A CITTA’ DELLA PIEVE in provincia di Perugia, in UMBRIA,  nelle giornate di PASQUA e LUNEDI’ di Pasqua  “I QUADRI VIVENTI” nei sotterranei di PALAZZO ORCA su iniziativa del Terziere BORGO DENTRO.

La rappresentazione del racconto evangelico della Passione, Morte e Resurrezione di GESU’, ogni anno con quadri scenici diversi, che prendono spunto anche da avvenimenti della nostra città. Nella edizione 2013 un riferimento alle radici storiche della PIEVE, così strettamente legata alla terra di TOSCANA.

E allora ecco anche i quadri ispirati al ns. illustre concittadino Giacomo VILLA, poi beatificato, che operò a lungo presso lo SPEDALE di SANTA MARIA della SCALA a SIENA, interpretati nello stile delle maioliche robbiane, molto diffuse in tante chiese toscane.

La terracotta policroma invetriata inventata da Luca DELLA ROBBIA e diffusa ampiamente dal nepote Andrea, figlio del fratello Marco. Andrea DELLA ROBBIA, le figure bianche, il tipico sfondo azzurro e il ricco ornato di fogliame e frutti.

All’ingresso del sotterraneo la bottega dell’artista con “Madonna col Bambino” in trono …. Nei pressi la lunga tavola dell’ ULTIMA CENA con GESU’ e gli APOSTOLI rigorosamente in bianco….

Sotto un ULIVO il giovane Giacomo VILLA che soccorre un ferito accasciato a terra … alle spalle l’ANGELO con l’ OLIO SANTO (l’olio di estrema unzione).

Nella scena Giacomo è vestito con saio francescano e mantello; sul capo il cappuccio bianco arrotolato della Misericordia e sopra la berretta scura di feltro, così come è rappresentato in un antico ritratto esposto in mostra : Il Beato Giacomo VILLA, un giovane volenteroso che si prodigò per la cura dei bisognosi, detto  “L’ELEMOSINARIO” – ucciso il 15 gennaio 1304 per mano di due sicari incaricati dal VESCOVO di CHIUSI.

Un quadro vivente racconta l’episodio: un sicario impugna il pugnale , l’altro brandeggia la scure con la quale colpirà GIACOMO alla nuca.

 

GIACOMO VILLA nasce a Città della Pieve attorno al 1270, studia giurisprudenza a SIENA … legge il Vangelo … diventa il difensore dei poveri un po’ come San FRANCESCO. Per l’avidità del VESCOVO di CHIUSI che vuole confiscare i beni messi a disposizione dei poveri, Giacomo, avvocato, scrive a ROMA, denunciando la cosa e ottenendo l’approvazione del PAPA.  Il VESCOVO, indignato, convoca Giacomo a CHIUSI con il pretesto di una riappacificazione… congedatolo, lo fa seguire da due sicari che giunti nei pressi dell’attuale Po’ Bandino lo uccidono.

Le spoglie, contese fra CITTA’ della PIEVE e CHIUSI, vengono poste su un carro trainato da buoi in libertà. I buoi salgono a CITTA’ della PIEVE e si fermano in prossimità delle MURA cittadine … in quel luogo venne edificata una piccola Chiesa che accoglie le reliquie del Beato…. I miei genitori si sono sposati proprio in quella piccola chiesa …. Da ragazzina andavo lì a fare una prova di coraggio… in una nicchia nella parete, in alto, dietro uno sportello di legno incernierato che pochi conoscono, la finta statua di un frate dallo sguardo severo che a noi bambini faceva molta paura … aprivamo e scappavamo via di corsa …. Che discoli !!!!

Ma cosa è una FINTA STATUA ?? E’ l’espressione di un’arte povera… di terracotta dipinta solo testa, mani e piedi …. Il resto una struttura di legno vestita con un saio di iuta…

 

E in questo stretto legame tra SACRO e PROFANO direi che è ora di pensare alle delizie della CUCINA PIEVESE !! SLURP!!!

 

DALLA SILVANA un menù sempre diverso… prodotti stagionali e di produzione propria! E un focolare sempre acceso per dell’ottima carne…

Nei giorni di Pasqua torta al formaggio e “coratella d’agnello” … speciale!!!

Tagliatelle fatte in casa con sugo di “rigaglie”, pennoni di Gragnano con sugo di lepre, filetti di baccalà fritto, carpaccio di carciofi…..

 

DA BRUNO COPPETTA con il locale rinnovato l’elogio della “chianina” (costata e fiorentina in vista, scelta e cotta alla brace)….

Braciola al Vino Nobile di Montepulciano… ottimo rosso fin sprecato sulla braciola … godetevene un goccio nel bicchiere!!

“Bico”, prosciutto e “rapi” ; oca al forno; “gobbi” fritti.

 

VINO NOBILE di MONTEPULCIANO DOCG – Denominazione di Origine Controllata e Garantita

Ottimo vino rosso, uno dei vini più antichi d’Italia, da vitigni collinari compresi fra i 250 e i 600 m.s.l.m. nel comune di Montepulciano in provincia di SIENA,  di SANGIOVESE detto localmente Prugnolo Gentile (min 70%), CANAIOLO nero (max 20%) ed eventuale aggiunta di altre uve locali non aromatiche (max 20%). Gradazione minima 12,5° ; invecchiamento minimo di 2 anni, 3 anni per le Riserve.

 

CHE DIRE…. C’HO UNA GRAN FAME !!!!  Ma dopo gli stravizi pasquali meglio mettersi un po’ a regime !!!! ARRIVEDERCI A CITTA’ della PIEVE !!!!