“Chiese e Castelli, Vigneti e Leggende. I tesori del
Monferrato” :
PITTORI e FOTOGRAFI Cedas a MONTIGLIO MONFERRATO (Asti)
Il nome Montiglio deriva dal latino Montellus (piccolo monte) oppure Mons Tilii (monte dei tigli) .
Nel 1998 i tre comuni di MONTIGLIO, SCANDELUZZA e COLCAVAGNO si aggregano nel comune di MONTIGLIO MONFERRATO, antico e pittoresco paese che conserva alcuni edifici medievali, in cima a un colle che domina la Valle Versa.
Il CASTELLO di MONTIGLIO, appartenente alla famiglia Borsarelli di Rifreddo, le cui fondamenta paiono risalire al IX secolo, fin dal X secolo costituì la roccaforte avanzata del Marchesato di Monferrato. Distrutto nell’anno della morte dell’ultimo aleramico (1305), venne ricostruito nelle forme imponenti attuali nel XV secolo. Nel parco si trova la cappella di S. Andrea che ospita il più vasto ciclo di affreschi trecenteschi del Piemonte.
La PIEVE di S. Lorenzo nel complesso cimiteriale di Montiglio e le CHIESE di S. Nazario e Celso a Montechiaro e S. Secondo a Cortazzone costituiscono il cosiddetto ”triangolo d’oro del romanico astigiano”.
PIEVE di S. Lorenzo
Nel 2014 i VIGNETI di Monferrato , Langhe e Roero diventano Patrimonio dell’Umanità UNESCO. A questo brillante riconoscimento ha dato un contributo significativo Carlin Petrini che è riuscito a promuovere e nobilitare il lavoro dei contadini. Con un gioco di parole le vigne sono un patrimonio si saperi e di sapori.
I saperi sono l’antica operosità dei contadini che si sposa con le nuove tecnologie a presidio di tutta la filiera delle attività.
L’ordinata tessitura dei vigneti conferisce una particolare grazia al paesaggio piemontese che ha coinvolto anche poeti e scrittori affascinati da tali bellezze.
Cesare Pavese racconta il paesaggio delle vigne in collina che gli fu tanto caro
“Una vigna che sale sul dorso di un colle fino a incidersi nel cielo è una vista familiare, eppure le cortine di filari semplici e profonde appaiono una porta magica. Sotto le viti è terra rossa dissodata, le foglie nascondono tesori e di là delle foglie sta il cielo”
Enzo Bianchi, di famiglia contadina, racconta lasua terra astigiana
“La vigna non è una coltivazione immediatamente produttiva. Piantare una vigna è come fare un matrimonio con la terra, è gesto di speranza, che non a caso la Bibbia pone come il primo gesto compiuto da Noè dopo il diluvio. Significa stipulare una alleanza con un pezzo di terra, affermare che lì, in quel posto preciso, si vuole dimorare, attendere lì e non altrove i frutti del proprio lavoro: coltura e cultura è quella della vigna, un patto nunziale tra l’uomo e la natura senza la quale non può nascere la civiltà”
Liberamente tratto dalle note di GianGiorgio ZACA’
MONTIGLIO MONFERRATO
LAGO DI CODANA
COLCAVAGNO - MONTIGLIO MONFERRATO
Foto by Mauro DRAGONI e Barbara CARICCHI
Tutte le immagini dei FOTOGRAFI CEDAS proiettate al Ristorante del LAGO DI CODANA a MONTIGLIO MONFERRATO nella serata evento 8 giugno 2019.
Prossimamente in mostra per la FIERA REGIONALE DEL TARTUFO
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