La parola ARCOBALENO deriva dal latino arcus pluvius, che significa "arco piovoso". Questo dimostra che anche i nostri antenati ne avevano compreso l'origine fisica: non può esserci arcobaleno senza pioggia (o quanto meno senza acqua nebulizzata).

 

arcobaleno Mare

 



ARCOBALENO : COME & PERCHE’

Gli arcobaleni si verificano quando la luce del sole - cioè tutte le lunghezze d'onda della luce, che insieme appaiono come luce bianca - attraversa le gocce d'acqua rimaste in sospensione durante un temporale oppure l’acqua nebulizzata in prossimità di una cascata o le goccioline che formano la nebbia. In sintesi, le goccioline hanno l'effetto di tanti piccoli PRISMI OTTICI che scompongono la luce bianca in un "ventaglio" di luci di colori diversi, che vanno dal violetto al rosso.

In particolare, nel caso dell' ARCOBALENO, la porzione di luce che entra in ogni gocciolina viene "deviata" e, per un fenomeno ottico prodotto dalla differente densità dell'acqua rispetto a quella dell'aria circostante, ogni componente della luce viene rifratta con un angolo leggermente diverso dall'altro, col risultato di creare il suggestivo SPETTRO DI COLORI.

 

                                       arcobaleno Campo fiorito

 



ARCOBALENO : COLORI & STRISCE

La "distribuzione" del colore in un arcobaleno è continua: non ci sono strisce. Gli scienziati pensano che sia il nostro cervello a dividere lo spettro dell'arcobaleno in bande distinte: noi umani amiamo "organizzare" ogni cosa, inclusi i colori, e ciò vizia anche il modo in cui percepiamo la dispersione della luce dell’arcobaleno. Ma l’esatto meccanismo per cui vediamo le strisce rimane sconosciuto. 

Alcuni scienziati pensano che addirittura la percezione dei colori possa essere una questione culturale.

Il grande filosofo ARISTOTELE , tra i primi studiosi a descrivere un arcobaleno, nel libro III della sua Meteorologia, vi percepì solo TRE colori: ROSSO, VERDE e BLU.

DANTE invece, in anticipo sui tempi, ne vedeva SETTE, e lo scrisse nel Purgatorio: ...rimanea distinto di sette liste, tutte in quei colori onde fa l’arco il Sole e Delia il cinto.

I primi studiosi islamici invece videro un ARCOBALENO tricolore: ROSSO, VERDE e GIALLO.



I COLORI CHE VEDIAMO

Durante il Rinascimento si stabilì che i colori erano QUATTRO: ROSSO, BLU, VERDE e GIALLO.

Nel 17 ° secolo i pensatori si spinsero a concordarne CINQUE: ROSSO, GIALLO, VERDE, BLU e VIOLA.

Nel 1637 CARTESIO scoprì che gli arcobaleni erano causati dalla luce proveniente dal sole che veniva divisa in diversi colori dalla pioggia, anticipando Isaac NEWTON che, successivamente, avrebbe collegato i colori percepiti in un arcobaleno alle note su una scala musicale, convincendo gli scienziati europei che i colori fossero SETTE. La verità è che non c'è un numero preciso di colori in un arcobaleno. Ogni tonalità si fonde nella successiva senza un confine netto, lasciando l'interpretazione a chi guarda e alla cultura che l'ha definita.



ARCOBALENO : VISIONE & DURATA

Un ARCOBALENO è sempre opposto al sole. La visione dunque si ha solo quando l'osservatore è tra la zona dove si trovano le gocce d'acqua sospese (pioggia, vapore acqueo ecc.) e la posizione del sole nel cielo. Ecco perché gli arcobaleni si possono ammirare solo guardando verso la pioggia e non dalla parte del sole.

L' ARCOBALENO osservato più a lungo al mondo è stato quello di Yangmingshan (Taipei) il 30 novembre 2017: è rimasto visibile per 8 ore e 58 minuti, battendo l'arcobaleno di Sheffield, in Inghilterra, che il 14 marzo 1994 era durato più o meno dalle 9 alle 15. L'arcobaleno è stato monitorato dalla Chinese Culture University, che si trova su una montagna a nord di Taipei.



DOPPIO ARCOBALENO

Si verifica quando la luce rimbalza all'interno della gocciolina d'acqua più di una volta prima di fuoriuscire, formando così un secondo arco. La porzione di cielo compresa tra un arcobaleno (primario) e il suo "doppio" (secondario) appare più scura perché qui la luce riflessa nelle gocce di pioggia non raggiunge l'osservatore. Questa zona ha un nome: banda di Alessandro, da Alessandro di Afrodisia che descrisse il fenomeno per la prima volta nel 200 d. C.



ARCOBALENI DI FUOCO

Si tratta di archi circumorizzontali che si verificano solo in certe condizioni climatiche e a particolari latitudini: si stagliano paralleli all’orizzonte come una banda, senza formare un arco, e altro non sono che un alone di cristalli di ghiaccio di alta quota che rifrangono la luce.

 

                                               arcobaleno

 



BANDIERA ARCOBALENO  : LGBT & PACE

L'arcobaleno è il simbolo LGBT (comunità di persone lesbiche, gay, bisessuali e transgender) più conosciuto al mondo. La prima bandiera arcobaleno LGBT fu progettata nel 1978 da Gilbert Baker per un Gay Pride a San Francisco. Il design originale aveva OTTO colori, ognuno con il suo significato (il rosso per esempio indicava la vita e il verde l’amore per la natura). Poi per motivi pratici i colori sono diventati SEI : la tintura rosa era troppo costosa, e il blu e il turchese si sono "fusi" nel blu.

A chi gli chiese perché proprio l’arcobaleno, Baker rispose: < A lungo siamo stati identificati col il triangolo rosa che ci avevano affibbiato i nazisti. Ma questo simbolo era figlio di un mondo orribile. Avevamo bisogno di qualcosa di bello. L’arcobaleno è perfetto perché si adatta davvero alla nostra diversità in termini di etnia, genere, età e altro >.

In seguito si è diffusa una bandiera della PACE che le somiglia molto: la differenza è nei colori: SETTE nella bandiera della PACE, SEI in quella LGBT. Poi sulla bandiera della pace, è spesso impressa la scritta "pace". La bandiera della pace in Italia è stata avvistata la prima volta alla marcia Perugia-Assisi nel 1961.


Liberamente tratto da www.focus.it





11 ottobre 2020 : la Marcia per la Pace PERUGIA-ASSISI quest'anno si è trasformata in una grande Catena Umana causa Covid-19, per evitare assembramenti.

<E' importante che la Marcia sia stata confermata anche quest'anno. Mi auguro che i costruttori di pace diventino sempre più numerosi. Siate generatori di pace> le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

 

 

marcia-pace-perugia-assisi-2020

 

La catena statica è stata fatta sia a PERUGIA che a ASSISI, con le persone distanziate almeno due metri ma unite dal filo che ciascuno ha portato e annodato a quello degli altri.

Un FILO a simboleggiare l’impegno a tessere nuovi rapporti umani

basati sulla cura reciproca e dell’ambiente.

 

 

ASSISI catena-umana-PACE2020

 

 

ASSISI CatenaUmana

 

 

ASSISI rainbow



RAINBOW - gruppo hard rock inglese fondato nel 1974 da Ritchie Blackmore, chitarrista dei Deep Purple. La loro musica è un misto di hard rock/heavy metal e musica classica in cui spiccano le grandi doti virtuosistiche dei singoli musicisti, che vengono unite con testi fantasy che hanno da sempre distinto il gruppo dalle altre band hard rock. Proprio per questi elementi che caratterizzano la loro musica i RAINBOW sono considerati tra i maggiori ispiratori del progressive metal e dell'epic metal.

Ritchie Blackmore's Rainbow è il primo album in studio del gruppo musicale pubblicato nel 1975 dalla Polydor.



RAINBOW – Magic Land

 

raimbow-magicland-valmontone





“ARCOBALENO” by Barbara CARICCHI & Mauro DRAGONI


Progetto fotografico a COLORI :

ROSSO, ARANCIONE, GIALLO, VERDE, BLU, INDACO e VIOLETTO.



1aR LEGO IMG 6910m   1bR FIBER P1320082m   1cR CIBO P1300417m

 

2aA MI P1310436m   2bA MACRO DSCN9320m   2cA BERLINO DSCN7871m

 

 3aG SKOGLUND IMG 5285m   3bG SALENTO P1330525m   3cG SALENTO P1330156m 

 

4aVe FUNGHI P1340542m   4bVe MI P1310452m   4cVe MI IMG 8612m

 

5aB GAM IMG 1439m   5bB MI P1310430m   5cB MILANO IMG 1340m

 

6aI LEGO IMG 6945m   6bI LEGO IMG 6946m   6cI MI IMG 8639m

 

7aV MI P1310543m   7bV MI IMG 8615m   7cV MI P1310532m

 

 



ARCOBALENO & MITO

L’ ARCOBALENO è uno dei fenomeni che più ha affascinato i popoli. Sono tante le culture, anche distanti, che vi hanno visto un collegamento tra cielo e terra.

Nella mitologia greca era un sentiero creato dalla dea IRIS (o IRIDE), messaggera degli Dei e personificatrice del fenomeno, per unire la terra al Paradiso.

Nella mitologia cinese era una spaccatura nel cielo, sigillata dalla dea della creazione umana NUWA, con pietre di 7 colori differenti.

Nella Genesi 9:13, l’arcobaleno è un segno dell’unione tra Dio e l’umanità. Noè nell’Arca sopravvisse al diluvio universale e Dio inviò un arcobaleno come promessa di non distruggere mai più la terra.

Nella mitologia Indù l’arcobaleno è chiamato Indradhanush - l’arco di INDRA, dio dell'atmosfera e della pioggia.

Nella mitologia norrena, un arcobaleno chiamato Ponte di Bifröst collega i regni di Ásgard e Midgard, rispettivamente case degli dei e degli uomini, il mondo dei morti e quello dei vivi.

Si dice che il nascondiglio segreto per la pentola d’oro del leprechaun irlandese si trovi alla fine dell’arcobaleno, impossibile da raggiungere.





ARCOBALENO & STORIA

ARISTOTELE descrive dettagliatamente l’ARCOBALENO nel libro III della sua Meteorologia.

L'arcobaleno non forma mai un'intera circonferenza e nemmeno un arco maggiore di una semicirconferenza. Al tramonto e all'alba lo spessore dell'arco è stretto e l'arco ha la massima estensione. Quando il sole si alza maggiormente nel cielo lo spessore si allarga e la lunghezza dell'arco si riduce. Dopo l'equinozio d'autunno, nei giorni più corti, può essere visto a qualunque ora del giorno; in estate non può essere visto nelle ore del mezzogiorno.

Non ci sono mai più di due arcobaleni nello stesso tempo. Ognuno di essi ha tre colori. I colori sono gli stessi in entrambi e il loro numero è identico, ma nell'arcobaleno esterno sono più deboli e la loro posizione è invertita. Nell'arcobaleno interno la prima e più larga striscia è rossa; in quello esterno la striscia più vicina a quello interno è dello stesso colore ma più stretta. Per le alte strisce vale lo stesso principio.

Queste hanno gli unici colori che i pittori non possono fabbricarsi, dato che ci sono colori da essi creati con misture, ma nessuna mistura può dare il ROSSO, il VERDE e il BLU. Questi sono i colori dell'arcobaleno, per quanto talora tra il rosso e il verde si possa vedere il GIALLO.



ARISTOTELE nota alcune delle caratteristiche fondamentali del fenomeno:

• l'arcobaleno si forma se il sole non è troppo alto sull'orizzonte: mai d'estate a mezzogiorno;

• si possono vedere due arcobaleni nei quali i colori sono gli stessi ma in ordine inverso e l'arcobaleno più esterno è meno intenso;

• i colori sono tre (o quattro) e sono quelli primari (ancor oggi la codifica dei colori RGB si basa su questo principio).

ARISTOTELE non fa menzione del fatto che tra i due archi c'è una zona buia, menzionata per la prima volta da Alessandro di Afrodisia (circa 200 d.C.) oggi denominata “banda scura di Alessandro”.



Nel Medioevo, mentre in Europa la maggior parte degli studiosi continua ad accettare passivamente le opinioni degli antichi, discutendo se il numero dei colori sia TRE, come personificazione della Trinità, o QUATTRO come gli elementi empedoclei, un grande scienziato arabo, Ibn Al Haitham, detto in Europa Alhazen, scopre il fenomeno della rifrazione, pur non riuscendo a ricavarne la legge. La sua opera, tradotta in latino, viene ripresa da Roger Bacon che, nel 1266, misura l’angolo dell’arcobaleno in 42°.


Nel 1304 il monaco tedesco Teodorico di Freiberg formula l’ipotesi che ogni goccia d’acqua delle nubi faccia il suo arcobaleno e quindi la verifica osservando la rifrazione della luce solare in un fiasco sferico.


I risultati di Teodorico, rimasti sconosciuti per tre secoli, vengono riproposti alla cultura occidentale solo all’inizio del 17° secolo, prima da Marco Antonio de Dominis (1611), poi da Cartesio (1637), con lo studio di una goccia d’acqua e al modo in cui essa interagisce con la luce che la colpisce, avvalendosi della formulazione matematica della legge di rifrazione, esposta nel 1621 da W.Snell.



Isaac NEWTON riprende l'argomento nella sua opera Optics dando credito a de Dominis di aver spiegato il fenomeno per primo e in autonomia. Newton fu il primo a dimostrare che

la luce bianca era composta dalla luce di tutti i colori

dell'arcobaleno, che potevano essere separati in uno

spettro completo di colori da un PRISMA di vetro,

respingendo la teoria che i colori fossero prodotti da una modifica della luce bianca.

Egli mostrò anche che la luce rossa veniva rifratta meno della luce blu, il che portò alla prima spiegazione scientifica delle principali caratteristiche dell'arcobaleno.


Isaac Newton originariamente (
1672) distinse solo CINQUE COLORI primari:


ROSSO, GIALLO, VERDE, BLU e VIOLETTO.


Solo più tardi introdusse l' ARANCIONE e l' INDACO, dando SETTE COLORI in analogia con il numero di note in una scala musicale


ROSSO, ARANCIONE, GIALLO, VERDE, BLU, INDACO e VIOLETTO.




La teoria corpuscolare di Newton non fu in grado di spiegare gli

ARCOBALENI SUPERNUMEROSI, e una spiegazione soddisfacente

non fu trovata prima che Thomas Young capisse che in certe condizioni la luce si comporta come un'onda, e può interferire con sé stessa.

Il lavoro di Young fu perfezionato nel 1820 da George Biddell Airy, che spiegò come la forza dei colori dell'arcobaleno dipendesse dalla dimensione delle gocce di acqua.

 

Le descrizioni fisiche moderne sono basate sullo Scattering Mie, un lavoro pubblicato da Gustav Mie nel 1908.

 

I continui progressi nei metodi computazionali e nella teoria ottica hanno portato ad una comprensione sempre più completa del fenomeno degli arcobaleni. Per esempio, una visione moderna dell'arcobaleno è stata offerta dal fisico brasiliano Herch Moysés Nussenzveig.



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