“BACCO” - dipinto realizzato tra il 1596 ed il 1598 da Michelangelo MERISI – CARAVAGGIO - e conservato nella Galleria degli Uffizi di FIRENZE.

Fu commissionato dal cardinal Francesco Maria Bourbon del Monte - ambasciatore mediceo a Roma - per regalarlo in segno di amicizia e riconoscenza a Ferdinando I de' Medici in occasione della celebrazione delle nozze del figlio Cosimo II .



                                                       BACCO CARAVAGGIO


 

BACCO – BACCHUS : divinità della mitologia romana.

Il nome deriva dall'appellativo greco Βάκκχος (Bákkhos) con cui il dio greco

DIONISO (Διόνυσος) veniva indicato nel momento della possessione estatica.

In ambito etrusco corrisponde a FUFLUNS la cui madre SEMIA viene associata alla terra come SEMELE (mitologia greca). Il nome deriverebbe da quello dalla divinità umbra Puemune, dal tema paleo umbro poplon

POPULONIA fu un antico insediamento etrusco di nome FUFLUNA (da FUFLUNS, dio etrusco del vino e dell'ebbrezza) o PUPLUNA , l'unica città etrusca sorta lungo la costa.

Il dio fu patrono della VENDEMMIA e del VINO.

In suo onore venivano eseguiti sacrifici taurini, in quanto il TORO era l'animale a lui consacrato.

 

La nascita di BACCO

ZEUS (GIOVE) si innamora di SEMELE, principessa di Tebe, figlia di Cadmo e Armonia, scatenando l’ira di ERA (GIUNONE) che decide di vendicarsi.

Scesa dall’Olimpo nella reggia di Cadmo, assume le sembianze di BEROE, la nutrice della fanciulla, e riesce a insinuare in SEMELE il dubbio che il suo amante non sia realmente il sovrano degli dei … Convince la fanciulla a chiedere a ZEUS di apparirle come dio e non come mortale. Tale visione non avrebbe lasciato scampo a SEMELE poiché un mortale non può sopportare la visione divina senza rimanerne ucciso.

SEMELE, su suggerimento di ERA, fa giurare ZEUS affinché accontenti qualsiasi sua richiesta … il re di tutti gli dei, annebbiato dall’amore, le concede il giuramento sacro sullo Stige, giuramento irreversibile per un dio.

Non appena la giovane comincia a formulare la sua richiesta, ZEUS cerca di fermarla, di chiuderle la bocca, senza però riuscirci. Vincolato dal giuramento si trasforma in tutto il suo splendore, attorniato da lampi, nubi e tuoni …

SEMELE resta folgorata dal FULMINE.

ZEUS riesce a salvare il bambino che la giovane ha in grembo e cuce DIONISO

(BACCO) nella sua coscia per finirne la gestazione. Un volta nato, il dio affiderà il piccolo a INO, sorella di SEMELE.

Diventato immortale grazie al fuoco divino, DIONISO discende nell'Ade e porta la madre sull'Olimpo, dove viene resa immortale con il nome di THYONE.

 

BACCO viene spesso raffigurato col capo cinto di PAMPINI, né magro, né muscoloso: solitamente ebbro, con in mano una COPPA DI VINO o il sacro TIRSO - un bastone rituale attribuito al dio greco DIONISO e ai seguaci del suo culto, SATIRI e MENADI.

Di legno vario, ma più spesso di corniolo o formato da una grossa asta di ferula, era sormontato da una pigna ed attorno ad esso erano avviluppati edera e pampini di vite. A volte vi erano annodate anche bende di lana, simbolo di consacrazione.

Il simbolismo legato a questo strumento è chiaramente fallico, tanto più che ad esempio ne “LE BACCANTI” di EURIPIDE viene affermato che da esso scaturiva MIELE. Il TIRSO quindi rappresenta la forza vitale del dio che viene instillata nella vegetazione, negli animali e negli uomini.

« Alta squassando BACCO la rutila vampa che sprizza dalla sua ferula »



BACCANALE (in latino BACCHANALIA ) - festività romana a sfondo propiziatorio. Il nome è di origine romana e deriva da rituali dedicati a BACCO, ma la sua origine è più antica : probabilmente risale alla Magna Grecia, dove era fortemente radicata nei territori campani e lucani. Già in epoca romana, ma probabilmente anche prima, era una festa orgiastica divenuta in un secondo momento (o forse ritornando alle origini) propiziatoria degli dei in occasione della semina e della raccolta delle messi.

Il culto di BACCOdio del VINO e della VENDEMMIA, nonché

del piacere dei sensi e del divertimento - arrivò nella penisola italica nel II secolo a.C. Analogamente al culto di DIONISO in Grecia, da cui deriva, si trattava di un culto misterico, ossia riservato ai soli iniziati

(originariamente solo donne, le BACCANTI ) con finalità mistiche.

Ben presto i seguaci del CULTO DI BACCO si scontrarono con la religione ufficiale di Roma, non riconoscendone i valori culturali.

Spesso il BACCANALE coinvolgeva più popolazioni di un territorio che si riunivano per diversi giorni in un luogo-simbolo, dove venivano praticati anche sacrifici animali.

Sicuramente le pratiche sessuali che vi si svolgevano erano finalizzate alla propiziazione ma anche ai festeggiamenti per i pastori che ritornavano dalla transumanza. Gli adepti praticavano violenza sessuale specialmente sui neofiti, e ciò era in contrasto con le leggi romane che impedivano tali atti tra cittadini.

Nel 186 a.C. il SENATO, dietro iniziativa di Marco Porcio CATONE , emise un senatoconsulto , noto come Senatus consultum de Bacchanalibus al fine di sciogliere il culto con distruzione dei templi, confisca dei beni, arresto dei capi e persecuzione degli adepti.


I BACCANALI sopravvissero quindi come feste propiziatorie,

senza più la componente misterica.



BACCO e i suoi culti furono soppiantati da LIBER nell'epoca classica.

LIBER (detto anche LIBER PATER ) era il dio italico della fecondità, del vino e dei vizi.

Nei giorni successivi al 17 marzo si festeggiavano i LIBERALIA, con feste, divertimenti e riposo nei campi, in quanto LIBER era dio agreste.

In quei giorni non lavorativi gli adolescenti avevano diritto a divenire adulti, secondo le regole del tempo, con l'assegnazione della toga virilis (toga praetexta) e del praenomen.

 

 

PERBACCO (o pér BACCO ) interiez., fam. – Esclamazione di origine eufemistica che esprime in modo vivace meraviglia, stupore, disappunto e sim.: perbacco, che fortuna!; questa, perbacco, mi giunge nuova!; è ora di smetterla, per Bacco!; anche in formule accrescitive, scherz.: per Bacco baccone, per Bacco bacchissimo!

www.treccani.it

 

BOCCA 8168

 



“BOCCA PER BACCO” by Barbara CARICCHI – ARTIVA

Vi presento i protagonisti dell’installazione 2019:



PROFUMO DI VIGNA – Toscana Vermentino IGT – Az. Agricola CIACCIONI

FOGLIA DI VITE – Toscana Vino Rosso IGT – Az. Agricola CIACCIONI

GRIGNOLINO del Monferrato Casalese DOC

CHARDONNAY LANGHE DOC – Produttori di GOVONE

NEBBIOLO d’ALBA DOC – Soc. Agr. BRUNO Franco

PRIMA DONNA – Piemonte Chardonnay DOC – I SOMELIERI

PRIMA BOLLA – Lambrusco DOC – PUIANELLO

PRIMA ROSA – Lambrusco rosato DOC – PUIANELLO

CILIEGIOLO – Umbria IGT – FONTESECCA

ASCANIO – Umbria Grechetto IGT – DUCA DELLA CORGNA

NURICANTE - Colli del Trasimeno Grechetto DOC - DUCA DELLA CORGNA

BACCIO DEL BIANCO – Colli del Trasimeno Bianco DOC – DUCA DELLA CORGNA

MARTAVELLO – Umbria Rosato IGT - DUCA DELLA CORGNA

DIVINA VILLA – Trasimeno Gamay DOC - DUCA DELLA CORGNA

POGGIO D’ORO - Toscana IGT - Cantine RAVAZZI

BONARDA dell’ Oltrepo’ Pavese DOC

AMARONE della Valpolicella DOCG – Cantina di CUSTOZA – Classico Custodia 2010

I PATRIARCHI – Barbaresco DOCG – Cantina FRANCONE – Neive

ROERO ARNEIS DOCG – Cascina GHILARDINI

INIZIO – Barbera del Monferrato DOC – Cantina del MONFERRATO

RORETTO – Roero Arneis DOCG - ARIONE

BARBERA D’ASTI DOCG – ARIONE

BRICCO BARONE – Nebbiolo d’Alba DOC – ABBONA (Dogliani)

ERBALUCE DI CALUSO DOCG – Coop. Produttori CALUSO

FORTE RIGONI – Malvasia dell’Emilia IGP – ARIOLA Vigne & Vini

LINTRIGO Cuvée – Spumante extra dry - ARIOLA Vigne & Vini (Langhirano )

RUCHE’ di Castagnole Monferrato DOCG – Az. Agr. Massimo MARENGO

BARBERA del Monferrato DOC – TERRE DEI SANTI

NUA’ – Erbaluce di Caluso DOCG – Metodo classico Brut

NEPENTE di OLIENA – Cannonau di Sardegna DOC – Az. Agr. F.lli PUDDU

VERDICCHIO dei Castelli di Jesi DOC - SILVESTRONI

CHARLOTTE Moscato Rosa - Azienda Agricola ISOLA AUGUSTA

PIGATO – Riviera Ligure di Ponente DOC - Azienda Agricola IL CASCIN

ROSE’Toscana Rosato IGT - Cantine RAVAZZI

VERMENTINO - Riviera Ligure di Ponente DOC - Azienda Agricola IL CASCIN

ROSATO – Terrazze dell’imperiese IGT - Azienda Agricola IL CASCIN

IL SANTO – Vino liquoroso - Cantine RAVAZZI

IL NOCIO – Vermentino Toscana IGT - Cantine RAVAZZI

CHIANTI Riserva DOCG - Cantine RAVAZZI

MONTEFALCO SAGRANTINO DOCG – Az. Agr. MORETTI Omero

PECORINO - Abruzzo IGT

TORRETTE - Valle d’Aosta DOC – LES CRETES

BALATA – Terre Siciliane IGP – Az. Agr. TERRE DI NOTO

L’ATTO – Basilicata IGT – Cantine DEL NOTAIO

BERNARDINA – Nebbiolo d’Alba DOC - CERETTO

GAVI DOCG – Castel DI SERRA

NAONIS – Spumante Rosé Extra Dry – Vini LA DELIZIA di Casarsa (Pordenone)

MELAROSA - Spumante Rosé Extra Dry – Cantine DUE PALME

36 – Cuvée Rosé Brut - MARSURET

NOVELLO – Toscana Rosso IGT - Cantine RAVAZZI

GERMOGLIO - Toscana Bianco IGT – Cantine RAVAZZI

POGGETTO - Toscana Rosso IGT - Cantine RAVAZZI

BIANCO VENETO IGT – Az. Agr. GIAROLA

PRESTIGIO – Lambrusco di Sorbara DOC - CHIARLI

PROSECCO Conegliano Valdobbiadene SUPERIORE DOCG – Società Agricola LE MANZANE

PROSECCO Conegliano Valdobbiadene 20.10 DOCG – Società Agricola LE MANZANE

FRANCIACORTA DOCG Brut Satèn – CASCINA SAN PIETRO

FRANCIACORTA DOCG Satèn – BERSI SERLINI

CLARIUS – Chardonnay Brut – CONCILIO (Volano – TN )

RIESLING – Vin d’Alsace – La cave d’Augustin FLORENT

POZE Dry Rosé - LEFKADA VARDEA IGP – LEFKAS EARTH Winery

BAPΔEA Dry White - LEFKADA VARDEA IGP – LEFKAS EARTH Winery

MALBEC – ESTANCIA MENDOZA (Argentina)

GIBO’ – Marsala fine DOP

GRAPPA di MULLER THURGAU – Giovanni POLI – S.Massenza (Trento)

GRAPPA di NEBBIOLO riserva – BECCARIS – Costigliole d’Asti

GRECO DI TUFO – GRAPPANOVA di Roberto CASTAGNER

903 BARRIQUE – Grappa dedicata a Bonaventura MASCHIO (classe 1903)

CREMA DI PISTACCHIO – BOMAPI

LUCANO Anniversario - Amaro

MIRTO – Liquore di Sardegna – Silvio CARTA

ANGHELU RUJU – Vino liquoroso tradiz. di Alghero – SELLA & MOSCA

VERMENTINO di GALLURA DOCG - PIRAS

VERMENTINO di SARDEGNA DOP – MONTE JANU

L’ALTUBIANCU – Vermentino di Sardegna DOC – Cantine SANTA RITA

Nei vigneti sabbiosi del nostro assolato e ventilato litorale otteniamo in quantità limitata questo Vermentino caldo, sapido, intriso di profumi e sapori del nostro mare.

 

“BOCCA PER BACCO” by Barbara CARICCHI – ARTIVA

 

BOCCA 8174
 

 

 


LE CANTINE – STRADA DEL VINO Colli del Trasimeno



In Umbria le TERRE DELLA VICCIUTA – antico vitigno presente nel territorio dell’alto orvietano . Il termine VICCIUTA compare nello statuto di ORVIETO del 18519 COMUNI per il vino !!



In Piemonte “I PAESAGGI VITIVINICOLI di LANGHE-ROERO

e MONFERRATO”sito UNESCO dal 2014.



Luca MARONI - ANNUARIO dei MIGLIORI VINI ITALIANI

ROMA 14-17 febbraio 2019

Si aggiudica il PRIMO PREMIO nella categoria VINO ROSSO

RAVAZZI – VINI DI TOSCANA con PREZIOSO 2015 – Collezione Privata Alberto RAVAZZI

1° MIGLIOR VINO ROSSO con 98 punti.

 



PREZIOSO RAVAZZI

 

 

PREZIOSO 2015 – Collezione Privata Alberto RAVAZZI


< sarà grazie alle sue poderose e mirabolanti spezie di linfaticissima e mai fumosa o bruciata natura, sarà per la sua eccezionale, perfetta morbidezza gustativa, sarà infine per la sua maestosa consistenza estrattiva, ma è probabilmente di questo rosso la dolcezza in profumo più stupente dell'anno.

Una vibrazione di intensità e volume, di fragranza e suadenza assolutamente desuete che porge fuse in balsamica crema la sua mora nera alla linfa del rovere e del gelsomino. Una floreale fruttosità viola di assoluta potenza e persistenza espressiva.

Capolavoro che allo stesso tempo esprime eccellenza viticola ed enologica. Non così dolce ove meno maestosa e matura la compositiva uva, non così dolce ove di trasformazione enologica meno tecnicamente, filologicamente rispettosa ed altamente qualificativa. Un vino di piacevolezza immediata, profonda, universalmente impressiva.

Fra i migliori rossi italiani in assoluto dell'anno, chapeau > Sensazioni da lucamaroni.com




“CHANSONS à BOIRE” - Airs, songs e canzonette barocche dedicate al vino 1720 – 1770

Simposio “LIETI CALICI” alla Biblioteca CASANATENSE – ROMA


Paolo Antonio ROLLI – Canzonetta “Sì beviam vezzosa Dori”

Sì beviam vezzosa Dori.
Il buon VINO amar ben fa.
Freddo è amore quando un poco
Del suo foco
BACCO e Cerer non gli dà.
Due ridenti labbra care
Dolci son, son belle ognor ;
Ma bagnate da buon VINO,
An divino
Il colore ed il sapore.
Folle è pur chi amar ben crede
Con tutt'altro abbandonar.
Quando gode ber bottiglia
Vaga figlia;
Si può bevere eta amar.




Appuntamento a VINITALY – VERONA 2019 – dal 7 al 10 aprile



Rif. articoli “ARTEdiVINO”,LA VENDEMMIA A TORINO”, VINITALY è VERONA”, "CANELLI WINES" , "VERONA & VINITALY" , "CALICI d'ARTE" , “STORIE DI BOTTIGLIE”, “IL GIAPPONE DI ALBERTO RAVAZZI” nella sezione Cibo e Arte



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