GRUGNO s. m. [affine a grugnire]. – 1. Il muso del maiale e del cinghiale (detto anche grifo), e meno com. d’altri animali. 2. Per estens. (scherz. o spreg.), il viso dell’uomo: làvati il g., non vedi come sei sporco!; se non la smette, una volta o l’altra gli rompo (o gli spacco) il g.; quattro o sei Eterogenei Grugni plebei (Giusti); anche, espressione corrucciata del volto, broncio (cfr. muso), nelle locuz. far g. o fare il g., tenere g., mettere su g., stare col g., con tanto di g., e sim. (per le quali v. anche i der. ingrugnare e ingrugnire): tornai alla mia tana col maggior g. del mondo (I. Nievo). Dim. grugnétto, grugnettino; pegg. grugnàccio (per lo più riferiti, in tono scherz. o spreg., a persona).

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MAIALE            MAIALINO

 

 

 

“GRUGNETTO”(Grumpy) Bambole d’epoca LENCI - Lenci Girl Series "1500"

 

LENCI        LENCI 2

 

                                    LENCI boy

 

         Lenci Grugnetto Grumpy 1500 - Golfer Boy Doll (1929)

                                    GRUMPY : scontroso

 

 

GRUGNO : MUSO di MAIALE e CINGHIALE

 

                         CINGHIALE

 

 

“Nella città di FIRENZE sta un PORCELLINO di bronzo di bella fattura. Fresca e limpida acqua scorre dalla bocca di quell’animale, che a causa dell’età è tutto verde scuro.

Solo il GRUGNO brilla, come fosse stato tirato a lucido”.



porcellino-portafortuna-firenze



La fontana del PORCELLINO è uno dei monumenti più popolari di Firenze, situata a margine della loggia del Mercato Nuovo, vicino al Ponte Vecchio.


Il nome popolare della statua bronzea del "PORCELLINO" è improprio

perché raffigura un CINGHIALE.

Deriva da una copia romana di un marmo ellenistico, che papa Pio IV donò a Cosimo I nel 1560, durante la sua visita a Roma. Dell'originale marmoreo, che oggi si trova agli Uffizi, Cosimo II de' Medici fece fare una copia in bronzo a Pietro TACCA destinata a decorare palazzo Pitti.

La fusione fu eseguita intorno al 1633. La resa di dettagli naturalistici come il pelo dell'animale rivela la straordinaria capacità come bronzista del Tacca, che fu il migliore allievo di Giambologna.

Successivamente Ferdinando II de' Medici decise di trasformare l’opera in una fontana, che è documentata sotto la loggia del Mercato Nuovo almeno dal 1640. La fontana forniva l'acqua ai mercanti che commerciavano sotto la loggia, che a quel tempo erano specializzati nella compravendita di stoffe pregiate quali sete, broccati e panni di lana. A quell'epoca risale anche il diminutivo di

"PORCELLINO".

Il Tacca creò anche la vasca bronzea originale (oggi in deposito) per la raccolta delle acque. La collocazione originaria era davanti all'omonima

spezieria del Cinghiale, su via Por Santa Maria, aperta nella prima metà del XVIII secolo e luogo di riunione di intellettuali.

Nell'Ottocento, per facilitare la viabilità sulla strada, venne spostata nella posizione attuale sul lato sud, davanti all'odierna ex-Borsa Merci.

 

                                    PORCELLINO FI



La tradizione popolare vuole che toccare il naso del

PORCELLINO porti fortuna, che infatti risplende per la continua lucidatura quotidiana di migliaia di mani.

La procedura completa per ottenere un buon auspicio consisterebbe nel

mettere una monetina in bocca al PORCELLINO dopo

averne strofinato il naso: se la monetina cadendo oltrepassa la grata dove cade l'acqua porterà fortuna, altrimenti no. In realtà l'inclinazione è tale che solo le monete più pesanti cadano facilmente nelle fessure.

I proventi della raccolta delle monete dalla fontana sono interamente devoluti all'

Opera della Divina Provvidenza Madonnina del Grappa.



Nel 1340 Ambrogio LORENZETTI dipinge in una sala del Palazzo Pubblico di SIENA un grande affresco sulla vita quotidiana delle città italiane in epoca comunale dal titolo “Effetti del buon Governo nella città e nella campagna”.

 

Ambrogio LORENZETTI Cinta-senese-particolare-degli-Effetti-del-Buongoverno-in-campagna

 

 

           Ambrogio LORENZETTI cinta senese

 

 

CINTA SENESE – Particolare degli Effetti del buon Governo nella campagna di Ambrogio LORENZETTI



Il MAIALE ne “Le tentazioni di Sant’Antonio” di Hieronymus BOSCH

 

                          BOSCHm The Temptation of St Anthony

 

 



“Il figliol prodigo tra i MAIALI (1497) di Albrecht DURER

 

Albrecht-Durer-The-Prodigal-Son-among-the-Swine

 

 



PIGdi René MAGRITTE



MAGRITTE PIG





Andy Warhol's Pork (noto anche come PORK ) è stata la prima opera teatrale di Andy Warhol .

PORK aprì il 5 maggio 1971 al teatro La MaMa di New York per due settimane e fu portato alla Roundhouse a Londra per un periodo più lungo nell'agosto 1971.



Un insospettabile Andy WHAROL con il suo Fiesta PIG” conferma che il MAIALE è l’animale della festa. Il porcellino rosa, muso chino in una ciotola di cibo, scorrazza indisturbato in quella che potrebbe essere una discoteca illuminata. Bicchieri e piatti multicolor sono sparsi sul pavimento per la grande gioia del suino. L’uccisione del maiale è una delle celebrazioni più sentite dal mondo contadino.

                        

                                            WARHOL Fiesta PIG

 



A. SICILIANO – “L’uccisione del MAIALE” (1988)

SICILIANO uccisione maiale

 

 

TESTA di MAIALE in macelleria a CUBA – foto Barbara CARICCHI


MAIALE T 406

 

 


MUSETTO DI MAIALE AI FERRI

Nelle campagne di Pergola (PU) nella Valle del Metauro si usa cucinare alla griglia il "musetto" di maiale, cioè il “GRUGNO", che in altre località solitamente viene utilizzato per la preparazione della COPPA DI MAIALE. Per questo i pergolesi sono soprannominati "mangiamusetti”.

Il "MUSETTO", dopo essere stato un po' di tempo prima condito con sale, pepe e rosmarino, si cuoce sui carboni ardenti a fuoco vivace.



COPPA DI MAIALE – Macelleria MANIERI – Fabro (TR)



COPPA484



GRUGNI … ma che bontà !



Il GRUGNO è una varietà di CICORIA SELVATICA dalle foglie spesse con steli carnosi dal gusto deciso e amarognolo … una vera delizia !!

L’habitat ideale sono i campi incolti, i greppi drenati, i luoghi pietrosi e soleggiati.

Le foglie del GRUGNO sono disposte a rosetta in cespi schiacciati sul terreno.

 

              GRUGNO erba

 



Ottimi da cuocere, soli o mischiati ad altre ERBE DI CAMPAGNA quali GRESPIGNI (GRESPINI) e CACCIALEPRI maturi (le piantine giovani sono ottime in insalata).


I GRUGNI come tutte le altre ERBE SPONTANEE sono a rischio di estinzione quindi andando a raccoglierli non “depredate” e fate attenzione a lasciare quanta più radice possibile.


Una volta terminata la raccolta – la fase più divertente, in occasione di una bella passeggiata in campagna – si passa alla fase della pulizia eliminando terriccio e foglie rovinate. Mettere a bagno con molta acqua e sciacquare più volte. Bollire. Conservare i GRUGNI con un parte dell’acqua di cottura, ricca di principi nutritivi.

Ripassare in padella con olio extra vergine di oliva, aglio e sale.

 

GRUGNO erba P1350381

 



Oppure riscaldare nel microonde e condire con olio extra vergine di oliva e sale !!

Una vera delizia !! Su una fetta di pane toscano abbrustolito o nella torta al testo umbra accompagnano egregiamente salsiccia e “rostella” (costoletta di MAIALE arrostita).



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