PARMA - CITTA' DELLA CULTURA 2020
PARMALAT e BARILLA : due colossi alimentari del territorio padano -
LATTE e GRANO
ERCOLE e BACCO : due colossi romani provenienti dal Palatino nel Salone Ovale della GALLERIA NAZIONALE, sorvegliati dalla duchessa MARIA LUIGIA d'AUSTRIA - opera del CANOVA - in Sala delle Colonne.
LEONARDO e "La SCAPILIATA" : il genio e la fanciulla ...
CORREGGIO e PARMIGIANINO : due artisti che hanno lasciato in CHIESE e PALAZZI segni indelebili ...
"PITTURE di ANTONIO ALLEGRI detto IL CORREGGIO" - edizioni BODONI
MONUMENTO al PARMIGIANINO - Piazza DELLA STECCATA
ANSELMI e ANTELAMI : gli affreschi di Michelangelo con l' "Incoronazione della Vergine" nel catino absidale della basilica magistrale di SANTA MARIA DELLA STECCATA e la scultura marmorea di Benedetto "Deposizione dalla croce" nel transetto destro della CATTEDRALE di PARMA. Capitelli in GALLERIA.
ARALDI e GATTI : la stanza della badessa di Alessandro al Monastero di SAN PAOLO e la cupola con l' "Assunzione di Maria" di Bernardino nella Basilica DELLA STECCATA.
TOSCANINI e VERDI : due grandi compositori le cui note riecheggiano ancora al TEATRO REGIO ...
GARIBALDI e BODONI : l'eroe dei due mondi e il mito della carta stampata !! BIBLIOTECA PALATINA ...
Cecilia BERGONZI e Giovanna da PIACENZA : due badesse al Monastero di SAN PAOLO, che ne fecero uno dei centri culturali più significativi di Parma.
ERCOLE e ANTEO : < I du brasé > (I due abbracciati) - opera in rame di Teodoro VANDERSTRUCK alla CASA DELLA MUSICA
SALOMONE e REGINA DI SABA : nel MUSEO DIOCESANO
Nei PORTICI DEL GRANO in PIAZZA GRANDE foto d'archivio celebrano le ESPOSIZIONI DELLE CONSERVE nel padiglione del GIARDINO DUCALE
POMODORO a PARMA è MUTTI !! Dal 1899 ...
I NUMERI DI PARMA
PARMIGIANO REGGIANO & PROSCIUTTO di PARMA
TRE + TRE le VERGINI del CORREGGIO nella Basilica di SANTA MARIA DELLA STECCATA :
3 VERGINI SAVIE & 3 VERGINI STOLTE nel sottoarco dell'abside
TRE le SORELLE di Amedeo BOCCHI in GALLERIA NAZIONALE a Palazzo della PILOTTA:
la COLTA, la SAGGIA e la FOLLE.
E' evidente il richiamo del pittore parmigiano scomparso nel 1976 all'arte di KLIMT.
Sua Maestà il MAIALE domina nelle succulente pietanze locali e fa capolino nei bassorilievi dei luoghi simbolo di PARMA :
nello splendido portale del DUOMO con anche la rappresentazione dei mesi, NOVEMBRE è celebrato con la MACELLAZIONE del MAIALE ...
nel magnifico BATTISTERO una scultura mostra la preparazione di SALSICCE e SALAMI ...
BATTISTERO di PARMA
La mietitura del GRANO e la vendemmia di UVE succulente ... PANE & VINO nella celebrazione eucaristica ... PASTA & LAMBRUSCO in tavola !!
"MARCELLO" di ARIOLA - le bollicine rosse pluripremiate !!
GOLD WINE - International Challenge LONDRA 2016 : "MARCELLO" il miglior bollicine rosso al mondo.
Uno strepitoso TRIONFO DA TAVOLA dello scultore spagnolo Damià CAMPENY è esposto nei suggestivi spazi della GALLERIA NAZIONALE adiacenti al TEATRO FARNESE nel Palazzo della PILOTTA. Realizzato a ROMA (1804-1806) e destinato all'Ambasciatore di Spagna.
Un trionfo con statue che raffigurano i 4 elementi naturali, le 4 stagioni e i 12 mesi dell'anno dal fulcro della coppia APOLLO e DIANA - il SOLE e la LUNA.
MANI IN PASTA : FARINA, UOVA e MATTERELLO !!
QUADRATI QUADRATINI QUADRETTONI LOSANGHE ....
4 lati e 4 spigoli di SFOGLIA ALL'UOVO per racchiudere gustosi ripeni !!
E ancora
QUADRUCCI FETTUCCINE TAGLIOLINI TAGLIATELLE PAPPARDELLE
I CASEIFICI dominano il territorio per la produzione del mitico
PARMIGIANO REGGIANO !!
Nei CASEIFICI venivano allevati i MAIALI, alimentati con gli scarti di lavorazione ...
BORGO della SALINA a PARMA : il SALE fondamentale per la
conservazione di CARNI e SALUMI !!
Il SALE di SALSOMAGGIORE con le note terme .... la fortuna di PARMA !
PROSCIUTTO di LANGHIRANO SALAME di FELINO STROLGHINO
COPPA di PARMA CULATELLO FIOCCO di CULATELLO
SPALLA COTTA di SAN SECONDO
STROLGHINO - salame di dimensioni ridotte tipico delle province Parma e Piacenza.
È ottenuto dalle rifilature magre del CULATELLO e del FIOCCO di PROSCIUTTO, a loro volta ricavati da suini pesanti italiani.
Per dare al culatello la sua tradizionale forma a pera è necessario infatti rifilare il pezzo e la pregiata carne che avanza viene destinata a questo prodotto di nicchia.
Viste le dimensioni e la composizione magra, questo insaccato ha una stagionatura breve, di solito di 20 giorni.
Le STRADE dei MUSEI DEL CIBO attraversano la zona ....
Le VIE dei SAPORI conducono alla scoperta della città di PARMA ...
Piazza GHIAIA deve il nome ai residui post esondazione del Torrente PARMA nel 1177 .
Qui venne trasferito il MACELLO pubblico nel 1509.
Per volere della duchessa MARIA LUIGIA d' AUSTRIA nel 1836 vi furono
costruite le BECCHERIE per riunirvi tutti i BECCAJ della città : 21 MACELLERIE antecedentemente concentrate nell'attuale via CAVOUR,
già via nuova dei BECCAJ.
"OSTERIA DEI SERVI" - cucina della tradizione con
FLAN di CARCIOFI su SPALLA COTTA di SAN SECONDO
MALTAGLIATI VERDI al CULATELLO GUANCIALINI al LAMBRUSCO COTECHINO, ZAMPONE e PRETE bolliti
STRACCHINO della DUCHESSA
"TRATTORIA DEL TRIBUNALE" - FLAN di ZUCCA con GORGONZOLA TAGLIOLINI al CULATELLO Straccetti di CAVALLO al LAMBRUSCO GUANCIALINI all' ACETO BALSAMICO
SBRISOLONA e ZABAIONE
RISOTTO ALLA PARMIGIANA "Da FILIPPO" a PARMA
"KM 90 - RistoBottega Emiliana" a FIDENZA - MENU EMILIA : TORTELLI di ERBETTE PASTA FRITTA con SALAME e PARMIGIANO REGGIANO
L'ARTE DEL LIBRO
La BIBLIOTECA PALATINA alla PILOTTA presenta una ricca collezione di volumi con splendide rilegature che attraversano i secoli ... dalle tavolette di LEGNO alle artistiche copertine in PELLE e CARTONE ...
Notevole la LEGATURA in CARTA DECORATA by Louis-Antoine LAFERTé - Francese in Parma - figura chiave per lo sviluppo delle carte decorate in Italia.
BODONI : dalla piemontese SALUZZO alla PARMA ducale dopo la grande esperienza romana.
A causa di una malattia non poté recarsi a LONDRA ... venne invitato a PARMA dove ebbe grande successo e onori !!
Ideò una LEGA TIPOGRAFICA a 3 METALLI : Piombo, Antimonio e Stagno.
Produsse stampe a colore ROSSO / NERO. Il ROSSO era ottenuto dalla TERRA ORIANA , in riferimento alle decorazioni parietali classiche e alla ceramica greca importata in area etrusca.
"MANUALE TIPOGRAFICO del cavaliere Giambattista BODONI"
L'ARTE DELLA PITTURA
DUOMO di PARMA
BATTISTERO - l'interno completamente decorato ...
Nei 16 spicchi della cupola dalla sommità alla base si susseguono 5 cicli pittorici: le stelle di Gerusalemme, 12 apostoli e 4 evangelisti, Profeti, storie del Battista, storie di Abramo come dettagliatamente mostrato in MUSEO DIOCESANO
Il PARMIGIANINO (Francesco MAZZOLA, 1503-1540) cattura con ritratti di donne solari e maliziose ...
"SCHIAVA TURCA" (1532) in abito cinquecentesco del nord Italia e
"AUTORITRATTO con BERRETTO ROSSO" (1540) in GALLERIA
2 sottoarchi cappelle laterali Chiesa di SAN GIOVANNI EVANGELISTA
Il CORREGGIO (Antonio ALLEGRI, 1489-1534) colpisce per le scene spontanee e familiari, per il taglio diagonale ...
"MADONNA di SAN GEROLAMO" e "MADONNA della SCODELLA"
in GALLERIA NAZIONALE
Nella cupola sopra l'altare maggiore del DUOMO l'affresco "Assunzione della Vergine" (1524-1530 circa).
Chiesa di SAN GIOVANNI EVANGELISTA :
Nella CUPOLA un ciclo di affreschi (1520-1524 circa) :
sulla calotta la "Visione di san Giovanni a Patmos" (ovvero "Ascensione di Cristo tra gli apostoli"),
nei quattro pennacchi coppie di Evangelisti e Dottori della Chiesa tra putti ,
nella fascia cilindrica del tamburo Scene cristologiche e coppie dei simboli del tetramorfo,
alla base degli intradossi degli archi che reggono la cupola si trovano poi soggetti veterotestamentari.
Nella CAPPELLA del BONO il sottoarco e le 2 tele in copia (originali del 1524 in GALLERIA) con il "Compianto sul Cristo morto" e il "Martirio di quattro santi".
"San Giovanni" nel TRANSETTO , a sinistra.
Monastero benedettino di SAN PAOLO - Nelle stanze della badessa Giovanna da PIACENZA due camere di grande pregio : ARALDI e CORREGGIO a confronto.
ARALDI (1514) affresca il soffitto a GROTTESCHE oro su fondo blu e borda con scene classiche ...
CORREGGIO, solo 5 anni dopo, affresca in pieno stile del RINASCIMENTO : la cupola è in vimini ... il blu squarciato da ovali con PUTTI (AMORES) .
Sul camino DIANA - simbolo di castità - rappresenta la BADESSA ...
Per l’originalità dell’invenzione illusionistica e la raffinatezza dei motivi decorativi, questo ambiente rappresenta uno dei massimi capolavori del Rinascimento italiano.
Il Convento femminile, con la lungimiranza della badessa, è un cenacolo di intellettuali ...
Giovanna da PIACENZA osteggia la clausura ma è costretta a cedere ...
CORREGGIO, allievo di MANTEGNA, trae ispirazione dalla "CAMERA DEGLI SPOSI" del Maestro a MANTOVA.
L'ARTE DELLA FARMACOPEA - SAN GIOVANNI & L'AQUILA
ABBAZIA di SAN GIOVANNI EVANGELISTA
SPEZIERIA - 3 sale : CAMINO MORTAI SIRENE
FARMACIA CHIMICA
L'ARTE IN CUCINA
PARMIGIANA DI MELANZANE : dove nasce ??
SICILIA, NAPOLI o PARMA ??
Una storia curiosa da www.lacucinaitaliana.it
Qual è l’origine del termine PARMIGIANA ?
La melanzana arrivò in Italia nel XV secolo, quando gli Arabi la fecero arrivare dall’India.
Già questo itinerario fa propendere per la “pista” siciliana: secondo questa tesi, la città di Parma non c’entrerebbe nulla, né tanto meno il PARMIGIANO.
Il termine deriverebbe invece dalla voce siciliana “PARMICIANA”, ossia l’insieme dei listelli di legno che formano una persiana: il loro sovrapporsi parzialmente l’uno all’altro ricorderebbe la disposizione delle melanzane fritte nella preparazione di questo straordinario piatto.
Non a caso in SICILIA si parla più spesso di
“PARMIGIANA DI MELANZANE” che di “melanzane alla parmigiana”.
Non solo: altri sostengono addirittura che “parmigiana” derivi direttamente da “petronciana”, termine di origine persiana con il quale originariamente veniva indicata la melanzana al suo sbarco nell’Europa meridionale, prima di diventare “mela insana”.
A supporto di questa tesi si cita nientemeno che l’ ARTUSI, che a fine ‘800 la indicava proprio con questo nome.
In ogni caso, la primitiva parmigiana siciliana doveva essere un piatto molto simile alla moussaka turca, fatta di melanzane fritte nell’olio e cosparse di pecorino e altri condimenti. Una tesi affascinante e realistica, ma non documentata: in quell’epoca si ha solo un accenno alla “parmigiana” da parte di Simone de’ PRODENZANI , ma la ricetta non ci è pervenuta.
PARMIGIANA A CORTE - NAPOLI
La prima testimonianza storica sulla parmigiana è invece contenuta nel "CUOCO GALANTE" (1733) di Vincenzo CORRADO, cuoco pugliese al servizio delle più importanti famiglie aristocratiche della NAPOLI del ‘700. Corrado, tuttavia, nella sua ricetta utilizza le zucchine anziché le melanzane, fritte nello strutto e poi condite con parmigiano e burro e poi ripassate in forno.
Assai più simile alla ricetta odierna quella descritta nel 1839 da Ippolito CAVALCANTI nella sua Cusina casarinola co la lengua napolitana: “E farai friggere le melanzane e poi le disporrai in una teglia a strato a strato con il formaggio, basilico e brodo di stufato o con salsa di pomodoro e coperte le farai stufare”.
La pista ducale - PARMA
L’utilizzo del PARMIGIANO – probabile alternativa successiva al PECORINO con l'aggiunta di MOZZARELLA da parte dei Napoletani - e l’apparentemente chiaro richiamo alla città emiliana fa invece propendere per una nascita della
PARMIGIANA DI MELANZANE proprio a PARMA.
Non solo: nel XV e XVI secolo “CUCINARE ALLA MANIERA DEI PARMIGIANI” serviva ad indicare l’usanza di preparare vegetali a strati. Proprio come nelle
MELANZANE ALLA PARMIGIANA.
Mentre, dal XVII secolo in poi, nei ricettari “CUCINARE ALLA PARMIGIANA” divenne semplicemente sinonimo di utilizzo del celebre formaggio.
Una Teano del gusto?
Insomma, un bel rompicapo: tuttavia l’attuale diffusione del piatto, la melanzana importata dagli Arabi e tutte le assonanze possibili lasciano propendere per un’origine siciliana, un successivo sbarco a Napoli come naturale conseguenza del dominio partenopeo sull’isola (analogo a quello del riso e della pasta di mandorle). E, perché no, un’ulteriore connessione con i BORBONI, la dinastia di origine spagnola che prima di entrare a NAPOLI (1734), per un complesso gioco di alleanze dinastiche, governava proprio il DUCATO di PARMA e PIACENZA.
Insomma, vuoi vedere che Siciliani e Parmigiani si sono incontrati a Napoli per far nascere la Parmigiana? Una vera “Teano enogastronomica” !
Rif. articolo "TEATRO FARNESE : Il Dovere della Festa" nella sez. Luoghi dell'Arte
Reportage fotografico by Barbara CARICCHI
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