In mostra una selezione di opere dell’anticonformista artista francese CLAUDE MONET – il PADRE DELL’IMPRESSIONISMO.
L'edificio dell’antica stazione ferroviaria di Parigi - capolinea della Paris-Orléans - fu progettato dall'architetto Victor LALOUX. La stazione venne inaugurata il 28 maggio 1900, in occasione dell' esposizione universale. Caduta in disuso alla fine degli anni cinquanta venne iscritta nell'inventario dei monumenti storici nel 1973. Fu trasformata in Museo nel 1986, dall'architetto italiano Gae AULENTI.
MONET dalle Collezioni del Musée d’Orsay a cura di Xavier Rey & Virginia Bertone.
Diverse opere mai prima presentate in Italia, tra cui il grande frammento centrale de Le déjeuner sur l’herbe (1865), opera capitale nel percorso di MONET per la precoce affermazione di una nuova, audace concezione della pittura en plein air come passaggio cruciale per giungere all’ IMPRESSIONISMO.
Trasferitosi in una pensione di Chailly, nei pressi del bosco di Fontainebleau, MONET comincia a lavorare alla Colazione sull'erba, ispirata all'analogo famoso dipinto di Edouard MANET – olio su tela 208x264 cm – 1862-63. L’opera di Manet è uno scandalo … sul prato una donna nuda … un nudo crudo, realistico, erotico … accanto personaggi noti … la verità scandalosa !!
Ma non fu solo il soggetto a sollevare lo sdegno degli osservatori. Anche la modernità nello stile, dal punto di vista cromatico e compositivo, venne aspramente criticata a Manet che utilizzò colori caldi giustapposti a quelli freddi per accentuare la loro vivacità. Il colore fu steso tramite pennellate rapide e veloci. La prospettiva non venne utilizzata in modo classico, anzi, sembrò quasi che i personaggi fossero stati incollati sul paesaggio; uno sfondo prospettico venne dato dalla presenza di alberi.
Edouard MANET non volle mai essere identificato col gruppo degli impressionisti, né partecipò mai alle loro esposizioni.
Claude MONET intende dipingere una grande tela di sei metri per cinque. Posano per lui la sua intima amica Camille Doncieux e Bazille, l'uomo sdraiato a destra, mentre il personaggio seduto in primo piano potrebbe essere il pittore Lambron o Courbet.
Il dipinto non piace a COURBET e Monet lo lascia incompiuto, come pegno per il pagamento della pensione. Lo riprenderà nel 1884 in cattive condizioni: tagliato in due parti, è conservato al Musée d'Orsay.
MONET DENTRO LA NATURA
Femmes au jardin - Donne in giardino
Nel 1866 Claude Monet inizia a DIPINGERE DAL VERO UN QUADRO DI GRANDE FORMATO nel giardino dell'abitazione che ha preso in affitto nella periferia parigina. La sfida è duplice: lavorare en plein air, il che richiede di scavare una buca per terra per sistemarvi la tela con l'aiuto di una puleggia, per lavorare la parte alta mantenendo lo stesso punto di vista & cimentarsi in una tela di grande formato, abitualmente riservata alle composizioni storiche.
L'ambizione del giovane Monet è appunto la seguente: come riuscire ad integrare i personaggi in un paesaggio dando l'impressione che l'aria e la luce circolino?
Il pittore trova una risposta dipingendo le ombre e le luci colorate, gli squarci di sole che filtrano attraverso il fogliame, i riflessi chiari in contorni sfumati nella penombra. Emile ZOLA scrive nel suo resoconto del Salon: "Il sole cadeva dritto sulle gonne di un candore splendente; l'ombra sbiadita di un albero delineava sui viali, sugli abiti resi brillanti dalla luce solare, un grande velo grigio. Nulla di più strano come effetto. Bisogna amare in modo smisurato il proprio tempo per osare così tanto, abiti che l'ombra ed il sole dividono in due".
I visi, indistinti, non possono essere assimilati a veri e propri ritratti. Camille, la compagna del pittore, ha posato per le tre figure sulla sinistra. Monet rende con maestria il bianco degli abiti: li colloca saldamente nella struttura della composizione - smorzata dai verdi e dai marroni - data dall'albero centrale e dal vialetto.
Terminato in bottega, il quadro viene rifiutato dalla giuria del Salon del 1867 che, oltre all'assenza del soggetto o della narrazione, deplora la pennellata a vista indice di spregiudicatezza e di imperfezione. Uno dei membri dichiara: "Troppi giovani sono intenzionati a proseguire in questa riprovevole direzione. È ormai giunto il tempo di difendere e salvaguardare l'arte!"
ICONA della grande mostra l’opera nel manifesto :
Essai de figure en plein air: Femme à l’ombrelle tournée vers droite ... olio su tela 1886 ... modella Suzanne Hoschedé
La rue Montergueil, à Paris. Fête du 30 juin 1878 ... olio su tela 1878 . Giornata di festa nazionale … le bandiere tricolori blu –bianco- rosso al vento !!
La famiglia di MONET : CAMILLE e JEAN
I papaveri - Les Coquelicots - olio su tela (50x65 cm) realizzato nel 1873 nella campagna di Argenteuil. IL RIPOSO … LA PASSEGGIATA ! L'atmosfera vibrante di una passeggiata in mezzo ai campi in una giornata estiva.
L'artista espone pubblicamente i Papaveri nella prima mostra del gruppo impressionista nel 1874, in quella che un tempo fu la bottega del fotografo NADAR. La tela è diventata oggi uno dei quadri più celebri di Claude MONET.
< Monet diluisce i contorni e costruisce una ritmica colorata a partire dall' EVOCAZIONE DEI PAPAVERI , attraverso pennellate il cui enorme formato, in primo piano, mostra la rilevanza che l'artista concede all' IMPRESSIONE VISIVA . In questo modo, viene compiuto un primo passo verso l'astrazione.
In questo paesaggio, le due coppie formate da una madre e un figlio, in primo e in secondo piano, rappresentano semplicemente un pretesto per la costruzione di una retta obliqua che struttura il quadro. Due zone distinte dal punto di vista della gamma dei colori vengono così definite, una dominata dal rosso e l'altra da un verde azzurrato. La giovane donna con l'ombrellino e il bambino in primo piano sono sicuramente Camille, moglie dell'artista e il loro figlioletto Jean>
Ne La passeggiata (1875) ancora la prima giovane moglie con l’ombrellino parasole e il piccolo Jean …
LUCE & COLORE DENSO & RAREFATTO
L’OPERA : TRA ME E IL MOTIVO (soggetto) … sostiene Claude MONET !!
La famiglia HOSCHEDE’ … una storia di famiglia “allargata” … uno scandalo all’epoca !
MONET è nuovamente in difficoltà economiche … Nell'estate 1876 conosce il ricco finanziere e collezionista Ernest HOSCHEDE’ del quale diviene amico e allaccia una relazione con la moglie di questi, ALICE.
Hoschedé incarica Monet di dipingere dei pannelli per il suo castello di Rottembourg, a Montgeron, vicino a Parigi.
I tacchini – Les dindons (1877) … grande olio su tela ( 174,5 x 172,5 cm ) … tutti i colori della luce e dei riflessi verdi dell’erba sul bianco del piumaggio …
Ernest Hoschedé dichiara fallimento finanziario e trascorre la maggior parte del tempo a Parigi …. Nell' estate del 1878 Alice con i propri figli (2 maschi e 4 femmine) vanno ad abitare in una casa a Vétheuil, con la famiglia Monet : Claude & Camille Doncieux con i 2 figli Jean et Michel.
Il 5 settembre 1879 Camille, a soli 32 anni, muore di cancro , assistita nella malattia da Alice. Monet la riprenderà in un drammatico dipinto, Camille Monet sul letto di morte … « ... al capezzale del letto di una persona che mi era molto cara e che tale rimarrà sempre. I miei occhi erano rigidamente fissi sulle tragiche tempie e mi sorpresi a seguire la morte nelle ombre del colorito che essa depone sul volto con sfumature graduali. Toni blu, gialli, grigi, che so. A tal punto ero arrivato. Naturalmente si era fatto strada in me il desiderio di fissare l'immagine di colei che ci ha lasciati per sempre». Claude Monet
Una sala della mostra alla GAM è dedicata ai paesaggi “tristi” realizzati dall’artista dopo la morte di CAMILLE …
Monet e Alice (con tutti i loro otto figli) continuano a vivere insieme, prima a Poissy dove si erano trasferiti nel 1881, poi a Giverny, a partire dal 1883.
Il ritratto a BLANCHE – figlia di Alice – con le guanciotte rosse alla Renoir …
La barca a Giverny - En norvégienne – olio su tela(98x131 cm) realizzato nel 1887 . Una gita in barca sul fiume Epte, a Giverny … 3 ragazze in barca … i riflessi nell’acqua … le figlie di Alice ! SUZANNE la modella preferita !!
Ernest Hoschedé muore nel 1891 … l’anno successivo Alice sposa Monet .
La CATTEDRALE di ROUEN - "il culmine dell'Impressionismo" – UNA SERIE DI 31 DIPINTI realizzati da MONET tra il 1892 e il 1894 per studiare le influenze della luce e delle varie condizioni climatiche su uno stesso soggetto.
“Più invecchio più mi rendo conto che devo lavorare molto duramente per riprodurre ciò che cerco: l’attimo istantaneo. L’influenza del clima sulle cose e la luce che le caratterizza“ Claude Monet, 1891
< Nel febbraio 1892 Monet affitta una camera che da sulla FACCIATA OVEST della cattedrale; nel corso di tre anni, da febbraio ad aprile, dipinge la cattedrale nei diversi momenti del giorno, raffigurandola nelle diverse sfumature cromatiche che la facciata assumeva durante la giornata, a volte per pochi attimi soltanto.
Questo periodo è anche quello in cui le opere di Monet sono più ricercate, dopo anni di umiliazioni e di sacrifici, il pittore finalmente aveva raggiunto il successo. Diventò, infatti, uno dei più affermati pittori della sua epoca. La serie della cattedrale non è solo il punto culminante della sua carriera di pittore ormai maturo, ma è anche l'inizio del suo decollo commerciale > Gabriel Fernández - theartwolf.com
In mostra alla GAM due opere della lunga serie :
Le portail, temps gris e Le portail et la tour Saint-Romain, plein soleil (1894)
IL PARLAMENTO DI LONDRA – UNA SERIE di dipinti tutti 81 x 92 cm realizzati tra il 1900 e il 1904.
Il PARLAMENTO visto dal Saint Thomas Hospital. LUCE & COLORE
Londres, le Parlement (1904) ... conclude la mostra alla GAM !!
LE NINFEE ... oltre la mostra ! Un ciclo di circa 250 dipinti negli ultimi trent'anni della produzione dell'artista. Molte di queste opere furono create nonostante il pittore fosse stato colpito da cataratta.
Negli ultimi anni di vita il soggetto esclusivo di MONET sono i fiori del giardino nella sua tenuta di GIVERNY, a poca distanza da Parigi, dove il pittore si trasferisce a 42 anni, nel 1883, con la seconda moglie Alice Hoschedé. Accanto alla vecchia casa colonica realizza un giardino di ispirazione giapponese, con un ponte ed uno stagno con ninfee e giochi d’acqua. Il giardino è pieno di fiori: rose, iris, tulipani, campanule, gladioli … glicini e salici piangenti fanno da cornice allo stagno ...
MONET DENTRO LA NATURA
Il battello di Monet sullo stagno di Giverny …
Monet dipinse le bianche NINFEE fluttuanti sulla superficie dell'acqua in uno stile che anticipava le soluzioni “astratte” della pittura successiva, creando delle vere e proprie sensazioni visive.
Il primo gruppo di tele dedicate alle ninfee fu eseguito tra il 1899 e il 1904.
Ne "Le Ninfee. Serie di paesaggi acquatici" del 1909, l'occhio del maestro impressionista viene assorbito completamente dal vibrante gioco di colori che questi fiori, insieme con il cielo, creano sulla superficie dell'acqua, la quale diviene soggetto dominante quasi assoluto.
Il 19 maggio 1911 muore la moglie ALICE … il 1º febbraio 1914 perde anche il figlio JEAN … BLANCHE - una delle figlie di Alice, moglie di Jean Monet - raggiunge Claude Monet restandogli per sempre vicino … anche lei dipinge …
Dal 1914 MONET riprende il tema delle NINFEE adottando, tra l'altro, un punto di vista più ravvicinato…
MONET e LE NINFEE – STRISCIA L’ARTE by Barbara CARICCHI - ARTIVA
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