Tutto accadde attorno al 1830… TORINO – Casa SAVOIA – Re CARLO ALBERTO amico della Marchesa GIULIA di BAROLO, Juliette Colbert Falletti….

 

Arrivata dalla Francia, la 28enne  JULIETTE andò sposa a quello che fu di fatto l’ultimo Marchese di BAROLO, Carlo Tancredi FALLETTI , vivendo a TORINO nel Palazzo di famiglia e nei mesi estivi nella “vigna”, il castello di BAROLO, nel cuore delle colline piemontesi delle LANGHE, in provincia di CUNEO. I Marchesi ebbero un ruolo fondamentale nella “creazione” del vino BAROLO, il vino del Risorgimento italiano.

 

Le LANGHE, alte colline sul fiume Tanaro, terreni argillosi calcarei di marna tufacea bianca, vitigni di solo NEBBIOLO in tre sottovarietà a maturazione tardiva, a fine ottobre, quando le nebbie cominciano a impossessarsi della zona…. UVE ricche di tannino e dalla forte acidità …

 

Re  CARLO ALBERTO amava il vino e la Marchesa Giulia di BAROLO volle fargli il dono di 325 CARRA’, botti da trasporto su carro da 12 brente (circa 600 litri)… una per ogni giorno dell’anno!! Il Re obiettò “… mia cara Marchesa, i giorni sono 365…” “Sì certo..” rispose pronta Giulia…” Ma non vorrete di certo deliziare di vino la corte nei 40 giorni della Quaresima…”  E così le 325 botti arrivarono trionfanti a Palazzo Reale su carri trainati da buoi percorrendo tutta via Nizza… una grandissima pubblicità per il vino BAROLO, il vino della nobiltà …. e dei personaggi illustri del tempo che furono ospiti dei Marchesi e presero parte ai loro banchetti … da ricordare Camillo Benso Conte di CAVOUR e Silvio Pellico che fu loro amministratore della biblioteca dopo la prigionia nello Spielberg

 

I Marchesi di BAROLO non ebbero figli e prodigarono l’intera loro vita al bene comune…

-        di Carlo Tancredi i primi Asili per bambini e l’omaggio alla città di TORINO del Cimitero Monumentale dove fu sepolto alla morte;

-        di Giulia la vita divisa fra palazzo con politici e intellettuali e il vicino Carcere femminile…. Si battè fortemente per una importante riforma carceraria; si impegnò per la distribuzione del pasto ai poveri un giorno a settimana … il lunedì … a Palazzo BAROLO a TORINO; ottenne dal Re Carlo Felice di Savoia una residenza per le giovani donne a Borgo Dora… fece edificare la Chiesa di Santa Giulia, dove fu poi sepolta, in una zona allora depressa della città per ottenerne una riqualificazione…Per volontà testamentaria di Giulia nel 1875 il Castello nelle Langhe divenne sede del Collegio Barolo per l’istruzione dei giovani della zona…

 

Mi hanno raccontato che nei sotterranei di Palazzo BAROLO a Torino sono stati ritrovati un quantitativo incredibile di gusci d’ uovo … servirono ben 4 camioncini per lo sgombero….

-        i TUORLI di sicuro usati per la preparazione dello ZABAIONE ( sanbajon in piemontese ), crema soffice a base di uova, zucchero e vino altamente proteica e nutriente … per i bambini denutriti e distribuito da Giulia ai bisognosi

-        gli ALBUMI per chiarificare l’ ACETO di VINO ROSSO, così come voleva la Marchesa.

 

Tante storie sullo ZABAIONE … una vuole che sia nato a TORINO nel XVI secolo ad opera del frate francescano Pasquale BAYLON che inventò la crema per i bambini affamati del tempo…. la crema di SAN BAYLON … più semplicemente SAMBAYON … tutt’ora in piemontese SANBAJON. Nella ricetta tradizionale piemontese è previsto l’utilizzo di Moscato dolce per la preparazione, ma esistono varianti con Barolo chinato, Barbera, Nebbiolo e Arneis.

 

WiMu ( Wine Museum ) . Oggi nella “vigna” di BAROLO uno splendido MUSEO del VINO, articolato su tre piani: il PIANO NOBILE del CASTELLO , la residenza estiva dei MARCHESI con le storie della famiglia e due piani superiori con tutto e di più sul VINO . Un allestimento moderno, innovativo, multimediale, interattivo, multisensoriale e interdisciplinare.

Il VINO, il nettare degli DEI, tra storia, arte, cucina, musica, letteratura, cinema e teatro… allestimento di Francois CONFINO a cui si deve anche il riallestimento del MUSEO del CINEMA di TORINO.

Si parte dal 3° e ultimo piano con una bella terrazza panoramica e I TEMPI del VINO ( Sole, Luna, Terreno, Fatica, Tempo …)

Si scende al 2° con IL VINO NELLA STORIA E NELLE ARTI e ancora al 1° piano IL CASTELLO E I FALLETTI.

Al piano interrato IL COLLEGIO BAROLO e IL TEMPIO dell’ ENOTURISTA.

 

E ancora, oltre il Museo, l’ ENOTECA REGIONALE del BAROLO rappresentativa degli 11 paesi del BAROLO, nelle antiche cantine del castello….tutto da scoprire e degustare !!!

 

Vino BAROLO DOCG Denominazione di Origine Controllata e Garantita

Grandissimo vino da invecchiamento, di straordinaria complessità aromatica. Gradazione minima 13°, invecchiamento minimo di 3 anni, 5 anni per le Riserve.

I diversi territori di una zona sia pur così ristretta danno vita a vini BAROLO dallo stile diverso:

-        più eleganti e gentili a BAROLO e LA MORRA

-        più potenti e austeri a CASTIGLIONE FALLETTO e MONFORTE d’ ALBA

-        più maestosi e longevi a SERRALUNGA d’ ALBA

sia per la diversità del terreno, sia per i diversi stili di vinificazione.

 

Ecco in breve la storia del BAROLO, il vertice del VINO italiano, uno dei migliori vini del mondo  !!