NATURA & CULTURA si fondono per una esperienza

nell’isola di CRETA.



L’ ANTICA CIVILTA’ MINOICA (età del bronzo) antecedente ai fasti della CIVILTA’ MICENEA (fiorita nella Grecia continentale durante la tarda età del bronzo , 1600- 1100 a.C.) ha segnato in modo indelebile CRETA con gli eleganti PALAZZI

CNOSSO    FESTO    MALIA    ZAKROS

(periodo protopalaziale 1900-1700 a.C. … periodo neopalaziale

1700-1450 a.C.)



La posizione dei palazzi non è casuale : Festo e Màlia dominavano una fertile pianura, mentre Zàkros aveva un porto superbo, perfetto per il commercio con l’Oriente. Cnosso occupava invece una posizione strategica al di sopra di un’altra pianura a sud e ad ovest di Iràklio e forse in origine era sia un centro religioso sia la sede del potere secolare.

Attorno al 1700 a.C. i palazzi furono distrutti per la prima volta, probabilmente da un terremoto.

Nonostante la battuta d’arresto provocata dalla distruzione, la CULTURA MINOICA continuò a fiorire ed entrò nell’età dell’oro con la ricostruzione ancora più sontuosa dei palazzi.

Sofisticata l’ARCHITETTURA delle nuove costruzioni : complesse strutture multipiano in cui l’uso dello spazio e della luce era tanto lussuoso quanto la scelta dei materiali.

GRANDI SCALINATE   PORTICI e CORTI cinte da colonne   MURA vividamente affrescate   avanzati SISTEMI IDRAULICI e di DRENAGGIO   grandi DEPOSITI (MAGAZZINI) per le ricchezze della comunità   LABORATORI di artigiani e tecnici   aree per CULTO e RITUALI

 

 

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Nella società minoica la RELIGIONE aveva enorme importanza … il grande affresco della Processione a CNOSSO raffigurava la consegna del tributo annuale, forse alla dea madre ... anche le taurocatapsie - il salto sui tori - avevano una valenza religiosa … in tutti i palazzi grandi stanze erano riservate a scopi rituali.

 

 

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Tra i simboli sacri della religione minoica la LABRYS, l’ascia bipenne cerimoniale per il sacrificio del TORO e le CORNA della CONSACRAZIONE.

 

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Affresco del TORO

 

 

Il bronzo cretese era usato in tutto il Mediterraneo : la relativa produzione e distribuzione dipendevano da un’economia marittima molto sviluppata.

Il periodo neopalaziale segnò l’apice non solo del potere minoico, ma anche dell’ARTE e dell’ARTIGIANATO.



 

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Il Vaso dei Mietitori (da HAGHIA TRIADA) mostra una scena processionale o una danza legata in qualche modo al raccolto. Da notare gli straordinari dettagli e l’espressività dei volti che sembrano cantare accompagnati dal suonatore di sistro, la figura che emerge dal corteo.

 



M HAGHIA TRIADA vaso-dei-mietitori



                

 
Rhyton in clorite che raffigura un santuario delle vette, verosimilmente quello di Traostalos visto che il reperto viene dal palazzo di KATO ZAKROS.

 

 

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Da notare, oltre alla resa architettonica, la vivacità delle raffigurazioni animali e le applicazioni in foglia d’oro.

 

M ZAKROS rhyton-santuario-delle-vette





Prezioso Gioco da Tavolo con Pedine dal Palazzo di KNOSSOS (1600 a.C.)

 

 

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ORO   ARGENTO   AVORIO   CRISTALLO di ROCCA

 

 

 

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PITHOI




Un altro grande segno di progresso fu nella SCRITTURA. Il nuovo sistema grafico - LINEARE A - apparso alla fine del periodo prepalaziale, si diffuse ovunque nel periodo neopalaziale. Ancora non decifrata, la lineare A documenta l’originale e sconosciuta lingua minoica. Sembra essere stata usata quasi solo per registrazioni amministrative.

Verso il 1450 a.C. una calamità senza precedenti colpì CRETA : i palazzi furono rasi al suolo e, a parte Cnosso, divorati dal fuoco …

La teoria più convincente collega la catastrofe all’esplosione del vulcano di Thìra (Santorini) nel 1500 a.C.

 

CNOSSO - Le ricostruzioni dello studioso inglese Sir Arthur Evans, che a partire dal 1900 lavorò a Cnosso per oltre 40 anni, forse sono un po’ troppo fantasiose, ma racchiudono la chiave per capire nel modo migliore gli altri palazzi e le ville dello stesso periodo.

Forse il mito del Minotauro e del Labirinto nacque proprio dai primi

tentativi di interpretare il complicato intrico di passaggi e stanze di

Cnosso.

 

 

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Plastico al Museo Archeologico di IRAKLIO

 

 

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Grande affresco della PROCESSIONE

 

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SALA del TRONO

 

 

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Affresco degli SCUDI al Museo Archeologico di IRAKLIO

 

 

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Ceramiche (1450 - 1370 a. C.) - Little Palace of KNOSSOS 


 

 

FESTO - L'insediamento minoico in posizione splendida, affacciato sulla fertile piana di Messarà e sovrastato dalle vette imbiancate dello Psilorìtis ...


 

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Il grande scalone con scalini leggermente convessi per migliorare l’effetto visivo : una notevole innovazione architettonica che anticipa di 12 secoli i sottili accorgimenti utilizzati per realizzare il Partenone di Atene …

 

 

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                                           Disco di Festo

 

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Servizio da Cena Reale - Ceramica Kamares 

 

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ZAKROS - Aveva un porto superbo, perfetto per il commercio con l’Oriente …

 

Cisterna per l’acqua … Bacini lustrali … Pozzo di luce con colonnato, il segno distintivo dell’architettura minoica … Cucine del palazzo …


 

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Rhyta con particolari manici a doppio cerchio (1500 - 1450 a.C.)

 

 

Oltre al citato Rhyton del santuario montano con capre selvatiche, tra i ritrovamenti anche il prezioso Rhyton in cristallo di rocca.



                                     ZAKROS - Rhyton cristallo di rocca                         

 

 

 

 

MALIA - Alle spalle del palazzo una ricca pianura agricola che si stende tra i monti Lasìthi e il mare …

In mezzo alla corte centrale una fossa poco profonda probabilmente utilizzata come area sacrificaleloggia reale … accanto alla scalinata cerimoniale il curioso Kernos (altare) : pesante disco di pietra calcarea con 34 avvallamenti sul bordo e uno più grande al centro, dove presumibilmente venivano posti i primi frutti del raccolto come offerta a una dea della fertilità …

 



       MALIA Kernos

 

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                                                     GRANAI e PITHOI

 

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Agorà e Cripta

Quartiere M :
con un’area totale di oltre 3000 mq è il più grande, meglio preservato e più importante complesso del periodo protopalaziale, costruito attorno al 1800 a.C.

Abitazioni  botteghe artigianali (ceramica bronzo pietra)  spazi religiosi e amministrativi   magazzini

 

 

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CRIPTA

 

 

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Spada (1800 - 1700 a.C.)

 

 

API pendente oro MALIA

 

Pendente d’oro con due api


 



Periodo postpalaziale 1450-1100 a.C.

Graduale rinascita sotto l’influenza dei MICENEI.

Kydonia nella CRETA occidentale meno colpita dall’eruzione divenne la principale città dell’isola grazie a un importante commercio marittimo internazionale. Kydonia è oggi sepolta sotto la moderna Hanià …



I MICENEI subirono l’invasione di popolazioni balcaniche, in particolare dei DORI …

La dominazione dorica lascia traccia nel sito di LATO’ sull’altopiano di LASITHI poco oltre KRITSA’

 

 

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SANTUARIO di LATO'



Gli ETEOCRETESI (i veri cretesi) in fuga dall’avanzata dei DORI si ritirarono

in roccaforti montane come KARFI’ per preservare la propria cultura

ancestrale.

L’insediamento abitativo fu fondato attorno al 1100 a.C. proprio sotto il pre-esistente santuario eretto sulla sommità della collina.

 

M KARFI household goddess            GODNESS della FERTILITA’

 

 

Dal sito di KARFI la divinità con le braccia alzate e una colomba sul capo …

 

                        P1380597 KARFI

 

 

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Altopiano di Nìssimos

 

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Per i circa tremila abitanti che vissero qui fino all’evacuazione pacifica del sito attorno al 1000 a.C. la vita deve essere stata una lotta spietata, in questo luogo sferzato dai venti e preda degli elementi in inverno.


Dell’insediamento minoico di KARFI’, composto da grezze case in pietra a un piano e affacciato sul minuscolo altopiano di Nìssimos, preziosa fonte di sostentamento (cibo e pascoli per il bestiame), resta la GRANDE CASA a dominare sul cumulo dei massi del centro abitativo … Da notare le strade pavimentate in pietra.

L’acqua arrivava da Vitsilourysi – “la sorgente delle aquile”.

 

Dalla sommità del SANTUARIO segnato da una colonna la vista spazia sulla costa fino a AYIOS NIKOLAOS, l’antico porto. Nel cielo volteggiano gli spettacolari rapaci della zona.

 

 

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Dalla CONQUISTA ROMANA all’ ETA’ BIZANTINA


La conquista dei ROMANI nel 67 a.C. è testimoniata dalla splendida

GORTINA, con la maggior parte degli scavi ancora in corso tra gli uliveti

oltre il sito archeologico :


          PRETORIO     NINFEO     TEMPIO di APOLLO PITICO   

                   TEATRO    TEMPIO di ISIDE e SERAPIDE

 

 

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Mosaico del NINFEO - Museo Archeologico di IRAKLIO



Il sito archeologico si sviluppa attorno all’abside della chiesa di AYIOS TITOS costruita verso la fine del VI secolo.

L’area dietro la chiesa era probabilmente l’antico FORO.

Alle sue spalle il reperto più importante dell’antica GORTINA :

l’ODEION (teatro coperto) e il suo CODICE DELLE LEGGI - una serie di pietre incise risalenti al 500 a.C. che presumibilmente codificavano leggi da lungo tempo stabilite nel costume e nella pratica.

 

Le leggi sono scritte in un dialetto cretese dorico molto elementare
e sono incise alternate da sinistra a destra e da destra a sinistra, affinché l’occhio possa seguire le scritte senza interruzione (stile noto come boustrophedon, dai solchi di un aratro trainato da buoi).




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In cima alla collina sopra il fiume svetta l’ ACROPOLI.

 

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ACROPOLI e ACQUEDOTTO

 

Uno dei primi paesi raggiunto dal cristianesimo fu proprio l'isola di CRETA. L'apostolo Paolo infatti incaricò il suo collaboratore Tito, greco d'origine, di occuparsi della diffusione della religione proprio a GORTINA nel 58, dove fondò la prima chiesa. Ne fu vescovo e morì nel 105.

 

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Basilica di Ayios Titos a Gortina

 

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Con la separazione dell’impero romano tra Oriente e

Occidente CRETA passa sotto il controllo di BISANZIO

(395 d.C. )



824-961 : Invasione e dominio ARABI. Sacco di Gortina. al-Khandaq (oggi Iràklio) diventa la base araba.

Nel 961 il generale bizantino Niceforo Foca libera l’isola … piccole chiese affrescate sono erette in tutta CRETA …



Reportage fotografico by Mauro DRAGONI e Barbara CARICCHI

 

Rif. articolo ARCHEO-CRETA nella sez. Luoghi dell’Arte

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