Il PORTOGALLO è una lunga striscia di terra … due lati del rettangolo confinanti con la SPAGNA, due lati battuti dall’ATLANTICO.



5 regioni da nord a sud :

NORTE – BRAGA (Minho) e PORTO (Entre Douro) – a est Tràs os Montes

CENTRO – Beiras : AVEIRO e COIMBRA (Litoral), GUARDA e VISEU (Alta), Baixa

LISBOA e Valle del Tago – Estremadura e Ribatejo

ALENTEJO - EVORA

ALGARVE - FARO



BRAGA e dintorni : nel MINHO VERDE – GUIMARãES

Nel Minho Verde – terra verdissima e fertile, il giardino del Portogallo - vide la luce il Portogallo moderno. Da qui infatti partì la crociata per la riconquista del Paese dalla dominazione araba. L’artefice di questo risorgimento fu Alfonso Henriques che nacque nel 1106 a GUIMARAES.

LE TERRE DEL PORTO – lungo il rio Douro

Terra ricca e fertile dalla singolare orografia formata da colline di granito e di scisto. La stretta valle scende verso le acque del fiume con precipiti terrazzamenti sostenuti da muretti a secco dove sono state piantate le vigne. Quintas e vinhos do Porto

LE BEIRAS – Tre mondi racchiusi in un’unica regione

La Beira Litoral, il litorale che costeggia l’Atlantico con un susseguirsi di spiagge sabbiose, è il mondo dei surfisti e degli amanti del sole.

AVEIRO - Lagune e aree palustri, cordoni litoranei , dune di sabbia e bassi fondali. Saline e coltivazioni di mitili, risaie e canneti. Con grossi rastrelli di legno trainati dai buoi i contadini raccolgono le alghe – molicos – che prosperano nella laguna , particolarmente ricche di iodio e ottime per fertilizzare i campi.

La città universitaria di COIMBRA e la modaiola Figueira da Foz sono le due principali località turistiche, in competizione tra loro.

Nell’entroterra, la Beira Alta è invece punteggiata di antichi villaggi in pietra abbarbicati alle pendici della Serra da Estrela - i monti più alti del paese - e affacciati sulla fertile regione vinicola della valle del Dão.

GUARDA – Il maggior centro della Beira Alta, terra legata al medioevo più profondo, è arroccata a 1056 m sull’altopiano che fronteggia la serra da estrela e sulla valle che mette in comunicazione la Spagna con il Portogallo con fortificazioni del XII sec che sorvegliano ancora minacciose la rocciosa campagna.

La Beira Baixa si eleva progressivamente in direzione est verso il confine spagnolo fino a raggiungere la Beira Alta.

La Beira Baixa ha il fascino di una distesa arida e scarsamente popolata, regno degli ulivi e delle querce da sughero. In cima ai bastioni delle fortezze medievali, osservando il confine orientale, pare di ritornare al passato, ad anni luce di distanza dalla costa appena lasciata alle spalle.

ESTREMADURA viti e olivi e RIBATEJO campi di grano e risaie , praterie - leizirias - con tori neri e cavalli nel segno della fede – NAZARE’ ALCOBACA TOMAR OBIDOS

Terra verdissima di boschi, eucalipti, mimose, querce, pini , vigneti oliveti e frutteti scende dalle alture che corrono parallele alla costa fino all’oceano – costa de prata.

LEIRIA capoluogo dell’Estremadura punto di incontro e di scontro fra musulmani e cristiani fino alla fine del 200 quando venne scelta da re Dom Dinis e dalla regina Santa Isabella come residenza.

Ad ovest di LISBONA il quadrilatero d’oro – località rese famose dalle teste coronate d’Europa negli anni della Belle Epoque con ville esclusive e sfarzose con splendidi parchi. Terra dell’eterna primavera.

Serra de SINTRA - parchi con alberi esotici portati da terre lontane circondano castelli e dimore fastose dalle forme fantasiose.

ALENTEJO : além - al di là - do Tejo

Terra sovrana increspata a tratti da colline che interrompono i suoi campi coltivati a grano, l’argento degli uliveti, il verde dei boschi popolati da gigantesche querce da sughero. Rari casolari bianchissimi di calce. EVORA

ALGARVE – estremo sud spiagge incastonate fra faraglioni di calcare … falesie rosse

FARO capoluogo dell’Algarve – reserva natural da rio Formosa – laguna di fronte alla costa

SAGRES – la fine del mondo

PORTOGALLO : terra di navigatori alla scoperta del mondo !!



NATURA & ARTE !!

Tra le peculiarità artistiche gli AZULEJOS e il MANUELINO

Durante l’occupazione moresca dall’VIII al XIII secolo si impose l’usanza islamica degli AZULEJOS – dall’arabo Al-Zulaicha o Zuleija : mosaico di ceramica - tipiche piastrelle colorate a mano e smaltate soprattutto di colore bianco e azzurro che formano pannelli con soggetti differenti.

Nel 1517 l’italiano Francesco Nicoloso introdusse l’azulejo liscio (processo della maiolica) che sostituì quelli ispano-moreschi in stile mudejar dal raffinatissimo gusto geometrizzante, realizzati con diverse tecniche :

alicatados – frammenti di argilla smaltata inseriti in un mosaico

a corda séca – colori separati da un cordone pastoso composto da olio di lino con ossido di manganese, nero dopo la cottura

a aresta - spigolo



PELOURINHO – colonna coronata da pigna, croce, blasoni nei pressi della chiesa o del municipio nella piazza principale di ogni villaggio – simbolo della giustizia a partire dal XII secolo.



TALHA DOURADAscultura in legno dorato espressione aulica del barocco portoghese.



MANUELINO – stile fiorito sotto il regno di MANUEL I (1495-1521) che segna il passaggio dal gotico al rinascimento. Arte oceanica i cui elementi principali – di assoluta originalità – si rifanno al mondo del mare, all’epopea delle scoperte geografiche, ai motivi esotici e leggendari riportati dall’India e dall’Africa.

La COLONNA RITORTA usata per la prima volta da Diogo Boytac nell’ Igreja do Jésus a Setùbal, la SFERA ARMILLARE simbolo di re Manuel I, la CROCE dell’Ordine di Cristo, elementi marini e marinari (CORALLI, MADREPORE, CORDAMI, SARTIE, ANCORE, PESCI, PERLE, CREATURE del MARE) che hanno la loro massima espressione nella finestra del Convento do Cristo a Tomar opera di Diogo Arruba.

Torre di Belém – Francisco de Arruba (rinoceronte)

 

 

Il nostro itinerario di scoperta gira in senso orario

Da SINTRA puntiamo a nord costeggiando fino a GUIMARAES per poi ridiscendere all’interno (VISEU e GUARDA) sconfinando in Spagna nei pressi di ALCANTARA per raggiungere EVORA e quindi l’Algarve all’estremo sud (SAGRES) e risalire verso LISBONA.



SINTRA - Palazzi nobiliari singolari e fantasiosi in un delirio surreale di stili. Troviamo aperto solo il Palazzo Reale. Emergenza Alte Temperature : tutto è chiuso per rischio incendi.

Palacio de Seteais (sette viste) – Il palazzo nelle cui stanze nell’ 800 la marchesa di Marialva tenne una corte crepuscolare è oggi hotel di charme tra i più suggestivi del Portogallo.

Paco Real o Palacio Nacional de Sintra - Palazzo reale medievale risalente a Dom Joao I (1385-1433) nel tempo ampliato e modificato.

Residenza estiva del re Manuel I, è stato progettato per diventare il corrispettivo portoghese dell’Alhambra di Granada. Noto anche come Palácio da Vila, domina sulla città con i curiosi comignoli della cucina alti 33 metri e l’ampia piazza.

Sale arabe e patii ispano-moreschi con fontane gorgoglianti: il palazzo è progettato su livelli diversi e al suo interno racchiude angoli orientaleggianti che richiamano le atmosfere delle Mille e una notte.

Sala das Sereias: dedicata alle Sirene è completamente rivestita di magnifici azulejos.

Camera di Alfonso VI: qui il sovrano venne rinchiuso per 9 anni. Si narra che i segni di usura sul pavimento siano il risultato dell’incassante andirivieni del re.

Sala delle Gazze: sul soffitto sono dipinte 136 gazze con una rosa tra le zampe - simbolo del casato della regina Philippa de Lancaster.

Reggono uno striscione con la scritta por bem – nulla di peccaminoso, le parole di re Giovanni I - Giovanni d’Aviz detto il Buono o il Grande - alla moglie.

Tante gazze quante erano le dame di corte che scambiavano pettegolezzi sui suoi presunti amori con una ragazza della servitù.

Sala dei Blasoni - Sala del gran consiglio : soffitto ottagonale a cassettoni in legno, dipinto nel 1515 con gli stemmi araldici di 72 famiglie nobili portoghesi .

 

 

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Alle pareti tripudio di azulejos tra i più significativi del Portogallo con scene di caccia e guerra.

Sala dei Cigni: era il salone dei banchetti.



Palácio da Pena - Castello fiabesco ottocentesco dalle mura color pastello giallo, rosa e violetto, arroccato in cima a una vertiginosa collina da cui si gode una vista mozzafiato sull’oceano.

Fu Ferdinando di Sassonia Coburgo-Gotha, marito della regina Maria II, a desiderarlo: innamoratosi del luogo, acquistò un antico monastero affidandone il restauro all’architetto Ludwig von Eschwege. L’eccentrico palazzo che oggi possiamo visitare, in cui convivono in singolare armonia stili diversi come il gotico, il barocco, il rinascimentale e l’arabo, è il risultato dei molteplici gusti dei sovrani che qui si sono succeduti.

Bizzarri accostamenti di eleganza e kitsch caratterizzano le sale interne dove sono custoditi non pochi oggetti curiosi di uso quotidiano dei molti proprietari del castello. Fra guglie smaltate, ponte levatoio alla Walt Disney, minareti e cupole moresche, c’è perfino un mostro marino a guardia del portone d’entrata: sembra di essere in un parco divertimenti. Dalle terrazze e dalle guglie del castello si godono panorami meravigliosi sulle montagne della sierra e sull’oceano!


Il palazzo è circondato dall’ampio Parque da Pena : 220 ettari di meravigliosi giardini con piante esotiche, sequoie giganti, fontane, belvederi, specchi d’acqua, un giardino delle camelie e perfino un romantico chalet fatto costruire da Ferdinando per amare segretamente la contessa Edla che sposò poi in seconde nozze.




Quinta do Regaleira - Villa ottocentesca in stile manuelino circondata da stravaganti giardini con elementi che si rifanno alla mitologia, alchimia, massoneria mescolando insieme gli stili più bizzarri: mistico, romantico, gotico, medievale e rinascimentale.

Nacque dalla fantasia visionaria di un ricco collezionista di libri e farfalle grazie ai proventi dei suoi commerci di caffè e pietre preziose con il Brasile.

La facciata è interamente ricoperta da sculture simboliche e sembra uscita da un nero romanzo gotico mentre il giardino spirituale e romantico è un invito a perdersi alla scoperta di tutti i richiami filosofici e massonici. Rappresenta infatti il percorso spirituale dell’uomo, chiamato anche “percorso degli iniziati”, che conduce alla Discesa agli Inferi, un pozzo a forma di torre capovolta profondo 27 metri con 9 piani come i nove gironi dell’inferno che si percorre con una scala a chiocciola. Al fondo oltrepassati i gironi del Purgatorio si risale dalla Strada del Paradiso per arrivare al laghetto paradisiaco che sarà la vostra ricompensa.

 

 

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Caldas da Rainha - terme della regina - in onore di Dona Leonor, moglie di Dom Joao II. E’ nota anche per le ceramiche con motivi e colori ispirati dalla natura.

 

CALDAS-ceramica

 

 

In chiesa tanti giovani per la giornata della gioventù 2023 (papa Francesco a Lisbona).



Sao Martinho do Porto - splendido porto naturale - baia simile ad un lago chiusa a sud da alte dune color ocra. La spiaggia con cabine-casetta in tela per proteggersi dal vento. Tunnel scavato nella roccia.



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OBIDOS - Nella regione dell’Estremadura il borgo medievale con le case bianche dai profili in rosso, blu e giallo su uno sperone roccioso coronato dal castello del XII sec, al tempo a strapiombo sul mare. Stradine dall’ acciottolato in pietra salgono fra scorci mozzafiato sulla pianura sottostante.

Porta da Vila : la grande porta di accesso ad Óbidos. All’interno maioliche bianche e blu e un bellissimo soffitto affrescato.

Igreja de Santa Maria con l’interno ricoperto di azulejos e dipinti di Josefa di Obidos vissuta nel 600 e gloria cittadina. Al centro della piazza il pelourinho con le insegne della regina Leonor.

La Igreja de Santiago, sconsacrata, è stata convertita in una grande libreria a due piani! Assolutamente da farci un salto e sfogliare qualche bel libro!

 

 

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Percorrendo la Rua Direita si arriva al Castello trasformato in esclusiva pousada con finestre bifore in stile manuelino nella facciata del cinquecentesco palazzo signorile che sorge al centro, oggi ristorante.

Nel 1282 re Dinis fece dono del castello alla giovane sposa Isabella che era rimasta affascinata dalla bellezza di Obidos. Cammino di ronda sugli spalti delle mura che dominano la campagna circostante.

 

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Festival Medievale di Óbidos a luglio con grande mercato e rievocazioni storiche: campo dei tornei fuori le mura.

 

 

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Filigrana e Ginja (tipo visciolata). Rievocazione storica: campo dei tornei fuori le mura.

 

Pale eoliche nella terra dei mulini a vento con i fischietti di

terracotta applicati alle pale che emettono lievi note musicali.

 



Estremadura e Ribatejo : storia e fede

Campi di grano e risaie. Tori e cavalli.

 

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NAZARè - Borgo di pescatori : Praia, Bairro dos pescadores, Pederneira sulla scogliera che domina la baia a sud con la Igreja da Misericordia del 500 , Sitio sulla scogliera a nord alta 110 m con la Igreja Nossa Senhora da Nazaré e il Miradouro do Suberco

Igreja Nossa Senhora da Nazaréchiesa barocca che conserva gelosamente un’antica statua in legno alta 25 cm della Vergine Maria seduta su una panca bassa che allatta al seno il Bambin Gesù. Volti e mani di colore scuro.

Si ritiene che arrivi da Nazareth in Galilea, città natale di Maria, dando nome alla località portoghese che la ospita. Secondo tradizione venne scolpita da Giuseppe falegname - padre putativo di Gesù - e dipinta decenni dopo da San Luca.

All’interno della chiesa si distinguono gli azulejos olandesi del XVII secolo che rivestono la navata, oltre ai dipinti della Sacrestia che narrano il miracolo. L’immagine di Nossa Senhora da Nazaré, ritenuta originale, è molto venerata e festeggiata ogni anno l’8 settembre da folle di pellegrini.

La sua storia fu pubblicata nel 1609 da Frate Bernardo de Brito - monaco di Alcobaçache riferisce di averla trovata nel registro del monastero in una donazione territoriale del 1182.

Limmagine - venerata nei primi giorni del cristianesimo a Nazareth in Galilea – nel V secolo fu trasportata dal monaco greco Ciríaco nel monastero di Cauliniana, vicino a Mérida in Spagna dove rimase fino al 711, lanno della battaglia di Guadalete. Sconfitte dai musulmani, le forze cristiane fuggirono disordinatamente verso nord. I monaci di Cauliniana si prepararono a lasciare il monastero ... fra Romano portò con sé limmagine antichissima e miracolosa nel Sítio (di Nossa Senhora) di Nazaré, collocandola in una piccola grotta artificiale vicino alla scogliera, centodieci metri sopra la spiaggia delloceano.

1182 – Per iniziativa di Fuas Roupinho - dopo il miracolo che lo salvò - venne edificato sopra la grotta lEremo della memoria : un piccolo edificio a pianta quadrata con volta a piramide dove limmagine fu venerata fino al 1377 quando re Fernando I a causa del significativo afflusso di pellegrini promosse la costruzione del Santuario di Nossa Senhora da Nazaré progressivamenteampliato e modificato fino alle attuali forme barocche.

Miracolo della Senhora da Nazaré a Don Fuas Roupinho

In un mattino brumoso del 1182 il nobiluomo stava inseguendo un cervo nel bosco vicino quando a galoppo sfrenato fece irruzione sulla spianata del Sitio. Stava per piombare dall’alta scogliera avvolta dalla nebbia quando fu miracolosamente fermato da una apparizione : la mano solerte della Madonna di Nazaré bloccò il cavallo proprio sull’orlo del precipizio.

Nossa Senhora da Nazaré

La popolarità di questa devozione al tempo delletà delle scoperte era così grande tra la gente del mare, che sia Vasco da Gama (prima e dopo il suo primo viaggio in India), sia Pedro Álvares Cabral, vennero in pellegrinaggio a Sítio da Nazaré.

Tra i numerosi pellegrini della famiglia reale anche Donna Eleonora dAsburgo, terza moglie del re Don Manuele I, sorella dellimperatore Carlo V, futura regina di Francia, che nel 1519 soggiornò nel sito per alcuni giorni, alloggiata in una casetta di legno costruita appositamente per l’occasione.

San Francesco Saverio, sacerdote gesuita, Apostolo dOriente, venne in pellegrinaggio a Nazaré prima di partire per Goa. In effetti, i gesuiti portoghesi furono i grandi propagatori di questo culto in tutti i continenti.



Costa de Prata – costa d’argento

Surfisti sulla Praia do Norte

Nazarè vanta onde fra le più alte del mondo che in inverno possono raggiungere e superare i 30 metri. Le potenti onde dell’Atlantico si incanalano nel canyon sottomarino più grande d’Europa, il canyon di Nazaré, da cui vengono espulse creando onde immense.

Forte de Sao Miguel Arcanjo – forte del XVII sec sulla punta del promontorio Sitio. Ospita un museo del surf e uno spettacolare panorama su Praia do Norte.

 


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ALCOBACA – I monaci cistercensi bonificarono le terre nel XII sec quando eressero il

Mosteiro de Santa Maria - una delle meraviglie architettoniche del Portogallo.

 

 

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Re Alfonso I fece il voto di costruire il monastero dedicato a San Bernardo predicatore dei Crociati se fosse riuscito a cacciare i mori da Santarem. Nel 1153 fu fondata l’abbazia reale, completata nel 1178. Le sue poderose strutture raggiungono i 106 metri di altezza. Nel transetto le tombe gotiche di Dom Pedro I e di Inés de Castro protagonisti di una tormentata e tragica storia d’ amore.

 

La seducente dama di compagnia della moglie Costanza di Castiglia venne bandita dalla corte. Morta Costanza nel 1345 i due amanti poterono coronare il loro sogno d’ amore riunendosi a Coimbra. Alfonso IV, padre di Dom Pedro, fece assassinare Ines dieci anni dopo per ragioni di stato. Pedro I divenuto re nel 1357 vendicò la morte dell’amata ordinando che ai sicari fosse strappato il cuore. Fatto riesumare il corpo di Ines nel 1361, lo rivestì con le insegne reali e obbligò la corte a baciare la mano della defunta ormai completamente decomposta. Affranto dal dolore accompagnò il corteo funebre che traslò le spoglie di Ines durante la notte nell’ abbazia di Alcobaca dove vennero definitivamente sepolte.

< Fino alla fine del mondo > il motto sul sepolcro dei due amanti posti uno di fronte all’altro nel transetto.

 

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Sala dos reissala dei re con 19 statue dei reali portoghesi, dal fondatore Alfonso Henriques a Dom José I che morì nel 1777.

Claustro do silencio del XIV sec , sala capitolare , enorme cucina con una vasca d’ acqua alimentata da una derivazione del fiume Alcoa per tenere in vita i pesci, refettorio.

 

 

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Ulivi e mulini a vento



TEMPLARI & PASTORELLI       TOMAR & FATIMA

TOMAR – Capitale dei Templari sul colle che domina la cittadina. I monaci-guerrieri edificarono nel 1160 sotto la direzione del gran maestro dell’ordine Gualdim Pais lo splendido castello-fortezza al cui interno si trova il Convento do Cristo.

Nella chiesa che ricalca quella del Santo Sepolcro a Gerusalemme i Templari assistevano in sella ai loro destrieri alle funzioni religiose. Motivi e mosaici bizantini in questa struttura - Charola - con sedici lati all’esterno ma ottagonale a due piani all’ interno.

 

 

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Enrico il navigatore - governatore dell’ordine nel 400 - vi fece costruire il claustro do cemiterio riccamente decorato con azulejos mudejar e il claustro do lavagem a doppia galleria.

 

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Janela do capitulo – la finestra della navata affacciata sul Claustro de santa Barbara – è un trionfo fantasmagorico del manuelino più fantasioso con rami di corallo, corde intrecciate con nodi marinari, festoni di alghe, sartie, vele gonfiate dal vento, ancore e catene. Sulla sommità la sfera armillare simbolo di Manuel I. Opera di Diogo de Arruda alta 4 metri (1510-1513).

Claustro principal – rigoroso classicismo con doppio ordine di colonne - completato dall’ italiano Filippo Terzi a fine 500.

Fernando I ottenne da papa Giovanni XXII l’ autorizzazione a trasformare l’ordine dei Templari in quello dei Cavalieri di Cristo. La croce dei Cavalieri di Cristo campeggiò sulle vele delle caravelle che solcarono gli oceani e lo stesso Enrico il navigatore fu governatore dell’ordine.

 

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FATIMA – 13 maggio 1917 Francisco, Jacinta e Lucia



COIMBRA - Città d’arte e di cultura millenaria sede di una delle più antiche università europee animata dalla comunità di studenti.

A baixa lungo la riva sn del fiume Mondego

A alta sulla collina con l’Università

Fondata dai Romani deriva il nome dalla vicina Conimbriga quando questa venne saccheggiata dai Goti. Occupata dagli Arabi nel VIII sec fu liberata dal re di Leon e Castiglia Ferdinando I il grande nel 1064.

 

Con Dom Alfonso Henriques divenne nel 1139 la prima capitale del

paese. La sua università sorse nel 1308. Spostata a Lisbona nel 1377 vi ritornò definitivamente nel 1537 e fu fino al 1011 la sola università esistente in Portogallo.

Queima das fitas - Note le feste a fine maggio per la fine dell’anno accademico quando gli studenti indossano il tradizionale abito nero con cappa a ruota e cappello. Bruciano i nastri multicolori dei mantelli neri e le cartelle.

 

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FAN - FARRA ACADEMICA


A COIMBRA il fado è una faccenda solo di uomini, dal carattere più sognante e sentimentale, più dotto, profondo e impegnato, detto il torche.

 

 

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Velha universidade . La parte più interessante della cittadella universitaria è racchiusa nel patio das escolas a cui si accede dalla porta ferrea manierista del 1634. A dx il pacos das escolas con la via latina - colonnato neoclassicoal centro del quale si trova il busto di Dom José I. Sala dos capelos con soffitto ligneo e ritratti dei re portoghesi. Sala das armas con azulejos e soffitto con lo stemma di Dom Joao V … salone del palazzo reale - sala dei vescovi con i ritratti dei rettori dal 1537 dove si svolgono le cerimonie accademiche.

 

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Torre das cabra – capra – con l’orologio per chiamare gli studenti a lezione.

Capela de Sao Miguel con un bel portale manuelino, azulejos e cineserie, splendido organo settecentesco dalle canne decorate, in stile barocco.

 

 

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Biblioteca joanina del XVIII sec – fondata nel 1717 da Dom Joao V - enormi tavoli di preziosi legni coperti da teli in cuoio – escrementi dei pipistrelli che proteggono i preziosi e rari volumi dai parassiti … 3 sale x 3 colori nero, rosso, verde – decorazione a motivi cinesi. Gioiello barocco di legno dall’effetto marmorizzato in 3 colori, foglie d’oro, imponenti soffitti affrescati ed elaborati trompe-l’oeil.

Prigione accademica

Museu da ciencia - Museo della Scienza nei primi laboratori di Chimica dell’ università.

Cattedrale.

Isabella d’Aragona, Regina del Portogallo, definita “Rainha Santa”, è la patrona della città di COIMBRA e, dopo Sant’Antonio, la figura di santità più venerata in Portogallo.

La sua più diffusa iconografia la rappresenta con delle rose in grembo, a ricordo di un noto miracolo che le sarebbe accaduto: alcune monete che Isabella stava portando ai poveri si sarebbero convertite in rose. Tale trasformazione avrebbe preservato la regina dai rimproveri del marito che la accusava di sperperare il suo patrimonio.

 

 

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AVEIRO - canali, dune, saline, risaie.

Moliceiros – imbarcazioni dal fondo piatto, prua aguzza e rialzata , fianchi larghi utilizzate per la raccolta delle alghe, e per caricare anguille, granchi e pesci.

COSTA NOVA da PRADO - Località famosa per i celebri palheiros, case dipinte a righe verticali ed orizzontali bianche e blu, bianche e rosse, bianche e verdi.

 

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Festa dei pescatori con calderada e sardine alla brace.

 


PORTO - La Signora in grigio con i severi palazzi in granito – La città più laboriosa del Portogallo. Quartiere Ribeira lungo il fiume. Barcos rabelos (chiatte con vela quadrata e prua rialzata che trasportavano il Porto fino a VILA NOVA de GAIA sullaltra sponda del Douro)


Mercado do Bolhao – struttura in ferro battuto su due piani.

Estacao de Sao Bentouno degli edifici più grandiosi della città. Nell’atrio principale ventimila magnifici azulejos illustrano due grandi temi – la storia dei trasporti e la storia del Portogallo.

 

 

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– Chiostri, Sala capitular e Tesouro

 

 

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Dopo la visita alla Cattedrale inizia il nostro tour linea rossa direzione spiaggia e visita

al Forte de Sao Francisco Xavier (Castelo do Queijo)

 

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Foz do Douro – dove il fiume si incontra con l’oceano Atlantico. La confluenza è dominata dal tozzo Castelo de Sao Joao oltre il quale si allungano km di baie e spiagge.

 

 

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Igreja de San Francisco (patrimonio UNESCO)

 

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Ribeira – lungofiume di Porto con Cais da Ribeira e Ponte Dom Luis I a due piani che scavalca il fiume fino a VILA NOVA de GAIA  con decine di cantine e magazzini – caves – per il commercio del porto.

Sandeman, Pasteis de bacalau con porto, Ramos Pinto

Casa Sardine Comur (1942)

O mundo fantastico da SARDINHA PORTUGUESA : in scenari del mondo circense scatolette piene di colore e fantasia riportano fatti avvenuti dal 1916 ai giorni nostri …

Teleferico de Gaia – funivia

 

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Il tour prosegue con la linea blu che dall’alto de Vila Nova de Gaia offre splendidi scorci su Porto, il Douro e i suoi 6 ponti

 

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I 6 PONTI sul DOURO a PORTO

Ponte D. Maria Pia
Opera dell’ingegnere Gustave Eiffel, questo ponte ferroviario con arcata a doppia articolazione, lungo 352,875 m e alto 61, fu inaugurato nel 1877 dalla famiglia reale. Rimase in funzione fino al 1991, data in cui il servizio ferroviario fu deviato verso il Ponte de São João.

Ponte Luís I
A circolazione stradale e pedonale su due impalcati, con una campata di 172 m e 44,6 m di freccia, fu costruito a fine Ottocento dalla società belga Willebroeck di Bruxelles, su progetto dell’ingegnere Teóphile Seyrig, ex collaboratore di Eiffel.

Ponte Arrábida
Opera del professor Edgar Cardoso, il ponte ha detenuto il record mondiale di arco in cemento armato. Con una freccia di arco di 52 m e un’altezza di 70 m al di sopra del livello medio delle acque, la sua costruzione ebbe inizio nel maggio del 1957; il ponte fu inaugurato il 22 giugno 1963.

Ponte São João
Progettato dal professor Edgar Cardoso, fu inaugurato nel 1991, il giorno di San Giovanni. Il pilastro centrale, alto 250 m, e quelli laterali, 125 m, poggiano su altri due pilastri che si trovano nel fiume, in prossimità della sponde.

Ponte do Freixo
Ubicato a monte degli altri ponti e riservato alla circolazione stradale, è opera del professor António Reis. Costituito per tutta la sua lunghezza da due travi gemelle, il ponte ha otto campate, di cui quella centrale di 150 m, seguito da campate di 115 m per ciascun lato e altre minori.

Ponte do Infante
Progettato dall’ingegnere Adão da Fonseca, il Ponte do Infante D. Henrique, unico al mondo, sostituisce l’impalcato superiore del Ponte Luís I, che sarà utilizzato per il collegamento della metropolitana tra Porto e Vila Nova de Gaia. Lungo 371 m e con una campata di 280 m, il Ponte do Infante dispone di due fasce stradali in ciascun senso di marcia che collegano la zona di Fontaínhas a Serra do Pilar. La sua costruzione è stata iniziata nel 1999 ed è giunta a termine nell’ottobre 2002; il ponte è stato inaugurato nel marzo 2003.

 

 

Torre dos Clerigos

Jardim da Cordoaria – platani giganteschi e università


Oltre il ponte: tramonto sul Douro al Jardim do Morro

 

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GUIMARAES Ai piedi della Serra di Santa Caterina, è stata la prima capitale del regno del Portogallo. Qui nel 1109 nacque il primo re del paese Afonso Henriques o Afonso I - il Conquistatore, il Fondatore, il Grande …

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Nel Minho Verde – terra verdissima e fertile, il giardino del Portogallo - vide la luce il Portogallo moderno. Da qui infatti partì la crociata per la riconquista del Paese dalla dominazione araba. L’artefice di questo risorgimento fu Alfonso Henriques che ampliò i possedimenti del padre Enrico di Borgogna fino a Lisbona, conquistata nel 1147. Proprio per questo nello stemma portoghese sono rappresentate la torre dove Alfonso venne al mondo e le sei fortezze sottratte agli occupanti.


Nel 1139 Alfonso si fece proclamare re, il primo del Portucale.

Le grandi famiglie portoghesi sono prevalentemente originarie di questa regione che ha visto sorgere il Regno del Portogallo. Dopo l’unificazione si trasferirono nella capitale mantenendo stretti legami con le proprietà di famiglia al nord ricche di terreni fertili in gran parte destinati alla coltivazione della vite. La regione è tuttora ricca di quintas, solares, castelli e dimore patrizie con una miriade di proprietà agricole specializzate nella produzione di uve e dei frizzanti vinhos verdes.

 

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La statua in bronzo del 1887 di Afonso Henriques con elmo e corazza monta la guardia al parco che circonda la sua antica dimora.

Fra gli alberi la piccola Igreja de São Miguel do Castelo romanica del XII secolo con il fonte battesimale in cui venne battezzato il re e dove sono sepolti nobili e cavalieri che combatterono al suo fianco.

Il severo Castello in granito grigio risale alla seconda metà del X secolo. Impressionante facciata esterna con le sue magnifiche sette torri.

 

 

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Paco dos Duques de Braganca – Palazzo quattrocentesco dei Duchi di Braganca e di Guimaraes con 39 alte torri-camino in mattoni. All’interno sfarzose sale riccamente decorate con affreschi, arazzi, tappeti, armi e armature, mobili originali dell’epoca e porcellane cinesi del ‘700.

 

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Palazzo di un altro Afonso, successore di Afonso I - il Conquistatore e figlio illegittimo del re João I, passato alla storia come primo duca di Braganza. Il Paços dos Duques cadde in rovina quando i proprietari si trasferirono nell’Alentejo; fu restaurato nel Novecento per accogliere la residenza di Salazar.


La stretta rua de santa maria scende dal castello fino al cuore del centro storico.

L’antico municipio (Antigos Paços do Concelho), un palazzo trecentesco con sottopassaggio ad arco, mette in comunicazione Praca de Sao Tiago con l’adiacente Largo da Oliveira - piazza dell’ulivo.

Leggenda vuole che qui il re dei visigoti Vamba piantasse un bastone in legno di ulivo , accettando di assumere la corona solo se il legno avesse germogliato. Sul luogo del prodigio venne eretta una insolita volta gotica a quattro lati sotto la quale spicca un crocifisso ligneo consumato dal tempo.

La leggenda ispirò Dom Joao I che partì a cavallo da Guimaraes per sfidare la Castiglia nella battaglia di Aljubarrota del 1385. Il re chiese aiuto anche alla Vergine Maria facendo voto di costruire una chiesa monastica in suo nome in caso di vittoria :

la Colegiada de Nossa Senhora da Oliveira il cui portale magnificamente scolpito fronteggia il chosco-tempio sulla piazza.

 

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Igreja de São Francisco: chiesa del XIII sec. da visitare per la meravigliosa collezione di piastrelle decorate raffiguranti episodi della vita di San Francesco.

Igreja de São Gualter: chiesa del XVIII sec. con due guglie gemelle e una splendida facciata.

 

 

LE TERRE DEL PORTO - lungo il rio DURO

Alto Douro

A 2 miglia da RéGUA Quinta do Vallado. Costruita nel 1716, era di proprietà della leggendaria Antónia Adelaide Ferreira, una famosa donna daffari portoghese. Oggi è sede di uno dei marchi più famosi del vino Porto, che produce anche vino rosso.

PINHAO – il centro più a nord consacrato alla produzione del Porto con bella stazione ferroviaria decorata con azulejos che narrano la coltivazione delle viti e la vendemmia.

 

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Quinta Ferreira con casa padronale fra le più belle della zona fronteggia i vigneti Sandeman.

A FOLGOSA Quinta do Tedo - cantina in posizione spettacolare alla confluenza del Tedo nel Duro. Visita e degustazione.

 

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Navigazione sul DOURO grazie a 5 chiuse

 

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Il Douro, o ”Fiume d’Oro è il terzo fiume per lunghezza della penisola iberica.

Nasce in Spagna dal Picos de Urbion, attraversa l’altopiano della Meseta, il più antico della penisola, prima di giungere ai monti del Portogallo incanalandosi in terreni granitici risalenti al Paleozoico con una brusca variazione del suo corso, per poi sfociare  nell’Oceano Atlantico nella zona di Porto.

Ha una lunghezza totale di 927 km ed è navigabile tra Vila Nova de Gaia e Vega Terron, al confine con la Spagna.

La valle che attraversa  è un paesaggio incantato; un territorio modificato, nell’arco degli anni, dallo scorrere delle acque e dalla perseveranza dell’uomo che ha costruito terrazzamenti fertili, ambienti ideali per la coltivazione della vite. I vini che vengono prodotti, soprattutto nell’area dell’alto Douro,  sono tra i più stimati al  mondo, il più conosciuto  è  il famoso Vino do Porto, la cui qualità e pregio è legata all’invecchiamento. 



LE 5 CHIUSE DEL DOURO

Per consentire alle navi di superare un dislivello, i canali artificiali ed i fiumi sono muniti di chiuse che funzionano seguendo le regole dei vasi comunicanti.

Lungo il fiume  Douro vi sono 5 chiuse: la Crestuma Lever con un dislivello di 13,9 m, la chiusa Carrapatelo una delle più profonde d’Europa con un dislivello di 35 mt, la chiusa Begauste con dislivello di 28,5 mt, la chiusa Valeira  con dislivello di 33 mt e Pocinho con 22 mt di dislivello. Il dislivello tra Vila Nova de Gaia e Barca d’lva è di 125 mt.



Rif. articoli PORTOGALLO – VINHOS do PORTO e PORTOGALLO a tavola nella sez. Cibo e Arte … PORTOGALLO – Storie di animali nella sez. Storie

Reportage fotografico by Barbara CARICCHI
                                                                   

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