FONDAZIONE 107 a TORINO festeggia il DECENNALE sabato 13 aprile 2019 dalle ore 17 alle ore 21 con l’inaugurazione del progetto
espositivo “HORTUS CONCLUSUS” a cura di Federico PICCARI : 30 artisti di diversa nazionalità legati da un comune senso del fare a confronto su un tema condiviso.
PITTURA SCULTURA INSTALLAZIONE PERFORMANCE FOTOGRAFIA
HORTUS CONCLUSUS – GIARDINO RECINTATO - è la forma tipica di GIARDINO MEDIEVALE, legato soprattutto a monasteri e conventi .
Si tratta di una zona verde, in genere di piccole dimensioni, circondata da alte mura, dove i monaci coltivavano essenzialmente piante e alberi per scopi alimentari e medicinali.
HORTUS CONCLUSUS diviene in questo ambito < la manifestazione dell’intimità del pensiero e allo stesso tempo il campo di lavoro che l’artista, lo scrittore, il poeta custodiscono gelosamente. In tal senso i protagonisti della mostra sono legati tra loro da un modus operandi comune che li conduce, attraverso le loro azioni, a trasformare una situazione consolidata che è entrata in CRISI.
HORTUS CONCLUSUS è il luogo idealmente costruito in cui la parola KRISIS si fa motivo trainante di un percorso eterogeneo e trasversale >
Federico PICCARI
La parola CRISI ha assunto il ruolo di protagonista del nostro tempo e del nostro quotidiano …
κρίσις s. f. gr. CRISI
Il termine “CRISI”, di derivazione greca (κρίσις), originariamente indicava la
SEPARAZIONE, provenendo infatti dal verbo greco κρίνω: “separare”, appunto.
CRISI, dal greco KRISIS che discende da KRINO : separo - momento che separa una maniera di essere o una serie di fenomeni da un’altra differente .
Nell’idea di CRISI sono quindi incluse la nozione di
PROBLEMA e quella di SUPERAMENTO del problema.
La crisi è tale proprio in quanto avviene questo passaggio.
Comunemente questo senso è stato ridotto: al posto della nozione di SUPERAMENTO, che pare scomparsa, troviamo quella di ACCETTAZIONE. La crisi come causa e non come effetto.
< CRISI nel senso etimologico originale diviene apertura verso nuove
possibilità e ricerca di nuove soluzioni. Ed è l’approccio adottato dagli artisti invitati nella costruzione della loro opera: non esiste una regola, è il processo mentale unito al personale modo di procedere che evidenziano come l’artista si pone nei confronti del mondo.
HORTUS CONCLUSUS è la celebrazione del corto circuito e degli interstizi del reale, che nella consapevolezza attivano la dimensione di possibilità capace di rivelarsi unicamente nella pratica artistica > Federico PICCARI
ARTISTI IN MOSTRA : Salvatore Astore (Italia), Isaac Brest (Usa), Simon Callery (Regno Unito), Angelo Candiano (Italia), Luigi Carboni (Italia), David Casini (Italia), Cosimo Casoni (Italia), Mateusz Choróbski (Polonia), Francesco Del Conte (Italia), Jiri George Dokoupil (Repubblica Ceca), Matteo Fato (Italia), Daniele Galliano (Italia), David Jablonowski (Germania), Sophie Ko (Georgia), Roberto Kusterle (Italia), Thomas Lange (Germania), Marcovinicio (Italia), Ryan Mendoza (Usa), Peter Mohall (Svezia), Johan Muyle (Belgio), Nika Neelova (Russia), Nicola Pecoraro (Italia), Federico Piccari (Italia), Antoine Puisais (Francia), Sergio Ragalzi (Italia), Piotr Skiba (Polonia), Roman Stanczak (Polonia), Luigi Stoisa (Italia), Georgy Tryakin-Bukharov (Kazakistan), Beat Zoderer (Svizzera).
Roman Stanczak - Inclusion - 2014 ( Letto )
Jiří George Dokoupil - Pajaros con dos personas - 1989
Fuliggine di candela su tela
David Jablonowski - Replica - 2016
Tecnica mista
Nika Neelova - Lemniscate - 2017
Corrimano in legno riassemblati e lucidati a mano, due rampe di scale
Roberto Kusterle - Arsa - 2017 (Stampa ai pigmenti su carta cotone)
Matteo Fato – Capriccio (dettaglio)
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