La MELA è il frutto più comune nella nostra società, ed è anche molto presente nei racconti: è avvelenata nella fiaba di Biancaneve, è il frutto proibito per Adamo ed Eva e nella mitologia greca si racconta della mela d’oro della discordia.
MARMELLATA CONFETTURA COMPOSTA
L’annosa diatriba fra MARMELLATA e CONFETTURA venne risolta dalla Comunità Europea con la direttiva 79/693 del 1979, recepita in Italia tre anni dopo con il DPR n. 401.
La MARMELLATA è un prodotto alimentare a base di zucchero e agrumi. La percentuale di frutta deve necessariamente superare il 20% e la tipologia ammessa comprende esclusivamente arancia, mandarino, limone, cedro, bergamotto e pompelmo. AGRUMI di cui è possibile utilizzare polpa, purea, succo, estratti acquosi e scorza.
La CONFETTURA può essere preparata con qualsiasi tipo di frutta. L’importante è utilizzare la polpa e mai in percentuale inferiore al 35%. Nel caso di una “CONFETTURA EXTRA” è necessario che la percentuale di frutta superi il 45% del totale.
Per la COMPOSTA – creata per la gioia dei cosiddetti “salutisti” -non esiste una regolamentazione vera e propria. Solitamente la frutta supera i due terzi del totale e la quantità di zucchero è sensibilmente inferiore rispetto alle altre preparazioni.
La MELA di AISM è un’iniziativa promossa dall’ Associazione Italiana Sclerosi Multipla e si svolge sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica il primo weekend di ottobre.
GRAZIE 2020
Grazie a tutti voi quest’anno siamo riusciti a raccogliere quasi 2 milioni di euro distribuendo più di 200.000 sacchetti di MELE. Anche in tempi difficili, La MELA di AISM è riuscita a raccogliere fondi preziosi per la ricerca scientifica e per i servizi destinati alle persone con sclerosi multipla sul territorio.
PASQUA 2021 - La MELA di AISM si è trasformata!
di mela
di zucca e mela
Con una donazione di € 10 riceverete a scelta:
1 confezione contenente 2 vasetti
1 confezione contenente 1 vasetto e 1 peluche
“LA MELA” – Giuseppe MORINA
LA MELA & EVA : la tentazione del peccato !!
Adamo ed Eva è un doppio dipinto a olio su tavola (209x80 cm ciascuno) di Albrecht DURER firmato e datato 1507, e conservato nel Museo del Prado a Madrid. L'opera è firmata su un cartellino appeso a un ramo vicino Eva, col monogramma e un'iscrizione: "Alebrtus Durer Almanus faciebat post Virginis partum 1507 A.D."
Adamo ed Eva (1565) -Tiziano Vecellio
ERCOLE e le TRE MELE D’ORO : l’undicesima fatica !!
Nella mitologia classica con Ercole che ruba le MELE d’ORO , il POMO diventa simbolo dell’eterna giovinezza e ancora come un dono divino, simbolo della perfezione (ispirato dalla sua forma rotondeggiante) e della bellezza.
Il giardino delle Esperidi è un luogo leggendario della mitologia greca.
Era stato donato da GEA a ZEUS che a sua volta lo aveva dato ad ERA come regalo nuziale ed in esso cresceva un MELO dai frutti d'oro custodito da Ladone - un drago immortale con cento teste, figlio di Tifone – e dalle tre Esperidi.
ERCOLE aveva impiegato otto anni e un mese a compiere le sue dieci fatiche. Euristeo, però, non volle riconoscere l’uccisione dell’idra di Lerna e la pulizia delle stalle di Augia, così gli impose altre due fatiche. Come undicesima fatica, l’eroe avrebbe dovuto portare a Micene i POMI DORATI delle Esperidi.
Ercole attraversò la Libia, l’Egitto e l’Arabia uccidendo tutti i mostri che incontrò sul suo cammino. Arrivato sulle montagne del Caucaso, sconfisse l’aquila che rodeva il fegato a Prometeo e liberò il titano dalle sue catene. Prometeo gli disse che per nessun motivo avrebbe dovuto cogliere i pomi delle Esperidi. Al suo posto, avrebbe dovuto mandare il titano Atlante. Atlante era una creatura gigantesca che reggeva il cielo sulle sue spalle, evitando che questo cadesse sulla Terra. Eracle raggiunse Atlante nella terra degli Iperborei e gli propose uno scambio: avrebbe sorretto il cielo al suo posto, se il titano fosse andato a prendere i pomi delle Esperidi. Lo scambio fu fatto. Quando Atlante tornò con i pomi, però, non volle tornare al suo posto e disse ad Ercole che sarebbe andato lui stesso a portarli a Euristeo. L’eroe fu costretto a ingannare il titano: fingendo di accettare la sua proposta, gli chiese di sorreggere il cielo per qualche minuto, in modo che lui potesse avvolgersi una benda intorno al capo per asciugare il sudore. Atlante accettò, ma Ercole, non appena si fu liberato del peso della volta celeste, raccolse i pomi e fuggì a Micene.
“Ercole nel giardino delle Esperidi” - dettaglio del quadro di Pieter
Paul RUBENS (olio su tela, 246×168,5 cm, 1638 circa)
"Esperidi” (trittico) - Hans von Marées, Munchen, Neue Pinakothek
LA MELA & NEWTON … la gravità !!
Il MELO di NEWTON in Inghilterra
La MELA & Guglielmo TELL
Monumento a Guglielmo Tell e suo figlio ad Altdorf, capitale del Canton Uri, nella Svizzera centrale
IL POMO DELLA DISCORDIA … la MELA alla più bella !!
Disastro nell’OLIMPO … GULPP !! IL GIUDIZIO DI PARIDE – il figlio del Re di Troia …
Una MELA d’ORO con la scritta “alla più bella” aveva scatenato una lite tra Afrodite, Era ed Atena e fu Paride a scegliere a chi donare il pomo per sanare la discordia (fu scelta Afrodite che promise a Paride l’amore della donna più bella, Elena).
IL GIUDIZIO DI PARIDE - Pieter Paul RUBENS
IL GIUDIZIO DI PARIDE - Pierre-Auguste RENOIR
MADONNA DELLA MELA (1400-1425) – DONATELLO
La Vergine, raffigurata a mezzobusto, stringe teneramente il Bambino a sé, mentre il piccolo, in un gesto di estrema naturalezza, cerca di coprirsi con il manto della madre; Maria avvicina al suo volto una MELA, simbolo del peccato originario, di cui Cristo sarà il redentore. In latino MELA si traduce “MALUM”, un gioco di parole che richiama alla mente l’albero della conoscenza, profanato dai progenitori.
La MELA – IL SIMBOLO DELLA CONOSCENZA
< Il POMO, anche ai nostri giorni, nelle scuole iniziatiche, è il simbolo della conoscenza poiché, tagliandolo in due (nel verso perpendicolare all’asse del peduncolo), vi si trova un pentagramma, tradizionale simbolo del sapere, disegnato dalla disposizione stessa dei semi > Robert Ambelain nell’ Ombre des Cathédrales
IL MITO DI AVALON, L'INSULA POMORUM DEGLI ANTICHI BRETONI
E CELTI
La mitica isola di Avalon che appare nel ciclo delle leggende arturiane fece la sua prima apparizione nel Historia Regum Britanniae di Geoffrey of Monmouth, del 1136. In questo importante resoconto sulla storia dei Re Britannici, Monmouth descrive Avalon come il luogo in cui venne forgiata Excalibur, la mitica spada di Re Artù. In questo suo primo testo Monmouth si riferisce ad Avalon come Insula Avallonis, mentre nel successivo, la definirà INSULA POMORUM : l'ISOLA DELLE MELE.
Etimologicamente si fa risalire l'origine del nome AVALON alle antiche lingue Corniche e Bretoni. In Gallese, per esempio MELA (APPLE) era pronunciata "abal",
mentre il melo era aball, per poi evolvere nel Gallese Medio (tra il XII ed il XIV secolo) in "aval" ed "avall", ed infine nel Gallese moderno "afal" ed "afallach". In antica lingua Bretone, invece, mela era "aval" e "avalou"al plurale.
Secondo il trattato di Monmouth:
"L'ISOLA DELLE MELE è chiamata dagli uomini ISOLA DELLA
FORTUNA (Insula Pomorum quae Fortunata vocatur), perchè essa
gli regala i suoi generosi doni sotto forma di mele (Sua enim aptae
natura pretiosarum poma silvarum parturiunt), uva, bacche ed
altre erbe che permettono all'uomo di vivere oltre i cent'anni.
Gli antichi poeti la descrissero come un Paradiso, per la fecondità
delle sue terre"
Si è anche pensato che il nome di AVALON potesse derivare dalle antiche leggende Celtiche, secondo cui l'isola allora chiamata Emain Ablach rappresentava il mondo dell'aldilà. In questo caso Ablach (che significa "ricco di alberi di melo") deriva dall' Irlandese antico aball (mela, appunto), simile al Gallese Medio afallach, parola che veniva utilizzata nelle traduzioni delle gesta arturiane dal Francese al Gallese per indicare proprio Avalon. Ognuna di queste derivazioni trova origine nell'antica radice proto–indoeuropea "Aballo – abal", da cui derivano l'inglese apple ed il lettone "abele".
La MELA viene quindi ad avere uno stretto legame con l'Aldilà,
quasi un FRUTTO dell’IMMORTALITA’, della SCIENZA e della
SAGGEZZA, un mezzo per entrare in contatto con l'Altro Mondo.
Nell'antica ballata inglese Thomays the Rymour (Thomas the Rhymer, cioè Thomas il rimatore) la REGINA DELLE FATE avverte il protagonista di non mangiare alcuna MELA o pera che cresca nel suo giardino, perché mangiare il cibo dei morti gli impedirebbe di tornare nel mondo dei vivi.
Dalla MELA d’ORO della DISCORDIA alle MELE MAGICHE della VITA
ETERNA
Gli Asi di Asgard volevano vivere per sempre, restare giovani e forti e la soluzione arrivò presto con la dea Idunn, spirito delle fate che portava con sé mele magiche.
IDUNN - una delle divinità femminili più venerate nei paesi del Nord Europa, la dea della giovinezza, colei che aveva il dono di impedire la morte e l’invecchiamento di tutti gli Asi. Parrebbe che in origine fosse sposa al dio della poesia Bragi, consigliere del padre degli dei Odino, e che avessero acquisito il potere della vita eterna grazie a particolari conoscenze mediche. Successivamente questo potere fu attribuito totalmente alle MELE MAGICHE , coltivate unicamente da Idunn. Il suo compito era, dunque, quello di distribuirle costantemente agli dei.
“IL TEMPO DELLE MELE” – film del 1980 diretto da Claude Pinoteau.
Il film, che ebbe uno straordinario successo di pubblico in tutto il mondo, rappresentò l'esordio cinematografico di Sophie Marceau, all'epoca quattordicenne, protagonista nel ruolo di una studentessa.
1 – 2 – 3 !!!
CANESTRA DI FRUTTA - CARAVAGGIO
Tra le opere surrealiste dell’artista belga MAGRITTE, molte
presentano come protagonista una MELA VERDE!
Nell’opera “Il figlio dell’uomo” Magritte riflette sul concetto dell’invisibilità, il visibile nascosto e il visibile apparente. L’uomo con cappotto, camicia, cravatta rossa e la tipica bombetta, appare spesso nei dipinti dell’artista. In questo caso il volto dell’uomo è nascosto dalla MELA VERDE. Questo dimostra come nella nostra quotidianità ci sono sempre oggetti nascosti da altri oggetti, ma il fatto che noi non li vediamo, non significa che in realtà non siano presenti. Ciò che non si vede, esiste! Dietro alla mela esiste il volto dell’uomo anche se invisibile a noi!
In questa versione delle “Mele mascherate” vediamo un’atmosfera luminosa, diurna, ma è presente anche la luna. Le due mele hanno il ramo e le foglie, ma non c’è nessun albero da cui si sono staccate. Esse si trovano su una spiaggia, ma non si capisce se siano a grandezza naturale o ingigantite perché non ci sono altri elementi con cui compararle. E infine le maschere ci portano ad altri dubbi: sono banditi o mele festaiole? Si vedono l’un l’altro o si nascondono? È un opera piena di contraddizioni, ognuno può dare una sua interpretazione e per questo è così affascinante!
Nell’opera “La camera d’ascolto” le dimensioni della mela crescono fino ad occupare tutta la stanza, dove non è più possibile entrare, è come un’invasione, un’occupazione di tutto il nostro spazio.
POMMES nelle Nature Morte di Paul CéZANNE
Nature morte aux pommes et aux oranges - Paul CéZANNE
Nature morte avec des pommes et une coupe – Paul CéZANNE
FRITTELLE DI MELE
STRUDEL di MELE
TORTA DI MELE
MELA IN CARTOCCIO
Nel cuore della MELA confettura di albicocche e amaretti
“Pasticceria Artigiana” – CAVOUR (TO) dal 1981 40 anni di delizie !!
CAVOUR : il borgo delle MELE … TUTTOMELE a novembre
CANDY APPLE : MELE STREGATE caramellate, dolce tipico americano preparato soprattutto in occasione della festa di Halloween!
Specchio specchio delle mie brame, chi è la più bella del reame?
Così Grimilde interrogava il suo specchio fatato, ma la risposta, sempre uguale scatenò la sua ira e il suo piano crudele divenne realtà. Astuta e malvagia, la regina pianificò il più famoso maleficio della storia delle fiabe con una MELA STREGATA, una splendida e appetitosa mela tinta di carminio che prometteva di essere dolcissima e croccante ma che in realtà nascondeva un perfido incantesimo. Ispirati dalla celebre favola di Biancaneve abbiamo dato vita a queste golose mele stregate caramellate, dolcetti evocativi da destinare ai piccoli mostri che busseranno alla vostra porta nella notte più paurosa dell’anno, e lo sarà ancor di più se ad accoglierli ci sarà una vera strega con tanto di bacchetta magica! Del resto non è Halloween senza dolcetti e scherzetti: cupcakes mostruosi, dolci tombe e golosi fantasmini, tutto è concesso per spaventare con gusto!
La MELA ROSSA di BIANCANEVE
Rif. articolo APPLE nella sez. Cibo e Arte
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