Il “Divin Pittore” morì nel 1523 a 75 anni a Fontignano, frazione di Perugia, colpito dalla peste, mentre dipingeva un affresco in una piccola cappella appena fuori dall’abitato che ancora custodisce le sue spoglie.
Pietro PERUGINO nel calendario 2023 del Terziere CASALINO
Il Presepe Monumentale del Terziere CASTELLO nei sotterranei di Palazzo Della Corgna a Città della Pieve celebra il “Divin Pittore” con il video mapping dell’affresco Adorazione dei Magi (1504) – Oratorio di Santa Maria dei Bianchi, Città della Pieve.
La speranza è nella nascita
Dopo un lungo periodo buio c’è desiderio di tornare a sperare, progettare il futuro. Speranza incarnata nella donna e nella maternità che porta la vita. Tante donne, madri, madonne che attraverso l’opera di Pietro VANNUCCI detto il PERUGINO hanno reso ancora più tangibile il mistero della speranza e della vita.
Il contributo delle scuole al Presepe Monumentale del Terziere CASTELLO
La GALLERIA NAZIONALE dell’UMBRIA a Perugia custodisce una delle opere
più famose del pittore umbro: Adorazione dei Magi (1470-1473; 1476).
La brillantezza e la vivacità dei colori che caratterizzano la pala d’altare è dovuta alla tecnica ad olio con cui fu dipinta e all’influenza delle opere provenienti dalle Fiandre che il Perugino ebbe modo di vedere in quegli anni a Firenze. A sinistra, nel corteo dei Magi, è rappresentato un giovane con un berretto rosso che guarda il pubblico per restituire un senso di naturalezza alla scena; il giovane è l’autoritratto del Perugino. Nel cielo splende la stella cometa, l’artista ebbe modo di vederne una con lunghissima coda nel 1472.
Nello stesso palazzo dei Priori, nella Sala delle Udienze del Nobile Collegio
del Cambio si può ammirare la Natività (o Adorazione del Bambino), inserita nel
ciclo di affreschi dipinta dal Perugino all’apice del successo con l’aiuto dell’allievo
Raffaello.
Adorazione dei Magi (1504) – affresco Oratorio di Santa Maria dei
Bianchi a Città della Pieve - nell’opera fotografica
Steve McCURRY. Sensational Umbria (2014)
Vetrina Pasticceria Sandri in corso Pietro VANNUCCI a Perugia
Riproduzione di opere del PERUGINO su panettoni artigianali e la Natività (Sala delle Udienze - Collegio del Cambio) in 3D goloso (modellato con pasta di zucchero e dipinto con coloranti alimentari da Flavia Garreffa).
16 febbraio 2023 - Il PERUGINO nel mondo
Al via le celebrazioni dedicate a Pietro Vannucci con due giornate di studio alla Università per Stranieri
Perugino a Roma nella cappella Sistina, a Firenze, a Bologna, a Venezia, nella certosa di Pavia, a Cremona, a Napoli, in rapporto con Isabella d’Este e con Ludovico il Moro... se non proprio l’universo mondo, certo un raggio d’azione del tutto eccezionale per l’epoca. Sulla sua presenza in questi luoghi vertono le due giornate di studio nell’ateneo dalla vita centenaria in cui la storia dell’arte ha avuto sin dagli inizi un ruolo da protagonista. Cultura da far conoscere a tutto il mondo. Conoscenza, studio, approfondimento e poi valorizzazione di Perugia e degli altri luoghi frequentati dal pittore.
Il pittore, noto come PERUGINO ma battezzato con il nome di Pietro di Cristoforo Vannucci, nasce in una famiglia benestante di Città della Pieve a metà Quattrocento, in un arco di tempo presumibilmente compreso tra il 1445 e il 1452, stando alle notizie fornite da Giorgio Vasari e Giovanni Santi.
Dovendo affermarsi in un ambiente artisticamente vivace, Perugino accetta commissioni nel contado fuori dalla città, forse sempre sotto l’egida baglionesca: nel 1476, a causa di un’epidemia di peste, Deruta gli affida la realizzazione dell’ Eterno tra i Santi Romano e Rocco, affresco votivo staccato, in origine collocato nella cappella dei Dolori in S. Francesco, oggi presso la Pinacoteca Comunale.
Nel 1478 l’artista si trova invece vicino a Marsciano, nella frazione di Cerqueto, per affrescare la cappella della Maddalena in Santa Maria, bellissimo dipinto ancora in loco - ma con diverse lacune - di cui è visibile San Sebastiano e due lacerti con San Pietro e San Rocco. Prima opera firmata dal Perugino.
Prima dell’inizio del XVI secolo il pittore decora uno dei luoghi imprescindibili della fede francescana ad Assisi, ovvero la Porziuncola, con una Crocifissione di cui rimane solo un lacerto.
Crocifissione, 1485-1486, affresco, Assisi, Basilica di Santa Maria degli Angeli, Porziuncola
A Firenze, nel 1493 sposa Chiara Fancelli, figlia di Luca Fancelli e modella per tante sue Madonne
Figura di Chiara Fancelli in una Madonna
Al culmine della sua fama e popolarità, Pietro Vannucci detto il Perugino realizza, tra il 1496 e il 1500, la decorazione ad affresco della Sala delle Udienze del Nobile Collegio del Cambio a Perugia (1496-1500), sede di una delle Arti più eminenti, quella dei “cambiatori di valuta”.
La più estesa impresa pittorica perugina, e probabilmente la più virtuosa per il pittore, dal momento che non esita ad inserire nell’affresco anche il proprio ritratto a forma di quadretto en trompe-l’œil tra i Grandi del passato da lui rappresentati.
Prudenza e Giustizia sopra sei savi antichi
Autoritratto
Fortezza e Temperanza sopra sei eroi antichi
Lungo le pareti dell’ambiente si possono ancora ammirare le Virtù Cardinali abbinate agli Uomini Illustri dell’antichità classica (tra cui il già citato autoritratto corredato da un’altisonante iscrizione in latino con tanto di firma), Sei profeti e Sei Sibille con l’Eterno, la Natività e la Trasfigurazione di Cristo.
Negli stessi anni si occupa anche del Polittico di San Pietro, olio su tavola, oggi smembrato. Presso la Galleria Nazionale dell’Umbria sono conservate le tavole con Santa Scolastica, San Pietro Vincioli e San Mauro destinate alle basi delle colonne della macchina d’altare e due predelle con i Santi Patroni Ercolano e Costanzo.
Il PERUGINO a Montefalco, Chiesa di San Francesco
L’affresco è realizzato nella superficie concava di una edicola posta nella parte destra della controfacciata. L’artista ormai maturo, dopo aver lavorato per molti committenti importantissimi tra cui il Papa che lo aveva chiamato a Roma per dipingere la cappella Sistina, era tornato in Umbria.
L’affresco comprende tre scene inquadrate da finte architetture per renderne maggiormente la profondità: Annunciazione in alto, Dio in gloria tra gli angeli e più in basso, in primo piano, la scena della Natività, in cui Gesù è circondato da un paesaggio verde che alle sue spalle si apre in un ampio orizzonte.
Natività, 1503, affresco – Montefalco, Chiesa di San Francesco
Dalla città di Perugia dunque l’appellativo di uno dei più celebri esponenti del Rinascimento italiano: il Perugino - Pietro Vannucci, il Divin pittore - nato nella vicina Città della Pieve, un comune che domina la Valdichiana e il Lago Trasimeno, al confine con la Toscana, terra in cui l’artista si formò nelle botteghe dei più importanti maestri del tempo.
Monumento a Pietro Vannucci, a Perugia, dello scultore Enrico Quattrini
da Perugia a Città della Pieve, fino al Trasimeno sulle tracce del
Perugino – la puntata di “Paesi che vai …” condotta da Livio Leonardi, in onda
domenica 26 febbraio alle 9.40 su Rai 1.
Da piazza IV Novembre a Perugia si parte alla scoperta della terra che ha dato i natali a Pietro Vannucci, detto il Perugino, nei luoghi che lo hanno visto crescere e imporsi nel panorama del Rinascimento italiano.
Tappa alla Cattedrale della natia Città della Pieve dove il PERUGINO impersonato dal poliedrico artista Mario Marco Marroni con Madonne e Cavalieri accoglie il conduttore.
Madonna in trono tra Pietro e Paolo e i Santi Patroni Gervasio e
Protasio (1514)
La Madonna in Gloria, entro una mandorla di luce circondata da cherubini e angeli, tiene in braccio Gesù Bambino, che con la mano alzata in segno di benedizione guarda verso il basso: è rivolto alle figure collocate su un pavimento geometrico in prospettiva, due delle quali, i santi dedicatari del Duomo, reggono gli stendardi rossi col simbolo della città, dunque la benedizione riguarda la comunità intera.
I SS. Gervasio e Protasio sono due giovani fratelli provenienti da Milano e di origine antichissima, forse vissuti e martirizzati sotto l’Impero di Nerone, scelti come patroni di Città della Pieve.
L’opera è firmata e datata da Perugino nella parte inferiore, al centro del parapetto.
Battesimo di Cristo (1510 circa), olio su tavola
Il tema, rappresentato in maniera armoniosa e simmetrica nella sua composizione, è il Battesimo di Cristo ad opera di San Giovanni presso le acque del fiume Giordano: i due protagonisti si trovano in posizione centrale, in primo piano, affiancati da due Angeli in posizione leggermente arretrata e, in alto, la colomba dello Spirito Santo. Il paesaggio, crepuscolare, si apre su un centro urbano in lontananza ed è caratterizzato da una vegetazione fatta da alberi stilizzati. Questa impostazione non è una novità, ma la replica, in maniera semplificata e ripetuta anche in altre opere del pittore, del più articolato Battesimo ideato per la Cappella Sistina.
Segue l’incontro al Barbacane con la Confraternita dei Disciplinati (o Bianchi) per la
trattativa del compenso per la realizzazione dell’affresco dell’ Adorazione dei Magi
(1504) presso l’Oratorio di Santa Maria dei Bianchi.
L’opera è caratterizzata da giochi prospettici perfetti e dalla dolcezza che accomuna i volti ritratti nei dipinti. La storia dell’adorazione è rappresentata in uno dei paesaggi più vasti ideati dall’artista, ossia la rappresentazione ideale di una vista che va da Città della Pieve verso il Trasimeno e la Val di Chiana.
Si sale quindi a Palazzo Della Corgna per narrare le vicende dei due fratelli – Ascanio (primo marchese) e Fulvio (cardinale) - che si imposero sulla scena del loro secolo.
Il racconto prosegue nella Sala delle Udienze del Nobile Collegio del Cambio, a Perugia, decorata sia nelle volte che nelle pareti da Pietro Vannucci detto il Perugino tra il 1496 e il 1500, al culmine della sua fama e popolarità, come una sua personale Cappella Sistina.
Nel corso del viaggio si scoprono anche vie e piazze che hanno fatto da sfondo a celebri pellicole cinematografiche : Il maestro di violino (1976) con Domenico Modugno e Juliette Mayniel a Perugia e San Michele aveva un gallo (1973) dei fratelli Taviani a Città della Pieve.
Nella Chiesa di Santa Maria dei Servi, ancora a Città della Pieve, l’accoglienza del Perugino ormai anziano affiancato dal giovane Raffaello, suo allievo …
Deposizione dalla Croce e Compianto su Cristo morto
Si raggiunge quindi la Chiesa dell’Annunziata a Fontignano, dove il Perugino lavorò alle sue ultime opere.
E infine “Paesi che vai …” si immerge nella natura verde del Parco Regionale del lago Trasimeno, paesaggio celebrato dal “Divin Pittore” negli sfondi di molte opere.
2023:
CINQUECENTENARIO DELLA MORTE DEL PERUGINO
Molti gli eventi per celebrare i momenti più significativi del suo innovativo e rivoluzionario percorso artistico.
A Città della Pieve uno degli eventi di punta a livello nazionale:
la mostra “… al battesimo fu chiamato Pietro” con due sedi
espositive - Palazzo Della Corgna e il Museo Civico Diocesano di Santa Maria dei Servi. Inaugurazione sabato 1 luglio, fino al 30 settembre 2023 .
Reportage fotografico by Barbara Caricchi e Mauro Dragoni
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