TJF 2020 : dal 21 al 30 AGOSTO la FASE ESTIVA del TORINO JAZZ FESTIVAL - VIII edizione straordinaria causa emergenza epidemiologica Covid-19 - nel cortile di Combo (ostello costruito negli spazi dell’ex caserma dei pompieri di Porta Palazzo) in corso Regina Margherita, inserita all’interno del palinsesto cittadino “Torino a cielo aperto”.
DIECI CONCERTI serali di grande qualità.
A seguire la FASE AUTUNNALE del TJF a ottobre con 30 concerti, una dozzina di jazz club e locali che da sempre, con tenacia, ospitano a Torino questo genere musicale.
GIRASOLE LAVANDA GERANIO OLEANDRO HIBISCUS ROSA
I FIORI simbolo dell’ESTATE si riconoscono dagli inconfondibili colori sgargianti che tingono giardini, aiuole, parchi, balconi e terrazzi di mille sfumature in toni senz’altro caldi, come le temperature tipiche della stagione. Largo al giallo, all’arancione, al rosso, al rosa … fino alle nuance più delicate del viola.
Il termine GIRASOLE deriva dal greco Helianthus, dall’unione delle parole “helios” (sole) + “anthos” (fiore).
Più che un’ avventura estiva, ciò che lega questo fiore al sole è un amore intenso, passionale ed eterno che affonda le radici nella mitologia.
Ne Le Metamorfosi di Ovidio, la ninfa Clizia, figlia di Oceano, era profondamente innamorata di Apollo. Quando però il dio del Sole si innamorò della principessa Leucotoe, Clizia accecata di gelosia riferì al padre di lei della relazione tra i due e la principessa fu sepolta viva dal sovrano. Apollo, disperato, cosparse il terreno di un nettare profumato, dando così vita alla pianta dell’incenso. La ninfa Clizia, ripudiata e triste, trascorse il resto dei suoi giorni seduta per terra, nutrendosi di brina e lacrime e osservando il corso del carro del Sole condotto dal suo amato. Anche quando, consumata dall’amore, assunse le sembianze di un fiore, non smise mai di seguire il tragitto d’Apollo. Da qui nacque il GIRASOLE .
Il GIRASOLE è il fiore dell’allegria e della vivacità e può assumere due significati:
il primo, di profondo attaccamento ad un’altra persona, in quanto simbolo di costanza, dedizione e fedeltà assoluta;
il secondo, ispirato al mito greco, incarna un amore non ricambiato e può simboleggiare anche una fissazione o una vera e propria ossessione.
Come si può intuire dal nome, LAVANDA (Lavandula) deriva dal gerundio latino “lavare” (= che deve essere lavato) per alludere al fatto che queste specie erano molto utilizzate nell'antichità (soprattutto nel Medioevo) per detergere il corpo.
Già nota alle popolazioni dell’Antica Roma e dell’Antica Grecia, la lavanda veniva utilizzata per la realizzazione di talismani e incantesimi d’amore, per profumare l’acqua delle terme, per lavare.
Foto Barbara CARICCHI
Nel linguaggio dei fiori la LAVANDA è associata al ricordo, piacevole, di un amore trascorso: un’interpretazione densa di nostalgia e solitudine.
Se il protagonista estivo indiscusso dei campi è il girasole, quello dei balconi e delle terrazze è senza dubbio il GERANIO.
Di gran moda nell’Ottocento, specialmente in epoca vittoriana, al GERANIO sono attribuiti diversi significati nel linguaggio dei fiori e delle piante, in base alla tipologia o al colore: il geranio rosso fiamma indica preferenza, mentre quello rosso scuro malinconia. Il geranio rosa simboleggia la nascita di un nuovo affetto, quello a cinque macchie umiliazione. Il geranio edera incarna l’amicizia e la propensione verso i rapporti stabili. Il geranio di Boemia indica valore. Il Pelargonium triste indica proprio la tristezza evocata dal nome.
GERANIO contro le zanzare, il fastidio delle CALDE NOTTI ESTIVE …
“LA CANZONE DELL’ESTATE”
Il brano è nato durante le settimane di quarantena pensando all’estate in arrivo.
< Una canzone in fondo amara ma, nonostante l’inquietudine, l’estate, oltre al sudore, non può non spremerti anche gocce di amore e di speranza ... Scritta pensando ai momenti “caldi”, sia felici che inquieti, delle mie estati del passato e del presente … >
scrive Luca CARBONI.
Da bambini in cortile inseguivo l’ESTATE
poi morivo di sete all’ombra delle case
e la palla incastrata tra la Skoda e la Ford
i russi e gli americani o forse cowboy e gli indiani
E la sera nel letto sudavo sogni leggeri
una vita fantastica, la mia pistola di plastica
e mica lo sapevo che ti avrei incontrato
ho preso la mira, poi sparato
La CANZONE DELL’ESTATE che mi dice che non ti piace le nostre risate
la canzone dell’estate in un mondo senza la pace, le spiagge inquinate
tu ti tuffi dentro di me
ti tuffi dentro di me
Finalmente è arrivata l’ ESTATE … tempo di vacanze, di spiaggia, di mare ... e
dell’ OLEANDRO !
Nessun’altra pianta simboleggia così tanto l’ ESTATE MEDITERRANEA
come il Nerium Oleander.
Il sempreverde che come nessun’altra pianta offre nei mesi estivi una fioritura così spettacolare e durevole. Con le sue grandi masse di fiori che contrastano piacevolmente le foglie scure, l’ OLEANDRO crea bellissime macchie fiorite.
Lo troviamo sia in parchi e giardini che lungo le autostrade e nelle siepi, specialmente quelle lungo le coste. La sua fortuna nelle zone marittime o negli spartitraffico è dovuta anche alla sua resistenza alla salsedine e all’inquinamento.
Perfetto anche in vaso, è consigliabile coltivarlo in contenitore nelle zone con inverni rigidi così da poterlo riparare più facilmente. L’OLEANDRO è infatti sensibile al freddo, ma se sistemato in una posizione soleggiata e protetta, o comunque se riparato durante l’inverno, può resistere anche a temperature sotto lo zero.
Gran parte del territorio italiano permette la coltivazione dell’Oleandro senza grosse difficoltà. Il Nerium Oleander è infatti naturalizzato e cresce anche spontaneamente nelle zone del bacino mediterraneo, sebbene le sue origini si presumono asiatiche (Persia, Giappone, India).
Il fiore dell’ OLEANDRO ha un significato dibattuto nel corso dei secoli.
Nel Medioevo simboleggiava l’armonia dell’universo per la disposizione delle sue foglie a gruppi di tre ed il buon augurio; un’antica leggenda narrava che sul bastone di san Giuseppe fosse fiorito proprio un oleandro.
Più tardi, il suo significato cambiò completamente, divenendo simbolo funerario sia nei Paesi mediterranei sia in Medio Oriente, probabilmente a causa della scoperta della sua tossicità.
Ancora oggi, nel linguaggio dei fiori e delle piante, l’ OLEANDRO simboleggia l’oblio e regalarne i fiori equivale a dire “ti ho dimenticato”.
Il nome HIBISCUS deriva dal termine greco hibiskos che significa “malva” e fu attribuito alla pianta da Dioscoride, uno dei più famosi medici dell’antichità, nel 100 a.C.
Nell’ isola di Tahiti, è usanza diffusa che le ragazze portino i fiori di IBISCO sia nelle vesti che tra i capelli, per indicare il proprio stato sentimentale. Se impegnate appoggiano un fiore sull’orecchio destro, se libere su quello sinistro.
Le tradizioni tahitiane vennero ben rappresentate dal pittore Paul Gauguin che in molti dei suoi quadri raffigurò le donne del posto adornate da fiori di ibisco.
Nel linguaggio dei fiori e delle piante, a causa della durata molto breve dei suoi fiori,
l’ IBISCO rappresenta la bellezza, in particolar modo quella giovanile che sfiorisce velocemente. Secondo antiche tradizioni orientali, offrire un fiore di ibisco ad una persona cara, equivale ad una proposta di matrimonio.
ROSA e CINORRODI
In ESTATE non si debbono tagliare i rami di alcune rose, come per esempio la ROSA SCABROSA e la ROSA RUGOSA, i quali producono frutti decorativi, i cosidetti CINORRODI, che giunti a maturazione aggiungono colore al cespuglio.
SCABROSA
Categoria: ROSE RUGOSE
(Harkness, U.K., 1950). Meraviglioso ibrido di RUGOSA vigoroso e molto rustico dal portamento allargato con fogliame verde acceso. I fiori sono molto grandi, semplici, rosa malva con petali larghi ed ondulati, seguiti da tondi cinorrodi rosso brillante. La fragranza e' intensa e dolce. Ama posizioni soleggiate o di mezz'ombra. Possiede un'ottima resistenza alle malattie. E' adatta a formare siepi. La potatura va effettuata a fine inverno.
Il cinòrrodo è un falso frutto, ossia un frutto derivante da strutture fiorali diverse dall'ovario. Tipico del genere ROSA, deriva dall'ingrossamento del ricettacolo, è carnoso e forma una coppa che contiene gli acheni, i veri frutti di colore giallo o marrone, frammisti a peli.
La forma, il colore e le dimensioni dei CINORRODI delle diverse specie varia molto: possono essere verdi, arancioni, rossi e quasi neri o blu; possono avere forma allungata o sferica ed essere ricoperti o meno da sottili aculei.
Da sempre i CINORRODI sono stati usati nel settore alimentare e nella medicina popolare.
Nel 1931 è stata compiuta una ricerca che ha determinato con sicurezza il contenuto di acido ascorbico (vitamina C) presente nella polpa di alcune bacche di rosa.
Con i cinorrodi della ROSA CANINA, molto ricchi di vitamina C, si prepara una confettura ed in Slovenia viene prodotta una bibita analcolica, la Cockta.
RTL 102.5 POWER HITS ESTATE 2020: l'evento si terrà il 9 settembre all'Arena di Verona.
La quarta edizione della manifestazione canora organizzata da RTL 102.5 al termine della quale viene premiato il miglior tormentone dell'estate si svolgerà regolarmente nonostante l'emergenza sanitaria tuttora in corso nel nostro paese.
Gli ospiti già annunciati sono ZUCCHERO, Biagio ANTONACCI,
Gianna NANNINI e Tiziano FERRO.
Mara Maionchi sarà "la garante" dell'evento come "Regina della Musica" e, ad affiancarla nella conduzione, ci saranno anche Angelo Baiguini, La Zac e Fabrizio Ferrari.
Lei m'ama
Anche se il mondo non m'ama
Bella d'ESTATE lei m'ama
Anche se qui tutto frana
Lei mi consola “Soul Mama” … canta ZUCCHERO
Achille LAURO: un'ESTATE ANNI '60 con “Bam Bam Twist”
Tutti vogliono “Una grande festa”
Un'ESTATE tridimensionale
Ma cosa te lo dico a fare
Ma vieni più su, vieni quassù
Il mondo aspetta una grande festa
Una bomba nucleare
E noi che ce ne andiamo al mare
Ce ne andiamo al mare
Ce ne andiamo al mare … canta Luca CARBONI
Il suono delle tue risate
Il primo giorno di una NUOVA ESTATE
Ho voglia di fare tardi la sera
Karaoke Guantanamera
Voglia di ballare un reggae in spiaggia
Voglia di riaverti qui tra le mie braccia
In una piazza piena
Per fare tutto quello che non si poteva (dance to the rhythm)
“Karaoke” – Alessandra AMOROSO & BOOMDABASH
Rif. articoli ESTATE e LAVANDA in PIEMONTE nella sez. Storie
© Copyright Barbara Caricchi ARTIVAMENTE – Tutti i diritti riservati