La città stupisce per l’ARMONIA ARCHITETTONICA di impronta palladiana e per gli SPAZI VERDI lungo il fiume BACCHIGLIONE, animato da una BEACH frequentata soprattutto dai più giovani all’ora dell’aperitivo :
SPRITZ è l’irrinunciabile parola d’ordine !!
GIARDINI SALVI nel centro storico di VICENZA, inaugurati nel 1592 da Leonardo VALMARANA.
La LOGGIA VALMARANA opera di Andrea PALLADIO si affaccia su quello che era il letto della ROGGIA SERIOLA ai GIARDINI SALVI.
I TIEPOLO e IL VERONESE gli artefici di grandi splendori a VICENZA
PALAZZO CHIERICATI accoglie la PINACOTECA !
Il palazzo, progettato nel 1550 per Girolamo CHIERICATI, è uno dei massimi
capolavori di Andrea PALLADIO. Impreziosito da affreschi e stucchi, arricchito da una delle più prestigiose raccolte civiche europee, PALAZZO CHIERICATI è Patrimonio mondiale dell’Umanità UNESCO
Dalla sala del FIRMAMENTO ( affreschi di Domenico BRUSASORZI) alla
sala dei 7 LUNETTONI civici di BASSANO, MAFFEI e CARPIONI che raccontano il periodo d’oro della città tra Cinquecento e Seicento , sotto il dominio della Serenissima.
Paolo VENEZIANO , Battista da VICENZA e Hans MEMLING nella sezione medievale
Giovanni BONCONSIGLIO (MARESCALCO)
Bartolomeo MONTAGNA : il periodo d’oro vicentino
I grandi Maestri della pittura veneta del 1500:
Paolo Caliari detto IL VERONESE Jacopo Robusti detto IL TINTORETTO Jacopo da Ponte detto BASSANO
Le sculture di Jacopo Tatti detto SANSOVINO
I capolavori del XVII secolo di Luca GIORDANO Francesco MAFFEI Giulio CARPIONI
"Putto Alato" - Paolo VERONESE (affresco trasportato su tela)
"Ritratto della famiglia VALMARANA" - attribuito a Giovanni Antonio FASOLO
"Il Chiromante" - Pietro della VECCHIA
"Ercole con Cerbero incatenato" - Giandomenico TIEPOLO
TIEPOLO "segreto" : 7 CAPOLAVORI per Gaetano VALMARANA
Il MUSEO DEL GIOIELLO celebra la vocazione orafa della città.
Il primo in Italia, con 9 SEZIONI in mostra permanente :
SIMBOLO MAGIA FUNZIONE BELLEZZA ARTE
MODA DESIGN ICONE FUTURO
PASSATO & PRESENTE
Giusto qualche nome e curiosità :
DOLCE & GABBANA – collare etichette chiavi a colori
VERSACE – mare & conchiglie
CHANEL – oro & plastica
ADAMI – parti strutturali dell’oreficeria assemblate
Mostra temporanea dedicata a Giò POMODORO. Nella copertina del catalogo di quest’ultima uno splendido BRACCIALE in oro e smalto bianco con brillante al centro.
Le GALLERIE d’ITALIA a Palazzo LEONI MONTANARI – facoltosi tessili del PANNO DI LANA - stupiscono con ben 5 mostre dalle contemporanee RANE e LUMACHE, LUPI e SURICATI a tutto colore di
BAROC CRACKING alla preziosa raccolta di ICONE RUSSE,
passando per le sale del PALAZZO con stucchi e dipinti, la COLLEZIONE di artisti veneti (Pietro LONGHI), rapiti da “La Seduzione” dell’ARTE
GRECA ANTICA.
CATTEDRALE di SANTA MARIA ANNUNCIATA
Di origine paleocristiana, si presenta come un imponente edificio in stile tardo gotico. Ricostruita numerose volte, di Andrea PALLADIO il progetto della cupola, il portale d’ingresso sul lato nord e probabilmente la Cappella ALMERICO.
“Adorazione dei Magi” di Francesco MAFFEI
“Dormitio Virginis” di Lorenzo VENEZIANO
CHIESA di SANTO STEFANO & “TIEPOLINI”
Sull’altare del 1757 in marmo bianco e breccia violacea due statue di Antonio BONAZZA - San Ludovico Bertrando e Santa Caterina de’ Ricci - provenienti dalla chiesa padovana degli Eremitani, oltre al prezioso TABERNACOLO, opera di Domenico ANGELI, con portelle - i cosiddetti
“TIEPOLINI” - TRE tavolette lignee monocrome su fondo oro
in passato attribuite a TIEPOLO il Vecchio (Giambattista), databili agli anni 1758-60, con la rappresentazione della Resurrezione di Cristo in posizione centrale, San Pietro e San Giovanni Battista ai lati.
Studi più recenti sostengono che le ultime due opere siano d'invenzione di Giandomenico TIEPOLO, mentre viene attribuita al padre la Resurrezione, in particolare per la luce divina che colpisce i soldati.
BASILICA SS. FELICE e FORTUNATO – la più antica della città , risalente al IV-V secolo. L’aspetto attuale romanico è dovuto sostanzialmente alla ricostruzione del XII e ai restauri del XX secolo. Per oltre un millennio alla basilica fu annessa la più importante ABBAZIA BENEDETTINA del territorio vicentino.
Nella CHIESA della SANTA CORONA, oltre al prezioso RELIQUIARIO della SACRA SPINA, ALTARE MAGGIORE con INTARSI POLICROMI in MARMI pregiati, LAPISLAZZULI, CORALLI, CORNIOLE e MADREPERLE con dettagli di grande pregio e interesse … Bottega dei CORBERELLI 1669-1686
PRESBITERIO (1480) di Lorenzo da BOLOGNA
CORO LIGNEO del Quattrocento di pregevole fattura
“Adorazione dei Magi” - Paolo CALIARI detto IL VERONESE –
La lucentezza dei broccati delle VESTI, MARMI ricchi e poveri LEGNI, il piedino di GESU’ solleticato dalla barba del MAGO giallo …
“Maria Maddalena” di Bartolomeo MONTAGNA
“Battesimo di Cristo” - capolavoro della maturità di Giovanni BELLINI
La Cappella VALMARANA di Andrea PALLADIO nella cripta
La reliquia della SANTA SPINA venne donata nel 1259 da LUIGI IX re di FRANCIA al vescovo Bartolomeo da BREGANZE e viene esposta al pubblico il Venerdì Santo.
Nel MUSEO ARCHEOLOGICO e NATURALISTICO un simpatico PIPISTRELLO …
Andrea PALLADIO – Il Mistero del VOLTO
Qual è il vero volto del celebre architetto nato a Padova nel 1508 ma diventato famoso a Vicenza ?
Di PALLADIO non esiste un ritratto ufficiale. Altri progettisti avevano sfruttato il libro a stampa illustrato, dove poteva essere inserita l’effige dell’autore …
Palladio pubblica nel 1570 I Quattro Libri dell’Architettura, ma del suo volto nemmeno l’ombra.
Il trattato palladiano ha enorme successo e nel Settecento gli editori inglesi vogliono che i lettori vedano in faccia il loro eroe: si inventano un ritratto di Paolo VERONESE.
Gli italiani rispondono proponendo un’altra faccia, giurando che proviene da un ritratto autentico, conservato alla Rotonda.
Ma è proprio così ? Esiste davvero un ritratto di Palladio quando era in vita?
Nel 1568 VASARI ne ricorda uno dipinto dal pittore veronese Orlando FLACCO, mentre un secondo ad opera di TINTORETTO risulta a inizio Seicento nella collezione veneziana di un gioielliere tedesco.
Dopo un secolo e mezzo di ricerche, un ritratto è stato trovato. Potrebbero addirittura essere due …
Confermati 2 ritratti del celebre architetto ritrovati rispettivamente in RUSSIA e negli USA. I potenti mezzi di analisi della POLIZIA SCIENTIFICA hanno permesso di rilevare che i tratti somatici relativi ai due ritratti appartenessero allo stesso uomo : Andrea PALLADIO .
Andrea PALLADIO - Piazzetta PALLADIO
L’impronta del geniale architetto caratterizza la città di VICENZA … dal TEATRO OLIMPICO alla BASILICA PALLADIANA, dalle CHIESE fino a PALAZZI e VILLE della ricca borghesia …
CLASSICISMO PALLADIANO
COLONNE CAPITELLI TIMPANI
Andrea : a 13 anni SCALPELLINO. Poi si dedica al DISEGNO.
Suo mentore è Gian Giorgio TRISSINO che lo introduce a ROMA e inventa il nome
PALLADIO.
Segue l’esperienza a VENEZIA … lavora per Daniele e Marcantonio BARBARO :
VILLA BARBARO a MASER …
Alla morte del padre Francesco, Marcantonio ed il fratello maggiore Daniele BARBARO ereditarono, tra le altre cose, la villa di campagna della famiglia a MASER, villa che i due fratelli, grazie alle proprie ricchezze, fecero ricostruire su progetto dell'architetto Andrea PALLADIO.
VILLA BARBARO è uno dei maggiori esempi di VILLA VENETA, cioè delle residenze di campagna e luoghi di villeggiatura dei nobili veneziani diffuse nel trevisano, vicentino e nel veneziano, in particolar modo nella RIVIERA DEL BRENTA dove sono concentrati alcuni autentici capolavori.
Il complesso, che comprende anche un TEMPIETTO PALLADIANO, è stato inserito nel patrimonio dell’umanità UNESCO con
LE VILLE di Andrea PALLADIO del VENETO (1996).
Furono proprio i due fratelli BARBARO a suggerire il nome di PALLADIO
per la realizzazione della
BASILICA DEL SANTISSIMO REDENTORE a VENEZIA.
L’importante edificio religioso venne progettato dall'architetto Andrea PALLADIO nel 1577 sull’isola della GIUDECCA.
All'interno sono esposte opere di Domenico TINTORETTO, Paolo VERONESE, PALMA il Giovane, Francesco BASSANO, Alvise VIVARINI, Pietro della VECCHIA.
È tradizionalmente il fulcro della grande Festa del REDENTORE , celebrata la terza domenica di luglio a memoria del pericolo scampato di una pestilenza che colpì la città nel 1575.
GELSO & SETA
Le famiglie nobili di VICENZA sono ricchissime per il COMMERCIO DELLA
SETA in tutta Europa … commissionano al PALLADIO i loro PALAZZI in città
e le VILLE in campagna …
CAPITELLO ANGOLARE IONICO nel cortile di Palazzo BARBARANO ( rif. ROMA – Tempio della Fortuna Virile)
Il TEATRO OLIMPICO - il primo teatro stabile coperto del mondo - è POP –
PALLADIO OLIMPICO PROJECT : la suggestiva storytelling a cura della scuola HOLDEN di TORINO, dall’idea di Alessandro BARICCO …
POP : il teatro si colora !!
TEATRO OLIMPICO : L’UNICA scenografia rinascimentale conservata, smontata nel corso della seconda guerra mondiale e rimontata …
ULTIMA opera e VERTICE assoluto della creatività di Andrea PALLADIO, inaugurato il 3 marzo 1585 !!
L’OLIMPICO ripropone la struttura dei TEATRI ROMANI : la cavea, schiacciata per motivi di spazio, invece di essere a pianta semicircolare è semiellittica. La FRONS SCENAE appare come un ARCO DI TRIONFO e l’arco centrale sembra esserne la “Porta Regia”, ma allo stesso tempo propone la tripartizione delle grandi facciate dei PALAZZI PALLADIANI.
Le strutture sono in mattone intonacato e le stanze in gesso. SCAMOZZI progettò
la città di TEBE dalle SETTE VIE. Una città ideale in legno e stucco …
Il centro vitale della città è il salotto di PIAZZA DEI SIGNORI dominato dalla
BASILICA PALLADIANA
L’edificio pubblico simbolo di VICENZA è indissolubilmente legato all' architetto
rinascimentale Andrea PALLADIO che riprogettò il PALAZZO DELLA
RAGIONE aggiungendo alla pre-esistente costruzione le celebri
LOGGE IN MARMO BIANCO A SERLIANE.
SERLIANA = arco + aperture rettangolari laterali (ad ampiezza variabile) per compensare luci diverse della pre-esistenza gotica.
Un tempo sede delle magistrature pubbliche, oggi la BASILICA
PALLADIANA, dotata di tre spazi espositivi indipendenti, è teatro di mostre d'architettura e d'arte.
Dal 1994 è con le altre ARCHITETTURE di PALLADIO a VICENZA
nella lista del patrimonio dell’umanità UNESCO.
Dal 2014 il prestigioso edificio riceve gli onori e la promozione a monumento nazionale dalla Camera e dal Senato della Repubblica.
Atmosfera magica di sera sulla terrazza della BASILICA PALLADIANA per
un irrinunciabile SPRITZ , coccolati dalla musica e rapiti dal panorama sulla città …
Sfilata MODAGIOVANE in PIAZZA DELLE ERBE a cura degli studenti …
Il MUSEO PALLADIANO offre una ricca panoramica sull’attività del Maestro con planimetrie, disegni e modelli in legno delle complesse ARCHITETTURE.
E’ allestito a Palazzo BARBARANO – una delle più belle dimore urbane palladiane, voluta dal conte Montano BARBARAN.
La solenne facciata è arricchita da un duplice ordine IONICO (fascia inferiore) e CORINZIO (fascia superiore) e da decorazioni ai lati delle finestre del piano nobile.
ARCHITETTURA AGRICOLA per le VILLE di campagna :
è evidente il rapporto stretto tra casa padronale e spazi colonici …
ORDINE & SIMMETRIA scandiscono le partiture degli edifici …
VILLA VALMARANA – LA ROTONDA – estremizza il concetto con la doppia simmetria strutturale …
IL PALLADIO e le VILLE VENETE :
da VICENZA alla RIVIERA DEL BRENTA
VILLA VALMARANA AI NANI
TRE edifici immersi in un grande parco d’epoca. La VILLA (1669), la FORESTERIA e la SCUDERIA (1720) sono circondati da roseti, da un giardino all’italiana con la quinta scenica e il pozzo, da una carpinata.
La notorietà di VILLA VALMARANA AI NANI è dovuta agli straordinari cicli
affrescati dai TIEPOLO, chiamati nel 1757 dal proprietario Giustino VALMARANA.
I TIEPOLO all’opera :
Giambattista (padre) e Giandomenico (figlio).
5 sale in VILLA , 7 sale in FORESTERIA
Al padre Giambattista si deve la decorazione della VILLA a tema mitologico ed epico, al figlio Giandomenico la maggior parte dei dipinti della FORESTERIA a soggetto vario, dalle scene carnevalesche ad ambientazioni orientaleggianti. Solo la Sala dell’Olimpo è opera di TIEPOLO padre.
In VILLA, su suggerimento del committente, Giambattista nel pieno della sua maturità artistica si dedica ai GRANDI TEMI EPICI , di cui predilige gli episodi sentimentali: Ifigenia in Aulide, Iliade, Eneide, Orlando Furioso, Gerusalemme Liberata.
Nella Sala delle Scene Campestri in FORESTERIA Giandomenico presenta per la prima volta dei CONTADINI, protagonisti indiscussi sulle pareti di una casa aristocratica.
Una famiglia sta mangiando polenta davanti ad uno steccato da cui pendono zucche e fogliame. Altri contadini si concedono una sosta sotto gli alberi: sullo sfondo, un filare di gelsi. Due donne e una bambina vanno al mercato vestite a festa; da una cesta spunta la testa di una gallina, mentre una vecchia si riposa all’ombra di un albero recitando il rosario.
Sulle sovrapporte satiri e faunesse si prendono gioco di chi passa.
Nel 1762 i TIEPOLO partiranno per MADRID con il prestigioso incarico di affrescare il soffitto della Sala del Trono del PALAZZO REALE.
Durante gli 8 anni di permanenza in Spagna il giovanissimo Francisco GOYA
entrerà in contatto con Giandomenico TIEPOLO , rimanendo colpito dalle sue pitture. Gli affreschi di questa stanza ne sono una inequivocabile conferma.
VILLA VALMARANA prende il nome dalle statue in pietra dei 17 NANI in abiti settecenteschi, un tempo disseminati nel giardino, ora disposti sul muro di cinta che circonda la proprietà. Ad essi è legata la suggestiva leggenda della principessa LAYANA.
La fanciulla nana, confinata a fin di bene dai genitori tra le alte mura del castello con 20 servitori nani al suo servizio, si toglie la vita una volta scoperta la sua deformità …
Le 17 statue dei NANI, ispirati ai disegni di CALLOT e resi celebri dalle stampe popolari dei REMONDINI di Bassano del Grappa, riproducono i classici protagonisti grotteschi della Commedia dell'Arte.
Secondo alcuni studiosi Giandomenico TIEPOLO sarebbe l'autore dei disegni preparatori delle sculture, presumibilmente realizzate da Francesco ULIACO.
La famiglia VALMARANA abita tuttora la Villa, che viene universalmente considerata il vertice espressivo della pittura del Settecento e la testimonianza più alta del genio dei Tiepolo.
ANTICO BOSCO di LECCI secolari : la Valletta del Silenzio descritta nei romanzi di Antonio FOGAZZARO
VILLA VALMARANA (ex CAPRA) – LA ROTONDA
L’edificio, iniziato tra il 1566 e 1568 , venne terminato al grezzo nel 1571. Alla morte del committente il canonico Paolo ALMERICO venne rilevato da Mario e Oderico CAPRA nel 1591 che completarono i lavori nel 1620 ca.
QUATTRO FACCIATE con il PRONAO IONICO ESASTILO si ripetono identiche in ogni lato.
Il soffitto semisferico della sala centrale – realizzato da Vincenzo SCAMOZZI in alternativa alla cupola semisferica prevista da Andrea PALLADIO – è decorato da affreschi di Alessandro MAGANZA, mentre sulle pareti laterali sono raffigurate divinità greche realizzate dal francese Louis DORIGNY nel XVIII secolo.
Il SANTUARIO di MONTE BERICO domina dall’alto VICENZA.
La prima chiesa risale al 1428, edificata post due apparizioni della VERGINE avvenute in tempo di peste.
Nel REFETTORIO antico (XV secolo) la “Cena di San Gregorio Magno” (1572) di
Paolo VERONESE
In CHIESA la “Pietà” (1500) di Bartolomeo MONTAGNA a destra dell’altare maggiore .
SERVI DI MARIA : i 7 padri fondatori. Sono custodi del luogo dal 1435.
Tanti pellegrini devoti alla VERGINE. Ex voto PESTILENZA e CARESTIA.
VICENZA a tavola !!
BIGOLI & BACCALA’ tra i gustosi piatti della CUCINA VICENTINA
POLENTA BIANCA & GIALLA
OCA e ANATRA
SOPPRESSA Vicentina DOP
PROSCIUTTO veneto BERICO-EUGANEO DOP
Formaggio ASIAGO DOP
ASPARAGO BIANCO di BASSANO IGP
CILIEGIA di MAROSTICA IGP
COLLI BERICI : TARTUFO NERO & VINI DOC
BREGANZE bianco COLLI BERICI Chardonnay GAMBELLARA
GRAPPA di BASSANO
Osteria MONELLI (al fiume RETRONE) : baccalà alla vicentina
Sòtobotega “IL CEPPO – Il Bistrot del BACALA’”
“L’OCA BIANCA” : protagonista l’oca
“AL VECIO PORTEGO”... non solo pesce e pizza
“AL PESTELLO” la tradizione incontra il contemporaneo
Reportage fotografico by Barbara CARICCHI
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