In SALA PODIANI fino al 9 giugno 2019
“BOLLE DI SAPONE.
Forme dell’utopia tra vanitas, arte e scienza”
Mostra a cura di Michele EMMER, già professore ordinario di Matematica all’Università Sapienza di Roma e Marco PIERINI , direttore della Galleria Nazionale dell’Umbria.
È forse già una cosa seria?
Non è per nulla seria.
Sono delle BOLLE DI SAPONE, delle pure chimere ...
Fëdor Dostoevskij, Delitto e Castigo
ARTE SCIENZA CULTURA
ACQUA SAPONATA in BOLLE & LAMINE protagonista
Simbolo della fragilità, della caducità delle ambizioni umane, della vita stessa,
fin dal Cinquecento le BOLLE DI SAPONE hanno affascinato generazioni di artisti per la loro leggerezza e lucentezza … per i giochi di colore sulle superfici effimere …
Fra Galgario, Jan Bruegel il Giovane, Gerrit Dou,
Karel Dujardin, Man Ray, Jean Siméon Chardin,
Max Beckmann, Giulio Paolini …
Parallelamente al percorso storico artistico, la mostra racconta la nascita dell’interesse
scientifico, fisico e matematico per le LAMINE SAPONATE, modelli di una geometria delle forme molto stabili.
Dalle opere allegoriche legate al tema della Vanitas, sottolineando l’influenza che i lavori di Hendrick Goltzius hanno avuto nell’ arte olandese del XVI e XVII secolo,
al ruolo giocato dalle BOLLE DI SAPONE nelle ricerche settecentesche sulla rifrazione della luce e sui colori, fino a quelle successive circa le teorie sulle superfici minime o sulle forme di aggregazione organica della materia.
Dal libro Opticks, or a Treatise of the Reflections, Refractions, Inflections and Colours of Light (1706) proveniente dalla Biblioteca Oliveriana di Pesaro in cui il fisico inglese Isaac NEWTON descrive in dettaglio i fenomeni che si osservano sulla
superficie delle LAMINE SAPONATE
alle attuali sperimentazioni con l’ausilio della computer grafica.
Dai lavori di artisti del Novecento quali Man Ray, Max Beckmann, Giulio Paolini
fino alla trattazione del tema nell’ambito dell’architettura contemporanea con la maquette del WATER CUBE, la piscina olimpionica di Pechino progettata dallo studio australiano PTW Architects, con il quale hanno collaborato China State Construction Engineering Corp e Arup Ltd.
PITTURA ARCHITETTURA FOTOGRAFIA INCISIONI
STAMPE LOCANDINE e MANIFESTI PUBBLICITARI
Le affiche provenienti dalla Collezione Salce di Treviso illustrano la grande fortuna del
soggetto BOLLE DI SAPONE a scopi pubblicitari per la vendita di prodotti legati soprattutto alla cura della persona, a partire dal celebre esempio del
manifesto del sapone Pears, rielaborato a partire dal dipinto “SOAP BUBBLES” del pittore e illustratore britannico John Everett Millais (1829-1896).
GNU - GALLERIA NAZIONALE dell’UMBRIA
una delle principali raccolte d’arte d’Italia, è ospitata ai piani superiori del PALAZZO DEI PRIORI di PERUGIA , sede del Comune fin dall’epoca medievale e significativo esempio di architettura civile gotica.
La fondazione del MUSEO è direttamente collegata all’ACCADEMIA DEL DISEGNO e ricevette un impulso notevole dopo l’Unità d’Italia, a seguito delle soppressioni degli ordini e delle corporazioni religiose.
Il 4 giugno 1863 il museo fu definitivamente separato dall’accademia per divenire CIVICA PINACOTECA , intitolata a una delle maggiori glorie artistiche della città, Pietro Vannucci detto IL PERUGINO.
Dieci anni più tardi l’intera collezione fu trasferita a Palazzo dei Priori. Nel 1918 passò allo Stato e assunse il nome di REGIA GALLERIA VANNUCCI , poi divenuta GALLERIA NAZIONALE dell’UMBRIA .
MEDIOEVO e RINASCIMENTO
PITTURA - In mostra opere di Arnolfo di Cambio, Nicola e Giovanni
Pisano, Duccio, Gentile da Fabriano, Beato Angelico, Benozzo
Gozzoli, Giovanni Boccati e Piero della Francesca, di cui si conserva la
grande pala di S. Antonio con la celeberrima Annunciazione sulla cimasa.
Tra gli artisti umbri Benedetto Bonfigli, Bartolomeo Caporali,
Fiorenzo di Lorenzo, Perugino, Pintoricchio con i loro allievi e seguaci.
OREFICERIA INTAGLI in AVORIO e LEGNO
CASSONI CORREDO MATRIMONIALE in legno di pioppo
“TOVAGLIE PERUGINE”
TESSUTO UMBRO XV sec. LINO & COTONE (avorio & blu)
FERRI DA CIALDE
PITTURA dal SEICENTO all’OTTOCENTO, con opere di
Orazio Gentileschi, Valentin de Boulogne, Pietro da Cortona,
il Sassoferrato, Francesco Trevisani, Sebastiano Conca,
Pierre Subleyras, Corrado Giaquinto, Jean-Baptiste Wicar.
Girando per le sale la mia attenzione cade su 2 Polittici di Taddeo di BARTOLO (Siena) dalla Chiesa di S. Francesco al Prato
“Madonna dell’Orchestra” di Giovanni BOCCATI
Polittico di Sant’Antonio di Piero DELLA FRANCESCA dove compare Santa Elisabetta d’Ungheria : catturano i riflessi sulle aureole dei Santi !!
Di Matteo da GUALDO l’Edicola Colle Aprico (1488) con una Madonna dal lungo collo alla MODIGLIANI.
Di Benedetto BONFIGLI (Perugia) “Angeli che offrono rose” (1466) e la Pala del Collegio dei Notai di Perugia : “Annunciazione con San Luca”
Pietro VANNUCCI “IL PERUGINO” : Pala di Santa Maria dei Servi e il Cristo
Luca SIGNORELLI : Pala di Paciano (1517)
PINTORICCHIO : Pala di Santa Maria dei Fossi
Il Manierismo di Orazio ALFANI
“Santa Cecilia che suona la spinetta e un angelo” di Orazio GENTILESCHI, il padre di Artemisia, di scuola caravaggesca.
Reportage fotografico by Barbara CARICCHI
© Copyright Barbara Caricchi ARTIVAMENTE – Tutti i diritti riservati