Le MARCHE sulla cresta dell’ONDA per gravi intolleranze umanitarie … a FERMO – nigeriano ucciso …

 

TERRE MARCHIGIANE :

ROMANI   GOTI   Galeotto MALATESTA   Francesco SFORZA   Francesco Maria DELLA ROVERE



TOUR MARCHIGIANO : colline colorate da grandi estensioni di GIRASOLI e MAIS, enormi campi di GRANO già mietuto, vigneti di TREBBIANO con ROSE in fiore all’estremità dei filari, oliveti … COLLINE   CASTELLI   ROCCHE   CHIESE   CONVENTI



Il territorio dei DUCHI di URBINO :


MONDOLFO (PU) – una balconata affacciata sul mare di MAROTTA.

Nel CASTELLO di Mondolfo i DELLA ROVERE crearono una macchina da guerra con duplice cinta muraria, a cavallo fra ‘400 e ‘500 , sotto la direzione dell’architetto militare senese Francesco di Giorgio MARTINI , affiancandovi pure una ROCCA, in seguito abbattuta.

La leggenda narra che abbiano poi unito il CASTELLO a MAROTTA con una lunga galleria sotterranea, via di salvezza all’insediamento lungo mare, punto di movimentato transito lungo la carrozzabile marina.



La prima cinta muraria riprende la linea di una fortificazione di forma ovale del periodo bizantino … la seconda cinta Martiniana presenta la caratteristica forma “ a mandorla”.

MONDOLFO - La città fortificata sull’Adriatico ben si difese durante l’ ASSEDIO del 1517 e godette del privilegio della “resa a patti”



Guerra per il DUCATO di URBINO. L'anno prima papa LEONE X aveva tolto il ducato a Francesco Maria I DELLA ROVERE per darlo a suo nepote Lorenzo de’ MEDICI … Francesco Maria aveva preferito al momento rifugiarsi dal suocero, il marchese di MANTOVA , e lì affrontare i preparativi della guerra … Doveva affrontare un esercito almeno tre volte superiore …

Il deposto duca riuscì in un primo tempo, anche grazie al favore delle popolazioni, a rioccupare quasi tutto lo stato, fatta eccezione per Pesaro e Senigallia. E' a questo punto, però, che inizia una guerra di movimento e di logoramento senza che si arrivasse mai allo scontro decisivo … una guerra inutile, di cui fecero le spese proprio le popolazioni del ducato a causa di requisizioni, saccheggi, violenze e distruzioni che entrambi gli eserciti commisero al loro passaggio. Alla fine il conflitto fu deciso dal denaro al tavolo delle trattative: Francesco Maria rinunciava (temporaneamente) al ducato in cambio del versamento di più di 100.000 ducati. Nel 1519 Lorenzo de' Medici sarebbe morto e nel 1521 sarebbe scomparso anche Leone X, aprendo così la strada al pacifico ritorno dello stato nelle mani del suo originario signore …



MONDOLFO – capitale del “Pallone col bracciale” – antica disciplina sportiva cantata da LEOPARDI , praticata dai papi ed esaltata nel RINASCIMENTO a diletto di principi, duchi e sovrani.



L’OROLOGIO della TORRE del PALAZZO COMUNALE – oggi in mostra nel Complesso Monumentale di S. AGOSTINO . Nella vicina Chiesa di S. AGOSTINO opere di Claudio RIDOLFI … molto particolare “La Madonna della gatta” di Federico BAROCCI , con un assonnato Gesù Bambino e una Madonna ragazzina …



Federico Barocci o Baroccio - detto il Fiori - ( URBINO 1535? - 1612) - pittore italiano. Il suo stile elegante lo fa ritenere un importante esponente del Manierismo italiano e dell'arte della Controriforma. È considerato uno dei precursori del Barocco.

< BAROCCI, per dirla con lo studioso Antonio Paolucci, è stato “l’alfiere più intelligente e più sensibile dell’arte della Controriforma che apre la strada a Caravaggio e alla Modernità” >





MONDOLFO - CAMPANE & CARILLON !! Ancora visibile il CARILLON dell’ANTICA POSTA che segnalava l’arrivo dei dispacci … a MAROTTA sull’Adriatico l’Antica Hostaria della POSTA – importante luogo di sosta per CORRIERI : le stalle per 30 CAVALLI … le rimesse per 6 DILIGENZE … il CIPPO CONFINARIO – anno 1544 !!


Il cippo - un parallelepipedo in pietra dalle dimensioni di cm. 74x127x29 contenente una lunga iscrizione latina - fu collocato nel 1544 per porre fine ad una controversia fra i comuni di Mondolfo e Fano circa la linea di confine fra i due territori e fra le Diocesi di Senigallia e Fano. Poiché la Comunità di Fano era immediatamente soggetta al governo temporale della S. Sede, mentre la Comunità di Mondolfo faceva parte del Ducato di Urbino, per secoli questo cippo segnò anche una sorta di “confine di Stato”.



La STAZIONE FERROVIARIA di MAROTTAPapa PIO IX e la linea ferroviaria ROMA-ANCONA (via Foligno) e BOLOGNA-ANCONA (1846) – la ferrovia degli Stati della Chiesa



  • La stazione – che ha mantenuto la configurazione originale del 1884 - oggi è un monumento di archeologia industriale riconosciuto dall'archeoclub d'Italia.
  • La stazione è stata "adottata" dalla scuola media inferiore E. Fermi di Mondolfo, nell'ambito del progetto "La scuola adotta un monumento"


Nel 1861, i primi treni a vapore iniziarono a transitare lungo la nuova linea ferroviaria, che collegava Ancona a Bologna.

A quel tempo la stazione di Marotta-Mondolfo non esisteva ancora, dato che i treni effettuavano una semplice fermata presso un casello ubicato all'altezza della maggiore piazza cittadina, piazza Fiume, l'attuale piazza Kennedy.

Per volere dell'amministrazione comunale, ed in particolare del Sig. Sora, consigliere comunale dell'epoca, nel 1870 fu quindi proposta la realizzazione di una stazione ferroviaria e di uno scalo merci, in una zona più a sud rispetto alla vecchia fermata.

La stazione ferroviaria di Marotta-Mondolfo fu quindi inaugurata il 15 agosto 1884, in concomitanza allo scalo merci ad essa adiacente.





RAZZA DINARICA o adriatica era un termine usato da alcuni antropologi fisici nella prima metà del XX secolo per descrivere principalmente il fenotipo dominante dei gruppi etnici contemporanei dell'Europa sud-orientale

Il concetto di razza dinarica ebbe origine con i lavori di Joseph Deniker … il termine dinarico deriva dalle Alpi Dinariche (la parte occidentale della penisola balcanica), l'habitat principale di tale tipo fisico.

L'antropologo polacco Jan Czekanowski descrisse la razza dinarica come: caratterizzata da pelle piuttosto chiara, colore dei capelli variabile dal marrone scuro al biondo scuro, vasta gamma di colore degli occhi, alta statura, cranio brachicefalo, viso lungo, naso molto stretto e importante, a volte aquilino, corporatura snella e piedi molto grandi.



MAROTTA - Hotel DINARICA direttamente sul mare – BANDIERA BLU – ottima cucina !!

Tutti in bici !! Il paradiso dei bambini !!



Street Food : GARAGOJ d’ESTATE & SARDONCINI – Polentina con GAMBERETTI – 500 grill !!



1 luglio – “PINK POSITIVE” – La NOTTE ROSA dell’Adriatico in Romagna e nord delle Marche … a MAROTTA risuonano i motivi della giovane band THE PERTICARS - Rock ‘n’ Roll anni ’50 ’60 ‘70GLITTER TATOO : la novità dell’estate ( 30 gg. modaioli … )



Antologica del pittore Mario AGOLINO, in arte Francesco Maria” – sala Arcobaleno – MAROTTA




MONDAVIO e la ROCCA Roveresca (PU) … edificata fra il 1482 e il 1492 per volontà di Giovanni DELLA ROVERE - signore di SENIGALLIA, del Vicariato di MONDAVIO e genero di Federico di MONTEFELTRO , su progetto del celebre architetto senese Francesco di Giorgio MARTINI, responsabile e principale artefice del sistema architettonico difensivo del DUCATO di URBINO sotto i MONTEFELTRO …

13-14-15 agosto : rievocazione storica ”CACCIA AL CINGHIALE”

 

FRATTEROSA e la lavorazione della TERRACOTTA …



CORINALDO (AN) – le mura perfettamente conservate (1367) proteggono l’antico borgo … dagli spalti lo sguardo spazia lontano : non passano inosservate le guglie di MONTENOVO (OSTRA VETERE ) !! A Corinaldo in piazza del Cassero la CHIESA della MADONNA ADDOLORATA con la CRIPTA dedicata a Santa Maria GORETTI … la lapide di ringraziamento ai Corinaldesi che partiti in cerca di fortuna alla volta dell’America, inviarono denari a favore della Chiesa … domenica 10 luglio il culmine dei festeggiamenti in onore di Santa MARIA GORETTI (6 luglio – la giornata mondiale del BACIO ) : la MARIETTA della castità … il luogo dell’incontro storico di mamma ASSUNTA con ALESSANDRO, che colpì a morte Maria dodicenne a NETTUNO e fu perdonato dalla giovane prima di spirare … “ Per amore di Gesù lo perdono, voglio che venga con me in Paradiso “ … SANTUARIO DIOCESIANO con le reliquie …



La pinacoteca comunale intitolata a Claudio RIDOLFI – l'artista veronese che elesse Corinaldo a sua dimora … (Verona, 1570 circa – Corinaldo, 1644)



Via dello Scorticatore ( di pecore ) … Mura del Mangano ( antico strumento per soppressare le stoffe ) … Torre del Calcinaro …



GLI SCALINARI e il POZZO della POLENTA !!

21-22-23-24 luglio 2016 – XXXVIII CONTESA del POZZO della POLENTA

Rievocazione storica in costume dei festeggiamenti del 1517, alla fine dell’ ASSEDIO posto al borgo da Francesco Maria I DELLA ROVERE .



DUE STORIE :

1 - Il POZZO della POLENTA - a metà della Piaggia, straordinaria scalinata di 109 gradini – fu fatto costruire dal tiranno di Corinaldo Antonello ACCATTABRIGA nella seconda metà del 1400. Eliminato a fine 1800 venne ricostruito nel 1980, con la nascita della Contesa. Si narra di un contadino con un sacco di farina di mais sulle spalle che si fermò al pozzo a riposare … il sacco cadde però dentro e il pover’uomo si calò nel pozzo per recuperarlo … Chi osservò la scena cominciò a ghignare, sostenendo che il contadino stava mangiando polenta … qualcuno suggerì di tirargli giù una salsiccia, per non mangiare la polenta scondita … e CORINALDO divenne noto come “paese di picchiatelli” !!


2 - Il CANNONE di FICO – I Corinaldesi scavarono un tronco di fico, facendone un cannone da puntare contro i rivali di Montenovo. Sulle mura i 7 uomini più coraggiosi reggevano il cannone, mentre il comandante dava fuoco alla miccia … BOOMMMM !!!! Quando il fumo si diradò, si videro i magnifici 7 a terra, privi di vita … GULPPP !!! Il comandante allora esclamò : < Se qui ne sono morti sette, figuriamoci a Montenovo !! >

 

 

UN FATTO REALMENTE ACCADUTO a inizio 1900:

La CASA di SCURETTO – Gaetano Priori , il calzolaio di Corinaldo … gran bevitore !! il figlio dall’America mandava soldi al padre affinché costruisse una casa … ma il padre spendeva i soldi per gran bevute all’osteria e giocando a carte con gli amici … il figlio insospettito chiese l’avanzamento dei lavori di costruzione … Gaetano – lo SCURETTO – fece costruire la sola facciata con 4 finestre e il numero civico 5, si fece fotografare affacciato ad una di queste e mandò la foto al figlio che mangiò la foglia e non inviò più soldi al padre …



Appena fuori le mura la COLLEGIATA di SAN FRANCESCO



Gli scavi archeologici di SANTA MARIA in PORTUNO – il più antico insediamento del territorio di Corinaldo … frequentazione in età romana, come centro produttivo con alcune fornaci … tempio in onore di PORTUNUS – dio romano dei porti e delle porte … chiesa paleocristiana … tombe con la testa del defunto a OVEST in prossimità dell’abside … abside pentagonale dalla tradizione BIZANTINA … la PENTAPOLI MARITTIMA da RAVENNA a FANO …


La Pentapoli marittima fu uno dei sette distretti militari in cui venne suddiviso l' Esarcato d'Italia dall' imperatore bizantino Maurizio I (582-602) durante il primo mandato dell' esarca Smaragdo (585-589). Tale distretto comprendeva i territori di cinque importanti città episcopali: Rimini, Pesaro, Ancona, Senigallia e Fano. Inizialmente era soggetto al governo dell' esarca di Ravenna. In seguito, trasformato in provincia bizantina, guadagnò una certa autonomia. Oggi i territori della Pentapoli sono ricompresi in gran parte tra la Romagna e le Marche.






GRADARAil CASTELLO malatestiano … l’amore di PAOLO & FRANCESCA …



SENIGALLIA – Palazzo del DUCA – fino al 25 settembre IL “CASO” TOPOLINO – Indagine su un eroe a fumetti.



LORETO“MARIA MADDALENA, tra Peccato e Penitenza. Da Simone MARTINI a CANOVA” – A cura di Vitttorio SGARBI fino 8 gennaio 2017



OSIMO (AN) - La mostra “ LOTTO, ARTEMISIA, GUERCINO. Le stanze segrete di Vittorio Sgarbi “ - fino al 30 ottobre 2016 presso PALAZZO CAMPANA.



Le grandi mostre del Giubileo della Misericordia nelle Marche

 

“Marche, una piccola regione con il più grande patrimonio artistico. La bellezza che detengono è la prova dell’esistenza di Dio. Una regione piccola nelle dimensione, ma proporzionalmente la più grande per quantità di patrimonio artistico, architettonico e paesaggistico in Italia.”



< Questa frase di Vittorio Sgarbi rende l’idea dell’immensa ricchezza culturale e artistica condensata nelle Marche. Un contributo fondamentale alla valorizzazione e conoscenza in tutto il mondo di questo patrimonio, è dato dalle quattro grandi mostre previste nel territorio marchigiano per il Giubileo straordinario della Misericordia. Scopriamo insieme queste straordinarie esposizioni nelle città di ASCOLI PICENO, OSIMO, LORETO, SENIGALLIA >





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