“SATURDAY JAZZ FEVER” al BUNKER di TORINO fino al 24 settembre 2020

 

                       jazz 2020

 



La rassegna jazz nasce da Ecograffi, web journal che si contraddistingue per il risalto dato agli eventi di cultura torinese e per la sua appendice musicale “Jazz to Jazz”.

Il “SATURDAY JAZZ FEVER” inaugurato sabato 4 luglio sul Palco Grande del

BUNKER con Flavio Boltro & Doctor Jazz Quartet si avvia alla conclusione.



19 Settembre:

dalle h.19 con PATRIZIA CONTE QUARTET - Patrizia Conte vocalist, Max Gallo chitarra, Giorgio Allara contrabbasso, Giorgio Diaferia batteria

dalle h.21 con ALFREDO PONISSI - REGENERATION TRIO - Alfredo Ponissi: saxofoni, flauto e voce, Gianmaria Ferrario contrabbasso, Ciccio Brancato batteria

24 Settembre;

COSMO QUINTET - Stefano Aimo tromba, Luca Ceribelli sax ten., Felice Cosmo piano, Giuliano Dalbosco contrabbasso, Michele Carletti batteria



BUNKER

Progetto che viene alla luce nel 2012 a TORINO NORD fra il quartiere

Barriera di Milano e lo Scalo Ferroviario di Torino Vanchiglia e

propone attività culturali e sportive di diversa natura per

promuovere l’utilizzo delle aree urbane in attesa di grandi 

trasformazioni.  VARIANTE 200 : un nuovo modo di fare città

 

 

BUNKER

 



BUNKER occupa infatti l'ex stabilimento SICMA (Società Italiana di Costruzioni Molle e Affini) - un fabbricato di 420 mq su una superficie all’aperto di circa 3.500 mq entrato in attività negli anni Venti, ora di proprietà della Società Torino Quittengo srl. - sotto al quale c’è il RIFUGIO ANTIAEREO per gli operai dello SCALO MERCI VANCHIGLIA durante la Seconda guerra mondiale: un BUNKER dalla capienza massima di 130 posti.

 



Bunker RIFUGIO-ANTIAEREO

 

VARIANTE BUNKER dal 2012, spazio culturale a TORINO

Nell'area compresa tra i due ingressi (in via Paganini e in via Quittengo) con la seconda edizione 2012 del Festival di Arte Urbana SUB URB ART sono stati eseguiti diversi MURALES, alcuni ispirati alle preesistenze in prossimità come il limitrofo Istituto Zooprofilattico o l'ex scalo merci dello Scalo Ferroviario Vanchiglia.

 

 

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MURALES in  via Niccolò Paganini

 

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< Il BUNKER si ispira al modello dei community hub del Nord Europa, un’esperienza rara in Italia. L’esperimento, nato spontaneamente nella fabbrica di via Foggia, significa prendersi cura dello spazio, immaginandone il futuro valorizzando l’oggi, coinvolgendo le comunità metropolitane e dialogando con quelle di prossimità >

racconta Giulia MARRA, tra i fondatori di URBE-Rigenerazione Urbana, oggi dottoranda in Politiche Urbane al Politecnico di Milano.



La storia dell’Associazione culturale e sportiva VARIANTE BUNKER

liberamente tratta dallo scritto di Pietro MARTINETTI



< … nell’estate del 2011, un gruppo di amici avventurieri e agitatori, narratori e teorici urbani, occupa una ex fabbrica di aspirapolveri per accompagnarla nella transizione verso la nuova destinazione di complesso immobiliare.

Il collettivo URBE-rigenerazione urbana trasforma la fabbrica in un giardino di immaginazione: ci suonano le orchestre, i selezionatori e dj elettronici, cantano le nuove voci, si skata e si fa della break dance, ci si tuffa e si annaffia un piccolo orto sullo sfondo di extraterresti, giraffe, teste di meduse, uomini forchetta, donne velate, disegni di grandissimi pittori e street artist contemporanei come BR1, Truly Design, Pixel Pancho, MP5, Halo, Galo Galo, Mr Fjodor, Raw Tella che corrono a colorare le stanze di via Foggia.

È un successo clamoroso e spontaneo, è un esperimento che nel suo essere a tempo determinato innesca le riflessioni sulla transitorietà della vita, la funzione dell’aggregazione, il fatto che tutti gli edifici e tutti i palazzi siano, in fondo, temporanei.

Finita l’estate il collettivo URBE lascia la fabbrica al cantiere che ne demolisce i muri, ma non l’esperienza, e occupa un nuovo spazio nel cuore di San Salvario per il mese di dicembre, per accompagnare ancora la transizione verso la sua nuova vita. E lo chiama Cantiere 25. È di nuovo una raggiante transizione di poesia urbana, performance di teatro, arte e musica, visione e riflessioni sullo spazio pubblico e la funzione della socialità.

Infine nell’estate 2012, URBE si muove verso il confine tra Barriera di Milano e l’antico Scalo delle merci di Vanchiglia, dove ci sono praterie industriali abbandonate come l’antico mollificio vicino a un rifugio della Seconda Guerra Mondiale. Il bunker sotterraneo è immediatamente occupato per una perfomance di giochi di luce dell’artista Garu Garu.

URBE incontra l’architetto Bruno MASTROPIETRO, proprietario degli spazi

e nasce BUNKER, una delle esperienze più significative di socialità, arte

ed enterteinment dal basso nella Torino degli anni 2010.

Lo spazio è un piccolo villaggio con 1700 mq di grandi hangar; il principale è trasformato in un acquario dove nuotano squali e creature immaginifiche, diventerà la grande agorà e l’immagine copertina.

Nelle prime notti suonano i dOP, il trio elettronico francese tra gli show più richiesti nei club e festival d’Europa di quelle estati, e i Ninos du Brasil.

 

 

Bunker LIVE

 

Arrivano subito a colorarlo street artist da Brasile, Belgio,

Germania, Olanda:

Pixel Pancho disegna un grande gatto robot, Mattia Lullini colora le sue creature, MP5 immaginerà un tiro alla fune tra cinque persone alte come uno dei fabbricati.

 

Bunker SPORT

 



Intervengono agricoltori che coltivano una collina di orti  dove crescono erbe, frutti e verdure post urbane. E sulla stessa collina, gli ingegneri, coordinati da Francesco FOSSATI (uno dei fondatori di URBE e della nuova associazione VARIANTE BUNKER, scomparso troppo presto a novembre 2019) progettano un lago e uno skylift, che diventano il primo WAKE PARK di una città d'Europa.



bunker WAKEBOARD

 

CABLE WAKE BOARD al BUNKER

 

Bunker OUTDOOR

 

 

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L’esperimento del BUNKER, ispirato al modello dei community hub del Nord Europa, viene studiato in diverse facoltà urbanistiche e d’architettura, esposto al City Council in Lussemburgo, ricevendo così l’attenzione della Città di Torino.

URBE viene invitata a pensare a interventi per le OGR, nel concorso di idee sulla loro nuova vita.

CITTADELLARTE, la wunderhouse di Michelangelo Pistoletto a Biella, coinvolge il BUNKER nella mostra Arti in Reti insieme ad a.titolo - progetti per l'arte contemporanea, il PAV, Kaninchen-Haus, Progetto Diogene.

Ma sono soprattutto le persone che si affezionano al BUNKER, un villaggio sociale del tempo libero, che nella Torino - ex one company town italiana- riprende esperienze che riflettono le case occupate della Berlino, liberata e liberissima, post ‘89.

Negli anni recenti, fino al virus, il BUNKER è stato una palestra di sport alternativi, dove giocare a padel e beach volley, fare skate sull’acqua del lago.

 

bunker-bouldering-BSIDE

 



VARIANTE BUNKER è diventata la nuova casa di FLIC, scuola di circo della Società Reale Ginnastica di Torino, dell’ACCADEMIA DEI FOLLI, compagnia di drammaturghi e musicisti diplomati alla scuola del Teatro Stabile, e di CRIPTA 747, il collettivo fondato dagli artisti Elisa Troiano, Alexandro Tripodi, Renato Leotta, Marianna Orlotti, Fabrizio Cosenza, che ospita residenze artistiche e le loro restituzioni. >



VARIANTE 200 : un nuovo modo di fare città

In data 22 Luglio 2010, la Giunta Comunale della città di Torino ha approvato, tramite Delibera, il Progetto Preliminare della Variante strutturale n. 200.

La VARIANTE 200 rappresenta una delle riconversioni più grandi in Italia, nonché il più importante progetto di trasformazione urbana, avviato a Torino dopo le Olimpiadi.
L’intervento interessa lo sviluppo dell’area Nord – Est della città, area che nei prossimi anni sarà un vero e proprio laboratorio urbano e che coinvolgerà oltre 900.000 mq di superficie, assegnati per gran parte a destinazione pubblica.


Gli ambiti coinvolti nella trasformazione sono tre:

la Spina 4, l’ex scalo Vanchiglia ed il trincerone ferroviario di corso

Sempione, che sarà occupato dalla Linea 2 della Metropolitana.

 

SCALO VANCHIGLIA


STAZIONE di TORINO VANCHIGLIA : 70 anni di storia 1926 – 1996

Lo SCALO MERCI entrò in funzione nel 1926 nell'area manifatturiera di TORINO, a servizio soprattutto del rione di VANCHIGLIA e delle sue fabbriche, nonché di tutta la zona industriale a nord-est del fiume Dora Riparia.

Lo SCALO VANCHIGLIA fu pensato subito come stazione ferroviaria di testa al termine di un lungo tragitto ferroviario di circa 3 km, diramato dalla ferrovia Torino-Milano dopo la stazione Fossata, all'altezza del moderno parco Sempione (noto all'epoca come parco di Torino Dora):

la linea dei binari era "… in trincea, a scarpata libera,

onde permettere l'attraversamento a raso delle strade

che la intersecano, a mezzo di cavalcavia"

 

 

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TRINCERONE - foto Barbara CARICCHI

 

La STAZIONE di TORINO VANCHIGLIA con il suo annesso trincerone ferroviario di collegamento rimase in funzione a servizio delle molte fabbriche di questa borgata, fra cui l' ex MANIFATTURA TABACCHI di corso Regio Parco, fino al 1996.

Dismessa in seguito all'ampliamento dello scalo di Orbassano, la stazione è in attesa di riqualificazione tramite un progetto di recupero dell'area.

 

 

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ex SCALO MERCI VANCHIGLIA - foto Barbara CARICCHI




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