Quinta isola mediterranea per estensione territoriale, CRETA affascina per il suo mare e per la bellezza dei suoi paesaggi interni, vasti e incontaminati, dove è possibile gustare una cucina ricca e salutare, benedetta dal VINO e dall’ OLIO d’OLIVA e realizzata con i migliori prodotti dell’antico Regno di Minosse.
MEZéDES
Autentico vanto dell’arte culinaria cretese il MEZE' rappresenta fin dai tempi più remoti per l’isola di Candia, come fu ribattezzata dai veneziani che la dominarono per 465 anni, un rito collettivo al quale nessun cretese oserebbe mai sottrarsi.
Questa tradizione ci riporta agli antichi fasti dei banchetti dell’era ottomana, quando veniva offerta all’ospite un’infinita selezione di petits plats, che dovevano sedurre l’occhio prima ancora del palato, per la varietà di forme e colori delle diverse portate.
Una tradizione condivisa con molti altri paesi del Mediterraneo orientale, quella del meze, grazie alla diffusione di questo rito avvenuta per mano dei turchi; una delizia presente in tutta la Grecia, ma caratterizzata a Creta da una diversa tipologia di ricette.
Un MEZE' si compone di una sequenza di antipasti, di terra e di
mare, serviti caldi o freddi, come pretesto per brindare in buona
compagnia sorseggiando preferibilmente RAKI ghiacciato, una particolare
acquavite locale, ma anche il distillato dal sapore di anice (OUZO).
Oltre alle classiche salse di tzatziki (yogurt, cetrioli e aglio) e all’insalata greca (choriatiki) con formaggio feta e verdure di stagione che troviamo in tutta la Grecia, il MEZE' CRETESE propone alcune curiosità, come le lumache stufate al rosmarino (chochlii burburisti), una mistura di semola di grano e latte fermentato (xinochondros), gli involtini di foglie di vite farciti di riso (dolmathès), diversi tipi di fagottini (kallitsounia) e paste ripiene (sarikopitès, agnopitès, sfakianopitès) farcite con carni, verdure o formaggio. A sottolineare lo stretto legame con la cucina pugliese e veneta non possono mancare i dakos o koukouvaya (“friselle” di pane secco, ammollato e farcito con pomodoro, formaggio xinomyzithra, origano e olio d’oliva), la purea di fave e le triglie in savore di veneziana memoria.
Le TAVERNE sono i luoghi migliori dove pasteggiare a mezé e a Creta è possibile scegliere tra locali tradizionali e moderne ouzerie minimaliste.
Chochlii “burburisti” – Il nome di questa ricetta deriva dalla parola cretese “aburbura” che significa “a faccia in giù”.
Chochlii è la parola cretese per le LUMACHE, che nel resto della Grecia si chiamano “saligaria”. Chochlii deriva direttamente dal greco antico “kochlias”.
E i chochlii sono talmente entrati nella vita dei cretesi, che si contano diverse “mandinades” che le citano.
Le “mandinades”, tipici canti dell’isola, sono dei distici decapentasillabi , a rima baciata, che spesse volte si improvvisavano durante le feste popolari. La parola “mandinada” deriva dal veneziano matinada, canto mattutino.
Creta affascina per le coste con centinaia di chilometri di spiagge e scogliere e per le immense zone interne, caratterizzate da splendidi paesaggi di macchia mediterranea odorosa, distese a perdita d’occhio di coltivazioni di ulivi centenari e vigneti strappati alle rocce, luoghi incontaminati che nascondono siti archeologici, gole e villaggi tradizionali dove il tempo sembra essersi fermato.
La Strada del Vino da Heraklion si spinge nel cuore dell’isola, dove si producono i migliori vini. Oggi a Creta si producono ottimi vini biologici utilizzando antiche varietà di vitigni autoctoni rossi (kotsifali, liatiko, mandilari) e bianchi, decisamente più interessanti (vilana, dafni, plyto, malvasia). Le cantine aprono le porte per interessanti degustazioni e visite nei vigneti. Immancabile un tagliere di gruyere locale ed un buon calice di malvasia fresca.
Negli agriturismi dell’isola si può comprare direttamente dai produttori dell’ottimo olio extravergine d’oliva, tra i migliori del Mediterraneo, oltre a miele, composte di frutta e tisane dalle mille virtù.
CRETA – GUSTO & BENESSERE
Secondo uno studio comparativo compiuto dal medico francese Serge Bernard che ha preso in esame lo stile di alimentazione in sette diversi paesi, il modello alimentare cretese rappresenterebbe un valido antidoto per prevenire alcuni disagi e patologie connesse ad un’alimentazione scorretta e … garantire una lunga vita.
La cucina cretese risulta dunque sana oltre che appetibile, e questo per l’uso generoso d’ OLIO extravergine d’oliva che qui si produce da millenni (i cretesi ne consumano circa il triplo rispetto agli italiani), per l’abbondanza di piatti a base di VERDURE che si cucinano in osservanza ai precetti della religione cristiano-ortodossa che bandisce per lunghi periodi dell’anno i piatti a base di proteine animali, oltre ad un uso generoso di LEGUMI e molte varietà di erbe spontanee (dittamo, malotira) dalle proprietà aromatiche e officinali, usate per la preparazione di piatti, infusi e distillati.
Heraklion ospita nel suo centro storico lungo la 1866 Str. un vivace MERCATO, il luogo migliore per scoprire, degustare e acquistare i prodotti tipici che provengono da ogni angolo di Creta, ma anche solo per gustare un bicchiere di ouzo o un caffè greco.
All’inizio dell’estate incuriosiscono i baccelli di bamia, piccoli cornetti di color verde brillante da lessare con salsa di pomodoro, le foglie tenere di vite, da scottare e farcire con riso, mentre i banchi di formaggio ostentano forme di malaka, athotyros, myzithra e xygala.
Nell’area delle pescherie spuntano le TAVERNE, come quella di Petros che propone solo pochi piatti: zuppa di pesce kakavià, sardine e calamari. Con un po’ di fortuna è possibile ordinare anche un polpo alla griglia, cucinato davanti agli occhi dei passanti, proprio all’ingresso delle taverne.
I cretesi prediligono le taverne del vicolo di Thodosaki Street, che s’innesta in 1866 Str.
Da assaggiare sicuramente lo SCARO in salsa di pomodoro.
Il pesce pappagallo del Mediterraneo (Sparisoma cretense) (Linnaeus, 1758) conosciuto anche come scaro è un pesce osseo marino appartenente alla famiglia degli Scaridae.
< Lo SCAROS: eccezionale, curioso, unico. Il pesce che appartiene all’isola di Creta e alle sue tradizioni più remote e particolari è lo σκάρος – scàros, “sparisoma cretense” nella sua denominazione scientifica, con cui è conosciuto in Italia. Appartiene alle specie dei “pesce pappagallo” e vive solo in acque calde, a profondità di circa 50 metri e fondi rocciosi con ricchezza di alghe … Già, perché lo sparisoma cretense è un pesce prevalentemente vegetariano! Infatti le interiora di questo pesce, che rappresentano una grossa percentuale del suo peso, sono commestibili e non vanno eliminate prima della cottura (il pesce va però pescato al mattino presto, quando è ancora a stomaco vuoto!).
Possiamo dire che le interiora sono addirittura la parte più prelibata, il loro gusto infatti, una volta fritto lo sparisoma, ricorda quello dei frutti di mare. Proprio perché anche le interiora si mangiano è un pesce che va consumato freschissimo, il ristorante che ve lo offre in menù sarà sicuramente all’altezza delle aspettative.
La ricetta tipica prevede la frittura del pesce e il suo condimento con una salsa, preparata a parte, a base di pomodoro, cipolle e vino bianco.
Altra particolarità, che ritengo utile segnalarvi affinché non vi sediate a tavola impreparati, è che questo piatto tradizionale può essere servito freddo. Veramente vi auguro di trascorrere una vacanza a Creta nel periodo di fine agosto e inizio settembre; questa è la stagione in cui questo pesce si può trovare nelle taverne e nei ristoranti migliori, soprattutto sul lato sud dell’isola >
I LUOGHI del RISTORO : TAVERNE e KAFENìA
I cretesi socializzano molto fuori casa e uno dei modi in cui preferiscono farlo è condividendo un pasto.
L’atmosfera è ovunque rilassata e informale . Il cibo è semplice, ma squisito se cucinato bene. Talvolta persino i cocktail diventano speciali, con almeno un ingrediente isolano: prodotti tradizionali come petimezi (sciroppo di mosto), miele di timo o latte di capra.
COCKTAILS a GOLDEN BEACH - CHRISSI Island
Nella piccola isola disabitata non c’è offerta di ristorazione … si arriva con il cibo e l’acqua nello zaino … poi la sorpresa dei COCKTAILS sulla spiaggia … il GHIACCIO scaricato dal traghetto …
MATALA - Nel XX secolo e prima, questo era semplicemente un tranquillo villaggio di pescatori, uno dei tanti, prima che gli hippies lo scoprissero e lo catapultassero alla ribalta internazionale. È anche in una canzone di Joni Mitchell. Altri nomi famosi di quell'epoca che trascorsero un po' di tempo a godersi il sole e lo stile di vita di Matala sono Joan Baez , Janis Joplin e Bob Dylan.
MOJITO a RED BEACH – MATALA
Il sentiero sale dal centro del villaggio e scende appena a sud di Matala per raggiungere la spiaggia di "Kokkinos Ammos" - che significa "Sabbia Rossa".
Come Matala, questo era un luogo popolare tra i figli dei fiori. A differenza di Matala, ha mantenuto un po' più di spirito libero. E’ una delle spiagge preferite dai nudisti.
Atmosfera rilassata a Sarakìniko Beach – isola di GàVDHOS
E’ la terra più a sud d’Europa, la più grande delle isole al largo di Creta. E l’unica con una popolazione significativa. Piccola e brulla, la sua attrattiva principale è proprio l’isolamento. 50 Km di mare agitato e profondo oltre 3000 metri la separano dalla costa di Creta.
Sarakìniko è la località turistica principale all’ombra di ginepri e tamerici, la più vicina al porto di KARAVE' , nascosto dietro un promontorio.
FALàSARNA
La costa occidentale di Creta è spettacolarmente bella … si snoda per la maggior parte in alto sopra il mare, con magnifici panorami. La discesa da Plàtanos fino alle bellissime spiagge di FALàSARNA attraverso una serie di tornanti, sopra una piana costiera con serre per la coltivazione di pomodori, meloni, peperoni …
BIG BEACH – la spiaggia più grande a sud, Trattorino rider ...
La spiaggia più piccola e riparata a nord, prima dell’antica città con il porto (sito archeologico). Si scende dal bar Orange & Blue
Taverna sulla spiaggia
HANIA'
La capitale spirituale di Creta. E’ una delle città abitate da più tempo al mondo …
l’antica Kydonia era infatti una consistente comunità minoica …
Intorno al porto veneziano c’è un meraviglioso groviglio di strade, una labirintica città vecchia racchiusa dalle mura e zeppa di rovine ottomane, bizantine e minoiche.
HòRA SFAKìON
TAVERNA The Three Brothers
Schiacciato tra il mare e le montagne, il piccolo borgo marinaro è un’ottima base per esplorare i dintorni. Come sentirsi a casa … su e giù per la viuzza dal porto vecchio alla spiaggetta di Vrìssi fino alla piazzetta dello Stavris accanto alla chiesetta con la campana … i tavolini bianco-azzurro all’ombra degli alberi per una buona colazione : imperdibile l’immancabile yogurt con miele!! Oppure la moderna Niki’s Bakery sulla strada interna con ottimi prodotti da forno e non solo …
Numerose TAVERNE lungomare e al porto i collegamenti con l’isola di GàVDHOS o le località costiere come LOUTRO’…
TAVERNA Delfini – L’ultima prima del porto. Dalla terrazza affacciata sulla minuscola striscia sabbiosa splendida vista sul lungomare !!
KàTO ZàKROS
Una deliziosa spiaggia di sabbia e ciottoli …
Akrogiali – l’ultima taverna sul lungomare
La strada del porto conduce al Palazzo di Zàkros … il porto, ora perduto sotto il mare, fu il motivo principale della costruzione del palazzo minoico, essendo il primo approdo a Creta per il commercio proveniente da Egitto, delta del Nilo e Medio Oriente. Tra le rovine sono stati trovati lingotti di rame importati da Cipro, zanne di elefante dalla Siria , oro e materiali preziosi dall’ Egitto.
Oltre il Palazzo uno sterrato che attraversa bananeti e uliveti conduce alla Valle dei Morti (gola di Zàkros) : in alto, sulle pareti rocciose, vi sono le grotte utilizzate come tombe in epoca minoica e precedente …
MALIA
IRAKLIO
BENVENUTI a CRETA :
< italiani-greci: una razza, una faccia! >
Rif. articolo CRETA – SAPORI e dintorni nella sez. Cibo e Arte
Reportage fotografico by Barbara CARICCHI
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