FEBBRAIO è il 2° mese dell’anno (secondo il Calendario Gregoriano) e il più corto : normalmente conta 28 giorni e si allunga a 29 negli anni bisestili .
Il nome del mese deriva dal latino februare, che significa "purificare" o "un rimedio agli errori" dato che nel calendario romano FEBBRAIO era il periodo dei rituali di purificazione, tenuti in onore del dio etrusco Februus e della dea romana Febris, i quali avevano il loro culmine il giorno 14; secondo Varrone il termine deriverebbe dal sabino februm, purificazione.
Tale ricorrenza pagana sembrerebbe poi essere confluita nel culto cristiano tributato in onore a Santa Febronia, poi soppiantata da SAN VALENTINO e trasferita al 25 giugno.
Assieme a gennaio è stato l'ultimo mese aggiunto al calendario, poiché i romani consideravano l'inverno un periodo senza mesi.
Secondo i miti, fu Numa Pompilio, nel 700 a.C., a inserirli entrambi per potere adattare al calendario l'anno solare: il febbraio originale conteneva 29 giorni (30 in un bisestile). Augusto avrebbe rimosso in seguito un giorno di febbraio per aggiungerlo al mese in suo nome, agosto, (rinominato da Sestile), in modo che il mese dedicato a Giulio Cesare, luglio, non fosse più lungo. Questo fatto, provato da poche fonti non certissime, è contestato da molti storici che reputano più probabile un febbraio da sempre di 28 giorni.
Nominalmente FEBBRAIO era l'ultimo mese dell'anno romano, che iniziava a marzo. Poiché i calcoli calendariali antichi erano imprecisi, alcune volte i sacerdoti romani inserirono un mese di inframezzo, Mercedonius, dopo febbraio, per riallineare le stagioni.
A FEBBRAIO la natura si ridesta dal torpore invernale e iniziano a sbocciare le prime viole del pensiero, le margherite e le mimose.
Per i cristiani, oltre alla nota festa di SAN VALENTINO (14 FEBBRAIO),
c’è la popolare festa della CANDELORA (2 FEBBRAIO) con cui si ricorda
la Presentazione al Tempio di Gesù e alla quale la tradizione contadina attribuiva un significato dal punto di vista meteorologico, nel passaggio dal clima invernale a quello primaverile :
“ PER LA SANTA CANDELORA DALL’INVERNO SEMO FORA”
Febbraio, Ciclo dei mesi - Castello del Buonconsiglio, Trento
1 FEBBRAIO 1958 : la prima incisione di Nel blu dipinto di blu,
noto anche come Volare, brano musicale scritto da Franco Migliacci e Domenico Modugno e da quest'ultimo originariamente interpretato. Presentato per la prima volta al Festival di Sanremo 1958 dallo stesso Modugno in coppia con Johnny Dorelli, fu vincitore di quell'edizione e da lì ottenne un successo planetario, fino a diventare una delle canzoni italiane più famose nel mondo e con il maggiore riscontro commerciale.
1 FEBBRAIO 1945 : venne emanato il decreto legislativo
luogotenenziale n. 23 che conferiva il diritto di voto alle italiane che
avessero almeno 21 anni.
UMBERTO DI SAVOIA, Principe di Piemonte, Luogotenente Generale del Regno. In virtu' dell'autorita' a Noi delegata .........
Art. 1.
Il diritto di voto esteso alle donne che si trovino nelle
condizioni previste dagli articoli 1 e 2 del testo unico della legge
elettorale politica, approvato con R. decreto 2 settembre 1919, n.
1495.
3 FEBBRAIO 1893 : nasce Gaston Maurice JULIA,
il matematico franco-algerino noto per il suo lavoro pionieristico sui FRATTALI (oggetti geometrici spesso descritti da algoritmi o equazioni molto semplici). È uno dei pochi pieds-noirs divenuti famosi per meriti scientifici.
In giovinezza si era interessato alla matematica e alla musica. Numeri e note trovarono una geniale sintesi in JULIA. Dopo esser stato tra i primi ad essere ammesso ad entrambe le più prestigiose istituzioni universitarie, École Normale e Polytechnique, fu costretto a interrompere i suoi studi per servire la patria francese nella Prima guerra mondiale. In guerra perse il naso per una grave ferita ricevuta in combattimento. Dopo molte operazioni infruttuose dovette rassegnarsi a portare una banda di cuoio per il resto della vita.
La notorietà arrivò nel 1918 con la pubblicazione di un articolo nel Journal de Mathématiques Pures et Appliquées dal titolo "Memoria sull'iterazione delle funzioni razionali" chegli permise di ricevere più tardi il Grand Prix de l'Académie des Sciences.
Nonostante la solida carriera accademica (insegnò all' École normale supérieure, al Polytechnique e all'Università di Parigi), i suoi lavori parvero cadere nell'oblio finché Benoît Mandelbrot – matematico francese di origine polacca - lo menzionò nei propri, negli anni settanta.
I FRATTALI di JULIA (chiamati curve di Julia) e di Mandelbrot sono strettamente associati.
Frattale di Julia
3 FEBBRAIO : SAN BIAGIO e il PANETTONE
Tradizione vuole che si mangi un pezzetto di PANETTONE avanzato dalle feste natalizie per tenere lontano i malanni stagionali e proteggersi dal mal di gola.
Le origini di questa usanza affondano in Lombardia e in particolare in Brianza e a MILANO.
5 FEBBRAIO : SANT’AGATA
Dal 3 al 5 FEBBRAIO mega festeggiamenti a CATANIA per la Santa Patrona !!
3 giorni in onore della VERGINE e MARTIRE – il martirio con l’amputazione dei seni : le MINNE di SANT’AGATA.
3 giorni di PROCESSIONI diurne e notturne :
SIAMO TUTTI DEVOTI … TUTTI !!! “Cittadini, cittadini, semu tutti devoti tutti !”
Rif. articolo Sant'AGATA a CATANIA nella sez. Storie
9 FEBBRAIO 1955 : Inaugurata a ROMA la prima
metropolitana italiana
Gli anni '50 rappresentano per la società italiana un momento di trasformazioni sociali e di sviluppo economico: le prime macchine fanno la loro apparizione per le strade e, dal 1954, nelle case le televisioni cominciano a trasmettere i programmi della Rai.
Anche ROMA è pronta ad apportare delle modifiche, soprattutto riguardanti l'assetto urbanistico, perché la capitale italiana si prepara ad ospitare le Olimpiadi del 1960. In attesa di questo evento storico, il primo passo è quello di portare a termine i lavori della metropolitana.
Il progetto era già stato avviato in epoca fascista, ma con l'inizio del secondo conflitto mondiale fu interrotto e ripreso soltanto nel 1948. L'opera fu portata a termine nel 1955 e il 9 FEBBRAIO venne inaugurata in presenza dell'allora presidente della Repubblica Luigi Einaudi.
9 FEBBRAIO 1867 : fondato il quotidiano La Stampa
La Stampa fu fondata a TORINO il 9 FEBBRAIO 1867 con il nome di Gazzetta Piemontese dal giornalista e scrittore Vittorio Bersezio e dal politico Casimiro Favale. Il motto del giornale era «Frangar non flectar» ("Mi spezzerò non mi piegherò") e il prezzo era di 5 centesimi di lire.
Nei primi anni di vita il giornale uscì dalla tipografia di Favale, in via Dora Grossa, ebbe una tiratura di 7-8000 copie e due edizioni giornaliere, mattutina e pomeridiana. Nel 1880 la «Gazzetta Piemontese» fu acquistata dal deputato liberale Luigi Roux, che ne assunse anche la direzione. Tra i collaboratori del giornale spiccano i nomi dei deputati Silvio Spaventa e Ruggiero Bonghi.
Nel 1894 divenne comproprietario l'imprenditore e giornalista Alfredo Frassati, che affiancò Roux nella direzione. Da condirettore decise di rilanciare il giornale. La testata fu modificata in La Stampa Gazzetta piemontese, mentre motto e prezzo restarono immutati. Il quotidiano apparve con la nuova testata il 1º gennaio 1895; il vecchio nome, pur retrocesso a sottotitolo, era più evidente del nuovo. Le proporzioni vennero invertite dal 30 marzo 1895. Frassati trasferì poi la sede in un palazzo di piazza Solferino. Introdusse anche nuove tecnologie: arrivò la linotype, una delle prime in Italia (le linotype raggiungeranno il numero di trentasette).
In pochi anni la tiratura de La Stampa salì a 50 000 copie …
LA STAMPA 3 FEBBRAIO 2021
10 FEBBRAIO – IL GIORNO DEL RICORDO
La ricorrenza istituita nel 2004 nell'anniversario dei trattati di Pace firmati a Parigi il 10 FEBBRAIO 1947 con i quali si assegnavano l’Istria, Quarnaro, Zara e parte del territorio del Friuli Venezia Giulia alla Jugoslavia. I territori in questione erano stati assegnati all’Italia con il Patto di Londra, mentre la Dalmazia venne annessa a seguito dell’invasione nazista in Jugoslavia.
IL GIORNO DEL RICORDO commemora gli italiani vittime dei massacri delle FOIBE - violenze e uccisioni avvenute in Istria, Fiume e Dalmazia tra il 1943 e il 1947 - messi in atto dai partigiani e dai Servizi jugoslavi e l'ESODO giuliano-dalmata.
IL GIORNO DEL RICORDO 2021 a TORINO
Rif. articolo RICORDO nella sez. Storie
10 FEBBRAIO : SANTA SCOLASTICA da Norcia - religiosa italiana, patrona dell'ordine delle monache benedettine. È venerata come santa dalla Chiesa cattolica, dalla Chiesa ortodossa e dalla Chiesa anglicana.
Sorella gemella di Benedetto da Norcia, SCOLASTICA nacque a Norcia verso il 480; il padre, Eutropio Anicio, discendente dall'antica famiglia senatoriale romana degli Anicii, era Capitano Generale dei romani nella regione di Norcia, mentre la madre, Claudia Abondantia Reguardati, contessa di Norcia, morì subito dopo aver partorito i due gemelli. Il padre, che aveva dedicato grandi cure ai due bambini, fece voto di destinarla alla vita monastica.
Secondo quanto riporta san Gregorio Magno (anche lui della gens Anicia) nel secondo libro dei Dialoghi, all'età di dodici anni fu mandata a Roma assieme al fratello per compiere gli studi classici, ma entrambi restarono profondamente turbati per la vita dissoluta che vi si conduceva. BENEDETTO per primo decise di ritirarsi in eremitaggio. SCOLASTICA, rimasta unica erede del ragguardevole patrimonio della famiglia, rifiutando ogni attaccamento ai beni terreni, chiese al padre di potersi dedicare alla vita religiosa entrando in un monastero vicino a Norcia …
Secondo i monaci benedettini le reliquie di SCOLASTICA e BENEDETTO sono conservate sotto l'altare maggiore della basilica di Montecassino.
La morte di Santa SCOLASTICA – Luca GIORDANO
Basilica di Santa Giustina - PADOVA
11 FEBBRAIO – N.S. di LOURDES
Nostra Signora di LOURDES (o l'Immacolata Concezione di Lourdes o, più semplicemente, Madonna di Lourdes) è l'appellativo con cui la Chiesa cattolica venera Maria, in seguito alle apparizioni avute nel 1858 da Bernadette Soubirous.
Apparizione della Madonna di Lourdes - Ferraboschi G. (1903)
Santuario di N.S. di LOURDES affacciato sul Gave di Pau - fiume del sud-ovest della Francia.
14 FEBBRAIO – SAN VALENTINO, la festa degli innamorati
BACIO - CUORE by Barbara CARICCHI - ARTIVA
TERNI, la città di SAN VALENTINO
La vita e la morte di San Valentino sono avvolte nella leggenda. Di lui si sa che nacque a Terni intorno al 175 d.C e venne nominato primo vescovo della città da Papa Feliciano nel 197 d.C.
Subì il martirio il 14 febbraio del 273 d.C per ordine del prefetto romano Placido Furio, durante le persecuzioni contro i cristiani ordinate dall’imperatore Aurelio.
La storia tramanda che la sua “colpa” era stata quella di aver sostituito con una celebrazione cristiana l’antica festa pagana dei Lupercalia, che si teneva appunto nel mese di febbraio.
LUPERCALIA – Andrea CAMASSEI (Bevagna, 1602 – Roma, 18 agosto 1649) , pittore e incisore italiano.
Nel 496 d.C. Papa Gelasio istituisce le celebrazioni di SAN VALENTINO il
14 FEBBRAIO, giorno della sua morte. Nel 1644 diventa Patrono di Terni.
Sulla sua tomba viene costruita la Basilica di San Valentino, le cui spoglie
riposano nella teca al di sotto dell’altare maggiore.
Le reliquie di SAN VALENTINO a CAVOUR (Torino) nella Chiesa di San Lorenzo
foto Mauro DRAGONI
Le reliquie di SAN VALENTINO (o meglio le reliquie di un sacro corpo della famiglia dei Valenti) giunsero a Cavour da Roma nel 1833, grazie all’interessamento del cardinal Luigi Bottiglia dei Conti di Savoulx, cavourese di nascita.
L’urna, munita dei sigilli dell’autorità ecclesiastica e con il benestare del pontefice Gregorio XVI, venne conservata, in un primo momento, sotto la mensa dell’altare maggiore della parrocchiale, allora ancora denominata “Santa Maria del Popolo”.
Nel 1874, anno della consacrazione della stessa chiesa a San Lorenzo (così come lo era stata l’antica parrocchiale extra-muros), l’urna venne rimossa, controllata nei sigilli ed esposta alla pubblica venerazione.
Nel 1876, le sacre reliquie vennero definitivamente collocate a vista sotto l’altare dedicato a San Giuseppe, dove si trovano tuttora.
15 FEBBRAIO - SS. FAUSTINO e GIOVITA
Faustino e Giovita erano due giovani nobili bresciani vissuti nel II secolo d.C., che intrapresero la carriera militare e divennero cavalieri. In seguito furono convertiti al cristianesimo dal vescovo Apollonio e subirono il martirio tra il 120 e il 134, per non aver voluto sacrificare agli dèi. Sono venerati dalla Chiesa cattolica come santi, si festeggiano il 15 FEBBRAIO e sono patroni della città e della diocesi di Brescia e della parrocchia di Sorbolo.
La chiesa dei Santi Faustino e Giovita - nota anche come chiesa
di San Faustino Maggiore esituata nell'omonima via San Faustino - è la
chiesa patronale della città di BRESCIA e, per questo motivo, è il più importante
edificio di culto cittadino dopo le cattedrali, il Duomo vecchio e il Duomo nuovo.
Intervento dei santi patroni in difesa di Brescia assediata
da Nicolò Piccinino - affresco di Giandomenico Tiepolo 1754-1755.
L'affresco si trova nella chiesa, sulla parete sinistra del presbiterio, e raffigura il miracolo avvenuto nel 1438.
L'arca sepolcrale dei santi patroni FAUSTINO e GIOVITA
17 FEBBRAIO 2021 : LE CENERI
POLENTA e MERLUZZO – STORICO CARNEVALE di IVREA
Le tradizionali “fagiolate” con i cosiddetti faseuj grass (cun previ)
accompagnano il CARNEVALE di IVREA :
10 fagiolate rionali oltre alla Fagiolata Benefica del Castellazzo.
Gli ingredienti per tutte le fagiolate sono uguali: fagioli Saluggia cotti con cotiche di maiale arrotolate (previ) e condite con spezie ed aromi.
Il MERCOLEDI’ DELLE CENERI, primo giorno di Quaresima, dopo aver dato l’arrivederci al Carnevale, tutti i cittadini si trovano in Borghetto (il quartiere di Ivrea “oltre” la Dora) per mangiare insieme POLENTA e MERLUZZO , tipico piatto di magro, offerto dal Comitato della Croazia.
La distribuzione di Polenta e Merluzzo è una tradizione che risale alla seconda metà del Cinquecento: ogni rione, su iniziativa dei cittadini, nel primo giorno quaresimale cucinava un po’ di polenta accompagnata da merluzzo e cipolle, per rispettare il giorno di magro. Al termine della seconda guerra mondiale il Comitato della Croazia fece sua questa iniziativa conferendole un carattere benefico.
Oggi tutta la preparazione viene eseguita esclusivamente dai 50 volontari del Comitato della Croazia presso la sede in Vicolo del Forno 6 che per tutti i 9 giorni del periodo di Carnevale effettuano 3 turni di 8 ore al giorno per la lavorazione di 900 kg di merluzzo, 1000 kg di cipolle, 600 lt di olio, più di 70 lt di sugo e 1300 kg di polenta.
Facendo ricerche storiche le prime presenze accertate di Croati in questo territorio risalgono a molti secoli addietro, durante il periodo delle Crociate. Pare che alcuni Croati, dopo aver incontrato dei cittadini eporediesi decisero di trasferirsi a Ivrea, anziché tornare in patria, per migliori prospettive di vita. Da quel momento a Ivrea sarebbe esistita una comunità croata che via via si mescolò a quella italiana.
18 FEBBRAIO 1861: Re Vittorio Emanuele II di Savoia
convoca a TORINO, a palazzo Carignano, il primo Parlamento del Regno d’Italia. Con il discorso della Corona, a Camere unite, viene inaugurata ufficialmente la nuova Legislatura.
20 FEBBRAIO 1872 : Inaugurato il Metropolitan Museum of
Art di NEW YORK
"The Met" è uno dei più grandi ed importanti musei degli Stati Uniti. La sua sede principale si trova sul lato orientale del Central Park a New York, lungo quello che viene chiamato il Museum Mile (cioè il "Miglio dei musei"). Nel 1986 è stato inserito nella lista dei National Historic Landmark.
Il Met dispone anche di una sede secondaria, chiamata The Cloisters, dedicata interamente all'arte medievale. La collezione permanente del Met contiene più di due milioni di opere d'arte, suddivise in diciannove sezioni.
La festa di inaugurazione della galleria d'arte al 681 di Fifth Avenue il 20 febbraio 1872. Incisione su legno pubblicata su Frank Leslie's Weekly il 9 marzo 1872.
Il Metropolitan Museum of Art fu inaugurato il 20 FEBBRAIO 1872
Nel 1873 il museo abbandonò la sede sulla Quinta Strada per spostarsi nella
Douglas Mansion, ad ovest della Quattordicesima Strada.
Finalmente il Met acquistò un terreno sul lato est del Central Park dove venne edificata la sua sede permanente, una costruzione neogotica in mattoni rossi progettata dagli architetti Calvert Vaux e Jacob Wrey Mould.
La struttura originale fa tuttora parte del palazzo che lo ospita attualmente con la nota facciata in stile Beaux-Arts progettata da Richard Morris Hunt e completata nel 1926.
2020 - Il Metropolitan Museum di New York compie 150
anni con le gallerie al buio
Tutti i festeggiamenti messi in programma da mesi per l'anniversario dalla fondazione a metà aprile 2020 sono stati sospesi a causa della pandemia da coronavirus: tra queste l'inaugurazione della grande mostra
"Making the Met, 1870-2020", per tre quarti già installata quando il museo ha chiuso i battenti il 13 marzo senza indicare ufficialmente una data di riapertura.
22 FEBBRAIO - SANTA MARGHERITA da CORTONA
Margherita da Cortona (Laviano, 1247 – Cortona, 22 febbraio 1297) è stata una religiosa italiana, appartenente al Terz'Ordine francescano secolare. Nel 1728 è stata proclamata santa da papa Benedetto XIII.
Di umili origini, venne battezzata presso l'antica pieve di Pozzuolo Umbro, dove attualmente sorge la chiesa dei Santi Pietro e Paolo: rimase presto orfana di madre e dall'età di diciassette anni visse more uxorio con un ricco mercante di Montepulciano, Arsenio (identificato con Raniero Del Pecora, dei signori di Valiano), dal quale ebbe anche un figlio.
La coppia passava molto tempo in una residenza di caccia nelle colline al confine tra Umbria e Toscana, appartenente alla Del Pecora. Ancora oggi, in questo castello, si trova una cappella ricavata dall'antica entrata del castello dedicata alla santa, che visse in quelle stanze nel XIII secolo.
Nel 1273 Arsenio, durante una battuta di caccia in una delle sue proprietà di Petrignano del Lago, venne aggredito e assassinato in seguito ad un agguato provocato dalle faide guelfo-ghibelline dell'epoca.
MARGHERITA, secondo la leggenda, seguì a piedi il cane di Arsenio dalla sua residenza presso Valiano fino in località Giorgi, presso un piccolo boschetto, dove trovò il corpo dell'amante.
Accanto alla quercia secolare - detta del Pentimento - dove si colloca l'accaduto, è sorta una chiesetta in ricordo di Margherita che, scacciata col figlio dalla famiglia di Ascanio e anche dalla propria: lei era una ragazza madre, inaccettabile per quei tempi, maturò una radicale conversione.
Si avvicinò ai francescani di Cortona, in particolare ai frati Giovanni da Castiglione e Giunta Bevegnati, suoi direttori spirituali e poi biografi: affidò la cura del figlio ai frati minori di Arezzo, e nel 1277 divenne terziaria francescana, dedicandosi esclusivamente alla preghiera e alle opere di carità.
La sua spiritualità poneva attenzione particolare alla Passione di Cristo, in linea con quanto vissero Francesco d'Assisi, Angela da Foligno e più tardi Camilla da Varano. Margherita, infatti, visse numerose crisi mistiche e visioni.
Diede vita ad una congregazione di terziarie, dette le Poverelle; fondò nel 1278 un ospedale presso la chiesa di San Basilio e formò la Confraternita di Santa Maria della Misericordia per le dame che intendevano assistere i poveri ed i malati.
Donna mistica, ma anche di azione, coraggiosa, ricercata per consiglio, fu attenta alla vita pubblica e, nelle contese tra guelfi e ghibellini, fu operatrice di pace presso i feudi di Montepulciano.
Estasi di Santa Margherita da Cortona - Giovanni Lanfranco,
Palazzo Pitti - FIRENZE
Nell'arte è spesso raffigurata col saio francescano ed il velo bianco, in compagnia di un angelo consolatore o in estasi davanti al Cristo: è sempre accompagnata dal cane che le fece scoprire il cadavere dell'amante.
Alla figura di MARGHERITA da CORTONA è ispirato il film storico del 1950 che porta appunto il suo nome, Margherita da Cortona, diretto da Mario Bonnard.
Sulla medesima religiosa, Licinio Refice compose un'opera lirica in un prologo e tre atti intitolata anch'essa Margherita da Cortona.
23 FEBBRAIO 1455 : La Bibbia di Gutenberg inaugura l'età
del libro
Il 23 febbraio del 1455, in una piccola bottega di Magonza, Johannes GUTENBERG dava alle stampe la prima Bibbia. Un libro che nel contenuto non aveva nulla di “nuovo”: la vera rivoluzione fu che per la prima volta la realizzazione della pagina scritta non veniva affidata ad un laborioso ma lentissimo amanuense, bensì ad una macchina.
La Bibbia di Gutenberg, anche conosciuta come “Bibbia a
quarantadue linee”, fu il primo testo a stampa d’Europa
realizzato con la tecnica a caratteri mobili
Non erano necessari più dispendiosi e lunghissimi processi di preparazione e realizzazione, ma bastava comporre la pagina da stampare con le piccole letterine realizzate in lega di piombo e stagno, cospargerle di inchiostro ed imprimerle sulla carta, per ottenere un foglio perfettamente leggibile, degno dei modernissimi eReader.
La “Vulgata” di san Girolamo: il primo libro stampato
Il testo scelto da Gutenberg per sperimentare la sua tecnica fu, ovviamente, la Bibbia: non una versione qualsiasi, ma quella tradotta in latino da san Girolamo e comunemente nota come “Vulgata”. La versione stampata del libro riproduceva, in caratteri gotici, tutto l’Antico e il Nuovo Testamento per un totale di 1282 pagine. Ovviamente non fu un lavoro semplice: Gutenberg, insieme al socio Johan Fust, impiegò ben tre anni per concludere il mastodontico lavoro di stampa di 180 copie. Sempre molto meno del tempo che un amanuense ci avrebbe messo per realizzare una sola copia.
26 FEBBRAIO 1935 : WATSON-WATT dimostra il
funzionamento del RADAR
Per l'Italia di Marconi rappresentò uno smacco veder attribuito a un fisico britannico il merito di aver realizzato il primo sistema di telerilevamento.
Per la Germania nazista fu tra le principali ragioni della sconfitta nella Seconda guerra mondiale.
Nei cieli e mari dell'epoca contemporanea, sempre più trafficati, il RADAR è uno strumento di viaggio insostituibile.
Dagli studi del tedesco Hertz (1886) sulla capacità di riflettere onde radio attraverso oggetti solidi, si erano susseguiti numerosi tentativi di realizzare un apparecchio per la rilevazione degli impulsi elettromagnetici, applicati soprattutto alla meteorologia. Esperimenti simili stava conducendo il fisico scozzese Robert Watson-Watt, quando fu incaricato dall' Ufficio Meteorologico del Regno Unito. Qui mise a punto un sistema di mappatura dei temporali, in grado di captare a distanza i segnali radio generati dai fulmini.
In questa scoperta il governo inglese intravide un'enorme potenzialità da utilizzare in campo militare, per la localizzazione di ostacoli lontani in campo aereo e navale. Watt si trovò a lavorare con l'illustre collega Edward Victor Appleton (Premio Nobel per la fisica 1947) a una rete di antenne che inviava il segnale verso l'alto, fino a raggiungere la ionosfera dove veniva riflesso riportando alla fonte informazioni sull'esatta distanza dalla sorgente di un dato corpo.
Il punto di svolta si verificò allorché Watt individuò il modo di rendere visibili su uno schermo i segnali radio riflessi e tracciarne la durata della loro propagazione.
La prima dimostrazione del telerilevamento avvenne il 26 FEBBRAIO del 1935, nel corso della quale Watt riuscì a captare l'esatta posizione di un aereo in regime di silenzio radio e avvolto dalla nebbia. Il risultato fu che quattro anni dopo la Gran Bretagna si trovò disseminata di stazioni radar che avvertivano l'avvicinarsi di aerei nemici a 120 km di distanza.
Questa tecnologia, cui nel 1940 la Marina degli Stati Uniti diede il
nome di RADAR (RAdio Detection And Ranging, in italiano "radio-
rivelatore e misuratore di distanza"), influì sulle sorti del secondo conflitto
mondiale, a discapito della Germania che ne aveva sottovalutato la portata "militare". Da quel momento ogni aereo e nave lo ebbero in dotazione, aumentando gli standard di sicurezza nel trasporto passeggeri e nelle rotte commerciali.
Sebbene le cronache storiche continuino a riconoscere in WATT l'inventore del
RADAR moderno, nessuno può negare che qualcuno prima di lui avesse già compreso il criterio alla base del suo funzionamento. Quel qualcuno era Guglielmo MARCONI che nel 1922, in occasione del Congresso degli ingegneri americani a New York, annunciò che era molto vicino a realizzare un marchingegno in grado di rendere visibili gli oggetti in condizioni di buio totale e di nebbia.
La sua sfortuna fu che le alte gerarchie dell'esercito regio italiano non ritennero di dover finanziare gli studi del fisico bolognese, che alla fine s'indirizzò verso l'utilizzo delle microonde nella radiotelegrafia delle navi in luogo di scarsa visibilità. L'assenza di un'industria nazionale elettronica fece sì che si dovesse aspettare il 1950 per veder nascere in Italia la prima produzione di radar su scala industriale. Un ritardo che a Marconi costò un prestigioso primato scientifico.
27 FEBBRAIO 1940 - Scoperto il carbonio-14
Il carbonio-14, 14C (o radiocarbonio) è un isotopo
radioattivo del carbonio avente 6 protoni e 8 neutroni.
Il carbonio-14 fu scoperto il 27 FEBBRAIO 1940 da Martin KAMEN e Sam RUBEN al laboratorio radiologico dell' Università della California a
Berkeley, ma la sua esistenza era già stata ipotizzata da Franz Kurie nel 1934.
I tre isotopi del carbonio naturalmente presenti sulla Terra sono:
12C (99%), 13C (<1%) e in tracce il 14C
Il carbonio-14 è presente in natura con un'abbondanza relativa di 1 parte su mille miliardi di tutto il carbonio presente sulla Terra, a causa di un tempo di dimezzamento di soli 5730 anni.
La principale fonte di carbonio-14 sulla Terra è la reazione tra i raggi cosmici e l'azoto gassoso presente nell'atmosfera (nella troposfera e nella stratosfera): l'assorbimento di neutroni termici da parte dell'azoto forma un atomo di carbonio-14:
14N + n → 14C + p
La produzione maggiore di carbonio-14 avviene ad una quota tra i 9 e i 15 km e ad alte latitudini geomagnetiche. Il carbonio-14 così prodotto reagisce con l'ossigeno per dare anidride carbonica 14CO2, che viene riutilizzata dalle piante durante la fotosintesi clorofilliana. In questo modo il carbonio-14 si trasferisce nei composti organici e, attraverso la rete alimentare, è presente ovunque secondo un preciso rapporto (abbondanza isotopica). Essa penetra anche negli oceani, sciogliendosi nell'acqua.
Grazie alla sua lunga emivita rispetto alla vita degli organismi
viventi, il carbonio-14 rimane integrato in ogni sistema organico
vivente.
Dopo la morte, l'organismo smette di assumere carbonio-14. La quantità dell'isotopo presente nell'organismo nell'istante della sua morte andrà via via affievolendosi negli anni a causa del decadimento radioattivo.
Questo principio è sfruttato nella datazione radiometrica di campioni organici,
tecnica con la quale si misura la quantità residua di carbonio-14
presente in un reperto archeologico organico (come un fossile o
una struttura in legno): conoscendo la curva di decadimento e la quantità iniziale
di carbonio-14 presente nel reperto quando la sua struttura organica era ancora vitale (ovvero un istante prima di morire), si può facilmente stabilire quanti anni sono trascorsi dalla morte dell'organismo.
Tale metodo permette di datare reperti vecchi di 60.000 anni.
Questo metodo, utilizzato soprattutto in archeologia, paleontologia, geologia e geofisica, fu ideato dal chimico statunitense Willard Frank Libby nel 1947.
La CO2 in atmosfera falsa le datazioni col metodo del
carbonio 14
È col metodo del C-14 che si sono datate mummie egizie, resti in tombe dell'antica Grecia e reperti organici di ogni genere (ossa, legno, fibre tessili...), compresa quella che probabilmente è ancora oggi la più discussa datazione di ogni tempo, almeno per buona parte dell'umanità: la Sindone.
La Sindone di Torino è stata datata correttamente?
Secondo una ricerca l'uso del C-14 come metodo di datazione potrebbe comportare errori in seguito all'aumento del carbonio prodotto dai combustibili fossili.
Focus.it
28 FEBBRAIO 1953 - Scoperta la struttura del DNA
Il 28 febbraio del 1953, nei laboratori dell’Università di Cambridge, il biologo americano James Watson e il fisico britannico Francis Crick intuiscono la struttura della molecola della vita, grazie al contributo del biologo Maurice Wilkins e alle immagini ai raggi X prodotte dalla 'dimenticata' Rosalind Franklin.
I tre ricercatori fanno quella che può essere definita la scoperta più maestosa ed importante della storia umana: riescono infatti a costruire il primo modello della struttura a doppia elica che compone il nostro Dna, l’acido Desossiribonucleico, dove sono contenute tutte le informazioni su di noi. La scoperta verrà resa pubblica al mondo due mesi dopo.
"La doppia elica è diventata un'icona, un simbolo potentissimo
della biologia e di tutta la scienza, perché in realtà nessuno si aspettava che la soluzione al rompicapo del patrimonio genetico fosse così semplice: scoprire che tutto è contenuto in un testo lineare, composto da un alfabeto di sole quattro 'lettere', è stato come un fulmine a ciel sereno", ricorda il genetista Edoardo Boncinelli.
Tante le sorprese che si sono susseguite nei decenni dopo la pubblicazione della scoperta su Nature, il 25 aprile 1953, e il riconoscimento del premio Nobel per la medicina, assegnato nel 1962 a Watson, Crick e Wilkins.
"La tappa più importante è stata sicuramente la scoperta degli
enzimi di restrizione, quegli strumenti molecolari che ci
permettono di tagliare e cucire il Dna per fargli fare ciò che
vogliamo"
spiega il genetista Giuseppe Novelli, rettore dell'Università di Roma Tor Vergata.
"La ricombinazione genetica ha segnato una svolta. Ha permesso, ad esempio, di produrre insulina umana per i diabetici usando i batteri cresciuti in laboratorio invece che i maiali, ma soprattutto ha aperto la strada alle due grandi novità del momento che cambieranno il nostro futuro: la tecnica Crispr, che ci permetterà di correggere il Dna in modo ultra preciso cancellando molte malattie genetiche, e la riprogrammazione delle cellule, che ha aperto nuovi scenari per la medicina rigenerativa mandando in soffitta l'idea della clonazione umana finalizzata alla produzione di pezzi di ricambio".
La strada sembra segnata, anche se è difficile immaginare quali sorprese ci riserverà ancora la doppia elica. "Le previsioni nella scienza sono fatte per essere smentite, perché la ricerca riesce sempre a stupirci", sottolinea Boncinelli. "Di certo, presto arriveremo a modificare il genoma della nostra stessa specie, per diventare più sani e longevi. Le tecnologie sono già disponibili: siamo noi che tentenniamo, perché con l'essere umano non si può giocare. Tutto questo comunque mi fa ben sperare, l'esito che ne avremo dipenderà da quanto giudizio ci metteremo. Noi ci siamo auto definiti Homo sapiens: ora dobbiamo dimostrare di esserlo per davvero".
29 FEBBRAIO : un giorno straordinario che esiste soltanto
ogni quattro anni
E in questo giorno così particolare ne sono successe di cose …
1792 - La nascita di Gioacchino Rossini
Uno tra i più importanti compositori dell'Ottocento: tra le sue opere più famose: Guglielmo Tell e Il barbiere di Siviglia. Morì a Parigi nel 1868 e la foto è del 1861. (Hulton Archive/Getty Images)
1860 - Nacque Herman Hollerith
La macchina tabulatrice inventata dall'ingegnere e statistico statunitense Herman Hollerith, che nacque a Washington D.C. nel 1860. Fu anche tra i fondatori di una delle aziende che in seguito si fusero nella IBM. La foto è del 1960. (Hulton Archive/Getty Images)
1908 - La nascita di Balthus
Balthasar Klossowski - meglio noto come Balthus - nacque a Parigi nel 1908 da una famiglia di origine polacca. Fu un pittore molto innovativo, ricordato soprattutto per i nudi di bambini e adolescenti. Morì nel febbraio del 2001. Nella foto, La Montagna esposto a Colonia, in Germania nel 2007. (AP Photo/Frank Augstein)
1940 - L'Oscar a Hattie McDaniel
L'attrice Hattie McDaniel riceve da Fay Bainter l'Oscar per la migliore attrice non protagonista per la sua interpretazione di Mammy in Via col Vento. Fu la prima attrice afroamericana a ricevere il premio. (AP Photo)
1996 - La fine dell'assedio di Sarajevo
L'assedio di Sarajevo da parte delle forze serbo-bosniache che si opponevano all'indipendenza della Bosnia iniziò il 5 aprile 1992 e terminò il 29 febbraio del 1996: fu l'assedio più lungo della storia moderna. Durante l'assedio vennero uccise più di 12mila persone e ferite più di 50mila. Nella foto, il ministro degli Interni della Federazione di Bosnia ed Erzegovina Avdo Hebib mostra la nuova bandiera, appena montata su un edificio nel quartiere di Ilijas a Sarajevo: trenta poliziotti della federazione avevano assunto il controllo del quartiere dopo la resa dei serbi e la fine dell'assedio. (AP Photo/Laurent Rebours)
2004 - Il colpo di stato ad Haiti
Il presidente di Haiti Jean Bertrand Aristide venne deposto con un colpo di stato e fuggì dal Paese. Era stato eletto presidente nel 2001 con il 92 per cento dei voti. Aristide è tornato ad Haiti nel marzo 2011, dopo sette anni di esilio. La foto è stata scattata a Port-Au-Prince il 29 febbraio 2004. (JAIME RAZURI/AFP/Getty Images)
2012 – Inaugurazione della Tokyo SkyTree, la torre per le
telecomunicazioni più alta al mondo, con i suoi 634 metri.
Ilpost.it
© Copyright Barbara Caricchi ARTIVAMENTE – Tutti i diritti riservati