PROFUMO di FIORI nell' ARIA !!
"MESSER TULIPANO" 2008 : protagonista l'OLFATTO per la serie tematica dei 5 SENSI !!
I miei scatti per il Concorso fotografico CEDAS-FIAT “Castello di Pralormo”
FIORI ESSENZE PROFUMI
OLFATTO : "FIOR DI CERVELLO" by Barbara CARICCHI - ARTIVA
“PROFUMO DI DONNA” – film 1974 diretto da Dino RISI, tratto dal romanzo "Il buio e il miele" di Giovanni ARPINO del 1969 con Vittorio GASSMAN e Agostina BELLI.
Nel 1992 fu realizzato un remake della pellicola - "SCENT OF A WOMAN" - diretto da Martin BREST ed interpretato da Al PACINO e Gabrielle ANWAR.
“IL PROFUMO del MOSTO SELVATICO” (A Walk in the Clouds) - film 1995 diretto da Alfonso ARAU con Keanu REEVES, Aitana SANCHEZ-GIJON, Anthony QUINN e Giancarlo GIANNINI .
"PROFUMO DI VIGNA" - Vermentino di Toscana IGT - Azienda Agricola CIACCIONI Roberta - PALAZZONE - San Casciano dei Bagni (SI)
OLFATTORIO BAR à PARFUMS in piazza Bodoni a TORINO : una inebriante ESPERIENZA OLFATTIVA !!
I PROFUMI DI AFRODITE e il SEGRETO DELL'OLIO -
Scoperte archeologiche a CIPRO
La più antica FABBRICA DI PROFUMI nota nel Mediterraneo, sepolta da un terremoto nel II millennio a.C., venne messa in luce dal 1998 a PYRGOS nell’isola di CIPRO dalle ricerche della Missione Archeologica Italiana del CNR.
Lo scavo ha riportato alla luce i resti di un vasto impianto industriale risalente al II millennio a.C., incentrato sulla produzione dell’OLIO DI OLIVA.
Oltre ad un frantoio e ad un magazzino, sono stati trovati settori connessi all’impiego dell’olio d’oliva nella tessitura, nella produzione dei profumi e nella metallurgia, dove l’olio era usato come “combustibile” per raggiungere alte temperature nei processi di fusione.
L'eccezionalità della scoperta consiste nel rinvenimento di un’ area archeologica intatta: la zona dovette essere abbandonata nel 1850 a.C. a seguito di un terremoto e al divampare di un violento incendio alimentato dall'ingente quantità di olio.
Veramente affascinante la scoperta della più antica FABBRICA DI PROFUMI dove le strutture, i vasi e le suppellettili perfettamente conservate hanno permesso di ricostruire i metodi utilizzati per estrarre le SOSTANZE AROMATICHE e le diverse fasi della PRODUZIONE DEI PROFUMI.
Accurate analisi hanno dimostrato che al momento del terremoto nella PROFUMERIA si stavano producendo 14 diverse essenze tra le quali:
coriandolo, bergamotto, alloro, mirto, lavanda e rosmarino.
Tra i reperti due rari vasi di raffinata fattura: un’ ANFORA con due statuette antropomorfe al posto delle anse e una BROCCA decorata con serpenti in rilievo fiancheggianti una silhouette antropomorfa.
Di particolare importanza è l’ APPARATO DISTILLATORIO, composto da 4 grandi vasi in terracotta, che costituisce il primo esempio di alambicco della storia e anticipa di oltre 2600 anni la conoscenza delle pratiche distillatorie, ritenute un’invenzione araba del VII secolo d.C.
La continuità della produzione dei profumi fino al periodo bizantino è testimoniata da una serie di PORTAPROFUMI, come la BOTTIGLIETTA DI VETRO con un grappolo d’uva e rose in rilievo, alcuni pregevoli INCENSIERI rinvenuti nel tempio di Afrodite di Amathunte e due STATUETTE di oranti che recano un fiore tra le mani.
La fama dell’isola di CIPRO - consacrata a VENERE, legata ai profumi e alla bellezza femminile - rimase inalterata attraverso i secoli e rivive nella creazione di “Chypre de Coty”, uno dei più famosi PROFUMI del secolo scorso, ideato da François COTY nel 1917.
"PERFUMUM - I PROFUMI DELLA STORIA" a Palazzo Madama - Museo Civico D'Arte Antica a TORINO - fino al 21 maggio 2018
< Il PROFUMO è la materia di un lusso che fra tutti è il più effimero >
Plinio il vecchio, Storia Naturale, XIII, 4.
ALABASTRO TERRACOTTA VETRO PORCELLANA
per VASETTI BALSAMARI BOTTIGLIETTE
Dai vasi egiziani e greci alle moderne creazioni di LALIQUE e BACCARAT, alla scoperta delle infinite invenzioni dell'uomo per racchiudere e conservare il più volatile dei piaceri !!
In mostra un notevole BRUCIAPROFUMI - SIRIA, XV sec. dal Museo del Bargello di FIRENZE
PORTA SOSTANZE AROMATICHE di forma sferica forellata - OREFICERIA GOTICA :
dal tesoro di DESANA, il bottino dei GOTI ...
al POMME DE MUSC - POMANDER con NOCE MOSCATA - da Palazzo San Giorgio a GENOVA ...
POT-POURRI : VASI TRAFORATI per FIORI & SPEZIE
4 ESSENZE ANIMALI dal profumo intenso in voga dal Medioevo al Rinascimento :
MUSCHIO BIANCO - ottenuto da due ghiandole odorose presenti nella zona inguinale del maschio del CERVO HIMALAIANO (Moschus moschiferus) - MOSCO SIBERIANO o CERVO MUSCHIATO. Durante il periodo dell’accoppiamento, questo animale utilizza le sue secrezioni per marchiare il territorio.
Sostanza odorosa fortemente animale, erotica, intensa e conturbante. Nell’antichità era merce assai preziosa destinata a re, principi e principesse, per di più avvolta da un velo misterioso di fascino orientale ed esotico. L’essenza è molto utilizzata nell’industria profumiera, ma soprattutto nella medicina orientale.
ZIBETTO - La secrezione delle ghiandole peri-anali dello zibetto (Civettictis civetta) - CIVETTA AFRICANA - carnivoro di grandi dimensioni della famiglia dei viverridi, unica specie del genere Civettictis (Pocock, 1915), diffuso nell'Africa Sub-sahariana.
Per raccoglierla, si lega saldamente l'animale alla gabbia e si preme con le dita la borsa anale per farne sgocciolare il contenuto dai numerosi canali che vi fanno capo. Il liquido appiccicaticcio che cola viene raccolto con cucchiai e si procede poi ad ungere la borsa ghiandolare col latte delle noci di cocco o con latte animale, per ripristinare il normale stato cutaneo dell'animale. Appena raccolto, si presenta come una schiuma bianca, che si va facendo più scura via via che si asciuga, fino a diventare giallo-bruna, modificandosi nel suo profumo. Essa è insolubile nell'acqua ma parzialmente solubile nell'etere e nell'alcol. Così diluito assume gradevoli tonalità fiorite e aromatiche.
CASTOREO - Liquido untuoso, di odore penetrante e sgradevole, secreto da ghiandole contenute in due borse sottocutanee del CASTORO, sboccanti in prossimità dell'apparato urogenitale; è usato in profumeria come fissativo.
AMBRA GRIGIA - secrezione biliare del CAPODOGLIO ... VOMITO CONDENSATO . E' utilizzata comunemente per produrre profumi di marca e costosi, come ad esempio il profumo Chanel No. 5, oltre che preziosi e rari incensi ed aromi per la cucina.
SPEZIE & PESTE - IL MEDICO DELLA PESTE a VENEZIA
Per secoli non ci fu calamità più spaventosa della PESTE. Il morbo veniva dall'Oriente e dunque tutte le strade del commercio, che era per VENEZIA la principale fonte di ricchezza, si trasformarono in vie di contagio. Era il 1630. Assieme alle SPEZIE e alle stoffe preziose, le navi della Serenissima trasportarono anche la MORTE NERA.
La terribile epidemia del 1656 portò alla nascita del famoso costume del MEDICO DELLA PESTE : sul volto una maschera dal naso lungo e adunco colmo di ERBE PROFUMATE che assieme alla RUTA o AGLIO masticato tenevano alla larga i miasmi della peste.
Ma già 3 secoli prima i medici, per proteggersi dalla peste, consigliavano ai cittadini di profumare le loro case e gli abiti, di usare molte SPEZIE, di bagnarsi con l’aceto e di masticare o portare con sé erbe.
Le SOSTANZE AROMATICHE più consigliate erano zafferano, scorze di cedro, rose, viole e grani di mortella.
RINASCIMENTO & CATERINA - RICETTARIO alla corte DE' MEDICI a FIRENZE
A Firenze i PROFUMI erano regolarmente indossati dalle dame di ricco lignaggio o nobile casato, e quasi tutti i conventi dei maggiori centri urbani d’Italia avevano almeno un FRATE ALCHIMISTA che si dedicava alla lavorazione delle ERBE e all’estrazione delle loro ESSENZE.
Nel 1533 la quattordicenne Caterina de’ Medici andata sposa al Duca Enrico d’Orléans, futuro re di FRANCIA anch’egli quattordicenne, introduce alla corte francese, grazie al suo PROFUMIERE di fiducia Renato BIANCO e ai frati di SANTA MARIA NOVELLA, l’uso dei profumi già largamente utilizzati nelle Corti italiane.
René le Florentin, come venne più tardi chiamato dai parigini, si mise al lavoro contribuendo alla nascita di una miriade di novelli profumieri che aprirono botteghe in tutta PARIGI per provvedere a una società bramosa di essenze profumate che facilitavano i rapporti personali, ingentilivano gli approcci e incrementavano il prestigio di chi lo indossava. In una Corte dove l’esibizione, l’esteriorità e lo sfarzo erano elementi indispensabili per mantenere il proprio rango e per contro la mancanza di igiene, gli odori provenienti da corpi mai lavati e da fiati pestilenziali che inibivano spesso i tentativi di ascesa nella scala sociale, il PROFUMO fu il balsamo per aprire le porte del successo.
Forse per la Corte francese fu una necessità (il clima temperato delle nostre terre italiane invogliava a immergersi in tinozze colme d’acqua e a strofinare la pelle e le nostre odorose fanciulle non necessitavano dell’aspersione quotidiana di liquidi odorosi), o forse fu la sensibilità del popolo dei cicisbei a far rinascere e a diffondere il PROFUMO, attribuendo nobiltà e prestigio a un elemento che gli Italiani già da tempo conoscevano e trattavano come un comune cosmetico ... in ogni caso, i Francesi ci tolsero il primato di PROFUMIERI, che per più di due secoli divenne quasi di loro esclusiva.
INDOSSARE I PROFUMI : ESSENZE ODOROSE su guanti, scarpe, abiti e ventagli ...
Il '700 è il secolo del TABACCO DA FIUTO : TABACCO profumato al GELSOMINO o FIORI d'ARANCIO ...
FLACONI DI PROFUMO in mostra : dai vetri artistici di LALIQUE anni '20 alla bottiglia con tappo da CHAMPAGNE e gabbietta
LALIQUE è sinonimo di cristallo anche se la storia del marchio è sempre stata strettamente legata alla gioielleria e ai grandi cambiamenti dell’ industria della PROFUMERIA.
René LALIQUE (1860-1945) è considerato una leggenda, il più straordinario artista decorativo del secolo scorso.
Durante i periodi dell’Art Nouveau e dell’Art Déco ha creato decine di migliaia di oggetti d’arte: gioielli, FLACONI DI PROFUMO, pannelli, vasi, ornamenti per la tavola.
Nel 1908, René Lalique incontra François COTY, grande PROFUMIERE dell’epoca che gli propone di disegnare delle etichette e, successivamente, dei flaconi. I famosi profumi di Coty e le sue capacità imprenditoriali, combinati con la sensibilità artistica e le capacità tecniche di Lalique di produrre flaconi in vetro su vasta scala, rivoluzionano l’industria della profumeria: René Lalique crea centinaia di flaconi di profumo per François Coty e negli anni ‘20 e ’30 instaura nuove collaborazioni con i più grandi profumieri dell’epoca.
Dallo "Shocking" di SCHIAPARELLI del 1937 nel surreale flacone a manichino fiorito a "Ma Dame" di J.P. GAULTIER del 2008, nuova edizione del manichino in bottiglia !! KISS ME LOVE ME
Olivia - la mitica fidanzata di Braccio di Ferro - è il flacone per "Cheap and Chic" di MOSCHINO
ACQUA di ALBA - EAU DE PARFUM : le preziose essenze di TARTUFO BIANCO d'Alba e NOCCIOLA delle Langhe nella profumeria artistica !!
Murano Collection - BYZANTIUM SAFFRON - Eau de Parfum by The Merchant of Venice al bookshop della Reggia di VENARIA REALE
Secondo la mitologia greca lo ZAFFERANO è legato alla storia d'amore tra il giovane Crocus e la ninfa Smilace. Byzantium Saffron abbraccia questa passione mitologica tra le calde note dell' AMBRA e la veste di un'eleganza classica. È il passepartout olfattivo di chi ama viaggiare nel lusso per arrivare nei luoghi più speziati ed esuberanti, evocati dal PATCHOULI indonesiano.
Voglio il tuo "PROFUMO" ... canta Gianna NANNINI !!
GRASSE - la città dei PROFUMI in Provenza, tra campi di LAVANDA e VIOLETTE, alle spalle di Cannes, nella mondana Costa Azzurra ...
Madame COCO & il profumo CHANEL N°5 :
< Non voglio nessun olezzo di ROSE o MUGHETTO,
voglio un profumo elaborato >
Era l’estate del 1920 e Coco Chanel era in vacanza sulla Costa Azzurra con l’amante, il granduca Dimitri Pavlovich. In quell’occasione si recò da Ernest BEAUX , noto e sofisticato PROFUMIERE di origine russa, per commissionargli la creazione di un PROFUMO rivoluzionario per ridefinire un concetto di femminilità che abolisse lo stucchevole romanticismo dell’epoca. Il profumo firmato CHANEL doveva essere un profumo folgorante e in grado, esattamente come un abito, di sintetizzare la personalità di chi lo sceglie.
Dopo due mesi di lavoro Ernest presentò a Coco a PARIGI dieci campioni, numerati dall’1 al 5 e dal 20 al 24.
Lei scelse il n°5, quello sbagliato.
Quella boccetta conteneva il risultato di un errore di laboratorio commesso da un assistente di Beaux che aveva aggiunto una dose eccessiva di ALDEIDE: un composto organico derivato dalla fermentazione degli zuccheri che ha un sentore molto simile al sapone.
Il n°5 sapeva di donna.
CHANEL n°5 è un profumo fresco che ricorda l’odore del sapone sulle mani : la pelle della madre di Coco Chanel, lavandaia della Provenza.
< Lancio la mia collezione il 5 maggio, il quinto mese dell’anno. Lascerò che questo numero gli porti fortuna >
Era nato forse il più famoso profumo della storia, soprattutto da quando Marilyn MONROE dichiarò di andare a dormire soltanto con quello addosso...
Per realizzarlo servono ottanta ingredienti. Tra i più importanti il GELSOMINO di
GRASSE, la città dei fiori e dei profumi per eccellenza, con il Musée International de la Parfumerie e tre MAISON storiche : Molinard , Galimard e Fragonard .
Da MOLINARD i visitatori possono creare il proprio profumo personale scegliendo la fragranza sotto la guida di un esperto. GALLIMARD organizza stage per imparare a creare a casa il proprio profumo. Cesti e saponi, fragranze e tessuti sono in vendita alla FRAGONARD Maison, regno delle essenze con annesso museo della famiglia, dove è anche possibile seguire un corso rapido di 2 ore per imparare a riconoscere le virtù degli oli essenziali.
Il mitico ARPèGE di LANVIN - PARIS, sul mercato dal 1927 , ideato da Paul VACHER e Andre FRAYSSE.
FRAGRANZA del gruppo Floreale Aldeico da donna, ha vinto il premio FiFi Award Hall Of Fame 2005.
In TESTA : ALDEIDI, CAPRIFOGLIO, PESCA, NEROLI, MUGHETTO e BERGAMOTTO.
Nel CUORE : CAMELIA, CORIANDOLO, IRIS, GIGLIO, GELSOMINO, YLANG YLANG, MUGHETTO, ROSA e GERANIO.
Alla BASE : AMBRA, SANDALO, PATCHOULI, MUSCHIO ANIMALE, VANIGLIA, BENZOINO e VETIVER.
N° 5 è CHANEL - PARIS : la famosa casa di MODA e Madame COCO !!
n° 4711 è ORIGINAL EAU de COLOGNE di MAURER & WIRTZ , lanciata sul mercato nel 1792.
FRAGRANZA del gruppo Agrumato Aromatico unisex con il NASO di Wilhelm MUELHENS.
NOTE DI TESTA : OLIO DI ARANCIO, PESCA, BASILICO, BERGAMOTTO e LIMONE.
NOTE DI CUORE : CICLAMINO, GIGLIO, MELONE, GELSOMINO e ROSA BULGARA.
NOTE DI BASE : PATCHOULI, VETIVER di TAHITI, MUSCHIO ANIMALE, SANDALO, MUSCHIO di QUERCIA e CEDRO.
POISON & EAU SAUVAGE è DIOR
VéTIVER - Creato nel 1959, è la prima opera olfattiva di Jean-Paul GUERLAIN. È un profumo che evoca il dualismo della natura: freschezza e calore, armonia e disordine. Gli effluvi della terra dopo la pioggia, l'aria fresca del primo mattino, le volute di tabacco mescolato alle spezie ...
La O.P.S.O. - Officina Parmense Sostanze Odorose - viene fondata a PARMA alla fine del XIX secolo.
CIPRIA alla VIOLETTA DI PARMA
BRILLANTINA é : GAGGIA TIGLIO ACACIA ROSA GELSOMINO MUGHETTO
James & Edward ATKINSONS : PROFUMIERI in LONDRA dal 1799
"I Coloniali" : Fluido anticellulite al GINKGO BILOBA
"Spirit of Africa" : Nuvole massaggio doccia vellutanti al BAOBAB
CAMPIONCINI di PROFUMO :
dalle splendide bottigliette di IERI alle pratiche fialette di OGGI
NASO e BOCCA di Salvador DALI' : MAE WEST ROOM !!
FIALETTE PUZZOLENTI : scherzi a Carnevale !
ODORE DI BRUCIATO : bosco in fiamme ... è scoppiato un incendio ... allarme tra i fornelli !!
ODORE ACRE AMARO DOLCE PUNGENTE STUCCHEVOLE
SPEZIATO AGRUMATO FIORITO MUSCHIATO
PROFUMI IN CUCINA : non solo ERBE AROMATICHE & SPEZIE !!
stecca di VANIGLIA scorza di LIMONE scorza di ARANCIA
acqua d'ARANCIO grani di CAFFE'
grani di PEPE chiodi di GAROFANO NOCE MOSCATA
bacche di GINEPRO fiore di FINOCCHIO SELVATICO semi d'ANICE
SALVIA ROSMARINO ALLORO MAGGIORANA TIMO
LEGNI PROFUMATI :
CIRMOLO
In passato il cirmolo era impiegato soprattutto per costruire letti o armadi. Oggi viene largamente utilizzato anche per il rivestimento delle saune e locali wellness. Il cirmolo contiene vitamina C, oli essenziali, resina, trementina, pinoli. Il profumo del CIRMOLO migliora in modo significativo la qualità del sonno, rilassa e favorisce il recupero psicofisico in situazioni di affaticamento e stress.
LARICE
Il nome scientifico Larix deriva dal greco “laròs = gradevole” a indicare il caratteristico profumo di resina che si sprigiona da queste piante. Il legno di larice è straordinariamente resistente e viene utilizzato anche per costruire case e baite alpine esposte a tutte le intemperie. Nel cantone dei Grigioni, in Svizzera, viene impiegato per fabbricare eccellenti botti , che donano al vino una particolare fragranza un po’ resinosa, assai gradevole.
Il profumo del LARICE trasmette serenità e sicurezza, e aiuta a sviluppare e a mantenere il senso di equilibrio e l’autocontrollo nella nostra vita.
ULIVO
Il suo profumo naturale è sinonimo di forza e di longevità. Da sempre, il fiore dell’ulivo è utilizzata per le sue proprietà calmanti, e i frutti donano un olio dalle qualità nutrizionali e cosmetiche uniche. Il legno dell’ulivo è durissimo e difficile da lavorare, ma indistruttibile, proprietà conosciute fin dagli antichi Greci, che realizzavano con questo legno contenitori, scrigni e oggetti di uso comune. Con l’ulivo si possono realizzare mobili e oggetti di arredamento, ma forse il il meglio si ha quando viene usato per realizzare pavimenti, in quanto, oltre alla durata, l’influsso positivo di forza che l’ulivo emana, dà un senso di sicurezza, stabilità e calma a tutto l’ambiente.
NOCE
Forse il legno più usato fino ai primi del novecento per costruire mobili, tavoli, secretaire e credenze per la sua robustezza e per il particolare colore. In realtà il noce nel corso dei secoli è stato accompagnato da una fama particolare probabilmente perché nel medioevo sotto le sue chiome si tenevano i riti magici. Non a caso viene chiamato l’albero delle streghe.
Un legno “ misterioso”, ideale appunto per costruire mobili che servono per conservare o occultare, con cassetti segreti e doppi fondi. In realtà l’essena del legno di noce ha proprietà antinfiammatoria, tonica astringente, ipoglicemizzante. Dona serenità e relax, ideale per la camera da letto o per gli ambienti domestici dove ci si vuole rilassare.
PINO
Ci sono 115 tipi pino. La famiglia delle pinaceae è una grande famiglia di alberi con un ruolo “sociale” davvero importante, oggi più che mai.
Prima il legno era utilizzato solo nella falegnameria strutturale e nell’industria cartacea, ma ora è sicuramente il più usato nell’ arredamento moderno. Soprattutto grazie all’industria e al design svedese. Perché il pino è un legno dolce, resistente ma facilmente lavorabile e questo lo rende economico e duttile.
Ma i pini hanno anche la capacità di resistere ai climi estremi e alcuni di loro sono fra gli esseri vivi più longevi che esistono oggi. Dai pini provengono due NOTE OLFATTIVE : dal legno e dalle foglie. L’odore delle foglie provoca la dilatazione del respiro. In effetti la struttura del fogliame ad aghi ricorda un polmone alla rovescia. L’ essenza ricavate dalla distillazione delle foglie ha proprietà balsamiche e viene usate nella cura delle malattie respiratorie e rinforzano la capacità del corpo di resistere alle malattie da raffreddamento.
Il legno del tronco dei pini produce olii essenziali molto più densi e persistenti spesso usati per prestare corpo e durevolezza ai profumi naturali, sono tenaci e stabili, emanano un’immagine di forza rassicurante e infondono fiducia.
Le essenze del tronco giovano alle ossa e alle articolazioni, in modo particolare alle infiammazioni della colonna vertebrale.
LEGNO DI OUD & MACIS - AGAR WOOD & MACE
L'AGAR WOOD , conosciuto anche come OUD, oodh o semplicemente agar è il durame resinoso che si forma negli alberi di Aquilaria e Gyrinops (appartenenti ai sempreverdi del sudest asiatico) quando vengono infettati da un particolare tipo di muffa. Come difesa l'albero produce una resina aromatica scura che si addensa e si incorpora nel durame. La resina incorporata nel legno è comunemente chiamata gaharu, jinko, aloeswood, agarwood, oppure OUD. E' apprezzata in diverse culture per il suo profumo caratteristico e viene usata per produrre incenso e frangranze. Una delle principali ragioni per la rarità e il costo elevato dell'agarwood è la riduzione delle risorse naturali per produrlo.
Il MACIS (chiamato anche MACE o fiore della noce moscata) è una spezia culinaria, originaria delle isole Molucche.
Si tratta di una parte del frutto del Myristica fragrans Gronov., un albero sempreverde che può raggiungere l'altezza di 20 m. In particolare il macis
è la parte interna del frutto (endocarpo) e riveste il seme, che costituisce la più conosciuta NOCE MOSCATA, un'altra spezia ottenuta dalla medesima pianta.
Il MACIS è di color rosso brillante nel frutto fresco; diventa di colore arancio con l'essiccazione.
C'è un ODORE DI FEMMINA quaggiù
E un PROFUMO di SANDALO e BAMBU'
"Vedo nero"
Coi miei occhi
Come disse la marchesa camminando sugli specchi ... canta ZUCCHERO
Il SANDALO o LEGNO DI SANDALO è un'essenza molto usata in profumeria. La specie indiana da cui storicamente si ricava l'essenza è Santalum album. LEGNO e OLIO ESSENZIALE. L'utilizzo di questa essenza è molto comune nelle cerimonie di diverse religioni come l' induismo o il buddismo e viene usato anche nella preparazione dei bastoncini d'incenso.
INCENSO dallo YEMEN
INCENSO COLORATO dal MAROCCO
INCENSO : CONI e BASTONCINI per atmosfere d'ORIENTE !!
INCENSO SCIAMANICO : SALVIA BIANCA e NATIVI AMERICANI
PROFUMO SOLIDO : MUSCHIO NERO e AMBRA GRIGIA al "FESTIVAL DELL'ORIENTE" - Torino Lingotto Fiere 2018
AROMATERAPIA : CRISTALLI & OLII ESSENZIALI
Ogni pietra lavora in perfetta sintonia con un determinato olio essenziale :
Ametista - lavanda, salvia sclarea
Celestina - benzoino
Turchese - lavanda
Quarzo fumè - sandalo, betulla
Quarzo rutilato - ledum, pepe
Quarzo rosa - gelsomino, ylang-ylang
Quarzo bianco - tutte le essenze
Olivina - incenso
Occhio di tigre - vaniglia, chiodo di garofano
Granato - timo, gelsomino, cassia
Malachite - pompelmo, cedro, eucalipto
Lapislazzuli - menta, rosmarino, salvia
La frequenza energetica del CRISTALLO esalta il potere terapeutico dell’OLIO ESSENZIALE, da usare come OLIO DA MASSAGGIO.
CRISTALLI di QUARZO BIANCO ed OLII ESSENZIALI
DIFFUSORI di PROFUMO : dall' EROGATORE a POMPETTA del BARBIERE al BRUCIA INCENSO al NEBULIZZATORE ELETTRICO di OLI ESSENZIALI
SACCHETTINI DI LAVANDA tra la biancheria : nel baule , nei cassetti, nell'armadio !!
MIRRA & INCENSO
INCENSO - Usato da sempre in molteplici riti, fino dalla preistoria, l’incenso è una gommoresina odorosa, talvolta mista a fiori o altre erbe profumate essiccate e mescolate in quella pasta che, una volta asciutta, brucia lentamente attorno al bastoncino che utilizziamo oggi. Anticamente era lo strumento principale per predisporre l’anima dei viventi all’incontro con il divino. Da sempre collegato all’elemento dell’aria, anche oggi viene usato come strumento di purificazione per luoghi e oggetti ed è compagno di cerimonie e meditazioni come supporto indispensabile all’ ampliamento dei sensi e dell’approfondimento spirituale.
BRUCIA INCENSO in Oriente
NAVETTA & TURIBOLO nella liturgia cattolica
La NAVETTA o NAVICELLA è il contenitore metallico destinato alla conservazione dell' INCENSO.
TURìBULO (ant. turrìbolo) s. m. [dal lat. turibulum, der. di tus turis «incenso»]. – Piccolo recipiente di argento o di metallo argentato, di forma varia ma per lo più dotato di coperchio e di attacchi per tenerlo sospeso a tre catenelle, usato nelle funzioni religiose cattoliche (ma anche di altri riti e culti) per bruciarvi, sopra un sottile strato di brace, l’incenso, e spanderne intorno il fumo profumato (è chiamato anche, con termine meno tecn., INCENSIERE)
MIRRA - Resina dal profumo inebriante, veniva usata anticamente per preparare unguenti e oli pregiati per lenire e disinfettare la pelle.
Regalarla ad un neonato significava riconoscere, simbolicamente, che il nuovo nato avrebbe avuto un ruolo importante, non solo nella società ma anche come persona da rispettare e capace di ispirare amore nel prossimo. MIRRA come augurio di vita lunga e prospera.
Come unguento era utilizzata largamente per preparare i corpi dei defunti per le cerimonie funebri. Riti di SEPOLTURA.
DEPOSIZIONE di GESU' dalla CROCE dopo la crocifissione - Nel Vangelo secondo Giovanni si racconta che Giuseppe di Arimatea era discepolo di Gesù, ma che teneva questo fatto nascosto per timore dei Giudei. Giuseppe insieme a Nicodemo chiesero il corpo di Gesù a Pilato, che glielo concesse. Giuseppe si recò sul Golgota con NICODEMO, che recava MIRRA e ALOE ; i due deposero il corpo dalla croce e lo avvolsero in bende e OLI AROMATICI.
NICODEMO porta “una mistura di mirra e di aloe di circa cento libbre” per la preparazione del corpo di Gesù (Gv 19,39), una grande quantità, pari a circa 30 kg di oggi; in quel tempo la quantità indicata era utilizzata per la sepoltura di un re.
Nicodemo è ritenuto santo dalla Chiesa cattolica e dalla Chiesa ortodossa; viene festeggiato il 31 agosto. La figura di Nicodemo appare nella celebre raffigurazione del "Compianto sul Cristo morto" di GIOTTO nella Cappella degli Scrovegni a PADOVA, affresco (200x185 cm) databile al 1303-1305 circa.
PROFUMO IN OLIO - Gli Speziali Fiorentini
PROFUMO DI CARTA per e-book !!
Foto by Mauro DRAGONI e Barbara CARICCHI
Rif. articolo "CHE NASO !! " nella sezione Body Art
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