuato sul braccio sinistro del prigioniero, dapprima attraverso uno speciale TIMBRO DI METALLO, sul quale venivano fissate cifre interscambiabili, fatte di AGHI della lunghezza di circa 1 centimetro e successivamente attraverso il ricorso a singoli aghi, utilizzati per eseguire punture sull'avambraccio… >
< Il numero di matricola dei prigionieri oltre che essere cucito sugli abiti, ad Auschwitz e nei Lager ad esso collegati veniva tatuato sull'avambraccio sinistro, sull'esterno per gli uomini e all'interno per le donne; il numero degli zingari doveva essere preceduto da una Z; quello degli ebrei da una A, poi sostituita da una B…>
L’UOMO PIU’ TATUATO DEL MONDO … nel GUINNESS dei PRIMATI … LUCKY DIAMOND RICH
L'australiano, nato in Nuova Zelanda, ha iniziato a tatuarsi da giovanissimo … il suo primo tatuaggio fu una clava da giocoliere sul fianco …
Quest'uomo, che in principio era bianco come il latte, è ricoperto di tatuaggi per il 100% del suo corpo. Ciò che lo distingue da tutti gli altri "Uomini tatuaggio" è il fatto di essere riuscito a tatuarsi anche l'interno della bocca e delle orecchie, che a quanto pare sono due parti molto complicate e dolorose da tatuare.
Si dice che il signor Rich abbia passato più di 1000 ore sotto gli aghi dei più famosi tatuatori di tutto il mondo. A detta dei più esperti, tra le parti più dolorose che l'uomo si è fatto tatuare ci sono le palpebre, la pelle tra le dita dei piedi, orecchie e bocca.
Angelo PIOVANO – L’UOMO PIU’ TATUATO d’ITALIA … torinese …
POPEYE … BRACCIO DI FERRO … l’ ANCORA tatuata nei due avambracci di dimensioni spropositate … da vero marinaio …
HR - Hans Ruedi - GIGER … BIOMECCANICI TATTOO … dalle opere del surreale artista svizzero … tra VERTEBRE & FALLI … ALIEN & OLTRE …
GIOVANI e GRUPPI di appartenenza …
AGHI & INCHIOSTRI sottocutanei … ALLERGIE & CANCEROGENICITA’ …
INFEZIONI & IGIENE … TATUAGGIO SICURO
Tatuatore professionista con camice, mascherina e guanti in lattice (nuovi per ogni cliente). I guanti monouso vanno cambiati se il tatuatore tocca altri oggetti, anche per rispondere al telefono! L'oggetto si contamina e diventa veicolo di infezione …
Lettino con lenzuolo di carta monouso … tubo porta aghi - impugnato come una penna - con aghi monouso sterili (prelevati da confezioni integre)
L'inchiostro può veicolare infezioni pertanto deve essere versato in appositi tappi che una volta finito il lavoro vengono buttati insieme all'inchiostro avanzato.
Verifica di non allergia ai pigmenti di utilizzo.
Evitare i tatuaggi nelle zone delicate: vicino alle articolazioni, sulle mani, sulla pancia e sulle caviglie.
Il tatuaggio può essere cancellato con il laser senza lasciare cicatrici. Ma è un’operazione molto costosa, che necessita molte sedute (può durare da 6 mesi a due anni)… PENSIAMOCI BENE senza colpi di testa !
SIMBOLOGIA tatuata … TATUAGGI GIAPPONESI
In Giappone i tatuaggi sono chiamati IREZUMI (‘ireru’ inserire – ‘sumi’ inchiostro) o HORIMONO (‘horu’ inscrivere – ‘mono’ qualcosa). I due termini conferiscono un’accezione differente al tattoo a seconda della classe sociale di appartenenza, allo stile di vita, ma entrambi conservano fini decorativi e spirituali. La nascita del tatuaggio giapponese risale addirittura al VI secolo a.C. Prevalentemente rappresentano feroci dragoni, carpe giganti e coloratissime, foglie d’acero, fiori di ciliegio, fiori di loto, volti di geisha e pettirossi. Solitamente sono di notevoli dimensioni con l’intento di coprire interamente una zona come schiena, braccia o gambe. Nella tradizione giapponese i tatuaggi sono ancora oggi legati all’immagine negativa della mafia. Nonostante l’ ARTE DEL TATTOO sia stata legalizzata dal 1945, in molti luoghi come piscine, bagni pubblici e terme vige ancora il divieto d’ingresso per le persone tatuate!
DRAGONE - simbolo dell’equilibrio . E’ considerato una creatura benefica e di buon auspicio.
FIORE DI CILIEGIO - il fiore nazionale del Giappone, di elegante e sobria bellezza, fiorisce a primavera e dopo aver raggiunto in pochi giorni l’apice del suo splendore muore portato via dalla brezza primaverile. Un perfetto riassunto della vanità di ogni cosa: gioventù e bellezza, fama e ricchezza.
FIORE DI LOTO - uno dei simboli della religione buddista. Raccoglie il suo nutrimento dal lurido fondo dello stagno per sbocciare e diventare simbolo della purezza più profonda dell’essere umano.
FOGLIE DI ACERO - il simbolo del tempo che passa, delle diverse fasi della vita. Indicano anche rigenerazione e risurrezione come il ciclico susseguirsi delle stagioni.
CARPE KOI - rappresentano la perseveranza e il coraggio, di certo fra i simboli più amati in Giappone. La lotta eterna tra l’uomo e le avversità della vita.
MEHNDI (anche mehandi, mehindi, mendi) è un termine indiano per indicare un TATUAGGIO TEMPORANEO eseguito con HENNE’ naturale rosso. E’ in uso in oriente e nell'Africa Mediterranea per la decorazione di MANI e PIEDI per il rito nuziale, benaugurante e di protezione. Viene eseguito con speciali stencil o a mano libera. I motivi decorativi sono di buon auspicio per la persona che li indossa e il rito del disegno del mehndi coinvolge le DONNE di tutta la famiglia e/o tribù.
HENNE’ – pigmento dalla caratteristica colorazione bruna ricavato dalle foglie essiccate e polverizzate di un arbusto (Lawsonia inermis L. fam. Lythraceae) comunemente chiamato henna.
L'uso dell’HENNA è antichissimo … le popolazioni dell'area sahariana lo utilizzavano come pianta medicinale ( proprietà terapeutiche lenitive e antinfiammatorie ) e per tatuaggi ( pratica inizialmente riservata a re e sacerdoti in occasione di feste ed eventi sacri ). Fu utilizzato in Mesopotamia, poi dagli Ebrei e dagli Egiziani. Si è scoperto che i capelli della mummia di Ramesse II furono tinti con l'henné. Alcuni testi assiri del VII secolo a.C. descrivono i preparativi di matrimonio di una giovane donna dalle palme delle mani e unghie colorate con l'henné. In Cina le donne dipingevano fiori sulle unghie. In Vietnam le donne si smaltavano i denti di nero: l'henné con additivi annerenti offriva loro una tintura economica. L'henné conquistò l'India nel XII secolo.
La pratica del TATUAGGIO all’HENNE’ raggiunse molti popoli in età romana per poi essere condannata dalla chiesa cattolica come pratica pagana , addirittura considerata demoniaca.
Ancora oggi le DONNE di molti paesi medio-orientali utilizzano tatuaggi su mani e piedi quale strumento di bellezza e seduzione per i rispettivi fidanzati e mariti.
Il MEHNDI non è permanente - con una durata variabile da due settimane ad un mese - non è affatto doloroso e lascia sulla pelle un piacevole aroma che si attenua nei primi giorni.
Ai soggetti tradizionali tipici delle aree medio-orientali si possono alternare disegni tribali, etnici, di fantasia … animali, simboli, opere d'arte …
In India la mehndi nuziale include le iniziali degli sposi e spesso il loro ritratto.
In India, attualmente, si sono diffusi degli stili di mehndi più alla moda con glitter, gemme e paste colorate. Tra i più richiesti artisti del tatuaggio all'Henné c'è Ash Kumar, che si è guadagnato una menzione nel Guinness dei primati per la straordinaria velocità di esecuzione.
Ricordo anche gli orribili TATUAGGI TEMPORANEI A COLORI – gadget nelle confezioni di merendine e gomme da masticare. Si inumidivano e applicavano alla pelle stile decalcomanie …
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