L’edizione 2022 delle GIORNATE FAI d’AUTUNNIO in Piemonte vede
protagoniste le BIBLIOTECHE.
A TORINO tra le varie proposte c’è la
BIBLIOTECA al CAMPUS EINAUDI, edificio universitario progettato
dallo studio Norman Foster lungo la Dora, nella ex area industriale Italgas … tra
i 10 progetti più spettacolari del mondo secondo la CNN !!
La BIBLIOTECA Norberto Bobbio, la seconda più grande del Piemonte e una delle più importanti in Italia in ambito accademico, è nata dalla fusione di 4 grandi collezioni : Ruffini, Patetta, Solari e Cognetti. A questo nucleo storico si è aggiunta nel 2016 la biblioteca europea Gianni Merlini.
Riunisce quindi 5 raccolte di testi giuridico-politico-economici articolate sui 4 livelli del luminoso edificio affacciato sulla grande piazza circolare interna … ogni livello è caratterizzato da una tonalità di GIALLO progressivamente più chiara nella salita.
Spazi moderni e funzionali all’insegna della sostenibilità energetica e ambientale !!
Norberto BOBBIO
Le collezioni sono interamente a scaffale aperto, salvo i libri antichi e rari conservati in 8 stanze climatizzate; possiede più di 28.000 libri antichi e numerosi fondi di persona.
ARTE CONTEMPORANEA al CAMPUS Luigi EINAUDI di TORINO
All’ingresso troneggia il TORO di Mario CEROLI
Tra le opere principali di Mario Ceroli - scultore e scenografo abruzzese che ama utilizzare il legno nelle sue creazioni - il “Cavallo alato”, l’ “Uomo di Leonardo” e la “Cometa di Halley”.
Il “Toro” risale al 1987: venne commissionato dalla Fiat in omaggio a Torino in occasione della trasformazione del grande stabilimento del Lingotto, un’icona dell’architettura industriale del ‘900 e simbolo storico della produzione automobilistica italiana dove sono stati prodotti modelli di grande successo
come la Balilla e la Topolino.
Nella grande hall circolare l’ HOMO TECNOSAPIENS (omaggio a Burne Hogarth) di Richi FERRERO
La figura disegnata, estremamente potente nella sua fisicità, rimanda al Pensatore di Rodin. Tiene in mano un oggetto tridimensionale : un filo che termina con una spina elettrica luminescente.
L’uomo e la spina : un gesto estremamente significativo che evidenzia la condizione di forza e fragilità dalla quale l'umanità dipende nell'epoca della tecnologia.
Spina che potrebbe essere collegata per accendere nuove idee e realizzare ambiziosi progetti, oppure staccata per concedersi una pausa, un necessario momento di riflessione.
Nella grande piazza circolare la fusione de “La Campana” di Luigi MAINOLFI
Proprietà della GAM - Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino in comodato d’uso al CAMPUS.
"Movimento dal blu del mare", opera di Claudio ROTTA LORIA dedicata ai Migranti del Mediterraneo.
A CIRIE’ la sorpresa della
BIBLIOTECA Storica del PALAZZO dei Marchesi D’ORIA
con i prospicienti ambienti freschi di restauro con interessanti affreschi riportati
alla luce !!
Atrio della Sala dell'Affresco e della Biblioteca Storica
Sala dell'Affresco
Biblioteca Storica - Camera e Boudoir di Carlo Emanuele II
Percorso museale multimediale vanto della città di CIRIE’
Il soffitto della Biblioteca Storica, attribuito ad epoca settecentesca, è stato restaurato nel 1958 dal pittore Alvaro Corghi.
La preziosa raccolta vanta tra l'altro un incunabolo edito a Venezia nel 1474, numerose cinquecentine e seicentine, testi in francese, l "Encyclopedie'' con i suoi sedici volumi recentemente restaurati, l'eccezionale "Theatrum mundi'', opera geografica edita a Amsterdam nel 1600, ricca di cartine e incisioni acquerellate. La maggior parte di questi antichi volumi presenta legature di grande pregio che sono già state oggetto di studio da parte di esperti in materia.
Scrupolosamente conservati Rotoli in pergamena con insolite scritte in rosso, 3 edizioni dell’Orlando Furioso, la Divina Commedia illustrata da Gustave Doré , Atlanti Geografici e Manuali delle Arti finemente decorati …
Testi preziosi la cui consultazione è possibile grazie ad una attenta opera di scansione che ne restituisce una copia digitalizzata comodamente consultabile online …
Ambienti d’epoca come la stanza del Duca Carlo Emanuele II finemente decorata con stucchi che celebra la stretta relazione fra casa SAVOIA e i Marchesi D’ORIA di Ciriè, ramo cadetto dei più celebri DORIA di Genova.
Loro emblema lo scudo " troncato d'oro e d'argento all'aquila di nero, corona rostrata, membrata d'oro "
Ippolita D’Oria di Agostino (1530-1588) – da Principessa d’Oneglia a Marchesa di Ciriè.
Consorte di Giovanni Girolamo I - protagonista della permuta con il Duca Emanuele Filiberto nel 1576.
Con l’accordo del 1576 i SAVOIA ottennero l’agognato sbocco al mare della Liguria a ONEGLIA in cambio della cessione di CIRIE’ ai D’ORIA.
Nell'appartamento riservato ai Duchi di Savoia, al primo piano del padiglione sud, due stanze - Camera e Boudoir - sono ornate dal monogramma (sormontato da corona regale) dell'alquanto "libertino" Duca Carlo Emanuele II.
La stanza da letto - nella quale è ancora leggibile la traccia del baldacchino - è ornata da una serie di stucchi in scagliola bianca "tra i più belli che si conservino in Piemonte".
Oltre agli stucchi, sono di epoca seicentesca il soffitto ligneo a cassettoni e gli affreschi allegorici.
Soffitto del Boudoir con stucchi e affreschi
QUADRERIA dei Marchesi al piano terra
88 ritratti dei D'ORIA costituiscono la quadreria della nobile famiglia. Una rara e preziosa collezione, recentemente restaurata, che racchiude opere di importanti pittori di corte dei Savoia, come il PANEALBO e il BERNERO.
Tra i ritratti più curiosi ed importanti quelli del primo Marchese Giò (Giovanni) Girolamo I che nel 1576 effettuò la permuta e dell’ultimo Marchese Emanuele sindaco di Ciriè.
Marchese Giò (Giovanni) Girolamo I (1523 - ? )
Marchese Emanuele (1826 - 1906)
Personaggi del casato divenuti Dame d’onore di Madama Reale e Cavalieri insigniti delle onorificenze più prestigiose come il Collare dell’Ordine Supremo della SS. Annunziata e la Gran Croce dell'Ordine dei S.S. Maurizio e Lazzaro.
Anselmo Maria Almanzor D’Oria – Marchese del Maro (1758–1823)
Alessandro Eleazaro D’Oria - Marchese di Ciriè (1716-1802) fu generale del Regio Esercito e governatore della Cittadella di Torino nel 1781.
Angelica D'Oria (1729-1772)
Al piano terreno la volta dell' atrio di accesso alle camere ducali è completamente decorata con affreschi e stucchi. Tra i motivi decorativi un " fiore gigante" con la scritta "candore purpura servat" e un "panorama di Ciriè" seicentesco, probabilmente visto da una finestra del Palazzo dei Marchesi D’ORIA, oggi sede del Municipio.
Sono invece attribuite ad epoca settecentesca le sette tele di soggetto mitologico della
Sala Consiliare.
Palazzo dei Marchesi D’ORIA a CIRIE’
Reportage fotografico by Mauro DRAGONI e Barbara CARICCHI
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