L’ ESSERE SUPREMO, qualunque sia la religione di riferimento, merita rispetto.


Sono entrata nei templi di tante religioni rispettando gli usi e i costumi dei singoli popoli e sono stata sempre bene accolta.


Sono stata segnata con un punto rosso in piena fronte nei TEMPLI INDUISTI … ho indossato il chador o chadar, dal persiano چادر, ciâdar (velo, mantello), che ricopre il capo e le spalle, ma che lascia scoperto il viso, tenuto chiuso sotto il mento ad incorniciare il volto, sopra ancora al velo che mi ha sempre fasciato il capo in IRAN per accedere alla MOSCHEA (la LEGGE ISLAMICA dell' hijab) … ho messo il velo nelle CHIESE CATTOLICHE dell’ARMENIA … ho mangiato il cibo che mi è stato offerto nei TEMPLI SIKH … ho bevuto il tè al burro salato nei TEMPLI BUDDHISTI e respirato aria con retrogusto di rancido … ho tolto sempre le scarpe in MOSCHEA e nei TEMPLI … E’ vero … non ho mai fatto le abluzioni rituali



Il viaggio che in assoluto mi ha dato più spunti di riflessioni mistiche è stato quello in LADAKH – Il piccolo Tibet – il bernoccolo del subcontinente indiano incastonato nella catena himalayana .



Dal KASHMIR a prevalenza mussulmana al LADAKH buddista , e ancora AMRITSAR con il TEMPIO d’ORO dei Sikh e poi l’ INDIA classica induista fino al grande tempio a forma di FIORE DI LOTO di NEW DELHI … qui ognuno cerca e prega il proprio DIO !!



Grazie all’amico NAZIR abbiamo raggiunto SRINAGAR – capoluogo del KASHMIR – blindata e sotto assedio per i fermenti e gli attacchi PAKISTANI … abbbiamo anche sostato al cimitero mussulmano dove Nazir ha pregato sulla tomba della madre dopo un lungo periodo di assenza dalla città natia …



In LADAKH l’atmosfera intatta buddhista di scuola tibetana respirata nei tanti MONASTERI (GOMPA) arrampicati tra le montagne dove spesso ci siamo recati a piedi portando offerte per i monaci, quali rami di legno per il fuoco … che fatica inerpicarsi fin lassù … Per i sentieri assolati l’incontro con i pellegrini … verso ALCHI con le magnifiche pitture murali una signora in abiti tradizionali che non capiva quel che dicessi ma che amava sentirmi parlare nella mia lingua … mi fa parlare … parlare … mi offre per dissetarmi una piccola mela rossa

Nei TEMPLI buddhisti si celebra la PUJA … la lettura cantilenata dei MANTRA … i giovani studenti in fondo alla fila che giocano e scherzano … gli anziani con tamburo e cembali VAJRA & GANTHA

VAJRA (in tibetano Dorje) è una parola sanscrita che significa sia folgore che diamante … simboleggia l' essenza e la purezza degli insegnamenti. Quasi uno scettro, il Vajra è spesso disegnato nelle mani del BUDDHA ed è uno strumento liturgico, usato assieme alla GANTHA

GANTHA - la campana che i monaci tengono nella mano sinistra mentre nella destra tengono il VAJRA – lo scettro



GANTHA - simbolo di SAGGEZZA - è il principio femminile

VAJRA – simbolo di COMPASSIONE o metodo del Buddha – è il principio maschile



Il TANTRA ritiene che sia necessario che questi due princìpi siano ben equilibrati per realizzare una vera crescita spirituale.



La campana rappresenta anche la parte fisica del Buddha, mentre il vajra ne rappresenta la mente.



La mala buddhista è un “rosario” con 108 grani. Ve ne sono anche di 21 o 27 grani da portare al polso. Il grano più grande serve a indicare l’inizio/fine della conta dei mantra recitati.



CONCHIGLIA – “tromba della vittoria”         CAMPANE TIBETANE              RANA CANTERINA

 

THANGKA       MANDALA       BANDIERE di PREGHIERA         RUOTE di PREGHIERA  

 

Om Mani Padme Hūm (sanscrito, devanāgarī ॐ मणि पद्मे हूँ,) è il mantra di Cenresig, il Buddha della Compassione e protettore di chi è in imminente pericolo. Si tratta di uno tra i più noti e diffusi dei numerosi mantra del Buddhismo, soprattutto della scuola Mahāyāna.

L'intero mantra è formato da una sequenza di sei sillabe sacre, yig-drug in lingua tibetana, che vengono pronunciate dal praticante profondamente concentrato sull'essenza del bodhisattva che sta per invocare. Queste sei sillabe sono accompagnate ad una settima, Hrīh, sillaba della compassione.

Le sei sillabe sono relazionate con i sei Buddha che agiscono nei sei destini e vengono iconograficamente rappresentate con sei colori simbolici



CHORTEN (STUPA) – tempietto che viene venerato girandovi intorno in senso orario.

 

Al tramonto il richiamo con lunghe TROMBE … il tipico strumento musicale rituale realizzato in tubo metallico diviso in sezioni telescopiche, per ridurne la lunghezza e renderne più agevole il trasporto.

 

Nella grande sala di preghiera la sorpresa di tre pellegrini in splendidi abiti tradizionali per le grandi occasioni – venuti da molto lontano, mi spiegano – pregano e si gettano stesi a terra varie volte … Offerte burrose e profumo di rancido … Offerte di ciboOfferte di soldiIl grande BUDDHA e l’infinito pantheon buddistastatue dorate gigantesche agghindate con sciarpe sacre e fiori

Ci accompagna uno studente originario della NUBRA Valley e studente universario a GOA … è il secondogenito della numerosa famiglia e il privilegio di entrare in monastero è del primogenito … ci conduce al monastero del fratello dove ci sono tantissimi bambini … poi al monastero dello zio … lo troviamo alle prese con il lavaggio delle granaglie … TEMPLI in legno a colori vivaci !!

 



Nell' INDUISMO esiste tutta una serie di cerimonie dette "samskara" che si svolgono nei momenti particolarmente importanti dell'esistenza.

La funzione educativa del TEMPIO dove si viene per pregare e imparare … anche educazione sessuale al tempio … tra le sculture personaggi in atteggiamenti erotici … un kamasutra scolpito … i TEMPLI di KHAJURAHO nello stato settentrionale indiano del Madhya Pradesh, costruiti tra il 950 e il 1050 d.C. nell’era dei re Chandela Rajput.

Il nome Khajuraho deriva da Khajur - la palma da dattero, molto diffusa nella zona. E’ il complesso religioso più erotico esistente al mondo.

Il tempio più grande e meglio conservato è Kandarya Mahadeva, dedicato al dio SHIVA, alto 31 metri. 

Nella sua parte più sacra è conservato un grosso lingam (pene) di pietra, simbolo appunto di Shiva. Chiamato Shivalingam è sempre presente in tutti i templi indù - non solo a Khajuraho - e alla sua base vi è una yoni, l’organo genitale femminile. Questo perché nell’induismo il sesso è sacro. Da esso viene la vita.





In RAJASTHAN a DESHNOKE l’incredibile TEMPIO di KARNI MATA - Tempio dei TOPI – animali sacri – alimentati col latte … scorrazzano a migliaia nel tempio !! Rari topi bianchi. Ciotole di latte rancido … I topi guizzano dappertutto … ti passano sopra i piedi … massima attenzione a non calpestarli … sarebbe un sacrilègio … e anche un presagio di sventura !! Avvistare invece uno dei rari topi albini del tempio è segno di grande fortuna … I topi girano sui telai delle porte e ti guardi con circospetto quando devi attraversarle …

Questi topi sono dei bambini reincarnati

 

racconta la leggenda che Karni Mata pregò inutilmente il dio della morte Yama di restituire la vita al figlio di un narratore. Con l’approvazione del dio, Karni Mata decise allora di far reincarnare quel bambino e i figli morti di tutti i cantastorie in topolini

Migliaia di devoti ogni giorno, tutto l’anno, arrivano al tempio per offrire con tenerezza e commozione dolci e cereali ai piccoli ospiti. Quando un topolino muore viene sostituito da uno in oro!

Deshnoke è una delle mete di pellegrinaggio e uno dei centri religiosi più importanti e conosciuti di tutta l’India. Qui nel XIV° secolo visse Karni Mata che fin da bambina diede prova di possedere poteri di guarigione. Veniva considerata come l’incarnazione della dea Durga .

Il tempio fu eretto nel XV secolo … le maestose porte scolpite in argento e il marmo bianco della facciata furono offerte dal maharajah di Bikaner Ganga Singh, all'inizio del XX secolo.



AMRITSAR Tempio d’ORO dei SIKHHarmandir Sahib = “Tempio di Dio” - nello stato del Punjab

Considerato dai sikh il tempio più sacro della loro religione - il loro "santo dei santi" - è un luogo di pellegrinaggio in cui recarsi almeno una volta nella vita per pregare e offrire le proprie suppliche …

VASCA SACRA      ABLUZIONI      LIBRO SACRO     PETALI di FIORE

                             Sri Guru GRANTH SAHIB JI      

La notte la cerimonia della chiusura del LIBRO SACRO - Adi Granth -   dopo il rituale di lettura al centro della grande vasca … la corsa per riporlo nel tempietto esterno !! GRANDE EMOZIONE !!

5 i simboli dei SICK : PELI mai tagliati (CAPELLI E BARBA LUNGHI ) – PUGNALE - PETTINE – TURBANTE – MUTANDONI

 

 

FEDE BAHAI - Tempio LOTUS di Delhi – aperto a tutte le FEDI !!



Spettacolare architettura a forma di FIORE DI LOTO simbolo di pace e serenità, il fiore nazionale indiano - di colore bianco e immerso in uno splendido giardino. Il tempio è rappresentativo della più giovane fra tutte le religioni indipendenti nel mondo. Il padre fondatore Bahá'u'lláh (1817-1892) è considerato il più recente nella linea dei Messaggeri di Dio, che comprende Abramo, Mosè, Buddha, Zoroastro, Cristo e Maometto.

Il Tempio del Loto - la "Madre Tempio" del subcontinente indiano - si trova esattamente a Kalkaji, a sud di Delhi. E’ stato progettato dall’ architetto iraniano Fariborz Sahba e aperto al pubblico nel 1986.



Il
numero 9 ha un grande significato nella fede Bahai e simboleggia le nove principali religioni del mondo.

La struttura principale del Tempio Lotus è circondata da nove stagni su vaste aree verdi che coprono circa 26 ettari. I petali di marmo del Tempio sono organizzati in gruppi di tre per formare nove volti, e ci sono nove porte che conducono al corridoio principale, che può ospitare fino a 2.500 persone. SILENZIO e MEDITAZIONE per tutti !!



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