SOVRANI a TAVOLA - Pranzi imbanditi nelle corti italiane.
Alla Reggia di Venaria fino al 28 gennaio 2024
Dal Rinascimento al Novecento alle TAVOLE di PAPI, PRINCIPI e RE … un viaggio curioso e affascinante attraverso l’esposizione di dipinti, argenti, splendidi servizi di porcellana provenienti da tutte le principali corti italiane.
Un suggestivo percorso dalla cucina alla sala da pranzo … dalle ricette ai menu …
Il valore del sale e le preziose saliere in mostra …
Urbino - Bottega di Patanazzi. Saliera con arpie e stemma gonzaghesco (1580 ca.). Maiolica dipinta in policromia (Mantova, Museo di Palazzo Ducale)
Lampada ananas
Tra vasellame prezioso e l’arte della piegatura …
L’ingegnosa “invenzione” per ossigenare il vino …
SOVRANI a TAVOLA raffigurati nei numerosi quadri esposti provenienti da musei e collezioni private …
L’ora del the
Il Doge Banchetta La Serenisima Signoria Con Il Senato … recita il cartiglio
Cena Fatta in Teatro A’ San Gennaro Alli Duchi Del Moro … recita il cartiglio
Atmosfera partenopea
Dal servizio alla francese con tutto in tavola al servizio alla russa con la sequenza delle portate …
Menu per destare stupore e meraviglia …
E’ nel Rinascimento che si afferma la struttura del pasto a più portate :
ad un primo gruppo di portate di credenza (cibi dolci o salati, freddi o secchi, preparati con largo anticipo dal credenziere) seguono i piatti caldi di cucina per chiudere con una seconda uscita di credenza.
Il servizio alla francese mantiene la suddivisione in serviti. Tutte le portate dello stesso servito vengono messe in tavola contemporaneamente per cui necessitano tavole ampie per numerosi piatti di portata e apparati vari come alzate trionfali e scaldavivande. I commensali fanno il loro ingresso con le tavole già imbandite con il primo servito. Le portate sono tantissime ma ciascuno può servirsi soltanto di quelle più vicine. Di fatto non si assaggia tutto …
Nella seconda metà del ‘700 si dà ordine alle pietanze per tipologia e accostamento di sapori : entrée con zuppe e pesci, moyen con arrosti e piatti forti, entremets e desserts con patè, formaggi, verdure, frutti, biscotti e dolci al cucchiaio.
Il servizio alla russa viene di fatto codificato nel 1810 dall’ambasciatore dello zar a Parigi, principe Kourakin, che fa trovare ai suoi invitati una tavola riccamente apparecchiata ma senza pietanze in mostra. I cibi vengono serviti uno alla volta da camerieri. Si assaggia tutto senza sprechi.
SOVRANI a TAVOLA - Pranzi imbanditi nelle corti italiane
alla Reggia di Venaria.
A cura di Andrea Merlotti con Silvia Ghisotti e Clara Goria con la collaborazione delle più importanti ex-residenze reali d’Italia, dal Quirinale alle Regge di Capodimonte e di Caserta, dal Palazzo Reale di Milano a Palazzo Pitti, fino ai Palazzi Reali di Napoli e di Torino. Ma molti altri sono i musei italiani ed europei che hanno prestato le loro opere.
I figli del RE nella pubblicità BUITONI
Reportage fotografico by Mauro Dragoni
Ancora riferimenti al CIBO nelle 3 grandi tele di Giorgio VASARI – pittore, architetto e storiografo aretino (1511-1574) - per il refettorio dell’ABBAZIA di SAN PIETRO a Perugia, dal 1763 esposte nella Cappella del Sacramento nella navata sinistra della basilica.
Il ciclo pittorico - olio su tela , 1566 - raffigura tre episodi tratti dall’Antico e Nuovo Testamento e dall’agiografia di San Benedetto
Il profeta Eliseo monda i cibi infetti
< Eliseo fa diventare dolce con la farina l’amarissima olla, i cibi della quale, guasti dalle coloquinte, i suoi profeti non potevano mangiare > scrisse il Vasari.
La scena del Vecchio Testamento all’interno di una architettura in rovina sovrastata dalla natura si caratterizza per l’intensa espressività dei personaggi in una vasta gamma di atteggiamenti.
Un forte richiamo a Michelangelo nella figura di profilo in primo piano a dx : un vecchio osserva l’evento e porta la mano alla barba richiamando il gesto del Mosè marmoreo della tomba per Giulio II in San Pietro in Vincoli a Roma.
Nozze di Cana
La scena del Nuovo Testamento con il miracolo della conversione dell’ acqua in vino all’interno di un ambiente delimitato da due rampe di scale che si congiungono in una balconata.
Attorno alla tavola rotonda, al centro, i protagonisti dell’evento, tutti caratterizzati da una diversa espressione e postura. L’attenzione e la cura per i dettagli si esprime nella ricercatezza delle vesti delle donne in primo piano e delle suppellettili.
Miracolo della mensa di San Benedetto
Essendo mancata la farina e il grano ai monaci di San Benedetto, miracolosamente gli angeli di Dio portano con muli la farina al convento.
L’impianto, le architetture sullo sfondo, il movimento, la minuziosità nella rappresentazione dei personaggi sono alla base della tela. La maniera sofisticata dell’ artista si manifesta negli eleganti profili e nelle gestualità delle mani che conferiscono movimento alla narrazione.
Preziose espressioni del manierismo cinquecentesco importato a Perugia da uno dei più fedeli estimatori di Michelangelo, le tele testimoniano il magistero del Vasari nella pittura, arte nella quale si era già cimentato nel Palazzo della Cancelleria a Roma, nel refettorio della Chiesa di Sant’Anna dei Lombardi a Napoli, nella Sala dei Cinquecento a Palazzo Vecchio in Firenze.
Vasari è ricordato soprattutto per la sua grande opera storiografica Le Vite, una storia dell’arte narrata attraverso le biografie dei singoli artisti italiani operanti tra il Medioevo e il Rinascimento.
Giacomo Dei, l’abate del Monastero di San Pietro a Perugia, intuita la novità del linguaggio di Vasari, commissionò le tre tele all’artista che personalmente le mise in loco nella Pasqua del 1566, anno del suo secondo soggiorno umbro.
Dopo tanta bellezza una MERENDA da RE all’Antica Latteria di Perugia in via Baglioni.
Brioscia con panna e cioccolato in tazza da leccarsi i baffi !!
< Qualità, tradizione, panna a volontà. Tutta l’arte e la bontà del maritozzo perugino. Montiamo la panna a mano dal 1925 >
Il piccolo locale è rimasto lo stesso … catturano l’attenzione le lucide piastrelle dipinte con vivaci cromatismi nel 1930 da un maestro delle scuole elementari, Federico Berardi (1881-1958).
Scene di vita agreste nelle fattorie olandesi attraverso suggestivi idilli bucolici …
T’amo, o pio bove, e mite un sentimento di vigore e di pace al cor m’infondi … recitano i celebri versi di Giosuè Carducci
Mucche, latte e sante parole … “l’uso dei latticini è fonte di salute … ”
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