I giorni più freddi dell’anno, gli ultimi 3 del mese di gennaio :
29-30-31 !!!
La MERLA era bianca e curava i suoi piccoli nel nido sul tetto di una casa … arrivò il grande freddo e mise al sicuro la nidiata nel tepore della canna fumaria di un camino per 3 giorni … il 1° febbraio arrivò il sole e i merli uscirono all’aperto : fumo e fuliggine li avevano resi tutti neri … Da allora tutti i merli furono neri (leggenda popolare)
29 – 30 - 31 GENNAIO :
da SAN COSTANZO vescovo patrono di PERUGIA (29 gennaio ) che si festeggia con il tipico TORCOLO, dolce perugino a base di canditi, uvetta, pinoli e semi di anice
a SAN GIOVANNI BOSCO sacerdote (31 gennaio) … con fiaccolata in suo onore giovedì 30 notte a TORINO : i giovani e l’oratorio salesiano TORINO - VALDOCCO ….
fino a SANT’ORSO, il più noto fra i santi aostani (1 febbraio) che si festeggia ad AOSTA con la tradizionale FOIRE de SAINT OURS il 30 e 31 gennaio, questo 2014 alla 1014° edizione !!! L’origine del mercato va collegata a una delle forme di carità praticate da sant’Orso, consistente nel distribuire ai poveri degli ZOCCOLI di legno. Tanto artigianato ligneo a questa fiera millenaria e l’immancabile GALLO in tutte le possibili declinazioni !!! E ancora GROLLE - tipiche coppe da vino valdostano, CULLE, POSATE e MESTOLI, MOBILI, ATTREZZI AGRICOLI.
ORSO era un presbitero aostano, vissuto fra il V e l’VIII secolo che dispensava tanta carità e conforto spirituale nella chiesa cimiteriale di San Pietro ad AOSTA, oggi COLLEGIATA di SAN PIETRO e SANT’ORSO. Il santo è rappresentato nell’iconografia con un uccellino, a ricordare che destinava una parte del raccolto del suo campo ai PASSERI. E’ invocato in tutta la VALLE d’AOSTA contro le calamità naturali - soprattutto inondazioni e le malattie del bestiame.
Nel CORO della COLLEGIATA, a pavimento sotto un vetro di protezione, un MOSAICO a tessere bianche e nere con alcuni inserti di colore marrone chiaro riportato alla luce durante gli scavi del 1999. Il tappeto musivo che risale al XII secolo – verosimilmente il periodo della costruzione del chiostro - ha forma quadrata, di lato pari a 3 metri, con gli spigoli disposti secondo i quattro punti cardinali. Nel medaglione posto al centro di sei diverse cornici è raffigurata la scena di Sansone che uccide il leone. La cornice più esterna contiene un'iscrizione composta da due versi in latino. Dopo un'ampia fascia con un intreccio a nodi alternati è posta una seconda iscrizione : disposte in cerchio le parole
ROTAS OPERA TENET AREPO SATOR
La lettura in senso inverso ci dice che si tratta di una frase palindroma; le parole che la formano sono le stesse del cosiddetto QUADRATO del SATOR che compare in iscrizioni antiche il cui senso è alquanto controverso. Nei quattro spazi angolari, tra i bordi del quadrato e il cerchio della prima cornice, trovano posto le raffigurazioni di un leoncino, di un uomo-pesce che sorregge un serpente, di un drago e infine di un'aquila con due corpi congiunti in una sola testa.
“ GIORNI DELLA MERLA “ - opera 2012 in tecnica mista con SAGRANTINO (tela 150 x 100 cm) di Raffaele TARPANI, pittore umbro contemporaneo noto per paesaggi “striati” dai mille colori e per la più recente produzione artistica con il SAGRANTINO di MONTEFALCO docg , vino IN BOTTIGLIA di colore rosso rubino intenso talvolta con riflessi violacei, tendente al granato con l’età … SULLA TELA di colore grigio "caldo" ... un grigio dalla tenue sfumatura rosata ...
Incontro Raffaele TARPANI in una sua personale per i 50 anni di attività a PALAZZO CORGNA a CITTA’ DELLA PIEVE (Perugia) a giugno 2013 e mi invita alla sua prox mostra a CORTONA (Arezzo) per i primi di luglio ….
SANTA MARGHERITA da CORTONA … A Cortona LE CELLE di SAN FRANCESCO in magnifica posizione in alto fra i boschi, oltre il superamento di un torrente … splendido luogo di raccoglimento !!! Ricordo la suggestione di tanti anni fa in quel luogo nella notte di VEGLIA PASQUALE nella piccola e gelida chiesetta appena fuori le mura del convento con la benedizione del FUOCO nel prato antistante !!!
UNA NOTTE MAGICA !!!