Festival ESPRESSIONISMO dal 22 febbraio al 29 marzo 2019: un calendario ricco di eventi a TORINO e in PIEMONTE.
All’ inizio del NOVECENTO le arti vengono stravolte da un ribaltamento del punto di vista sul mondo :
dalla VISIONE REALE all’ESPRESSIONE LIBERA del soggetto ,
con una ventata di innovazione tra COLORI & EMOZIONI …
ESPRESSIONISMO : uno straordinario movimento trasversale sorto in area tedesca che a inizio secolo coinvolse tutte le arti
PITTURA MUSICA LETTERATURA POESIA CINEMA TEATRO
sconvolgendo tutti i linguaggi artistici, in opposizione estetica a
NATURALISMO e IMPRESSIONISMO.
ESPRESSIONE LIBERA che dà voce e ritmo alle dinamiche del
VISSUTO INTERIORE, alle pulsioni dell’ INCONSCIO e all’IMMAGINARIO e
che aprirà le porte all’ASTRATTISMO .
Un linguaggio rivoluzionario di INTROSPEZIONE PSICOLOGICA che esalta il lato emotivo della realtà, allontanandosi dalla percezione oggettiva …
In PITTURA si va dalla pazzia di VAN GOGH e il colore di GAUGUIN
all’urlo di MUNCH …
Il movimento espressionista “DIE BRUCKE” (Dresda 1905) e Ernst Ludwig KIRCHNER …
“DER BLAUE REITER - IL CAVALIERE AZZURRO” (Monaco di Baviera 1911) e Vasilij KANDINSKIJ …
In MUSICA tutto partì dalla “SECONDA SCUOLA DI VIENNA” con Arnold SCHONBERG , Alban BERG e Anton WEBERN, alla ricerca espressiva di TIMBRO e COLORE del suono, in una ideale sinestesia con l’arte pittorica.
Viene scardinato il sistema tonale, aprendo la via all’ATONALITA’ e alla DODECAFONIA .
Dalle atmosfere elusive e rarefatte di WEBERN all’espressività intensa e lacerata di SCHONBERG …
Anton Friedrich Wilhelm von Webern fu uno dei primi allievi e seguaci di Arnold Schönberg . Nel 1925 adottò definitivamente la DODECAFONIA appena teorizzata dal suo maestro: tecnica compositiva della quale - anche per gli sviluppi tecnici che ebbero le sue idee da parte della successiva generazioni di compositori - si sarebbe rivelato esponente originalissimo. La sua embrionale organizzazione dei sistemi di altezze, ritmo e dinamica divenne infatti il modello originario di una delle principali tecniche compositive della seconda metà del XX secolo : il SERIALISMO INTEGRALE.
Alban Marie Johannes Berg fu allievo di Arnold Schönberg. I suoi lavori tendono all'emancipazione della tonalità prima attraverso l'uso della TONALITA’ ALLARGATA , poi dell' ATONALITA’ e infine delle TECNICHE DODECAFONICHE, anche se i critici assegnano alle composizioni di Berg una funzione più conservatrice rispetto a quella dei suoi due colleghi.
Il CINEMA tedesco degli anni Dieci e Venti testimonia le tappe fondamentali nello sviluppo dell’estetica e del linguaggio del mezzo espressivo con il superamento del
NATURALISMO delle origini attraverso l’ IRREALISMO del décor e della recitazione.
“DER STUDENT VON PRAG – LO STUDENTE DI PRAGA” – 1913. Specchi che non restituiscono l’immagine …
“DAS CABINET DES DR. CALIGARI - IL GABINETTO DEL DOTTOR CALIGARI” - 1919. Azioni delittuose & ospedale psichiatrico, frutto dell’immaginazione di un pazzo …
“DER GOLEM – IL GOLEM” – 1920. Rituale magico & Atti criminali …
“NOSFERATU IL VAMPIRO” – 1921. Bare & Vampiri …
“DER MUDE TOD – DESTINO” – 1921. Morte …
“OMBRE AMMONITRICI” – 1923. Ipnosi & Ombre materializzate …
L’ARTE MUSICALE incontra l’ARTE FIGURATIVA in
“UN URLO IN CERCA DI UNA BOCCA” – Radici, pianta e
frutti dell’ESPRESSIONISMO - del duo TESTE DURE (TVRDE’ PALICE) : Barbara SOMOGYIOVA ( soprano) & Orietta CASSINI ( pianoforte ).
Musiche di SCHNITTKE, ZEMLINSKY, BARTòK, STRAUSS,
SCHONBERG , BERG, WEBERN,
SOSTAKOVIC, WEILL
L’ESPRESSIONISMO fu una sorta di febbre che percorse un’epoca, raggiungendo la sua fase più acuta tra il 1910 e il 1920 e mostrando come sintomo più caratteristico l’ URLO, manifestazione violenta e incontrollabile di
SOFFERENZA ...
Le manifestazioni artistiche dell’ESPRESSIONISMO danno infatti voce a REALTA’ INTERIORI che emergono dal profondo, come un grido, senza ricorrere alle forme e ai linguaggi della tradizione, giudicati artificiali. La lacerazione degli involucri formali convenzionali provocò in ambito musicale lo sconvolgimento del SISTEMA TONALE, dei concetti di RITMO e di MELODIA, dell’idea stessa di CANTO.
“PIERROT LUNAIRE” – ciclo di liriche composte da Arnold Schönberg (op. 21) per voce femminile recitante (Sprechgesang) ed eseguite per la prima volta a Berlino il 16 ottobre del 1912 - è forse l'opera più famosa del Maestro, considerata una sorta di MANIFESTO DELL’ESPRESSIONISMO MUSICALE, che propone in musica le stesse tematiche di quello figurativo.
SCHONBERG pretendeva che questi pezzi non fossero cantati, ma intonati come MELODIE PARLATE : il cantante deve rispettare il RITMO e l’ALTEZZA delle note in partitura, ma una volta raggiunta la nota deve “stonarla” in modo crescente o calante. In generale un canto stonato è considerato brutto e sbagliato, ma qui la sgradevolezza è ricercata a SCOPI ESPRESSIVI per rendere immagini tetre, come quella della LUNA AGONIZZANTE di “DER KRANKE MOND – LA LUNA MALATA”.
“SATIRI” di SOSTAKOVIC – liriche composte nel 1960 all’insegna dell’ IRONIA e dell’ IRRIVERENZA, parte di un gruppo di lavori sofisticati e originali che il musicista russo teneva chiusi in un cassetto perché sarebbero stati condannati severamente dal regime sovietico.
“SUITE PER ORCHESTRA DI VARIETA’ ” di SOSTAKOVIC – raccolta di danze create dopo il 1936 per diverse COLONNE SONORE CINEMATOGRAFICHE, il cui WALTZ n°2 è stato reso celebre dal film “EYES WIDE SHUT” di Stanley KUBRICK , tratto dal romanzo “DOPPIO SOGNO” di Arthur SCHNITZLER del 1925. Dal 2008 la sinfonia è anche utilizzata come colonna sonora ufficiale del GIFFONI FILM FESTIVAL.
Attraverso “EYES WIDE SHUT” che chiude la narrazione del
duo TESTE DURE si torna alla VIENNA problematica degli anni
dell’ ESPRESSIONISMO che, come scrisse Karl KRAUS, era
“una cella d’isolamento in cui ciascuno era autorizzato a
URLARE” .
Liberamente tratto dalla presentazione di Liana PUSCHEL
"DER GELBE KLANG" – Sinestesie SUONO-COLORE nella
poetica espressionista. Sinergie tra linguaggio pittorico e linguaggio musicale
con l’avvento dell’ ARTE ASTRATTA .
TEATRO MUSICALE ITALIANO
L’OPERA PROIBITA – Lo scandalo de “LA FAVOLA DEL FIGLIO
CAMBIATO” di Gian Francesco MALIPIERO (musicista) e Luigi PIRANDELLO (scrittore) - 1934.
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