24 giugno : NATIVITA’ di San GIOVANNI BATTISTA

24 dicembre, vigilia di Natale : NASCITA di GESU’

 

GIOVANNI, detto il Battista, è una delle personalità più importanti dei Vangeli, venerato da tutte le Chiese cristiane e considerato santo da tutte quelle che ammettono il culto dei santi.

La sua vita e predicazione sono costantemente intrecciate con l'opera di GESU’ CRISTO; insieme a quest'ultimo, GIOVANNI BATTISTA è menzionato cinque volte nel Corano col nome di Yahyā b. Zakariyyā, come uno dei massimi profeti che precedettero Maometto; nella religione dei Mandei, con il nome di Iahia Iuhana viene considerato il più grande di tutti i profeti; ha un posto di rilievo anche nel calendario della Massoneria. Intorno alla sua figura sono cresciute anche credenze popolari.

I Vangeli affermano che era figlio di Zaccaria e di Elisabetta, e fu generato quando i genitori erano in tarda età. La notizia sottolinea l'eccezionalità del personaggio.

La sua nascita fu annunciata dallo stesso Arcangelo Gabriele che diede l'annuncio a Maria, rivelando che la cugina Elisabetta, che tutti dicevano sterile, era al sesto mese di gravidanza.

Maria partì quindi da Nazaret per la Giudea per raggiungere la cugina e il marito Zaccaria, il sacerdote del tempio di Gerusalemme. Al suo arrivo l’anziana parente comprese immediatamente che Maria era già in attesa di GESU’. La giovane abitò presso Elisabetta tre mesi fino alla nascita di GIOVANNI, il futuro Battista.



La VISITAZIONE (1528-29) di Jacopo PONTORMO

olio su tavola, 202 x 156 cm. Carmignano, Pieve di San Michele

                 

                            PONTORMO Visitazione

 

 

LE MADRI : Maria ed Elisabetta si abbracciano sulla soglia fissandosi intensamente.

La loro emozione è grande perché condividono l’esperienza di una gravidanza miracolosa. Le cugine sono vestite con abiti e ampi mantelli. Un fazzoletto copre il loro capo e al di sopra si libra un’aureola lineare. Dietro di loro sono in attesa due ancelle. Le due donne dimostrano la stessa età delle loro padrone e sono vestite con gli stessi abiti però di colori diversi.

Di queste, una è anziana e guarda diretta negli occhi dello spettatore, come fa anche la seconda, più giovane e a sinistra, ma con un sguardo più vacuo. Le donne formano quindi i quattro pilastri di una sorta di parallelepipedo, illuminate con forza (a differenza dello sfondo) e ammantate di vesti dal colori estremamente intensi e corposi: verdi petrolio, rosa e arancio. Originalissimo è l'intreccio di membra e di stoffe, lungo linee arcuate di grande eleganza, e amplificate nei volumi.



GIOVANNI andò a vivere nel deserto, conducendo una vita di penitenza e di preghiera, secondo la tradizione ebraica del voto di nazireato: "Giovanni portava un vestito di peli di cammello e una cintura di pelle attorno ai fianchi; il suo cibo erano locuste e miele selvatico" (Vangelo secondo Marco 1, 6).

Nei Vangeli è definito "voce di uno che grida nel deserto" (in latino: vox clamantis in deserto).

GIOVANNI è ricordato come "il PRECURSORE" o "il più grande dei profeti".


GIOVANNI dichiarò più volte di riconoscere GESU’ come il Messia annunciato dai profeti, ma il momento culminante fu quello in cui Gesù stesso volle essere battezzato da lui nelle acque del Giordano. In tale occasione Giovanni additò Gesù ai suoi seguaci come "l'agnello di Dio che toglie i peccati del mondo" (Vangelo secondo Giovanni1, 29).

Nello stesso tempo, dal cielo si udì una voce: < questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto: ascoltatelo! > (Marco 1:1-8).

Gesù Cristo è Dio, e il Messia.

GIOVANNI sottolineò la propria filiazione spirituale affermando: <Egli deve crescere e io invece diminuire> (Giovanni 3, 30: Illum oportet crescere, me autem minui).



BATTESIMO DI CRISTO (1510) di Pietro VANNUCCI - IL PERUGINO

olio su tavola, cappella di San Giovanni Battista del Duomo di Città della Pieve.

  

                         PERUGINO Battesimo

 


I FIGLI : Gesu’ in piedi con le mani giunte e il capo chinato riceve l'acqua del battesimo versata da Giovanni Battista (a dx) che mostra il suo bastone incrociato.

Entrambi sono affiancati da un angelo. Sopra di loro la colomba dello Spirito Santo allarga le ali, le zampe appoggiate su una piccola nuvola.

I piedi di Gesù e Giovanni sono bagnati dalle acque del Giordano che fluisce dal paesaggio dello sfondo lungo l'asse centrale del dipinto.

La luce è intensa all'orizzonte !!



SAN GIOVANNI : ACQUA & FUOCO

La notte a cavallo tra il 23 ed il 24 giugno è una notte molto particolare in cui si prepara

l’ACQUA di San Giovanni la quale, secondo la leggenda, possiede virtù curative e protettrici.

Questo antico rito è legato al solstizio d’estate: nel giorno più lungo dell’anno la natura giunge al massimo splendore ma, nonostante la forte rinascita, bisogna prestare attenzione agli eventi sfortunati come siccità, forti temporali o malattie delle piante, che rovinerebbero i raccolti.

Per evitare queste situazioni nefaste si tengono dei FALO’ propiziatori, che rappresentano il SOLE.

Al contempo, si prepara appunto l’ACQUA di San Giovanni per raccogliere la rugiada, che rappresenta la LUNA. Quest’ultima porterebbe fortuna e prosperità grazie all’incredibile potenza dei fiori e sarebbe in grado di proteggere i raccolti, allontanando le calamità.

Secondo la tradizione, per prepararla bisogna raccogliere una misticanza di erbe e fiori spontanei come iperico (che viene chiamata addirittura erba di San Giovanni), lavanda, artemisia e malva, fiori e foglie di menta, rosmarino e salvia. Si possono raccogliere anche i fiordalisi, i papaveri, le rose o la camomilla, in base alle fioriture presenti nel proprio territorio.

 

 

IPERICO

 

IPERICO - erba di San Giovanni



Dopo il tramonto le erbe raccolte vengono messe nell’acqua di una bacinella lasciata tutta la notte all’aperto, così che possano assorbire la rugiada del mattino e acquisire proprietà “magiche”.

La mattina del 24 giugno, l’ ACQUA di San Giovanni viene utilizzata per lavare mani e viso, in una sorta di rituale propiziatorio e di purificazione che porterà amore, fortuna e salute.

 

 

ACQUA S GIOVANNI

 



La NOTTE di SAN GIOVANNI BATTISTA, a cavallo tra il 23 ed il 24

giugno, è una festa del cristianesimo di origine pagana (Litha) caratterizzata

dall’ ACCENSIONE DI FUOCHI.

Si celebra in molte parti d'Europa, ma è particolarmente forte in Spagna (Noche de San Juan), Portogallo (Fogueiras de São João), Norvegia (Sankthans), Danimarca (Sankthans), Svezia (Midsommar), Finlandia (Juhannus), Estonia (Jaanipäev) e Regno Unito.

In Italia è ancora molto diffusa in Sardegna, le cui radici hanno origine profonda nelle tradizioni contadine, costituendo dall'antichità vero e proprio rito propiziatorio.
La festa è celebrata anche in
Valle d'Aosta, particolarmente a Gressoney-Saint-Jean , di cui il Santo è patrono (Sankt Johanz Feuer).

L'origine di questa usanza è associata alle celebrazioni per l'arrivo del solstizio d'estate, che cade il 21 giugno nell'emisfero settentrionale, il cui rito principale era quello di accendere un FUOCO.

Nella sua versione più propriamente pagana, lo scopo del rito era quello di dar più "forza" al SOLE, che a partire da quel giorno diveniva sempre più "debole", poiché le giornate si accorciavano sempre più fino al solstizio d'inverno.



LA FUNZIONE PURIFICATRICE DEL FUOCO

Trovarsi insieme di fronte al fuoco ha tutt'oggi un alto valore simbolico ed è ancora forte la tradizione che vede la nascita di profondi legami legati al tradizionale SALTO DEL FUOCO.

Accompagnata dalla nonna da ragazzina andavo a vedere il grosso FALO’ alle curve di San Pietro : era divertente vedere i ragazzi e gli uomini che si cimentavano nel SALTO DEL FUOCO più lungo … E poi aspettavo l’indomani per lavare il viso con la profumata ACQUA di SAN GIOVANNI



SAN GIOVANNI BATTISTA è il Santo Patrono di TORINO, GENOVA, FIRENZE



A GENOVA tradizionalmente i festeggiamenti culminano con il grande FALO’ che viene acceso a mezzanotte nella centrale Piazza Matteotti. Il 24 si tiene la solenne e spettacolare processione delle antiche Confraternite con i loro grandiosi e artistici Cristi che parte dalla Cattedrale di San Lorenzo per giungere al Porto Antico dove il Cardinale Arcivescovo della città impartisce la benedizione del mare e della Città.

A FIRENZE invece i protagonisti sono i FUOCHI D’ARTIFICIO lanciati sulla città da Piazzale Michelangelo, dominato dalla splendida Basilica abbaziale di San MINIATO al Monte.

A TORINO il tradizionale SPETTACOLO PIROTECNICO ai Murazzi sotto il Monte dei Cappuccini da qualche anno ha lasciato spazio ad uno SPETTACOLO di LUCE con i DRONI.

 

 

TORINO FIRENZE GENOVA eccezionalmente insieme sotto lo stesso

cielo ne LA NOTTE di SAN GIOVANNI 2020 trasmessa in diretta su

RAI Premium.



                           NOTTE 2020

 

 

Niente “FOCHI” ma SHOW DI LUCI a FIRENZE

 

FIRENZE 2020 LUCI

 

 

FALO’ e MASCHERINE a GENOVA    GENOVA 2020 FALO

 

 

DRONI e BALLERINI a TORINO – MOLE ANTONELLIANA

 

TORINO 2020 Droni Michele-DOttavio


Foto Michele D'Ottavio

 

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