2007-2021. EATALY festeggia il suo quattordicesimo COMPLEANNO nel
mese di GENNAIO : ancora fino al 7 febbraio con la possibilità di acquistare il meglio
della GASTRONOMIA ITALIANA a prezzi imperdibili.
Il pre-Eataly: 5 anni di ricerca
Nel lontano 2002 Oscar FARINETTI disegna la prima bozza dei negozi
EATALY il cui progetto, supportato da Slow Food, è orientato alla ricerca
di aziende e brand che condividano alcuni valori chiave: l’attenzione per la
qualità, per la sostenibilità ambientale ed economica, per la responsabilità e per
la condivisione.
Da qui la scoperta di alcune realtà poco note ma dal valore inestimabile … Realtà che negli anni sono divenute simboli dell'eccellenza italiana in tutto il mondo.
2007: a TORINO il primo negozio
Dopo 5 anni di ricerca, nel 2007 è stato inaugurato EATALY Torino Lingotto:
il primo storico negozio, sorto nell'area industriale torinese all'interno della ex fabbrica
di liquori della CARPANO.
Da quella data è partita la missione dell'azienda in Italia e nel mondo: creare luoghi armonici nei quali permettere al pubblico di trascorrere del tempo assaggiando gli stessi prodotti di alta qualità che si possono anche acquistare e conoscere attraverso le attività di didattica.
Piemontese verace, Antica Formula è un VERMUT rosso pregiato, prodotto
con la stessa ricetta messa a punto da Benedetto CARPANO nel 1786 a Torino.
Prodotta in quantità limitata con sapiente cura artigianale e confezionata in pregiate bottiglie numerate in vetro soffiato.
Un eccellente aperitivo ma riserva raffinate sorprese nel dopo pasto o anche degustato durante il giorno per un momento di meditazione.
VERMOUTH rosso, storico prodotto della CARPANO, ha un gusto molto
particolare, definito in dialetto piemontese “punt e mes” ovvero… un punto di
amaro e mezzo di dolce.
Il suo nome trae origine da un episodio singolare: un giorno, infatti, due operatori di borsa seduti al bar, mentre discutevano animatamente di un titolo che aveva perso oltre un punto e mezzo, nella foga, uno dei due, ordinò in dialetto il proprio vermouth, domandando al cameriere un “punt e mes”. E voilà il nome era dato!
Nel 1786 Antonio Benedetto CARPANO, dopo un periodo di studi da erborista, inventa la formula che dà origine alla categoria merceologica dei VERMUT, miscelando erbe e spezie con il vino moscato. L’immediato successo del vermut trasforma la bottega Carpano a Torino in un punto d’attrazione della città. Il bicchiere di Carpano diventa a tutti gli effetti l’aperitivo per eccellenza e la bevanda preferita di Torino e nel 1820 la bottega si trasforma in fabbrica. Da allora fino ad oggi la CARPANO è punto di riferimento in Italia per la produzioni di liquori e alcolici di qualità.
9 DICEMBRE 2020 : GREEN PEA, il nuovo progetto di Oscar FARINETTI,
affianca EATALY LINGOTTO con 3 punti di ristorazione : Cocktail Bar,
Bistrot Pop “ 100 Vini e Affini” e Ristorante Stellato “ Casa Vicina”.
Foto Mauro DRAGONI
Ristorante Stellato “ Casa Vicina” : ARTE & GUSTO
Giardino ex PASTIFICIO ITALIANO - TORINO
Lo stabilimento del PASTIFICIO ITALIANO, costruito in stile art nouveau nel 1907 dall'ingegnere Santonè, è uno dei primi stabilimenti industriali torinesi realizzati con la tecnologia del cemento armato.
L'edificio originale è una lunga costruzione di quattro piani fuori terra con copertura piana; le facciate, segnate da lesene che racchiudono una fitta scansione di aperture coronate da voltini, erano intonacate e dipinte di bianco.
Nel 1909 venne addossata una ciminiera in laterizio e nel 1921 l'ingegner Gambetta progettò l'ingrandimento con una piccola palazzina di due piani fuori terra.
Nel 1911 vi lavoravano 107 addetti, diventati circa 150 nel 1925
quando vi si producevano 200 quintali di PASTA al giorno.
Nel dopoguerra la proprietà passò alla CARPANO che poté in questo modo espandere la sua sede di via Nizza. Oggi è sede di AC Hotel Torino by Marriott.
Il giardino del PASTIFICIO ITALIANO è stato creato nel 2010 grazie
alla riqualificazione di un'area di fronte all’ingresso dell’edificio nato per ospitare
la Società Anonima Pastificio Italiano negli anni ’20.
Il percorso simbolico all’interno del Giardino racconta la PASTA con tanto di SUGO, ma anche la sua preparazione : il mattarello, lo scolapasta e la pentola diventano elementi giocosi ma utili.
Il lungo nastro di PASTA gialla si srotola lungo la piazza fino al mattarello-panchina. Sulla tovaglia a quadretti (pavimentazione a cubetti colorati) si trovano la forchetta portabici e l’AGNOLOTTO panchina (in cemento colorato e disattivato).
L’area Giochi per i piccoli è naturalmente contenuta in una gustosa macchia di SUGO (gomma in getto antitrauma rosso pomodoro) affiancata da uno scolapasta azzurro, appoggiato “ad asciugare” (in calcestruzzo con rivestimento in gomma colorata).
La zona di relax e sosta, all’ombra del coperchio sollevato, non può che essere contenuta in un pentolone (con sedili e schienale in calcestruzzo colorato), con una coppia di tavolini all’interno.
OGR - OFFICINE GRANDI RIPARAZIONI - TORINO
SNODO (FOOD) tra CULT & TECH
Foto Mauro DRAGONI
OGR Cult : arti visive & arti performative
Gli spazi polifunzionali delle OGR Cult si estendono nella manica NORD su una superficie di circa 9.000 metri quadri e ospitano, in continua rotazione, mostre, spettacoli, concerti – dalla musica classica a quella elettronica – eventi di teatro, danza.
I nomi delle aree rispecchiano la storia dei luoghi: i 3 “Binari” localizzati nell’area ovest ospitano le mostre e i progetti espositivi, oltre all’installazione di TeamLab Kids Future Park.
Mantiene l’antica denominazione di “Sala Fucine” l’area dedicata ai concerti e agli eventi performativi, mentre il cuore degli spazi OGR Cult è il “Duomo”: l’imponente sala alta 19 metri per permettere al vapore delle manutenzioni di uscire dalle officine, oggi è destinata a simposi, workshop e conferenze.
OGR Tech : innovazione, ricerca, startup
Il cuore dell’innovazione di Torino batte dal 25 giugno 2019 nella manica SUD delle Officine Grandi Riparazioni con OGR Tech : 12.500 metri quadrati di spazio dedicati a innovazione, ricerca e startup, l’hub internazionale ideato da Fondazione CRT.
Così dove c’era una grande industria dell’Ottocento si ripenserà al futuro.
All’interno anche un centro di elaborazione dati con certificazione Tier III, uno dei più potenti in Europa.
foto Giorgio PEROTTINO
Si è completata la rinascita della prima grande fabbrica di Torino:
le OGR – OFFICINE GRANDI RIPARAZIONI, un gigantesco edificio di 35mila metri quadrati costruito a fine Ottocento e destinato originariamente alla manutenzione dei veicoli ferroviari.
Le rinate OGR sono il segno visibile della trasformazione di una città-laboratorio, dove storicamente sono germogliate tante esperienze di successo legate all’ARTE e alla CULTURA, così come all’ INNOVAZIONE TECNOLOGICA e MANIFATTURIERA . In entrambi gli ambiti, le OGR hanno l’ambizione di far crescere il territorio in una dimensione internazionale.
Foto Mauro DRAGONI
FETTE BISCOTTATE & MARMELLATA a FEBBRAIO
Calendario Fotografi del Mercoledì - CEDAS
Foto Barbara CARICCHI
CARNAROLI si fa in 3 nella mia dispensa :
Le Stagioni d’Italia – 100% RISO ITALIANO di alta qualità – BONIFICHE FERRARESI S.p.A. - Jolanda di Savoia (FE)
Gli Aironi per EATALY – Pilatura artigianale a pietra – IL RISO CON LA GEMMA
L'esperienza maturata in cinque generazioni nella coltivazione del riso ha dato i suoi frutti migliori nelle Grange Vercellesi, dove la famiglia Perinotti ha dedicato la propria esistenza al miglioramento delle condizioni colturali della Tenuta Pracantone. Fino a pochi anni fa la risicoltura italiana si basava sulla produzione di quantità e sull'utilizzo indiscriminato di fertilizzanti chimici e fitofarmaci, che pregiudicavano il livello qualitativo del raccolto e mettevano in pericolo la sopravvivenza delle specie animali tipiche di quelle aree paludose. Solo l'introduzione di un tipo di agricoltura meno forzato ha fatto sì che gli Aironi Cenerini, in via d'estinzione, tornassero a popolare le risaie. Proprio a questi maestosi uccelli Michele Perinotti ha voluto dedicare la Risi&co che ha adottato come fiore all'occhiello il “modello produttivo eco-compatibile” disciplinato dal regolamento comunitario.
Riseria MERLANO – BURONZO (VC) - RISO per intenditori dal 1950
Tradizione ed Innovazione - Filiera completa Made in Italy
RISO MERLANO nasce da un connubio perfetto di tradizione e innovazione, è una delle poche realtà italiane a filiera completa: il riso viene coltivato, lavorato e confezionato direttamente in azienda, utilizzando metodi tradizionali come la pilatura a pietra, abbinati a metodi più avanzati che consentono di trasformare il riso grezzo in riso pronto per il consumo.
RISOTTO allo ZAFFERANO PIEVESE – il CROCO di Pietro PERUGINO
foto Barbara CARICCHI
SAPORI – 1832 dall’intuizione di Virgilio SAPORI, noto speziale toscano, il quale vide nel suo laboratorio il luogo ideale per iniziare a creare una vera e propria OFFICINA DEL GUSTO. Oggi come allora le migliori materie prime si fondono con la passione e l’arte pasticcera toscana.
PANFORTE MARGHERITA – dedicato alla Regina
Mandorle dolci intere, scorza d’arancia, melone e cedro canditi si fondono per dar vita ad un impasto unico che ancora oggi viene steso a mano per garantire tutta l’autenticità del gusto.
Il PANFORTE nasce da un antico dolce senese chiamato “panmelato”. La ricetta originale venne impreziosita quando gli “speziali”, antichi farmacisti, vi aggiunsero spezie pregiate provenienti dall’oriente. Nel 1879 poi il farmacista Galgano Parenti, titolare di una delle principale case produttrici di panforte che si unì poi alla famiglia Sapori, creò una nuova versione del panforte e la dedicò alla regina Margherita di Savoia, in visita a SIENA per il palio di Agosto.
Il PANPEPATO - Pasticceria F.lli BONCI - Montevarchi (AR)
foto Mauro DRAGONI
Il PANPEPATO Bonci, discendente dell’antica ricetta medicea, è un dolce prelibato e un viaggio nel tempo: mandorle, nocciole, noci e fichi danzano tra le spezie avvolte nel miele, a cui fa scudo una veste di cioccolato fondente impreziosita da grani di pepe rosa.
Un trionfo di sapori alla CORTE DEL GUSTO.
3 FEBBRAIO : SAN BIAGIO e il PANETTONE
Tradizione vuole che si mangi un pezzetto di PANETTONE avanzato dalle
feste natalizie per tenere lontano i malanni stagionali e proteggersi dal mal di gola.
Le origini di questa usanza affondano in Lombardia e in particolare in Brianza e a
Milano.
SAN BIAGIO di Sebaste fu un medico e un vescovo vissuto a cavallo tra il III e il IV secolo in Armenia (Asia Minore). Nel tempo della persecuzione di Licinio venne imprigionato dai romani. Durante il processo rifiutò di rinnegare il cristianesimo e per punizione fu torturato con pettini di ferro usati per cardare la lana e quindi decapitato.
La chiesa cattolica lo ha dichiarato santo e protettore della gola riconoscendogli il miracolo del salvataggio di un bambino che stava soffocando dopo aver ingerito una lisca di pesce.
SAN BIAGIO è anche protettore dei cardatori di lana, degli animali e delle attività agricole.
La tradizione milanese del PANETTONE mangiato il 3 febbraio, il giorno del Santo, arriva molto più tardi con una leggenda popolare, legata anch’essa a un miracolo.
La storia narra di una donna che prima di Natale si recò da Frate Desiderio per far benedire il panettone per la sua famiglia. Il frate glielo fece lasciare per benedirlo in un secondo momento. Solo dopo Natale il religioso si ricordò di avere ancora in canonica il panettone, del quale si era dimenticato assorbito da molti impegni.
Ormai il dolce era secco e il prelato lo mangiò per non buttarlo.
Il 3 FEBBRAIO però la donna tornò dal frate. Desiderio, rammaricato per averlo già mangiato, si recò in canonica a prendere il recipiente vuoto da restituire alla donna. Con sorpresa trovò al posto del contenitore un panettone grande il doppio di quello lasciato prima di Natale. Un miracolo insomma, avvenuto nel giorno di SAN BIAGIO, protettore della gola. Da allora l’usanza.
PANETTONE FICHI e NOCI – Pasticceria MARGOTTINI a FABRO (TR)
LUMACHELLA - Forno MARGOTTINI a FABRO (TR)
BUONI COME IL PANE
CNOS-FAP : Centro Nazionale Opere Salesiane - Formazione e Aggiornamento Professionale - Torino Valdocco – PANIFICAZIONE e PASTICCERIA
Il CNOS-FAP coordina i Salesiani d’Italia impegnati a promuovere un servizio di pubblico interesse nel campo dell’Orientamento, della Formazione e dell’Aggiornamento professionale con lo stile educativo di don BOSCO.
BISCOTTI con gli ANACI – MONTELEONE d’ORVIETO
CIAMBELLINE di MAGRO – La ricetta della nonna
DOLCI COI BAFFI – VALSESIA
BISCOTTI con lo ZAFFERANO & PASTE di MELIGA
CIMETTE DI CARDO al corallo
RICCIO DI MARE a GALLIPOLI foto Mauro DRAGONI
GRIGLIATA a CARMAGNOLA – Sagra del PEPERONE
foto Mauro DRAGONI
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