Celebrazioni a Carmagnola per il 500° anniversario del Voto
all’Immacolata Concezione Vergine Maria, Patrona della Città.
Iniziate il 25 marzo, si concluderanno l’ 8 DICEMBRE 2022 – Festa dell’IMMACOLATA CONCEZIONE.
1522 – la Comunità carmagnolese si affida alla Vergine contro l’epidemia di peste.
Tra le tante iniziative la Mostra nella Chiesa di San Filippo Neri a settembre
L’immagine in locandina è il risultato del concorso che ha coinvolto gli studenti degli istituti scolastici cittadini nelle celebrazioni del “Cinquecentesimo”.
Gli studenti sono stati invitati a creare un elaborato partendo dalla silhouette del cuore della statua carmagnolese dell’Immacolata, che contiene i voti espressi dalla comunità.
Nel Cuore di Maria - 5 secoli di devozione
Allestimento scenografico … Suggestiva ambientazione SUONI LUCI OMBRE … Simbolica rappresentazione di quanto avvenne nel novembre 1522 in piazza Sant’Agostino …
Statua di san Michele Arcangelo
APPESTATI e MEDICI DELLA PESTE con le caratteristiche maschere dal naso lungo e adunco.
Tra le opere in mostra i due quadri di Giovanni Battista della Rovere realizzati nel 1630 e custoditi nella sala consiliare del Municipio che raffigurano il primo voto del 1522 e il secondo del 1630 per la pestilenza.
1522 - L'Italia per lungo tempo era stata teatro delle guerre per il predominio sull'Europa fra Carlo V e Francesco I. Alle guerre segue immancabilmente la peste che colpisce anche Carmagnola già fortemente provata dal passaggio di truppe Svizzere, Francesi, Tedesche e Spagnole che hanno saccheggiato e devastato il territorio seminando povertà e terrore. Il morbo decima la popolazione.
Dodici padri di famiglia, gli ultimi rimasti (fino a qualche anno fa erano simbolicamente rappresentati dai paggetti che precedevano la statua della Madonna durante la processione dell'Immacolata), radunatisi sulla centrale piazza S. Agostino, fanno Voto alla Vergine dell'Immacolata Concezione di erigere un Cappella in Suo nome e di digiunare nella vigilia della Sua festa.
Una diffusa tradizione narra che in quella circostanza sulla chiesa di S. Agostino apparve la Vergine e, appena emesso il Voto, il carretto per il trasporto dei morti si ruppe, come ad indicare la cessazione del morbo e la fine delle sofferenze per la popolazione.
Giovanni Battista Della Rovere - Il voto del 1522 della città di Carmagnola per la pestilenza (particolare) 1630, Carmagnola (Torino) Municipio.
1630 - La peste (il Manzoni ne parla ne I Promessi Sposi) colpisce parte dell'Italia ed anche Carmagnola viene flagellata da questo terribile morbo: in sei mesi muoiono circa 5000 carmagnolesi.
Ancora una volta la popolazione si rivolge fiduciosa alla Vergine e il 30 giugno viene rinnovato il Voto di affidamento a Maria. La peste ha fine e Carmagnola riprende a vivere sotto la protezione della Madre Misericordiosa.
Giovanni Battista Della Rovere - Il voto del 1630 della città di Carmagnola per la pestilenza (particolare) 1630, Carmagnola (Torino) Municipio
L’esposizione accoglie anche altre importanti opere d’arte appartenenti al patrimonio artistico di Carmagnola, come gli ex voto commissionati dalla Città, tele che per lungo tempo adornarono la cappella di giuspatronato comunale, tra cui l’ancona dipinta nel 1581 da Giovanni Angelo Dolce di Savigliano, nota come La genealogia della Vergine.
Statua di san Sebastiano
Preziose tavole secentesche con Dio Padre Benedicente e la Colomba dello Spirito Santo, appartenenti al patrimonio artistico della Collegiata.
La piccola tela del XVIII secolo raffigurante San Rocco, l’Angelo e la Madonna con il Bambino.
CARMAGNOLA compare nei documenti intorno all’anno Mille, quando la città è sotto la giurisdizione degli Arduinici. Viene assoggettata nel corso del XII sec. al dominio dei Marchesi di Saluzzo, che fino al 1500 ne accrescono l’importanza strategica, commerciale e culturale.
La decadenza, nella prima metà del Cinquecento, del Marchesato di Saluzzo, segna per Carmagnola un difficile periodo di invasioni, saccheggi e pestilenze, di cui la prima terribile epidemia del 1522 induce i cittadini al voto di devozione alla Vergine Immacolata.
La richiesta di aiuto alla Madonna ebbe impulso dalla decisione degli ufficiali del consiglio che, in rappresentanza di tutta la comunità, si radunarono nella piazza centrale - l’attuale piazza Sant’Agostino - per invocare protezione e soccorso dalla terribile pestilenza.
La Città rinnovò più volte la propria dedizione alla Vergine - anni 1630, 1714, 1734, 1835, 1944 – in occasione di altri travagliati e difficili eventi, come nel marzo del 2020 quando il voto venne rinnovato affinché la Vergine accogliesse la richiesta di aiuto e di protezione dalla pandemia Covid-19.
Il dominio del Marchesato di Saluzzo termina definitivamente nel 1544, con la battaglia di Ceresole e la vittoria dei Francesi sugli Spagnoli.
Il quarantennio di occupazione francese trasforma la Città in piazzaforte fortificata, dotata di una seconda cinta muraria con bastioni.
Nel 1588 Carlo Emanuele I di Savoia sottrae Carmagnola ai Francesi, che la riconquisteranno nuovamente nel corso del Seicento, durante la guerra civile fra Madamisti e Principisti.
Prostrati da una nuova e tremenda pestilenza, nel giugno del 1630 i Carmagnolesi rinnovano il voto alla Vergine.
Nel 1691 Vittorio Amedeo II riconduce la Città al dominio sabaudo.
Demolite le fortificazioni, cessa definitivamente il ruolo strategico di Carmagnola, a favore di uno sviluppo agricolo e commerciale che l’accompagnerà fino all’industrializzazione del secondo dopoguerra.
Maria Immacolata – Michele Enaten di Asti. Statua lignea realizzata da un tronco di salice nel 1636-37.
CARMAGNOLA - Chiesa Collegiata dei Santi Pietro e Paolo – Cappella dell’Immacolata
1751-52: costruzione del trono processionale per la statua di Maria Immacolata
1767: la cappella dell’Immacolata viene decorata dei ricchissimi marmi policromi, donati da Carlo Emanuele III
1810: realizzazione delle due grandi tele (ad opera di Luigi Vacca e Giuseppe Monticone) a ricordo dei voti del 1522 e del 1630 e loro collocazione nella cappella dell’Immacolata
1904 : il 25 settembre, nel cinquantenario della proclamazione del
dogma dell’Immacolata, in Piazza S. Agostino avviene
il rito dell’incoronazione officiato dal Vescovo di Torino Agostino Richelmy.
Per quell’occasione vengono realizzate le preziose corone che ancor oggi vengono poste
sul capo della Madonna e del Bambino in occasione dell’ 8 DICEMBRE.
Reportage fotografico by Mauro DRAGONI
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