Evento mondiale promosso dalla Commissione degli Enti infioratori della
Strada di Santiago per celebrare l’ ANNO SANTO GIACOBEO 2021.
SPAGNA – GALIZIA : Giubileo Santiago de Compostela
L’ ANNO SANTO GIACOBEO è “un tempo di grazia, guarigione e incontro”:
questo il cuore dell’omelia pronunciata domenica 25 luglio dall’Arcivescovo di Santiago de Compostela, Monsignor Julián Barrio Barrio. Alla Messa in Cattedrale hanno preso parte anche i Reali di Spagna.
Cattedrale di Santiago de Compostela
Il GIUBILEO COMPOSTELANO si celebra ogni volta che il 25 luglio, memoria
liturgica di San GIACOMO Apostolo, cade di domenica come avviene quest’anno.
< San Giacomo ci ricorda la necessità di identificarci con la storia e la persona di Cristo, nella paziente ricerca della verità per promuovere la cultura della cura comune che ci permette di comprendere l'unità e la storia dei popoli della Spagna, strutturata con ciò che è comune a tutti e ciò che è specifico di ciascuno> Monsignor Julián Barrio Barrio.
All’intercessione dell’Apostolo l’Arcivescovo ha affidato < tutti i popoli della Spagna, affinché possano mantenere una convivenza fraterna senza dimenticare le loro radici >
Altare di San Giacomo Maggiore - Cattedrale di Santiago de Compostela
GIUBILEO di San GIACOMO :
in festa Pistoia e Santiago di Compostela
La festa unisce la Spagna e l’Italia. Un ponte spirituale nel nome dell’Apostolo che sta collegando Santiago di Compostela e Pistoia, città custodi delle reliquie del martire e crocevia di pellegrinaggi, entrambe protagoniste dell’Anno Santo giacobeo.
Il Giubileo compostelano dalla Galizia è stato esteso alla città toscana per decisione di papa Francesco che, tramite la Penitenzieria Apostolica, ha accolto la richiesta del vescovo di Pistoia, Fausto Tardelli. Così anche l’ex Granducato sta vivendo il suo Anno santo che consente di ottenere l’indulgenza plenaria attraversando la Porta Santa della Cattedrale di San Zeno a Pistoia.
Altare argenteo di San JACOPO nella Cattedrale di San Zeno a Pistoia, all’interno della cappella del Crocifisso o del Giudizio.
Si tratta di una mirabile opera di oreficeria realizzata tra 1287 e 1456, che coinvolse i maggiori artigiani e artisti dell’epoca.
La sua costruzione infatti è strettamente legata all’adozione di San Giacomo Apostolo come patrono cittadino avvenuta nel XII secolo per volere del vescovo Atto e passò attraverso numerose peripezie arrivando ad essere completata in circa due secoli, rappresentando una meravigliosa di sintesi dell’arte sacra di autori e periodi storici diversi.
Domenica 25 LUGLIO le celebrazioni solenni in onore dell’Apostolo hanno coinvolto anche i pellegrini in arrivo nelle due città.
Perché il nome di san Giacomo il Maggiore è associato al pellegrinaggio.
E nel nord della Spagna a uno dei più celebri itinerari spirituali al mondo:
il Cammino di Santiago. Tradizionalmente parte dai Pirenei e giunge alla Cattedrale della capitale della Galizia che custodisce le spoglie dell’Apostolo.
Uno dei simboli del Cammino è la conchiglia (concha). In media è percorso ogni dodici mesi da 300mila persone. Anche Pistoia è meta di “viaggiatori dell’anima” che in questi giorni stanno facendo tappa in Cattedrale dove si trova la reliquia del santo.
Lungo il celebre CAMMINO di SANTIAGO, millenaria via di pellegrinaggio in Europa, si è tornati a marciare dopo lo stop imposto dall’emergenza coronavirus, per arrivare alla Porta Santa e inginocchiarsi di fronte al santo nella città che un tempo era chiamata la “Gerusalemme d’Occidente”.
IL TAPPETO PIU’ GRANDE DEL MONDO – l'infiorata artistica
mondiale in onore del Cammino di Santiago di Compostela
in occasione del XACOBEO 2021 per promuovere il patrimonio culturale materiale e immateriale delle diverse nazioni - ha coinvolto circa 260 città di infioratori distribuite in 25 Paesi nei quattro continenti.
A questa catena globale hanno aderito circa 50 città italiane da sud a nord
NOTO NICOSIA GENZANO SIGILLO CITTA’ DELLA PIEVE
PISTOIA FIUMALBO PIETRA LIGURE ... giusto per citarne alcune …
Infiorata a CITTA’ DELLA PIEVE – Piazza del Plebiscito con la Cattedrale dei SS. Gervasio e Protasio
Il progetto del “tappeto mondiale iacobeo” è nato in Galizia, a Ponteareas, dove viene realizzata una delle più importanti infiorate della Spagna. Obiettivo principale: promuovere e diffondere il cammino di Santiago unendo pellegrini e fedeli del mondo attraverso l’arte dell’infiorata e dei tappeti artistici.
Sono oltre 30 le associazioni italiane tra le 250 che costituiscono la “Comision Gestora de Entidades Alfombristas del Camino de Santiago”. Tra le tante nazioni coinvolte vi sono: Argentina, Bolivia, Brasile, Cile, Colombia, Costa Rica, Ecuador, El Salvador, Finlandia, Francia, Germania, Guatemala, Honduras, India, Lituania, Messico, Nicaragua, Nuova Zelanda, Panamà, Paraguay, Perù, Polonia, Portogallo, Spagna, Stati Uniti di America, Tunisia, Ungheria e Venezuela.
Nel bozzetto del TAPPETO DI FIORI condiviso da tutti i partecipanti sono rappresentati tre importanti simboli:
la “concha”- simbolo del Cammino,
la croce latina rossa - simbolo de “l’Orden de Santiago” (un antico ordine monastico-militare sorto nel XII secolo nel Regno di León e reso dinastico nel 1492) e
il “Botafumeiro” (un immenso incensiere utilizzato lungo il transetto minore della Cattedrale).
In basso nel bozzetto, ogni località ha apposto il proprio nome e la distanza che la separa dalla città di Santiago de Compostela.
Il BOTAFUMEIRO è un grande turibolo presente nella Cattedrale di San Giacomo a Santiago di Compostela risalente al XIX secolo.
Pur essendo presente fin dagli albori del pellegrinaggio a Santiago, il botafumeiro di cui si ha notizia certa fu una gran pignatta di argento del secolo XVI, dono del re Luigi XI di Francia: esso venne in seguito rubato dalle truppe napoleoniche.
L'attuale è stato fuso nel 1851, utilizzando ottone poi ricoperto d'argento.
Solo recentemente il botafumeiro ha assunto la funzione che gli è propria: infatti in passato veniva utilizzato prevalentemente per coprire il forte odore emanato dai pellegrini che affollavano la cattedrale e nella quale spesso trovavano ricovero per la notte.
Nel corso della storia è accaduto alcune volte che il "fumeiro" si distaccasse dalle corde: famosi sono rimasti gli incidenti del 1499, al quale assistette la Infanta Catalina (futura Caterina d'Aragona) e del 1622.
Al momento è utilizzato quasi esclusivamente in occasione delle messe solenni e durante l'Anno Santo Compostellano.
Il botafumeiro viene fatto oscillare da personale addetto (i "tiraboleiros") che lo issano fino a 22 metri d'altezza nella croce della navata centrale e quindi, con un sistema di corde e carrucole, gli imprimono un moto pendolare, fino a fargli sfiorare il soffitto delle navate ad una velocità di circa 70 km/h
Il Botafumeiro nella cattedrale di Santiago di Compostela
© Copyright Barbara Caricchi ARTIVAMENTE – Tutti i diritti riservati