Tra le numerose iniziative in calendario nella città di MARSALA, ad ottobre
l’ inaugurazione del “Museo del Vino” a Palazzo Fici dedicato a
John Woodhouse, a 250 anni dalla prima spedizione da Capo Boeo a Liverpool
delle prime botti di Perpetuum (era il 1773).
Il Perpetuum era il vino dei contadini marsalesi dell’epoca, al quale l’imprenditore inglese aggiunse dell’acquavite per evitare che si guastasse durante il viaggio in nave, creando di fatto il Marsala, il vino liquoroso divenuto famoso in tutto il mondo.
I forti legami tra la città di Sicilia e l’Inghilterra saranno suggellati dalla presenza a Marsala dell’Ambasciatore britannico in Italia, Sir. Edward Llewellyn, in occasione dell’11 maggio, ricorrenza dello “Sbarco dei Mille” avvenuto anche grazie alle navi inglesi presenti nel porto.
11 MAGGIO 1860 – Giuseppe GARIBALDI entrò nella città
con i suoi garibaldini.
Lo sbarco a Marsala fu uno dei momenti iniziali della spedizione dei Mille di
Giuseppe Garibaldi, partiti da Quarto presso Genova il 5 maggio 1860 con due piroscafi
Piemonte e Lombardo, che si concluderà con l’unificazione d’Italia dopo una serie
di battaglie e rivolte nel Regno delle Due Sicilie.
La vicenda ebbe quali protagonisti anche le navi dell’Armata di Mare delle Due Sicilie e due vascelli da guerra della Royal Navy britannica.
Al mattino dell’11 maggio, i due piroscafi a vapore giunti nei pressi delle isole Favignana e Marettimo furono individuati dal semaforo della punta della Provvidenza che segnalò la scoperta alle navi da guerra della Real Marina del Regno delle Due Sicilie.
Le navi distanti 20 miglia non riuscirono ad impedire lo sbarco che avvenne a Marsala verso le tredici e trenta dell’11 maggio.
I Mille decisero di puntare a Marsala alla notizia da parte dell’equipaggio di un veliero inglese che il porto della città lilibetana non era protetto da vascelli borbonici, mentre erano presenti due navi inglesi - Argus e Intrepid.
L’assenza di borbonici, confermata anche dal capitano di una paranza da pesca Antonio Strazzera, convinse Garibaldi a dirigersi verso Marsala.
Il Piemonte (dove era imbarcato Garibaldi) raggiunse il molo, attraccando in mezzo ad alcune navi mercantili inglesi, mentre il Lombardo si arenò in una secca nei pressi del faro, costringendo i suoi occupanti a raggiungere la spiaggia con le scialuppe.
Anche lo sbarco del materiale (che si trovava perlopiù a bordo del Lombardo, di maggiore stazza) fu effettuato con l’aiuto delle barche presenti nel porto.
Oltre al ruolo delle navi britanniche nello sbarco di Garibaldi e dei Mille nel
1860, altri legami tra Marsala e l’Inghilterra sono rappresentanti dalle ricerche
archeologiche avviate sull’isola di Mothia da Joseph Whitaker, dall’opera
dell’archeologa subacquea Honor Frost, che dai fondali sabbiosi di Punta
d’Alga portò alla luce la Nave Punica, oltre alla Chiesa Madre dedicata a San
Tommaso Becket, vescovo di Canterbury.
MARSALA 250 :
da John WOODHOUSE a Vincenzo FLORIO
Nel 1833 Vincenzo Florio acquistò un baglio (bagghiu, in lingua siciliana :
fattoria fortificata con ampio cortile) a Marsala sul mare e fondò le
Cantine FLORIO, scalzò via gli inglesi decidendo di produrre il
vino liquoroso MARSALA e facendone il porta bandiera della Sicilia nel
mondo. Il Baglio Florio è stato restaurato e rimodernato negli ultimi anni.
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