DUCA DELLA CORGNA - ASCANIO – UMBRIA - Indicazione Geografica Tipica – GRECHETTO


Cantina del Trasimeno s.c.a. – Castiglione del Lago (Perugia)



ASCANIO DELLA CORGNA (CORNIA) – nipote del futuro papa GIULIO III - (Perugia, 31 luglio 1514 – Roma, 3 dicembre 1571) - Capitano di ventura, maestro d'armi, ingegnere militare, spadaccino imbattuto (famoso il duello, a Pitigliano, con il nobile fiorentino Giovanni Taddei - 26 maggio 1546 - immortalato nel 1574 dal POMARANCIO negli affreschi del palazzo di CASTIGLIONE DEL LAGO) e il più forte torneista della sua epoca.

  • Capitano Generale della fanteria e cavalleria pontificia (1550)
  • Generale della cavalleria pontificia (1556)
  • Maestro di campo generale della Lega Santa (1565)



Lo troviamo impegnato nelle BATTAGLIE di :

·       Mirandola (1536)

·       Casale Monferrato (1536)

·       Montemurlo (1537)

·       Cattaro (1538)

·       Perpignano (1544)

·       Montalcino (1553)

·       Paliano (1557)

·       Lepanto (1571)



Fu il primo marchese sovrano di Castiglione del Lago, dal 1563, per otto anni.

Le sue temerarie imprese gli costarono la perdita dell'occhio destro: l'incidente si verificò nel 1536 durante la battaglia di Casale Monferrato.

Lo stemma di Ascanio era quello dei della Corgna, caratterizzato dalla presenza dell'arbusto di CORNIOLO con i rametti verdi e i frutti rosso scarlatto: nei dintorni del castello di Bastia Corgna, presso Passignano sul Trasimeno, sede gentilizia della famiglia, crescevano infatti questi alberelli da cui prese il nome .

 

Alla fine del 1571, durante il rientro dalla battaglia di Lepanto (aveva conquistato Malta e conosciuto Miguel de Cervantes), ASCANIO - per il freddo patito in mare - cedette ad alte febbri . Fu quindi deciso di fermarsi a Roma per consultare i medici e riposare … il 3 dicembre, all'età di 57 anni, il grande condottiero morì nel palazzo Salviati alla Lungara, dimora del cardinale FULVIO suo fratello. La salma fu imbalsamata, ricoperta da un drappo in fili d'oro e portata a Perugia, con un sontuoso funerale, e tumulata nella cappella di Sant'Andrea (disegno del Vignola) della chiesa di San Francesco al Prato, dove tuttora riposa.



Qualche nota da TRECCANI – Dizionario Biografico :


Presentato da Piero STROZZI a FRANCESCO I, ASCANIO DELLA CORGNA si trovò con le armi francesi alla battaglia di Perpignano (1544). Al suo ritorno in Italia fu fatto arrestare a Firenze da COSIMO de' MEDICI , con l'accusa di aver "maneggiato alcuni trattati" scoperti nello Stato di Milano (Vita..., f. 13r): riconosciuto del tutto estraneo alle accuse, fu liberato da COSIMO.


ASCANIO aspirava a crearsi un dominio personale nelle terre del Chiugi perugino, dove da secoli la sua famiglia aveva goduto di un'indiscussa preminenza. Nel 1550 il papa lo nominò capitano generale della fanteria e della cavalleria e poi gli concesse il Chiugi perugino, Castiglion del Lago, Montalera, Bastia e Montecolognola con i relativi benefici economici e privilegi giurisdizionali per nove anni, alla sorella GIACOMA, che aveva prestato 12.000 scudi d'oro alla Camera apostolica. Il beneficio, legato alla improbabile restituzione da parte della Camera della somma imprestata, pose di fatto le basi per la formazione del marchesato castiglionese dei Della Cornia, contemplandosi, nel medesimo breve, anche la possibilità di una successione senza limiti temporali. Il 18 dic. 1550 il papa sancì il dominio personale di ASCANIO sul territorio staccato dalla legazione perugina nominandolo, con il fratello card. FULVIO , governatore perpetuo con mero, misto impero e potestà del gladio di Castel della Pieve (poi Città della Pieve)…

 

Costretto per breve tempo al riposo, tornò presto alle armi nel dicembre 1553, quando fu inviato a Norcia con l'incarico del pontefice di sedare una contesa fra ORSINI e COLONNA. Richiamato da COSIMO de’ MEDICI contro Siena, rimase vittima del tradimento di SANTACCIO da PISTOIA, che lo fece cadere in mano senese (23 marzo 1554) … Consegnato a Piero STROZZI, fu imprigionato a Siena nella Dogana del sale, anche se gli fu riservato un trattamento privilegiato, grazie alle pressioni esercitate sullo Strozzi dal card. FULVIO e dallo stesso GIULIO III.


Particolarmente significativo fu il rapporto di amicizia e di collaborazione con l'architetto perugino Galeazzo ALESSI. Durante il pontificato di Giulio III, ASCANIO DELLA CORGNA aveva fatto costruire a Castel della Pieve un grandioso palazzo, espressione concreta della sua smania di potenza e di autorità, sancita dai recenti privilegi pontifici. La costruzione fu iniziata fra il 1552-54 su progetto dello stesso ASCANIO, mentre l'ALESSI certamente costruì per l'allievo ed amico il palazzetto di Castiglion del Lago, dove il DELLA CORGNA stabilì poi la sua residenza …

Ottenuto dal papa il titolo di marchese di Castiglione, Chiugi e Castel della Pieve nel 1563, ASCANIO si dedicò più direttamente al governo dei suoi feudi: concesse gli statuti a Castiglion del Lago (24 apr. 1570 e 12 nov. 1571); fece proseguire da G. Alessi i lavori del palazzetto, rimasti interrotti dopo la confisca.




IL BANCHETTO dei DELLA CORGNA nei Sotterranei di PALAZZO ORCA a CITTA’ DELLA PIEVE (Perugia) per “ZAFFERIAMO …    22 ottobre 2016

Menù a cura di Tiziano BERLINGIERI – Storico della Gastronomia



Le vivande nel RINASCIMENTO sono fondamentalmente DOLCI … il superamento tipicamente SPEZIATO del MEDIOEVO .

 


Le ricette selezionate da Tiziano Berlingieri sono frutto di uno studio filologico e di un lavoro pratico di ricostruzione, limitando al massimo elaborazioni e adattamenti.


I principali testi di riferimento sono due :

“Opera di Bartolomeo Scappi, mastro dell’arte del cucinare, divisa in sei libri” del 1570 e

“Libro novo nel qual si insegna a far d’ogni sorte di vivanda” del 1557 di Cristoforo di Messisbugo




IL BANCHETTO dei DELLA CORGNA


Servizio di CREDENZA


SUPPA DE FUNGI PRUGNOLI ALLO ZAFFARANO ( Crostini di funghi allo zafferano)

SCAPECE DI PESCIO PERSICO ( Scapece di persico del lago )

FRITTATA ALL’UVA



"A Chiusi, lo smacco ad ASCANIO". Affabulazione di Marco LORENZONI



Servizio di CUCINA



TORTELLI AL SUGO DI PESCIO E FASOLINA ( Ravioli al sugo di pesce e fagiolina del Trasimeno)

RINASCIMENTALIA ( Capocollo con funghi e castagne al profumo di zafferano e finocchio selvatico)

DOLCE DI FRUTTA SECCA



Il termine SUPPA è uno dei lasciti della conquista longobarda, ad indicare come la lingua abbia, a volte, una memoria più lunga della storia.


La presenza dello ZAFFERANO in quasi tutti i piatti del menu’ rivela l’importanza della spezia nel RINASCIMENTO, periodo in cui lo zafferano è ingrediente del 40-50% delle ricette.


Lo SCAPECE era uno dei piatti preferiti da FEDERICO II , nonostante fosse spesso definito “schibezia a tavernaio” – schifezza da taverna. Probabilmente alla mensa del grande imperatore la pietanza sarebbe stata impreziosita dal costosissimo CROCO, come si ricava dalle ricette del “Liber de coquina”.


FEDERICO II visse a lungo in Umbria, dando anche protezione a CITTA’ DELLA PIEVE nel “Breve di FOLIGNO” e imponendo a CASTIGLION DEL LAGO la costruzione della Rocca del Leone.


RINASCIMENTALIA è una pietanza tipicamente umbra, caratterizzata dal finocchio selvatico, largamente utilizzato ancora oggi nel salume capocollo, nella porchetta sia di maiale che di coniglio, nei fegatelli …


PANE e BISCOTTI allo ZAFFERANO da bagnare nel ROSOLIO VINO a volontà nelle libagioni …



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