Mostra a Palazzo BOSSI BOCCHI – Strada al Ponte Caprazucca 4, PARMA -
"IL DOVERE DELLA FESTA. Effimeri barocchi farnesiani a
Parma, Piacenza e Roma 1628-1750" fino al 16 dicembre 2018
Appuntamento inaspettato con Carlo MAMBRIANI che ci conduce alla scoperta
delle spettacolari ARCHITETTURE EFFIMERE realizzate dai FARNESE dal 1618 sino all’estinzione della dinastia. Opere grandiose, figlie di quell’ ETA' BAROCCA da cui scaturisce l’odierna "CIVILTA' DELL'IMMAGINE".
La mostra 2018 a cura di Fondazione CARIPARMA e Complesso Monumentale della PILOTTA tra gli eventi celebrativi nell'anniversario dei
400 ANNI dalla costruzione del TEATRO FARNESE (1618),
promossa da RANUCCIO I - duca di PARMA e PIACENZA - che intendeva celebrare con uno spettacolo teatrale la sosta a Parma del granduca di Toscana - COSIMO II - diretto a Milano per onorare la tomba di san Carlo Borromeo, canonizzato nel 1610.
Il pellegrinaggio venne annullato ... il teatro rimase inutilizzato per quasi dieci anni.
Venne finalmente inaugurato il 21 dicembre del 1628, in occasione dei grandi festeggiamenti per l’entrata di MARGHERITA de' MEDICI, figlia di COSIMO e giovane moglie del duca ODOARDO FARNESE, figlio di RANUCCIO.
Per celebrare l'evento venne allestito lo spettacolo Mercurio e Marte, con testi di Claudio Achillini, musiche di Claudio Monteverdi e scenografie di Francesco Guitti: nel corso dell'opera venne anche allagata la cavea ed inscenata una NAUMACHIA.
A causa della complessità e degli elevati costi degli allestimenti, il teatro venne utilizzato solo altre otto volte:
l'ultima nel 1732, in occasione dell'arrivo di don CARLO di BORBONE nel ducato.
TEATRO FARNESE di PARMA, il cuore ducale in ABETE ROSSO, per un'acustica perfetta.
Maestosa opera barocca e capolavoro ligneo per bellezza ed ingegno.
Il TRIONFO dell'EFFIMERO !
Gravemente danneggiato dai bombardamenti del 1944, è stato ricostruito e oggi
torna agli antichi splendori nel FESTIVAL VERDI.
Per l'edizione 2018 Robert WILSON ha firmato il nuovo allestimento di
Le Trouvère che ha debuttato il 29 settembre al TEATRO FARNESE.
Roberto ABBADO, al suo debutto quale Direttore musicale del Festival,
ha guidato Orchestra e Coro del Teatro Comunale di Bologna, maestro del coro Andrea FAIDUTTI, dirigendo la partitura nell’edizione critica curata da David LAWTON ed eseguita in prima assoluta.
L’opera è stata realizzata in collaborazione con il Complesso Monumentale della Pilotta e ha completato il progetto triennale MAESTRI AL FARNESE inaugurato nel 2016 da Peter GREENAWAY con Giovanna d’Arco e proseguito nel 2017 con Stiffelio di Graham VICK.
Nel 1600 RANUCCIO I FARNESE , per mantere con ROMA buoni rapporti e per far fronte all'indebitamento a seguito delle forti spese della guerra di Fiandra, aveva contratto matrimonio con la dodicenne MARGHERITA ALDOBRANDINI,
nipote di CLEMENTE VIII. Dal matrimonio nasceranno ALESSANDRO (sordomuto) e ODOARDO - quinto duca di PARMA e PIACENZA a soli 10 anni.
Il COLLEGIO DEI NOBILI di Parma - un vero e proprio modello per i collegi di educazione.
Istituito dal duca RANUCCIO I nel 1601, nel 1604 venne affidato alla Compagnia di Gesu’ che lo resse fino al 1768.
Raggiunse l'apice del prestigio tra il 1620 ed il 1720: numerose furono le famiglie nobili italiane e dell'area cattolica europea che affidarono la formazione dei propri figli a questa itituzione tenacemente voluta dai FARNESE e governata dai gesuiti.
Nel 1700 raggiunse l’apice delle presenze con circa trecento convittori e rappresentò "un punto di incontro per i ceti nobiliari degli Stati dell’Italia Settentrionale e un notevole momento di integrazione delle aristocrazie europee"
EFFIMERI FARNESIANI a ROMA :
I monumentali ARCHI DI TRIONFO eretti a Roma dai Farnese tra il 1644 e il 1730 nella spianata del CAMPO VACCINO proprio davanti all’entrata degli ORTI FARNESIANI del Palatino, dove per tradizione passavano le cavalcate per le “prese di possesso” dei nuovi papi.
La CAVALCATA di POSSESSO partiva da San Pietro in Vaticano per raggiungere San Giovanni in Laterano, dove il nuovo PAPA riceveva le chiavi d'oro e d'argento della basilica-cattedrale.
PAOLO III FARNESE nel 1536 aveva promosso la prima rievocazione del trionfo romano in occasione della visita dell' imperatore CARLO V.
Allestimento in onore di CRISTINA di SVEZIA nel 1655.
DUCATO di PARMA e PIACENZA : un piccolo stato con il grande desiderio di apparire sul palcoscenico del mondo, pena l’esclusione dalle dinamiche politiche e dalla percezione sociale.
Teatralità diffusa & Allestimenti scenografici
Sontuosi apparati effimeri in occasione di MATRIMONI e FUNERALI - entrate e uscite di DUCHESSE e SOVRANI
ARCHI DI TRIONFO
ARCHITETTURE : ESTERNI & INTERNI di PALAZZI & CHIESE
MIRABOLANTI SCENOGRAFIE DENTRO & FUORI i TEATRI
MACCHINE PER FESTA DI FUOCHI
LEGNO CARTAPESTA STUCCO : materiali poveri per
STRUTTURE EFFIMERE (di breve durata) realizzate rapidamente
da abili artigiani grazie ai trucchi della scenotecnica, e spesso di facile riutilizzo.
La STORIA dei FARNESE : quasi due secoli (1545-1731) di governo ininterrotto, durante i quali ogni duca è committente di APPARATI EFFIMERI per ogni occasione memorabile legata alle vicende della dinastia.
Essendo strutture a carattere temporaneo, veniva loro assicurata lunga vita attraverso la carta stampata con minuziose descrizioni, spesso arricchite da incisioni. I cronisti descrivevano dettagliatamente i lunghi cortei di cavalieri e carrozze che accompagnavano l’arrivo di sovrani e personaggi illustri.
I libretti delle opere teatrali rappresentate in diversi teatri della città talvolta venivano illustrati con le tavole delle scenografie appositamente realizzate.
Tali testimonianze, cronache e incisioni hanno permesso di rievocare le
spettacolari FESTE FARNESIANE .
La MOSTRA copre l'arco temporale 1628-1750 :
1628 - grandi festeggiamenti per l’entrata di MARGHERITA de' MEDICI , giovane moglie del duca ODOARDO ed inaugurazione del TEATRO FARNESE. Dall'unione nascerà RANUCCIO II.
1750 - mega allestimenti per i funerali di DOROTEA SOFIA di Neuburg, quando avviene il passaggio di testimone tra l’ultima duchessa Farnese e il nipote Don FILIPPO di Borbone-Spagna.
3 MATRIMONI per RANUCCIO II :
1660 - MARGHERITA VIOLANTE di SAVOIA , figlia di VITTORIO AMEDEO I - muore di parto
1664 - ISABELLA d'ESTE - muore dando alla luce il primogenito maschio ODOARDO
1669 - MARIA d'ESTE (sorella di ISABELLA) - madre dei futuri duchi FRANCESCO e ANTONIO
1690 - MATRIMONIO tra ODOARDO II FARNESE - primogenito di RANUCCIO II - e la principessa DOROTEA SOFIA di Neuburg, figlia dell'elettore palatino del Reno Filippo Guglielmo. Dall'unione nascerà ELISABETTA.
Nella Peschiera del GIARDINO DUCALE con strutture effimere viene creato lo scenario per la NAUMACHIA - battaglia navale.
"Il Favore degli Dei" nel GRAN TEATRO
1696 - MATRIMONIO di FRANCESCO - figlio minore di RANUCCIO II - con la cognata DOROTEA SOFIA di Neuburg, vedova di ODOARDO.
Le NOZZE per procura del 1714 della Principessa di Parma e Piacenza
ELISABETTA FARNESE con il Re di SPAGNA FILIPPO V. Nasceranno i futuri duchi CARLO e FILIPPO di BORBONE.
Mega allestimenti in DUOMO ... le cappelle rivestite di damaschi cremisi e gialli ... gli arazzi di corte incorniciati a mo' di quadri ...
Banchetto a PALAZZO DUCALE ... Il Papa, come pegno per la sua simpatia verso la Spagna, sua futura patria, le conferisce la ROSA D'ORO.
1728 - MATRIMONIO di ANTONIO con ENRICHETTA d'ESTE, principessa di Modena.
Impiego di spazi alternativi, come i PALAZZI NOBILIARI che ospitano i balli ufficiali, il TEATRO FARNESE usato per una danza equestre ... in corso San Michele (attuale strada della Repubblica) si svolgono le corse dei cavalli.
Prima di morire ANTONIO lascia erede dei ducati il ventre pregnante della moglie ...
Accertata l'infondatezza della gravidanza, DOROTEA SOFIA prende il potere
in nome del nipote spagnolo don CARLO di BORBONE, che arriva nel ducato nel 1732.
Per celebrare degnamente i FUNERALI illustri vengono ideati e commissionati imponenti APPARATI e CATAFALCHI da realizzare nelle CHIESE principali, tanto da mutarne l’aspetto esterno e lo spazio interno.
La diffusione urbana della teatralità faceva delle piazze e degli spazi aperti
suburbani i luoghi privilegiati della FESTA:
mirabolanti STRUTTURE EFFIMERE costellate di personificazioni delle VIRTU' e di mostri raffiguranti i VIZI comunicavano messaggi moraleggianti, oltre a meravigliare per dimensione e ARTIFICI PIROTECNICI.
Questi avvenimenti, strabilianti per gli spettatori dell’epoca, sono raccontati in mostra da volumi a stampa, quadri e incisioni del periodo, ma anche da strumenti multimediali, video e ologrammi, appositamente realizzati in tecnologia digitale: strumenti in grado di informare e “stupire” il visitatore di oggi con la
ricostruzione delle strutture e degli effetti “speciali” degli apparati barocchi.
Reportages fotografici by Barbara CARICCHI
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