21 giugno: si fa festa al MARTINI Pop Up Bar ai Dazi di MILANO !!
Una location d’eccezione, un aperitivo di qualità e un importante anniversario da festeggiare.
Chiara Ferragni volto di Martini 2023
TORINO 1863 : MARTINI & ROSSI – VISIONE & CREATIVITA’
Dall’intuizione di Alessandro MARTINI - imprenditore illuminato originario di Firenze - & Luigi ROSSI – erborista e liquorista di talento creativo – scaturì il MARTINI® Rosso, vermouth le cui fragranze botaniche solleticavano il naso dei passanti in Via Dora Grossa a Torino …
Il suo inequivocabile colore scuro è dovuto al caramello …
La ricetta di questa originale miscela è sempre viva ed attuale. Gli artigiani di oggi sono l’ottava generazione di MARTINI® Master Blender, sulle orme dei predecessori.
La ricetta originale del MARTINI® è tenuta rigorosamente sotto chiave, con una selezione annuale di oltre 500 campioni di erbe aromatiche …
Nelle colline dell’Astigiano in Piemonte gli spumanti fecero la loro prima comparsa nel 1850. Ed è qui, a Santo Stefano Belbo, che ha sede la cantina dove circa 300 viticoltori, molti dei quali collaborano con l’azienda da generazioni, producono “l’oro delle colline”: il Moscato bianco.
La storia della cantina di Santo Stefano Belbo è relativamente recente, essendo subentrata a quella storica di Montechiaro d’Asti nel 1959.
Dal 1864 gli stabilimenti enologici MARTINI & ROSSI sono di casa a Pessione, frazione di Chieri, proprio accanto alla linea ferroviaria Torino-Genova che ha avuto un ruolo fondamentale nelle ambizioni di espansione in Italia e nel mondo.
1868 - Concessione dello Stemma Reale Sabaudo
Premi e riconoscimenti internazionali
L’Aperitivo BIANCO ROSSO ROSATO FIERO EXTRA DRY in bottiglia
FIERO & TONIC in lattina
Martini Riserva Speciale RUBINO - Lanciato nel 2017, utilizza come base selezionati vini italiani e piccoli quantitativi di corposo Langhe DOC Nebbiolo miscelati, in particolare, con gli estratti di Cardo Santo italiano e di legno di Sandalo Rosso del Centrafrica che danno origine ad un vermouth dal brillante colore rosso rubino, da cui il nome. Vermouth corposo e complesso, dal lungo retrogusto, con gradazione di 18°.
Martini Riserva Speciale AMBRATO - La miscela floreale e aromatica dei piccoli quantitativi di Moscato d’Asti DOCG, utilizzati assieme a selezionati vini italiani per creare la base, conferisce a questo vermouth un aroma dal delicato profumo di miele. Le gialle scorze di Cinchona dell’Ecuador e il Rabarbaro cinese gli conferiscono un gusto leggermente amaro che aromatizza ed esalta il sapore dei vini.
Martini Riserva Speciale BITTER - Tre rari ingredienti botanici (zafferano, angostura e columba) sono alla base di questo premium bitter, donando al suo sapore una ricchezza e una complessità uniche grazie a diversi livelli di amarezza. Martini Riserva Speciale Bitter viene lasciato riposare negli stessi tini utilizzati per il Vermouth di Torino Martini Riserva Speciale e la sua formula contiene anche l’ingrediente proprio del vermouth, l’artemisia italiana, la cui combinazione con le altre botaniche permette al suo singolare e complesso sapore amaro di armonizzarsi perfettamente con il vermouth.
Dal 1993 la società MARTINI & ROSSI fa parte del gruppo multinazionale facente capo a Bacardi Limited, di proprietà della famiglia Bacardi.
CASA MARTINI a Pessione : una realtà tutta da scoprire !!
MUSEO ENOLOGICO nelle vecchie cantine della villa
ERBE AROMATICHE e VERMOUTH : questione di naso !!
MONDO MARTINI GALLERY
STABILIMENTO PRODUTTIVO, BAR ACCADEMY e DEGUSTAZIONE
NATURA : uve & erbe aromatiche
Il MUSEO MARTINI fu inaugurato nel 1961, magistralmente ambientato in 16 sale, ricavate nelle antiche cantine della villa settecentesca che fu sede nel 1864 dei primi stabilimenti Martini & Rossi a Pessione di Chieri.
La raccolta è costituita da più di 600 reperti legati alla storia del vino a partire dal VII secolo a.C. fino ai giorni nostri. Il percorso si divide in due settori: archeologico e storico.
Nelle sale si trovano dei reperti in terracotta di epoca Egizia, concesse in deposito dal Museo Egizio di Torino.
Molto interessanti sono le attrezzature della cantina Romana, come il “Dolium”, grosso recipiente in terracotta per la fermentazione dei mosti; le “Anfore” per il trasporto e l’invecchiamento dei vini.
Cantina romana : DOLIUM & ANFORE (Seria & Seriola)
Nelle vetrine trovano alloggiamento le “Idre”, usate per contenere l’acqua portata sulle mense; le “Anfore Vinarie”, usate per il trasporto dei vini; i “Crateri”, che servivano per miscelare il vino con una prestabilita quantità di acqua, erano anche usati per aromatizzare sia dai Greci che dai Romani.
Torchi e volte
Torchio “latino”, 1721, Palazzo Canavese a Torino
La leva lunga 11 metri è ricavata da un unico tronco
Più avanti si scoprono i torchi in legno realizzati a mano tra il XVII e XX secolo, i carri in legno per il trasporto dei vini, come la Carrera che poteva contenere fino a 400 litri di vino, vari carri agricoli in legno e carri per funzioni religiose scolpiti e dipinti a mano, il più antico risale all’anno 1653.
Carro agricolo piemontese 1861 - dettaglio
Interessanti sono i primi alambicchi costruiti in rame e riscaldati con stufe a legna.
Nel reparto dei tini e delle botti, ci troviamo davanti all’affascinante “Mastodonte” del 1860, una botte interamente costruita in legno di rovere, che poteva contenere fino a 20.000 litri di vino.
Bottiglie & Cavatappi
ERBE AROMATICHE e VERMOUTH
01 - “VINO FIORE”
02 - AROMI e GUSTO – La magia delle Erbe
03 - NASCE IL MARTINI
04 - LA RICETTA SEGRETA
Alambicchi di rame
SPUMANTI
La vocazione spumantistica di MARTINI nasce con l’azienda : il suo primo prodotto porta la data del 1863 e coincide quindi con l’anno di fondazione.
L’ ASTI SPUMANTE, che si ricava al 100% da uve di MOSCATO BIANCO, diventò immediatamente la punta di diamante della sua produzione.
METODO CLASSICO e METODO MARTINOTTI
Il processo produttivo utilizzato per realizzare gli SPUMANTI MARTINI è il METODO MARTINOTTI. Ideato nel 1895 dall’enologo piemontese Federico Martinotti rappresentò una innovazione decisiva per il comparto dello spumante. In precedenza era utilizzato unicamente il METODO CLASSICO caratterizzato dalla rifermentazione dei vini in bottiglia : procedimento lungo e poco adatto ad esaltare la freschezza e l’aromaticità di prodotti quali l’Asti Spumante e il Prosecco.
L’idea rivoluzionaria di Martinotti fu di indurre la rifermentazione nelle autoclavi. All’interno di questi grandi contenitori idonei a resistere alla pressione, i vini-base assemblati dal Wine Master, con l’aggiunta di lieviti, fermentano creando lo spumante : l’anidride carbonica che si libera durante il processo genera, dissolvendosi nel vino, il tipico perlage di bollicine.
MONDO MARTINI GALLERY
Medagliere onorificenze
VITTORIA & FAMA nelle etichette
PUBBLICITA’
Gli anni ’70 e ’80 si caratterizzano anche per le grandi campagne di comunicazione internazionale e per il mecenatismo artistico.
Il primo passo fu la cartellonistica d’autore.
San Marco
Cappiello
Muggiani
Dudovich, 1920
Marcello Dudovich firma nel 1920 per la Martini & Rossi la Dama Bianca. Tra gli illustratori della cartellonistica Martini si annoverano anche Giorgio Muggiani, che nel 1921, cioè nel primo dopoguerra, realizza per la Martini & Rossi un manifesto litografico.
Dudovich, 1950
Riccobaldi
È Armando Testa il nome più noto legato alla comunicazione pubblicitaria di Martini & Rossi. È sua l’illustrazione del Gran Spumante Riserva Montelera, un’immagine in cui protagonista è una bottiglia vestita con cappa di seta e papillon.
Testa, 1946
Testa fu anche autore di numerosi bozzetti, tra i quali il gallo realizzato con un collage di etichette a simboleggiare gli ingredienti dei cocktail.
Bersier
Droit
Anche Andy Warhol lavorò come pubblicitario alla fine degli anni cinquanta. Tra i suoi committenti c’era anche la Martini & Rossi, che si affidò a lui per una campagna destinata al mercato americano nei colori guida del rosso (per il sweet Martini - com’era denominato negli USA il Martini classico) e del verde (per il Martini dry).
L’azienda debuttò nel Carosello il 3 febbraio 1957, tra i primi quattro filmati c’era anche quello della China Martini, interpretato dagli attori Ernesto Calindri e Franco Volpi.
Tra gli anni novanta e l’inizio del Duemila vengono ingaggiati Charlize Theron, Sharon Stone, Gwyneth Paltrow e George Clooney.
SPORT : dal ciclismo al MARTINI Racing
La prima sponsorizzazione si verifica a Torino nel 1925 con la Gran Coppa Martini & Rossi.
Nel Giro d’Italia del 1934 la società abbina il suo nome ai Gran Premi della Montagna e affianca alla corsa due carri pubblicitari.
Nel Giro d’Italia del 1936 allestisce una lussuosa Isotta Fraschini 8 cilindri con la grande sagoma di una bottiglia di China montata sul bagagliaio che percorre le strade al seguito degli atleti.
La MARTINI & ROSSI si avvicina al mondo delle corse automobilistiche nel secondo dopoguerra. I primi approcci sono da sponsor esterno : il logo viene esposto sui ponti pubblicitari e sulle transenne che delimitano i circuiti.
Nel 1968 il Martini Racing Team fa il suo debutto sul circuito di Hockenheim, nell’ambito di un’iniziativa della filiale Martini & Rossi dell’allora Germania Ovest.
L’avventura vera comincia nel 1971 nella categoria Endurance (gare di durata su pista) quando il Martini Racing Team si impegna ufficialmente nel campionato mondiale sportprototipi acquistando due Porsche 917, in versione K e LH, dalla casa tedesca. Dello stesso anno la vittoria in due classiche come la 12 Ore di Sebring e la 24 Ore di Le Mans.
Quello tra PORSCHE e Martini Racing sarà un binomio di successo, che culminerà con i titoli mondiali del 1976 e del 1977, una collaborazione che si chiuderà nel 1980.
Il nuovo capitolo si chiama LANCIA : nel 1981 la Lancia Beta Montecarlo diventa campione mondiale con i colori del Martini Racing.
Il debutto in Formula 1 risale al 1972, con una scuderia italiana, la TECNO.
Dopo quella prima esperienza, il Martini Racing Team nel 1975 sigla l’accordo con la BRABHAM di Bernie Ecclestone. Le monoposto sono guidate da Carlos Pace e Carlos Reutemann, che in quell’anno metteranno a segno una vittoria a testa. La Brabham Martini correrà sino al 1978.
L’anno successivo, il Martini Racing sarà insieme alla LOTUS del neo campione del mondo Mario Andretti.
Il marchio Martini tornerà al grande motorismo nel 2006-2008: come sponsor della scuderia FERRARI.
Nell’arco di dieci anni, tra il 1982 e il 1992, con la LANCIA si imporrà per sei stagioni consecutive (1987-1992). I circuiti vedranno inizialmente la Lancia 037 e poi, dal 1985, tutte le successive versioni della Lancia Delta, fino alle EVO gestite dalla famosa Scuderia JOLLY CLUB. Al volante, piloti famosi della categoria: Röhrl e Alen, Kankkunen, Biasion, Cerrato e altri.
Chiusosi quel ciclo, tra il 1994 e il 1996 la FORD Escort Martini Racing dominerà con Franco Cunico il campionato italiano sempre con la Scuderia JOLLY CLUB. L’ultimo atto dell’avventura nel rally si situa tra il 1999 e il 2002, ingaggiando Sainz e McRae.
Dal 2014 al 2018 Martini è stato lo sponsor principale del team di F1 WILLIAMS.
Tra i premi sportivi promossi dal Martini International Club sono molti i trofei che, negli Stati Uniti, venivano consegnati annualmente ai migliori atleti di varie discipline, tra cui la vela, la motonautica, l’automobilismo, la scherma, il tennis e l’ippica, ai quali si aggiungeva un riconoscimento riservato ai ’’giornalisti e commentatori sportivi’’.
I premi furono realizzati dalla gioielleria Tiffany di New York.
Trofeo Driver of the Year
Trofeo Power Cruiser
Trofeo Racing Sailor
STABILIMENTO PRODUTTIVO
BAR ACCADEMY e DEGUSTAZIONE
MARTINI & GIN
MARTINI NEGRONI
SPECIALE MARTINI COCKTAIL EXPERIENCE 160° ANNIVERSARIO
VERMOUTH CLASS
PASTIGLIE LEONE dal 1857 : MARTINI ROSSO & MARTINI FIERO
TERRAZZA MARTINI a Milano
Agli ultimi piani del grattacielo di Piazza Diaz, il luogo più suggestivo per godersi una vista privilegiata sul Duomo e su tutta la città.
Da sempre protagonista del lifestyle e simbolo di eleganza, è il luogo ideale per chi vuole vivere esperienze indimenticabili nell’iconico stile Martini declinato in chiave contemporanea. Uno spazio luminoso ed evocativo che può trasformarsi per ogni tipo di evento privato e di business. La cornice perfetta per l’esperienza dell’aperitivo con vista.
2018 - Terrazza Martini a Milano ha celebrato i suoi 60 anni con
un’immagine completamente rinnovata.
1100 mq, 5 sale per eventi su 3 piani che si sviluppano in modo da garantire un percorso di costante scoperta, con punti di vista inattesi che svelano nello spazio il brand Martini e la sua identità.
La sensazione per l’ospite è quella di vivere un’esperienza unica e multisensoriale, in un ambiente pensato su misura, che riprende i materiali del progetto originario dell’architetto Tomaso Buzzi nel 1958, con un richiamo ai marmi del Duomo e alle pietre della sua piazza.
Negli arredi prodotti da Effebi sono stati molteplici i materiali impiegati: dal legno in noce canaletto e wengè, al ferro e reti metalliche, fino al marmo e l’ottone per le parti dell’area lounge bar.
TERRAZZE MARTINI nel mondo
Le Terrazze Martini sono il segno rappresentativo del modo di comunicare del gruppo MARTINI & ROSSI (multinazionale di origine italiana del Gruppo Bacardi). Sono nate tra la fine degli anni Cinquanta e la prima metà degli anni Sessanta con una formula che interpreta il clima sociale di quegli anni di benessere, di storia e cultura.
La prima Terrazza nasce a Parigi nel 1948 nella sede al numero 52 degli Champs Elysèes dalla volontà dei dirigenti della società francese di aprire uno spazio di rappresentanza per accogliere ospiti di rilievo. Molti personaggi famosi legati al mondo del cinema e della moda frequenteranno nel tempo la terrazza.
All’apertura di Parigi ne seguirono altre sparse per il mondo:
Milano Barcellona Bruxelles
La prima Terrazza Martini extraeuropea venne aperta nel 1963 a San Paolo del Brasile, in cima all’edificio del Conjunto Nacional.
Rio de Janerio Londra Casablanca
Nel 1965 fu inaugurata a Genova l’ultima Terrazza Martini, al trentunesimo piano del grattacielo di Piazza Dante. La sua realizzazione fu anche stavolta affidata a Tomaso Buzzi.
Oggi l’attività prosegue a MILANO e PESSIONE
Sullo sfondo TERRAZZA MARTINI a PESSIONE di CHIERI
Reportage fotografico Casa MARTINI by Mauro DRAGONI e Barbara CARICCHI
© Copyright Barbara Caricchi ARTIVAMENTE – Tutti i diritti riservati