FIGURE ALLO SPECCHIO
INCONTRO TRA FOTOGRAFIA - PITTURA - TEATRO DI FIGURA
IDEAZIONE : ALFREDO NEGRO & ALESSANDRA VOLPI
A CURA di MARIA EUGENIA NEGRO TOFFANO che così presenta l’iniziativa :
“L'idea di questa mostra nasce dall' incontro fra due artisti: una fotografa - Alessandra Volpi - e un pittore - Alfredo Negro.
In momenti diversi del loro percorso artistico-professionale sono stati attratti e ispirati da marionette e burattini, dal loro fascino figurativo, dal loro sguardo vitale eppure fisso nel tempo, che pare conservare memoria delle tante storie meravigliose di cui di volta in volta sono stati protagonisti.
Dopo un lungo percorso di ricerca e documentazione fotografica, condotto da Alessandra Volpi sul ricco e variegato patrimonio raccolto dall' Istituto per i Beni Marionettistici e il Teatro Popolare (Villa Boriglione – Parco Culturale LE SERRE – Grugliasco – TO) vengono alla luce centinaia di scatti. Queste immagini diventano il punto di partenza per Alfredo Negro, per i suoi allievi e per i suoi numerosi amici pittori che si sono lasciati catturare dal particolarissimo soggetto fotografico per poi interpretarlo attraverso la propria immaginazione e il proprio estro artistico. Il risultato finale e' un curioso gioco di specchi, di doppi, di rimandi, che viene ludicamente a costituire un' imprevedibile quanto intrigante galleria di ritratti di innegabile teatralita'”
Fino al 9 MARZO 2014 a BEINASCO (Torino) – sede espositiva della CONSOLATA – via Roma, 2
Numerosi gli artisti in mostra e un felice incontro tra fotografia e opere pittoriche … diverse le tecniche e le espressioni artistiche utilizzate …
Nel favoloso mondo delle incisioni la PUNTASECCA di Domenico BENINATI e Alfredo NEGRO : due artisti - due stili !!
Il MONOTIPO di soggetto “giapponese” su fondo bianco di BENINATI e anche uno splendido e delicato “Pupo siciliano” a china.
Le STAMPE “giapponesi” di NEGRO a pieno campo e una simpatica natività in cui anche le maschere rendono omaggio a Gesù Bambino !!
Molto originali e divertentissimi i 3 acquerelli di Delio MEINARDI !! L’inversione dei ruoli : è il burattino PINOCCHIO a muovere i fili della penna di Geppetto … E’ il simpatico vecchietto sdentato a muovere i fili che azionano una improbabile dentiera !! E che sguardi lancia la burattina all’impertinente burattinaio che la ”solletica “ in zone altamente erogene … che ridere !!!
Lo SPECCHIO nell’opera di Marisa MANIS che “duplica” il soggetto nel sapiente collage di stampa fotografica e dipinto su tela …
Il PULCINELLA, olio di Giovanni REALE, che mi mostra le immagini della sua vasta produzione pittorica … olio, olio, olio … i ritratti di famiglia, i paesaggi, i personaggi “statuine presepe napoletano” con significative caratterizzazioni !! E ancora le opere di sperimentazione anni ’80 … molto interessanti !!
POLONIA, FAGIOLINO e SANDRONE ( con 3 dentoni ) : personaggi di Modena !
Le fotografie di Alessandra VOLPI dopo due anni di ricerca e catalogazione dei beni dell’ Istituto per i Beni Marionettistici e il Teatro Popolare : MARIONETTE e BURATTINI in mostra su stampa a getto d’inchiostro di grande formato (serie numerata).
Il personaggio “barbuto” con la barba fatta sapientemente di garza …
GIANDUJA – 2 opere in tecnica mista di Barbara CARICCHI ( ARTIVA ) : le mie creazioni !! (acrilico, carta stampata, matita, tessuto, puntine, corda)
W GIANDUJA ! Eroe del Risorgimento con doppia bugna !! (MUSEO GIANDUJA – Grugliasco)
OLIO ACQUERELLO ACRILICO CHINA TECNICA MISTA STAMPA FOTOGRAFICA PUNTASECCA
Tutto un mondo da esplorare !! Sono particolarmente attratta dalle incisioni …
La puntasecca è una tecnica di incisione : la matrice viene incisa direttamente con una punta metallica dura e acuminata, senza utilizzare l’acido tipico dell’acquaforte ...
La punta, scalfendo il metallo, crea un solco, sui bordi del quale rialza dei filamenti metallici - le barbe - che trattengono ulteriormente l’inchiostro conferendo un caratteristico segno vellutato alla stampa. Uno degli aspetti più caratteristici della puntasecca è proprio la natura inconfondibile del suo segno, sia per la presenza delle barbe e l'alone nerastro e soffuso nelle prime tirature, sia per l'andamento del tratto, spesso irregolare nella grandezza e nella direzione.
Poiché la pressione del torchio di stampa distrugge rapidamente le barbe ed il relativo effetto, la puntasecca è adatta solo per tirature limitate: in alternativa si può ricorrere all' acciaiatura, processo elettrochimico che aumenta la resistenza della matrice.
In origine la puntasecca veniva impiegata per rifinire le incisioni a bulino, ma fin dal XV secolo venne usata anche autonomamente, soprattutto in ambiente nordico. Notevoli risultati vennero ottenuti dagli incisori olandesi, primo fra tutti REMBRANDT.
Le matrici possono essere di rame o zinco: in tempi recenti si è usato anche il plexiglass che, oltre ad essere più tenero rispetto alle lastre di metallo, per la sua caratteristica trasparenza permette di vedere il risultato dell'incisione anche senza procedere a una stampa di prova.